IL CINEMA  DIETR0 IL FILO SPINATO

Il Falsario

Operazione Bernhard di Stefan Ruzowitzky


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'IL FALSARIO' VINCE L'OSCAR COME MIGLIOR FILM STRANIERO

THE COUNTERFEITERS  cast

Karl Markovics - Salomon Sorowitsch
August Diehl
        Adolf Burger
Devid Striesow
Martin Brambach
Sebastian Urzendowsky
Dolores Chaplin

SCENEGGIATURA: Stefan Ruzowitzky
(dal libro “Des Teufels Werkstatt” di Adolf Burger)
FOTOGRAFIA: Benedict Neuenfels
SCENOGRAFIA: Ididor Wimmer
MONTAGGIO: Britta Nahler
COSTUMI: Nicole Fischnaller
MUSICHE: Marius Ruhland

Ci voleva un uomo intelligente per fare cartamoneta. Ci voleva un genio per sopravvivere

La fabbrica del diavolo

Ogni sera, prima di addormentarmi, sapevo che eravamo
solo dei condannati a morte in vacanza e non avrei mai pensato di uscire vivo da lì con quel segreto”
ha ricordato il
vero Burger

da Mymovies: Berlino 1936. Salomon Sorowitsch è il re dei falsificatori ed è ebreo. La sua vita cambia quando viene portato a Mauthausen e da lì trasferito, per la sua competenza, in un campo privilegiato insieme ad altri tecnici della falsificazione (1942). Il maggiore tedesco Bernhard Kruger ha creato a Sachsenhausen (nei pressi di Potsdam Berlino) una squadra speciale composta da disegnatori, incisori e falsari specializzata nella creazione di documenti e valuta tutti assolutamente falsi. Scopo dell'operazione: finanziare l'economia del Terzo Reich ormai prossima al tracollo, destabilizzare le economie inglesi e statunitensi tramite la massiccia immissione di dollari e sterline sul mercato internazionale e pagare le spie. Sorowitsch inizialmente non si pone problemi: ha trovato il modo di sopravvivere e di esercitare la propria 'arte'. Progressivamente uno dei suoi privilegiati compagni di prigionia lo pone dinanzi al dilemma: continuare a falsificare denaro favorendo il nazismo o boicottare l'operazione mettendo a repentaglio le proprie vite?
"Era un ebreo ma è morto da uomo" dice a un certo punto del film un nazista mentre ammazza un malato. In questa frase si racchiude parte del senso del film. Dinanzi ai nazisti che non li ritengono esseri umani gli ebrei possono scegliere tra la dignità e il servilismo. Il rapporto tra Sorowitsch e il comandante del campo Herzog offre spazio per la riflessione sul regime in caduta libera. Herzog, che è stato "comunista", ora indossa una divisa nazista ma non ha più alcuna ideologia. Il suo obiettivo è analogo a quello delle sue vittime: salvarsi. Grazie a questo film, ottimamente recitato dal protagonista Karl Markovics (chi è fisionomista se lo ricorda come un agente della squadra del cane poliziotto Rex), è anche possibile sviluppare un'ulteriore riflessione sul cinema austriaco. Ogni anno la Berlinale offre film di produzione germanica che tornano ad affrontare il nodo del nazismo. Non è forse ora che il cinema tedesco e quello austriaco tornino a guardare avanti liberandosi di quello che sta ormai diventando un senso di colpa che le nuove generazioni non possono addossarsi per l'eternità.

Operazione Bernhard
Tipografi, incisori, pittori ...
In totale, le SS riunirono  ca. 140 deportati ebrei di 13 nazionalità di cui 55 polacchi, 12 cecoslovacchi: pittori, disegnatori, incisori, ritoccatori, chimici, rilegatori o tipografi, dentisti, medici ed impiegati di banca. Kruger ricercò anche dei falsari nell’archivio della polizia criminale e ivi trovò un eccellente falsario, Salomon Smolianoff  nato il 23 marzo del 1897 a Poltava, in URSS, apolide, pittore, arrestato nel 1927 ad Amsterdam per avere prodotto denaro falso e condannato a 4 anni di lavori forzati nel 1936 a causa di biglietti contraffatti da 50 sterline. Kruger ne aveva seguito le tracce molto tempo prima di ritrovarlo a Mauthausen. Adolf Burger invece venne preso da Auschwitz (
I prigionieri in salute venivano anche utilizzati nelle aziende per la produzione degli armamenti o presso industrie di Berlino: Demag-Panzer, Henschel, IG Farben, Aeg, Dest, DAW, Siemens, Heinkel e Daimler-Benz, che utilizzarono la manodopera fornita dal campo). Burger, incisore a Bratislava, aveva aiutato alcuni resistenti comunisti fornendo loro carte false. Arrestato dal governo collaborazionista, consegnato ai nazisti, tatuato con il numero 64401, egli sfuggì diverse volte alla morte prima che un mattino, durante l’appello, l’altoparlante lo chiamasse assieme ad altri dieci. Egli temette il peggio quando il comandante del campo gli domandò il suo nome e se egli fosse incisore; poi, improvvisamente, il tono divenne educato e il deportato non era più un numero: “Lei partirà per Berlino, signor Burger. Noi abbiamo bisogno di specialisti come Lei. Tutto andrà bene ma non posso dirLe di più”. Dopo 4 settimane di quarantena i nove deportati raggiunsero Sachsenhausen. Ilaria Rocchi-Rukavina.

Kruger

  L’operazione Bernhard, dal nome del comandante del gruppo Kruger, era parte di un più ampio disegno per falsificare documenti, passaporti e francobolli (di propaganda) compresi. Si trattava in questo caso di una contromossa messa in atto per un tentativo alleato di screditare Hitler (sullo stesso piano). L’ordine non richiedeva falsi da utilizzare ma caricature o parodie (di francobolli britannici). Pur pronta l’emissione (estate del '44) in quel momento la Luftwaffe non era più in grado di lanciare la propaganda sull’Inghilterra avendo altre gatte da pelare in Normandia. Delle piccole quantità di francobolli furono rimesse alle svariate cellule della Gestapo incaricate dello spionaggio nei paesi neutrali: Svezia, Turchia, Spagna e Svizzera. Tutto questo avveniva nella “officina del diavolo” del campo di Oranienburg-Sachsenhausen del maggiore “Sturmbannfuhrer” delle SS Bernhard Kruger. Il catalogo delle falsificazioni nel frattempo si diversificava: carte di identità di piloti inglesi o americani, passaporti svizzeri o sovietici, carte della Croce Rossa o di organizzazioni ebraiche, carte di identità francesi d’Algeri, lasciapassare del NKVD. Kruger per il suo scopo si avvaleva di Salomon Smolianov, alias Nathaniel Gaertner, Matthaus Werner, Hugo Lindral, alias… nato il 23.3.1897 a Poltava, in URSS, apolide, pittore, arrestato una prima volta nel 1927 ad Amsterdam per avere prodotto denaro falso e condannato a 4 anni di lavori forzati e il 12.3.1936 a Berlino sempre a causa di biglietti contraffatti da 50 sterline (Salomon morirà in Argentina, negli anni Sessanta, dopo essere passato a un altro genere di contraffazione, quella delle opere d’arte di cui era esperto). Adolf Burger, l’autore del libro "l’Officina del diavolo", venne invece preso da Auschwitz. Incisore a Bratislava, egli aveva aiutato alcuni resistenti comunisti fornendo loro carte false. La quotidianità del campo di questi prigionieri era assai diversa da quella del resto del campo. Essi non venivano percossi, né soffrivano il freddo, beneficiavano di una migliore alimentazione, di un po’ di tabacco, di giornali, di qualche distrazione e di un apparecchio radio all’interno dell’officina che diffondeva musica italiana. Con l’aumento del carico di lavoro, tra la fine del '43 e la primavera '44,(attenzione alle date vedi in calce) fu aggiunto un secondo Blocco al 18, il 19. - All’inizio del 1945, di fronte all’offensiva sovietica, arrivò l’ordine di sospendere la stampa e di smantellare l’impianto. Secondo i deportati Himmler avrebbe dato l’ordine di liquidarli ma Kruger avrebbe preferito l’evacuazione verso l’Austria, preservandosi una via di fuga attraverso la Svizzera, salvando loro indirettamente la vita. Il materiale fu caricato all’interno di dodici vagoni. Il 12 marzo i deportati furono trasportati a Mauthausen, in Austria, all’interno di tre vagoni. Dopo due settimane, sempre in gruppo, essi caricarono nuovamente il materiale e furono spostati presso un campo secondario, un Redel-Zipp, una serie di tunnel nel cuore delle ridotte alpine. Il materiale fu reinstallato in una galleria sfruttata per la produzione di missili V2. Kruger confidò demoralizzato ai deportati che nel giro di qualche settimana essi avrebbero indossato la sua uniforme ed egli sarebbe stato prigioniero. Alcune SS provenienti da Berlino presero in carico gli stock di biglietti falsi. Poi, il 1° maggio, i preparativi di rilancio della falsa-monetazione furono interrotti e i falsi rimanenti iniziarono ad essere inceneriti. Per tre giorni si svolse lo smantellamento; archivi, registri, denaro contraffatto, materiale, etc. Furono collocati all’interno di casse e caricati su due camion requisiti al birrificio locale! Le SS affondarono le casse nel lago Toplitz, a qualche decina di chilometri da Salisburgo. I prigionieri temevano di venire giustiziati in massa. Ma la crescente disorganizzazione ritardò il loro raggruppamento. Due di loro riuscirono ad evadere e poi, il 5 maggio, i deportati partirono a piedi verso il campo di Ebensee, ma quando vi giunsero scoprirono che le guardie erano fuggite ed essi si ritrovarono liberi. Dopo oltre 40 anni, le spedizioni organizzate dalla rivista ‘Stern’ nel 1959, dal governo austriaco dal 1963 al 1983, poi fino al 1987 da alcuni biologi, riportarono alla luce delle casse di lire sterline contraffatte, delle piastre di stampa, archivi (tra cui la lista dei detenuti di Sachsenhausen), munizioni ma mai oro. Nel 1973, un gruppo che si suppone lavorasse per conto di vecchi nazisti ancora viventi in Sudamerica, venne arrestato ed espulso dall’Austria. Simon Wiesenthal. ‘Jerusalem Post’: “al di là dei possibili tesori, si spera che alcuni documenti possano finalmente rivedere la luce, in particolare degli elenchi di nomi o registri che indichino dove i capi del Terzo Reich hanno nascosto il loro denaro come conti bancari in Svizzera o altrove”. Furono riportate in superficie alcune lire sterline contraffatte ma niente dollari. Qualsiasi tentativo di manipolarle all’uscita dall’acqua le trasformava in poltiglia, poiché soltanto la mancanza di ossigeno sul fondo del lago le aveva preservate. Alcuni specialisti francesi restaurarono i documenti. Le mazzette di carta inzuppata furono congelate, i fogli separati e smistati. http://www.cifr.it/articolospySS.html

Bernhard Kruger

Burger has been living here in Prague for six decades, though he was born in Slovakia's High Tatra mountains. A book printer by trade, he was living in the capital Bratislava when Slovakia became a Nazi puppet state under Monsignor Jozef Tiso. Today, at home in the Prague suburb of Sporilov, Adolf Burger recalls his arrest by the Gestapo.
"The only underground organisation in Slovakia in those days was the Communist Party. They recruited me to print counterfeit birth certificates or documents showing they had been Roman Catholics in 1938. I did that for three years before they arrested me and my wife on my 25th birthday, August 11 1942.

 

 

http://www.marktaw.com/culture_and_media/TheNationalDebt.html

Era già dal 1931 che la convertibilità in oro anche parziale era saltata. Con l'intento di dare ai paesi usciti dalla guerra una nuova stabilità monetaria venne convocata a Bretton Wood una conferenza con 41 paesi e creato il Fondo Monetario Internazionale (F.M.I.). Il prezzo del metallo (oro) venne fissato a 35 $ per oncia, prezzo a cui gli U.S.A. si impegnarono ad acquistarlo da chiunque ed a venderlo solo alle Banche Centrali.
Discorso del Deputato texano Ron Paul alla camera Usa 15 /2/ 2006: .... Vista la nostra potenza politica e militare, e viste le immense riserve d'oro fisico, il pianeta non ci mise tanto ad accettare il dollaro come valuta mondiale. ..Gli Stati Uniti, in seguito, fecero ciò che molti avevano a loro tempo predetto. Stamparono dollari per i quali non esisteva nessuna copertura reale d'oro fisico. Il mondo fu contento di accettarli per oltre vent'anni senza problemi, sino alla fine degli anni '60, quando, la Francia e altri Stati chiesero agli USA di onorare la promessa fatta pagando una oncia d'oro per ogni 35$. Questo portò a un rapido prosciugamento delle riserve e al conseguente crollo della moneta e del sistema. Tutto finì il 15 Agosto del 1971, quando Nixon chiuse i rubinetti dell'oro e si rifiutò di pagare le rimanenti 280 milioni d'once d'oro.

  Nota del sito
  Questa non è una critica al film che lo stesso Burger definisce buono anche se non concordante in linea generale. Come si direbbe "non è un documentario", e non per questo svariona più di tanto come è consuetudine in queste opere tratte dal vero !!!?. I due ebrei, personaggi del film, hanno intanto poco in comune con gli ebrei tradizionali per intenderci i 6 milioni gasati. Uno è occasionalmente ebreo con vocazione delittuosa, l’altro è comunista (e poco credente) con un suo percorso resistenziale. Lo si capisce dai colloqui e dalle contestazioni interne al gruppo con gli ex banchieri (Ebrei) che a loro dire vantavano allora una verginità etica. Voglio solo precisare alcune “ingenuità” occorse e molto diffuse (recepite) nelle critiche e nei reportages della stampa specializzata. Per destabilizzare l’economia americana come quella inglese occorreva ben altro e non è dato sapere se gli alleati se ne siano anche accorti (Il segreto persisterà fino al 2015). Quella scena del film, con la valigetta che va a Londra per essere certificata dalla banca d’Inghilterra è una grossa bufala. Alla fine del 1942 la Germania era isolata dal mondo (per collegarsi coi giapponesi usava i sottomarini e noi stessi una volta con scali aerei incastrati nella Russia occupata e nella Mongolia vi arrivammo in Aereo con una buona dose di fortuna) e per passare non c'erano molte strade se non i vicini Spagna, Svizzera e Svezia (questi ultimi due si guardavano bene dal fare passi falsi pro Reich, dopo la caduta dell'Africa del maggio '43, e chiusero anche il conto "dare avere" degli scambi). Solo attraverso la Francia di Vichy, comunque schierata con i tedeschi fino all'agosto del '44 era possibile per una valigetta raggiungere Gibilterra poi Londra, ma era sempre una valigetta, non un Tir. Per l’altro paese formalmente neutrale, la Turchia, ci si collegava via aria per i Balcani !!! (era più facile vincere la lotteria che passare via terra). A sua volta la Turchia era circondata dagli alleati che aspettavano solo un passo falso per metterla sotto. Per non dare nell’occhio non si potevano quindi spostare grandi somme che fortunosamente potevano sì arrivare a Londra ma anche insospettire. Rifornire altri uffici consolari e ambasciate per scopi di intelligence era più che possibile ma non occorrevano montagne di valuta. In tal senso è da vedere l’operazione Cicero, nome in codice dell’albanese Elyesa Bazna che riuscì, fra il '42 e il '44, in qualità di cameriere all’ambasciata britannica ad Ankara, a fotografare diverse centinaia di documenti riservati contro pagamento di sterline false (e qualcuno aggiunge sterline usate anche per la liberazione di Mussolini il 12/9/'43). Per l’acquisto di materiale bellico si potevano escludere tutti i paesi,  Svizzera a parte, la cui filosofia scambista era incentrata prevalentemente sul baratto. Tu mi dai carbone e metalli e io ti do parti di congegni, strumentazioni ad alta tecnologia (orologi) e armi (mitragliere etc..). Salvare il nazismo destabilizzando le economie di Gran Bretagna e Stati Uniti d’America (ma i dollari furono pronti gli ultimi giorni di guerra proprio in virtù del sabotaggio attuato), inserendo dollari taroccati quando l’unica moneta buona accettata era già un dollaro "taroccato" convalescente dalla grande depressione è una ipotesi che rasenta l'assurdo. Sul mercato internazionale ce ne era già una esagerazione (ricorda l’epoca dei petrodollari). Il tesoro americano non aveva tante alternative per finanziare la guerra se non avviare le macchine tipografiche o crescere il debito attingendo dai privati con i prestiti di guerra che tagliavano i consumi stabilizzando l'inflazione come al solito. Si alla lunga i falsi potevano creare problemi ma nel breve al di là di uno 0,1% sull'inflazione non si andava. Il mercato borsistico era vincolato da migliaia di aziende militarizzate, non c'erano beni di consumo o di lusso e coi soldi ci potevi giusto comprare una vecchia casa e una bicicletta (le auto no per quanto detto sopra). La contraffazione delle banconote arrivò a riprodurre 134 milioni di sterline. AW

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