Come
nasce il Jazz
Riprendiamo adesso
il discorso sulle origini di questa musica.
Cerchiamo di stabilire come nasce avendo già
visto dove.
E chiaro che il jazz deriva da tre
componenti principali e da parecchie altre
influenze esterne. Le tre componenti principali
sono: i canti di lavoro, gli spiritual e i
gospels, il blues. E da una curiosa particolarità:
la lingua creola. Se New Orleans fosse rimasta
Francese, il Jazz non sarebbe mai nato.
Riporto le parole del critico Francese Andrè
Francis che in un suo vecchio libro dice:
"E stata la lingua inglese che ha
permesso ai negri africani di creare quella
particolare fonetica che è alla base dellelemento
primordiale del Jazz: lo swing. Le voci dei negri
sono nellinsieme gutturali ma anche dolci.
I loro idiomi originali, molto disarticolati,
fanno un grande uso di consonanti; le loro parole
ci sembrano strappate, trattenute, sorvolate. Con
la lingua inglese essi non trovano la facilità
di pronuncia che invece avevano con le lingue
latine. Devono modificare laccento,
rendendo inavvertibili le sillabe deboli e per
contrasto accentuare le toniche principali.
Pertanto le parole acquistano così un valore
ritmico e melodico insospettato che comunicherà
alle frasi unandatura originale
curiosamente sincopata, che non è caratteristica
della musica africana."
Questo spostamento daccento produce una
sorta di anticipo sul tempo del ritmo, come una
strana oscillazione che sarà la madre di quello
"swing" che soltanto con Louis
Armstrong acquisterà una sua completezza ritmica
e musicale.
Tutto ciò si evince dallascolto dei canti
di lavoro, in origine composti da strutture
semplici a domande e risposte che servivano a
scandire i tempi di lavoro nelle piantagioni o
per i lavori pesanti (nelle ferrovie ecc.).
Rispondendo a una loro tendenza ancestrale, i
negri esiliati crearono lentamente una nuova
musica che non aveva più alcun rapporto con i
suoi modelli originali.
Altro elemento importante da considerare sono gli
spirituals. Erano canti religiosi derivanti molto
spesso da canti tradizionali tribali adattati a
temi cristiani. Dobbiamo ricordare che la
tradizione Africana (gli schiavi provenivano da
Nigeria, Costa davorio, Costa doro,
Senegal, ecc.) imponeva alla musica vocale di
seguire una scala pentatonica. Per comprendere
meglio ciò che voglio dire, la musica Europea si
serve di una scala eptatonica, cioè formata da
cinque toni e due semitoni.
Esempio: la scala di Do Maggiore comprende le
seguenti note: Do, Re, MI, Fa, Sol, La, Si, Do.
Tutte queste note hanno tra di loro lintervallo
di un tono, (intervallo è la distanza tra una
nota e laltra, nel senso dellaltezza
del suono), tranne il Mi col Fa e il Si col Do
che è di un semitono.
Nella musica tradizionale Africana invece questi
semitoni non esistevano e perciò la loro scala
era fatta da soli cinque toni. Questa
particolarità rendeva loro di difficile
comprensione la musica Europea che pertanto
tendevano a trasformare sia nel ritmo che nella
melodia. La semplificazione più immediata era
quella di portare ad un tono la distanza di
questi strani intervalli e ciò diventava facile
se si abbassavano di un semitono, cioè si "bemollizzavano
sia la terza che la settima".
Allora nella nostra scala di Do avremo il MI
bemolle e il Si bemolle al posto delle note
naturali.
Quelle che i negri chiamano le note "blu"
proprio perché danno una impronta di melanconia
alla musica quando vengono impiegate. E sono una
delle componenti fondamentali dellultima
componente in esame: il blues. Laltra
grande particolarità di questultimo è la
sua forma, che è quasi sempre precisa ed è
divisa in tre parti di quattro battute che
seguono una particolare successione di accordi.
Non voglio scendere in ulteriori particolari
tecnici più da musicisti o da specialisti .
Credo di essere stato forse fin troppo noioso.
Però per la corretta comprensione di questa
musica una minima infarinatura di teoria è
indispensabile.
Proprio per la sua natura melanconica e
struggente, il blues rappresenta un canto di
abbandono, di disperazione o di lirica tristezza.
Nonostante ciò, cè stato un processo di
fusione del blues con altre forme e a questo
modello si sono fusi altri sentimenti. Alcuni
blues ci appaiono oggi allegri e scanzonati,
altri sono diventati ballabili e, suonati in
tempi veloci, hanno dato origine dapprima al
"booge- wooge" e poi,
commercializzandosi, al rock and roll.
Adesso smetto. Successivamente tenterò di dare
una definizione approssimata di cosa è il Jazz,
riportando anche lopinione di alcuni
critici e poi finalmente parleremo dei primi
grandi Jazzisti inseriti nel loro contesto
storico: il primo posto spetta di diritto all"imperatrice
del blues" : Bessie Smith.
Grazie per lattenzione.
Jellyroll
P.S. Doverosa precisazione: ovviamente mi
riferivo alla scala di Do magg. Per non
appesantire ho ignorato volutamente, diesis e
bemolle e quindi tutte le altre tonalità. Credo
comunque che il significato sia comprensibile
ugualmente.
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