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Lanterna magica al museo del giocattolo di Ormea (Cuneo)
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CINEMA pag. 5 |
Era cominciato tutto a metà del 600 quando la lanterna magica (in baso a sinistra) venne descritta, in un’opera "Ars Magna ..." Considerata da sempre l’antenata del Cinema, la L.M è un apparecchio ottico che, grazie ad una fonte luminosa interna (candele o lumi a petrolio), proietta su uno schermo, attraverso un obiettivo, immagini ingrandite. Per tutto il 700 servì per spettacoli ambulanti alla corte di principi e nobili. Il secolo dopo venne impiegata per spettacoli molto più complessi (la macchina era diventata grande, enorme, con più obiettivi) in sedi fisse. Col tempo si capì che oltre la semplice proiezione si poteva tentare di riprodurre il movimento; bastava infatti, far scorrere davanti l'obiettivo una serie di disegni in sequenza ad una certa velocità (telai rotindi). Si ottennero così i primi cartoni animati della storia. Animazione che era stata possibile anche con il cineografo (1868) dove, facendo scorrere le pagine di un libricino velocemente, si dava l'illusione del movimento. Si trovava ancora 30 anni fa nei negozi o nelle cartolerie. Si trattava di racconti con una modesta sceneggiatura preludio anche questo al cinema, dove la s. viene fatta ancora attraverso quadri. |
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