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Inneschi   

In questa sezione vengono presentate alcune tipologie di innesco realizzabili con i montaggi che, fino a questo momento, abbiamo descritto.

E' chiaro che le boilies sono l'esca regina del carp fishing, ma è altrettanto ovvio che il saper differenziare la propria metodologia di pesca è una delle armi vincenti di un bravo carp angler!

 

Chunks

Si tratta di pellets di grosse dimensioni studiati per presentare uno scioglimento molto lento. Sono offerti in 2 differenti diametri (15mm e 21mm); proprio per la loro lenta caratteristica di scioglimento, questi pellets possono comodamente essere utilizzati anche come innesco, garantendo di rimanere in pesca per un periodo che indicativamente possiamo stabilire in 10/12ore. Lo scioglimento dei Chunks dipende, come è ovvio, dalla temperatura dell'acqua e quindi avremo un dissolvimento più rapido con acqua calda e più lento con acqua fredda.

Il foro di cui sono dotati, oltre che renderli subito pronti all'innesco, aumenta la superficie da cui possono sprigionarsi gli elementi attrattivi solubili in acqua e li alleggerisce.

Si adattano particolarmente bene a brevi sessioni di pesca, in realizzazioni sia affondanti che pop up.

Ultimo avvertimento: tenete cani e gatti lontani dai vostri Chunks perché non solo le carpe sono tentate dal loro gusto ed odore ma anche gli altri animali ne vanno letteralmente pazzi!

Utilizzo dei Chunks in soluzione affondante

 

Un altro particolare dei montaggio dei Chunks affondanti

 

Utilizzo dei Chunks in pop up

 

 

 

Tiger Nuts in assetto neutro

Queste noccioline sono dei tuberi di misure variabili, che appartengono ad una pianta acquatica della stessa famiglia del papiro.

Coltivata in colture intensive soprattutto in Spagna, in questi paesi viene anche utilizzata nell’alimentazione umana e servita nei bar in connubio agli aperitivi…un po’ come succede in Italia con le arachidi.

Per garantire una lunghissima conservazione questa nocciolina viene disidratata ed essiccata, pratica questa che fa sì che sacchi di tiger nuts possano durare, se intatti, anche per parecchi anni!

La preparazione delle tiger nuts è molto simile a quella della maggior parte delle granaglie.

La prima operazione da praticare sarà dunque reidratare le nostre esche mediante immersione in acqua; in questa fase potremo aggiungere del bicarbonato di sodio che aiuterà nella fase di “gonfiamento” delle esche, la quantità potrebbe essere indicativamente di 1 cucchiaio di bicarbonato ogni 2/2,5kg di esca.

Lasceremo quindi le tiger all’interno dell’acqua per un periodo che normalmente si assesta tra le 24 e le 48 ore.

Arrivati a questo punto dovremo cuocere le nostre tiger nuts, per fare ciò versiamo tiger ed acqua (la stessa dove si sono “gonfiate”) in un tegame ed accendiamo il fuoco, normalmente la loro cottura si può ritenere terminata dopo circa 30 minuti da quando l’acqua comincerà a bollire.

Lasceremo quindi le nostre noccioline a macerare per 24/48 ore e saremo così pronti per il loro utilizzo in pesca.

Presentiamo ora un particolare innesco per le tiger nuts che spesso ci ha regalato grandi soddisfazioni, si tratta di una presentazione ad "assetto neutro" nata da tantissime prove in pesca dell'amico Charlie.

Passo 1: per realizzare la nostra montatura avremo bisogno di 2 tiger nuts, di un taglierino e del foam per pop up.

Passo 2: tagliamo le tiger alle estremità per favorire la fuoriuscita degli “attrattori”.

Passo 3: infiliamo il dental flos nell’apposito occhiello.

Passo 4: infiliamo le tiger nuts e il foam.

Passo 5: blocchiamo il tutto col Hairstops, tagliamo le eccedenze del foam per realizzare una corretta bilanciatura.

Passo 6: particolare dell'innesco in caso di ingarbugliamento nel lancio

Passo 7: incapsuliamo il tutto per il lancio utilizzando del PVA (a volte un cattivo lancio fa ingarbugliare il terminale nell’impatto con l’acqua). Ora il nostro terminale è pronto per essere lanciato.

Passo 8: il risultato delle nostre fatiche si presenterà così in pesca.

 

 

Black Panthers pop up

Le ormai famose Black Panthers sono delle particolari tiger nuts di dimensioni assai più generose del normale,  che presentano una percentuale di glucidi (zuccheri) decisamente superiore alle classiche noccioline.

Utilizzate in Italia con continuità da poco più di un anno hanno riscontrato parecchio successo e per questa motivazione abbiamo deciso di inserire in questa sezione dedicata agli inneschi il loro utilizzo in pop up.

Costruzione del terminale

Passo 1: per realizzare il nostro innesco, necessitiamo di 2 black panthers delle dimesioni desiderate, un taglierino, Hairstops e Pop up Foam

Passo 2: inseriamo del dental floss nell’occhiello.

Passo 3: dopo aver tagliato le 2 tiger circa a metà (ed averne asportato una piccola parte delle estremità per favorirne la fuoriuscita degli “attrattori”) inseriamo tra queste del foam ed inneschiamo sul “capello”.

Passo 4: facciamo un nodo sull’eccedenza del capello, si sarà formata un’asola inseriamo l’Hairstops e tiriamo le estremità, il nodo scorrerà contro la tiger. Tagliamo le eccedenze, bilanciamo l’innesco tagliando le eccedenze del foam, e siamo pronti al lancio.

Passo 5: ecco come si presenterà la nostra montatura in pesca.

 

Piramide di Mais

Senza ombra di dubbio, nessuno avrà bisogno di una spiegazione di che cosa è il mais e del perché esso piaccia alle carpe.

Quello che vogliamo fare è invece proporvi un innesco un po' particolare che ci ha regalato davvero tante soddisfazioni specialmente nella pesca agli amur.

Passo 1: prepariamo l'occorrente, ovvero 2 pezzetti di plastica (es. fogli per rilegare fotocopie), 5 chicchi di mais, foam per pop up, 1 Piattellino (ricavabile dai fogli sopra citati) e del Dental Flos

Passo 2: dopo aver sagomato i 2 pezzetti di plastica nelle dimensioni (leggermente ridotte e senza spigoli vivi) di 2 chicchi di mais appaiati, facciamo 2 fori a un distanza che ci permetta di innescare i chicchi di mais nel mezzo. Infiliamo il dental flos negli appositi fori inseriamo il mais il foam e ancora mais (come un panino imbottito).

Passo 3: serriamo il tutto con un nodo.

Passo 4: particolare della parte inferiore dell'innesco.

Passo 5: infiliamo ancora un chicco di mais ed il piattellino, chiudiamo il tutto con un ulteriore nodo.

Passo 6: particolare dell'innesco terminato

Passo 7: particolare del piattello nella parte inferiore dell'innesco.

Passo 8: con i due spezzoni in eccesso leghiamo il tutto all’anellino, tagliamo l’eccesso di foam per una corretta bilanciatura e siamo pronti.

 

Passo 9: finalmente il nostro innesco così come lo utilizzeremo in pesca

Particolare del nodo utilizzato nella legatura

 

Vi proponiamo ora due immagini di come questo innesco "particolare" si presenta in pesca.

Ecco come si presenta sul fondo il nostro "inganno"

Come resistere ad una leccornia del genere?

Vi presentiamo ora due splendide catture del nostro amico Claudio Turco, meglio noto come "l'Anglerone" (chi lo conosce sa il perché del superlativo), che testa per noi queste montature e realizza con esse catture di assoluto rispetto, queste foto vogliono essere un ringraziamento per lui e una dimostrazione del nostro affetto.

 

Innesco dei Lupini

Anche i lupini sono una delle tante particles che possiamo utilizzare in fase di pesca; ve ne presentiamo la nostra metodologia di innesco preferita.

Quella che vi presentiamo, altro non è che una classiche presentazione ad assetto neutro.

Passo 1: prepariamo l'occorrente: 2 lupini, del Foam per pop up e degli Hairstop.

Passo 2: dopo aver infilato nell’apposito occhiello del dental floss inseriamo i lupini ed il foam (il foam va messo in alto  per proteggere l’innesco in fase di combattimento, in modo da poterlo riutilizzare) tagliamo il foam in eccedenza per la bilanciatura.

Passo 3: serriamo il tutto con l'hairstop

Passo 4: problemi di aggrovigliamento in fase di lancio

Passo 5: in fase di lancio (lancio sbagliato) a volte l’innesco si può ingarbugliare, per evitare ciò si avvolge il tutto con del nastro di PVA, che si può ricavare tagliando dei sacchetti di PVA.

 

Passo 6: ecco il nostro terminale completato.

 

 

 

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    "12 Settembre 2006" Aggiunta sotto la categoria Tecnica nuova sezione dedicata ai terminali.

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