testi di Zivago
IV. LA GUERRA CIVILE (LA COSPIRAZIONE DEI TITANI).
Il
17 giugno dell’anno 84 l’Assemblea Federale vota
una mozione con cui viene riaffermato il principio di
subalternità ed inferiorità delle popolazioni delle Sides,
vengono poste restrizioni per i newtype, ed è mantenuto
lo status quo sulla Terra. Nel luglio dello stesso anno,
intanto, giunge a compimento il programma del Bugh Concern, un comitato
scientifico fondato nel 55 da Charnlost Bugh Lona e
finanziato dalla potente famiglia Ronah,
e viene completata la prima colonia sferica, Moon
Moon. Nello stesso mese viene avviata la prima
missione del programma Jupiter, con la
partenza della nave-cargo Jupitoris, per prelevare
dall’atmosfera di Giove l’elio 3, estremamente raro ed
indispensabile per la fusione nucleare che è la base di tutta la
tecnologia dell’era spaziale.
Il 21
settembre Char Jion ritorna sulla Terra da Side 3 e,
sotto il falso nome di Quattro Bajina,
entra nell’esercito federale per organizzare
dall’interno un movimento dissidente rispetto alla politica
coloniale della Federazione che, il 4 dicembre, vedrà un
momento decisivo con l’istituzione all’interno della UNT
Spacy del corpo speciale dei Titani,
sotto il comando del commodoro Jamitov Heimann.
Scopo ufficiale del gruppo, che ha la sua base su Green
Noah, a Side 7, dovrebbe essere il totale
disarmo di Jion ed il definitivo soffocamento di qualsiasi
moto di ribellione tra la popolazione delle colonie, ma ben
presto esso si rivelerà per essere una sanguinaria e
cospiratrice oligarchia militare. Il 31 luglio 85, infatti, commandos
dei Titani compiono un feroce attentato immettendo gas
tossici nel sistema di biosostentamento della Colonia
30 di Side 1, sterminandone
così la popolazione. Il Governo Federale, come pure la
stessa Assemblea, incapaci di prendere nettamente
posizione contro i vertici militari estremisti e distratti
dall’emergenza climatica sulla Terra, ritengono
l’accaduto un incidente; ma un nutrito gruppo di ufficiali UNT
fortemente scettici e contrari alla politica terroristica dei Titani,
sotto la guida di Quattro Bajina e del commodoro Brex
Forra, accusa l’esercito federale di
sottovalutarne le ambizioni, e fonda la milizia irregolare
dell’AEUG (Anti-Earth
Union Group). L’organizzazione — in cui
entrano anche molti veterani della “guerra di un anno” e reduci repubblicani di Jion
— viene subito sostenuta ed approvvigionata dalla Anaheim
Electronics, contraria ai piani di nazionalizzazione
propagandati dai Titani e preoccupata dagli effetti di un
possibile colpo di Stato, cosicché in poco tempo essa verrà a
disporre di un proprio arsenale.
L’8 settembre 85 i Titani iniziano la costruzione della base satellitare Grips 2 nell’area di Side 7, mentre il 6 febbraio dell’anno successivo la base di Axis, ultima roccaforte dei monarchici seguaci degli Zabi, inizia a dirigersi verso la Terra. Sul pianeta, intanto, gli effetti della glaciazione costringono le popolazioni del Nord e del Sud a massicce migrazioni nella fascia equatoriale, determinando acuti conflitti soprattutto in Africa, dove il Governo e l’Assemblea hanno trasferito le proprie sedi (Dakar). L’arroganza ed il dispotismo dei burocrati e dei militari sulla Terra, intanto, porta alla nascita del Kalaba, un movimento paramilitare di liberazione — anch’esso appoggiato dalla Anaheim che lo fornirà di uno specifico MS, l’MSK-008 Dijeh — con cui le truppe irregolari di Brex Forra non tardano a stringere un patto di alleanza.
Il 2 marzo 87 l’AEUG mette a segno
il primo importante colpo nella sua lotta contro la cospirazione
militare dei Titani. Guidato da Quattro Bajina, un
gruppo di RMS-099
Rick Dias (modelli originali progettati e costruiti
direttamente dall’AEUG) penetra in Side 7 per
trafugare i prototipi del nuovo modello di Gundam,
l’RX-178
Mark II, realizzato nelle officine militari di Green
Noah. L’azione fulminea del commando, grazie
anche al contributo del giovane civile newtype Camille
Vidan — figlio di uno degli ingegneri del nuovo Gundam Project
avviato dai Titani — si
conclude con successo, ed i prototipi vengono trasportati
a bordo della nave di classe Pegasus III Aghama, l’ammiraglia
della ancora esigua flotta AEUG, su cui si imbarca come
pilota di mobile suits anche lo stesso Camille Vidan.
Portata,
così, a termine la missione l’Aghama, in previsione
di un attacco diretto alla base federale di Jaburo —
divenuta un centro di approvvigionamento sotto il controllo dei Titani
— torna nell’orbita terrestre per inviarvi in
avanscoperta l’agente esploratore Reccoa Londo.
Ormai le ostilità tra i Titani
e l’AEUG sono aperte e gli scontri tra i mobile
suits delle opposte fazioni si fanno sempre più frequenti e
violenti. L’Aghama, protetta dai tre RX-178
(uno dei quali assegnato a Camille
Vidan) e da una squadra di MSA-003 Nemo inviata dalla Anaheim,
riesce a raggiungere la sede lunare della Compagnia a Von
Braun City, dove si aggrega al resto
della flotta e dove riceve un nuovo mobile suit, l’MSN-100 Hyaku Shiki. Qui si incontrano lo Stato maggiore dell’AEUG
ed i vertici della Anaheim che, malgrado
l’opinione contraria di Char Jion ed il perdurante
silenzio di Reccoa Londo, preme affinché l’attacco contro Jaburo
venga lanciato quale definitivo atto di guerra. Il 2 maggio 87,
quindi, gli uomini dell’AEUG si impossessano della corazzata
spaziale
Radish mettendo insieme, così, una cospicua
flotta. Il giorno successivo, rifornite le navi, la spedizione contro Jaburo
prende il via. Durante il viaggio verso la Terra, l’Aghama
recupera uno shuttle passeggeri alla deriva su cui si
trova Noah Bright, ex capitano della vecchia Base
Bianca, che viene subito salutato quale nuovo comandante
della nave. L’11 maggio, raggiunta l’orbita terrestre,
i mobile suits AEUG lanciano l’attacco a Jaburo,
ma sorprendentemente la resistenza è minima: le truppe fedeli ai
Titani, infatti, hanno abbandonato la base lasciando,
però, innescate due testate nucleari
che,
appena dopo la precipitosa fuga dei commandos dell’AEUG con due Garuda, la radono al suolo. I due aerei si dirigono alla volta
dell’America settentrionale per un rendez-vous con gli alleati del Kalaba
e da qui la maggior parte dei piloti AEUG riparte per la Luna, lasciando indietro con un Rick Dias Amuro Rei, che nel frattempo si è unito al movimento, ed il Gundam Mark II di Camille Vidan, oltre ad alcuni Nemo
per scortare il Garuda del Kalaba Audhumla, verso New
Hong Kong City. Il 22 maggio
l’Audhumla raggiunge sano e salvo New Hong Kong, ma qui viene
intercettato dal gigantesco MRX-009 Psycho Gundam. Dopo un aspro combattimento la squadra
AEUG/Kalaba lascia Hong Kong e Camille Vidan riesce
a lasciare la Terra con il Mark II per
riunirsi al resto della flotta. Sulla Luna, intanto,
all’Anaheim è stata portata a termine la
costruzione del nuovo MSZ-006 Zeta Gundam,
destinato all’AEUG.
Nel
frattempo l’area di influenza dei Titani si espande,
paradossalmente, grazie ad un accordo di collaborazione con la Repubblica
di Jion
che, per non subire ulteriori vessazioni, cede l’asteroide
fortificato di A Bao A Qu. La base viene, quindi, spostata
in prossimità di Side 7 per formare le cosiddette Porte di Zedan, e su di essa Heimann
trasferisce il suo comando generale. L’8 giugno, poi, inizia
la conversione di Grips 2 in uno specchio solare
parabolico simile al Solar Ray usato da Jion durante
la “guerra di un anno”, con cui Heimann
pianifica di distruggere la sede lunare della Anaheim
Electronics. Le operazioni dei Titani si
intensificano: dopo l’attacco al Kalaba del 29 giugno a New Hong Kong City, il 10 agosto l’Operazione
Apollo porta la flotta di Heimann,
comandata dal suo luogotenente Paptimus Scirocco,
ad occupare temporaneamente la città lunare di Von Braun City
per essere, però, subito respinta dalle truppe dell’AEUG.
La crescente attività dei Titani impressiona fortemente
l’Assemblea Federale che a Dakar,
all’esito della contrastata sessione del 16 agosto, decide
di allargare i poteri già conferiti ad Heimann. Forti del
recente provvedimento — che ha scatenato esplicite
manifestazioni di dissenso da parte di una cospicua frangia del
finora immobile esercito federale — i Titani
rilanciano la loro strategia terroristica: il 17 agosto 87
riescono ad assassinare il commodoro Brex Forra, sceso
sulla Terra per partecipare all’Assemblea; il 21 agosto attaccano con gas tossici la Colonia
25 di Side 2, vicina
alle posizioni dell’AEUG; ed il 5 ottobre arrivano a
bombardare le rampe di lancio di Von Braun City.
Il 12
ottobre dello stesso anno l’asteroide-fortezza Axis,
partita dalla fascia degli asteroidi più di due anni prima,
giunge in prossimità del sistema Terra-Luna e subito l’AEUG
vi invia l’Aghama per trattare un’alleanza; ma Quattro
Bajina, in cui Mineba Zabi e la reggente Hamaan
Khan riconoscono Char Jion, viene da loro accusato di
tradimento per la sua militanza repubblicana e la trattativa
fallisce, lasciando campo libero agli emissari dei Titani:
il 15 ottobre Hamaan Khan e Paptimus Scirocco stipulano
un patto di alleanza, in base al quale i monarchici di Axis
assicurano il loro appoggio militare ai Titani in cambio
del rovesciamento della Repubblica su Jion e del reinsediamento al
potere degli Zabi e dei loro fedeli.
Fallita
la trattativa con Axis, l’Aghama torna al La
vie en rose per rifornirsi ed il 2 novembre si unisce alle
forze del Kalaba nell’assalto congiunto alla base che
i Titani hanno sul monte Kilimanjaro,
in Africa. A difesa del presidio ci sono anche dei nuovi mobile
suits sviluppati dai Titani, tra cui, oltre al già sperimentato
RMS-117 Galbaldy Beta,
i GM II
RGM-179 Grips version.
Tuttavia le forze
assedianti sono superiori, e lo Zeta Gundam insieme alla
qualità dei piloti AEUG fanno la differenza: il 3
novembre la base cade in mano agli irregolari, dando loro la
prima vera vittoria militare sul campo. Il successo in Africa
favorisce l’ingresso di una delegazione AEUG/Kalaba
a Dakar ed il 16 novembre, davanti all’Assemblea
Federale, Quattro Bajina, con un discorso
teletrasmesso su tutto il pianeta, rivela di essere il figlio di Jion
zum Daikun e fornisce le prove dei crimini commessi dai Titani,
che mirano al colpo di Stato per instaurare una dittatura
militare. L’opinione pubblica è
fortemente scossa e l’Assemblea Federale delibera di
revocare tutti i poteri già concessi ad Heimann
determinando, così, una spaccatura all’interno dell’UNT
tra i sostenitori della linea istituzionale, ora favorevole
all’AEUG, e l’estremismo
militarista vicino ai Titani. La maggiore conseguenza di
tale frattura sarà, il 24 febbraio dell’anno 88,
l’ammutinamento del reggimento UNT di stanza nella
base strategica sull’asteroide Pezun che, assunto il nome
di Nuovi Decidenti (un ibrido tra
“decisione” e “dissidenti”), sotto il comando
del maggiore Brave
Cod giura fedeltà ai Titani.
Il Governo federale, malgrado la minaccia incombente
dell’alleanza Axis/Titani, decide di aprire un
nuovo fronte per stroncare sul nascere la rivolta: la base di Pezun,
infatti, oltre a far parte della Newtype Labs Network federale, comprende anche numerosi impianti industriali per la
produzione di massa di mobile suits, e nei suoi hangars
sono stipate diverse unità in attesa di essere rese operative,
tra cui il nuovo Gundam
Mark V ORX-013. Il 23 marzo viene, quindi, formata Alpha,
una task-force mista AEUG/Kalaba/UNT-Spacy,
guidata da una corazzata ospite di classe Pegasus III su
cui vengono imbarcati i più recenti modelli di Gundam
prodotti dalla Anaheim, tra i quali alcuni FA Gundam ZZ MSZ-010S Full
Armor, ed il Superior Gundam MSA-0011, equipaggiato con il
sistema sperimentale di intelligenza artificiale ALICE
(Auto-Learning Intelligence Core Equipment),
derivato dal vecchio ALCS dell’RX-78.
L’operazione, tuttavia, si rivelerà più complicata di
quanto previsto a tavolino dall’Alto Comando UNT.
I Nuovi Decidenti, infatti, dopo averla distrutta,
abbandonano Pezun con tutti i mobile suits a loro
disposizione e si rifugiano nella città amica di Ayers
City, sulla Luna, facendosi scudo della popolazione
civile ed evitando, così, lo scontro in campo aperto. Il primo
attacco di Alpha viene neutralizzato dagli ammutinati
grazie anche all’appoggio dell’ammiraglio Brian
Aeno e della sua flotta leggera che, invece di
supportare la task-force come ordinatogli, si schiera a
sorpresa con i Titani. Dopo aver perso i FA-ZZ Gundam
e ricevuto i necessari rinforzi, Alpha lancia una seconda
offensiva che il 2 aprile, dopo dieci giorni di assedio, durante
i quali muore lo stesso Brave Cod, porta alla resa di
Ayers
City; ma l’intervento di una flotta di Axis
consente ai Nuovi Decidenti superstiti di fuggire e
riorganizzarsi. Sotto la guida del nuovo comandante Tosh
Cray, e con l’appoggio di Axis che li
fornisce di un mobile armor predisposto per il rientro
nell’atmosfera terrestre — lo Zodiac AMA-100
—
il 4 aprile i rivoltosi occupano il ripetitore in orbita bassa Penta
e mettono a punto un piano per attaccare direttamente Dakar
sulla Terra. Il tempestivo intervento di Alpha, però,
consente alle forze alleate di sventare la minaccia. Nel violento
scontro il Superior Gundam, guidato dal sistema ALICE,
si disintegra inseguendo e neutralizzando lo Zodiac in
caduta libera attraverso l’atmosfera terrestre.
Nel
frattempo, il 7 dicembre 87 i Titani hanno attaccato e
distrutto la Colonia 18 di Side
2 con l’impiego dello specchio solare Grips 2 e sono
arrivati in prossimità della Luna per puntare l’arma sugli
stabilimenti della Anaheim. Ma proprio nel momento più
favorevole della guerra l’alleanza tra Axis ed i Titani
si rompe: nel tentativo di scongiurare l’attacco a Von
Braun City, infatti, una delegazione dell’Anaheim
su Axis riesce a convincere Hamaan Khan a fare
affidamento sull’arsenale della Compagnia per la
riconquista di Side 3 ed a diffidare di Heimann,
che in realtà non ha alcuna intenzione di permettere la
ricostituzione del Principato di Jion. Il 18 gennaio
dell’anno 88, quindi, Axis entra nell’orbita
lunare e le truppe di Khan si impossessano di Grips 2,
dirigendosi alle Porte di Zedan per rinegoziare
l’alleanza con Heimann. Il 25 gennaio, però, le
trattative si rompono ed i monarchici di Jion scagliano
l’asteroide di Axis contro le Porte di Zedan
distruggendo la fortezza e disperdendo la flotta dei Titani:
nel caos che ne segue Scirocco uccide Heimann ed
assume
il comando, facendo ricadere la responsabilità
dell’assassinio su Hamaan Khan. Dell’improvviso
cambiamento della scena politica approfittano le forze federali e
dell’AEUG che il 2 febbraio, con l’Operazione
Maëlstrom, prendono il controllo di Grips 2
e lo impiegano per deviare la rotta di Axis, che si sta
dirigendo verso la Luna. Proprio intorno allo specchio solare, il
22 febbraio 88, ha luogo la battaglia decisiva che vedrà le
forze UNT Spacy congiunte all’AEUG
avere la meglio delle truppe di Scirocco, ucciso ai
comandi del suo PMX-001
Pallas Athena, e di Hamaan Khan, che si
ritirerà sulla base di Axis. Al termine dello scontro i Titani
sono completamente annientati, ma anche le perdite dell’AEUG
sono ingenti e, tra queste, c’è quella di Camille Vidan,
caduto in coma, e di Char Jion, disperso in azione.
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