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Assieme a questi è comunque fondamentale nella didattica partire dalla definizione degli obiettivi e degli standards che ci si propone comunque di raggiungere (salvo poi, come a volte capita, dover rivedere quasi tutto...): obiettivi didattici, indicatori e standards per Filosofia e Storia.

Gli obiettivi sono la base di quel che si deve realizzare nella quotidiana attività di insegnamento tramite i contenuti di ciascuna disciplina: è possibile riferisi ai piani di lavoro per l'intero triennio, sia di filosofia sia di storia.

Tenendo conto degli obiettivi e dei contenuti, oltre che della situazione contingente ed effettiva di ogni classe, si prepara il documento del 15 maggio: qui c'è la proposta di un possibile modello.

C'è anche la proposta di un modulo didattico sulla poesia per un biennio di Istituto tecnico: a partire dalla tragedia, per arrivare alle canzoni e alla poesia contemporanea.

Recentemente, in relazione anche alle trasformazioni nell'esame di Stato, è diventato di interesse il tema della «multidisciplinarietà».
Si è voluto riaggiustare il tiro rispetto alla interdisciplinarietà, impostando il modello di didattica sulle cosiddette «tre C» che sono poste alla base dei criteri di valutazione alla fine del ciclo di studi secondario.
Il file è piuttosto lungo perché si tratta della mia 'tesina di immissione in ruolo': vi sono osservazioni e criteri per le prove scritte o orali e l'attività in classe.