2013
CJADENIS, 2443 m
Alpi Carniche - Gruppo Peralba - Cjadenis- Avanza
Il 1° settembre del 2013 Roberto Mazzilis e Fabio Lenarduzzi sulla parete ovest del Pilastro Centrale aprono la via "Quatri Gotis di salut" (denominazione suggerita dalla grandinata presa in discesa per la via "ferrata CAI Portogruaro"). Arrampicata piacevole e logica su roccia da buona a ottima. L'attacco è posto all'apice della falda detritico-erbosa di sinistra delle 2 che digradano dalla parete. La direttrice di salita è data dal pilastro parallelo e sulla destra alla via "Fuga dal Lavoro" e sfrutta un elegante sistema di diedri, fessure e placche caratterizzate a metà parete da un evidente tetto che si supera al suo margine destro. Sviluppo 220 m con difficoltà di V+, passaggi di VI-. Usati un paio di friend e una dozzinadi chiodi.
Monte Zermùla - m 2143
Gruppo Creta d'Aip - Monte Cavallo
Il 27 luglio del 2013 Samuel Straulino e Federico Dalmas hanno aperto una nuova via sulla parete est, la parete calcarea che sovrasta il primo grande ghiaione toccato dal sentiero di avvicinamento. La via si sviluppa lungo una bella successione di placche , diedi e fessure di roccia da buona a ottima a tratti compattissima, a parte in un breve tratto friabile a metà parete. Sviluppo 350 m circa suddivisi in 7 tiri di corda con difficoltà di III, IV, V superate in 4 ore con l'uso di qualche friend oltre a chiodi e cordini per le soste.
TORRE ROTONDA 2136 m
Alpi Giulie - Gruppo dello Jof Fuart - Sottogruppo di Rio Bianco
Sulla parete nord, il 12 luglio del 2013 Daniele Picilli e Cristian Cozzi in 4 ore di arrampicata divertente hanno aperto una via logica su roccia buona, a tratti ottima. Sviluppo 360 m superati con 7 tiri di corda con difficoltà di III, IV, 1 passaggio di IV+ e 1 di V-. Avvicinamento brevissimo dal Bivacco CAI Gorizia abbassandosi per pochi minuti lungo il vallone di Riobianco in direzione sud-est fin sotto la verticale della Torre Rotonda, posta una ventina di metri a sinistra di un'evidente diedro-rampa con andamento sinistra-destra (5 min). Dallo zoccolo di II e III alla base di un primo risalto verticale (50 m) oltre il quale alla base di un camino tra la parete e un pilastro (50 m IV, I, II). Proseguire con divertente arrampicata lungo la parete a sinistra del camino, poi lungo uno spigolo poco pronunciato fino ad un gendarme (55 m IV sostenuto). Salire ad una selletta e superare uno strapiombo (55 m III, IV, 1 passaggio IV+). Superare gli ultimi 20 m di spigolo quindi per cengia verso sinistra verso la sommitale Torre Rotonda (60 m II, I). Salire a una forcellina, poi alla base della parete est della Torre, presso uno spiazzo (60 m II, 1 passaggio di V-). Lungo lo spigolo nord alla cima (20 m I, II). Per scendere dalla cima ritornare sui propri passi per una decina di metri e calarsi a corda doppia verso ovest ad una forcelletta. Abbassarsi a nord per un canale fino ai prati della grande rampa che rasenta verso oriente la base delle pareti delle Cime Marginali. Imboccare sulla sinistra (nord) un'evidente cengia (sentiero di camosci) che riporta in prossimità della parete appena percorsa. Obliquando a sinistra (II) ed infine con una doppia si ritorna all'attacco della via (ore 2).
Creta d’Aip (Trogkofel) - 2279 m
Alpi Carniche - Gruppo Creta d’Aip
Sulla parete sud nuova via denominata "Permisches Risiko" per mano dell'accademico del CAI Roberto Simonetti e Cristian Cozzi (CAI Ravascletto). La direttrice è data dallo sperone posto a sinistra della via "Scunio Nivor". Bella arrampicata la cui sicurezza è compromessa da un recente franamento (2013) che la rende assolutamente sconsigliabile. Sviluppo 260 m. Difficoltà III, IV, V+, VI. Usati una dozzina di chiodi, cordini e friend.
2012
SECONDO CAMPANILE DELLE GENZIANE, m 2240
Alpi Carniche - Gruppo Peralba -Cjadenis - Avanza
Il 6 ottobre del 2012 Roberto Mazzilis e Samuel Straulino, sulla parete sud, tra la via Mazzilis-Simonetti (it. 129 g Guida Dei Monti D'Italia-Alpi Carniche II) e la via "Attenti al Lupo" (vedi) hanno aperto la via "La Logica del Nuovo". Via molto interessante per bellezza dell'arrampicata e varietà dei passaggi. Dopo la prima lunghezza di corda un po' friabile e con qualche ciuffo di erba, offre una lunga sequenza di placche compatte alternate a fessure e lame che richiedono tecnica e astuzia, anche se risultano sempre proteggibili con friend e nut medio-grandi. La parte alta del tracciato si mantiene autonoma fino alla crestina sommitale, raggiunta per una fessurina-colatoio parallelo e sulla destra rispetto alla Direttissima Mario Novelli. Sviluppo 400 m circa. Difficoltà di IV, V, VI, VII, passaggi di VII+. Usati una quindicina di chiodi, alcuni friend e cordini. Tempo impiegato 8 ore.
ROCHÈTA DE LA RUÒIBES, 2458 m
Gruppo Croda dal Lago - Cernera - Sottogruppo delle Rocchette
Sulla parete sud-ovest, il 9 settembre 2012, in 6 ore, Marino Babudri e Ariella Sain hanno aperto la via "Tatanga": arrampicata bella su roccia buona lungo l'arditissimo pilastro dolomitico caratterizzato da una profonda spaccatura. L'attacco si trova presso un canale sovrastato da rocce grigie con dei tetti, sulla verticale dello strapiombante spigolo sud-ovest. La via si mantiene sulla sinistra dello spigolo, all'inizio lungo un'evidente colata nera, in seguito ancora più a sinistra dello spigolo su rocce grigie avvicinandosi al fondo della spaccatura, fino a raggiungere la vetta. Sviluppo m 320. Difficoltà di V, V+, VI, VII+. Avvicinamento dal rifugio Città di Fiume per sentiero 467 fino ad un altipiano, poi in direzione est verso le racchette. Discesa verso nord fino alla cresta di collegamento con la Rocheta di Prenderà. Quindi verso ovest, superare un grande masso e 10 m dopo abbassarsi su zolle erbose ed un canale.Sotto una fascia di rocciosa continuare sulla sinistra e poi abbassarsi ancora per un canalino erboso fino ad una spalla. Scendere per gradoni ad un canalone che sfocia nei pressi del sentiero di avvicinamento.
PILASTRO DELLA SENTINELLA ALLA CRESTA OVEST DELLA PUNTA GROHMAN, 2760 m
Alpi Carniche - Gruppo Coglians - Creta da Cjanevate
L'8 settembre 2012 Roberto Mazzilis e Celso Craighero sono saliti sul Pilastro della Sentinella in 8 ore. Il pilastro è composto da tre alti gradoni sovrapposti in elegante successione (sulla sinistra del Pilastri dai Bugars) culminanti su un'esile punta (con resti di appostamento bellico) a poche decine di m a ponente dalla Punta Grohman. Roccia generalmente ottima, specialmente sulle alte difficoltà, con pochi punti friabili o con detrito solo nei tratti che collegano i risalti. Il primo comporta il superamento di un difficilissimo spigolo levigato che accede ad un lungo camino (già percorso in doppie come variante al grande camino-colatoio di destra in caso di cascate di acqua durante il rientro dai pilastri più orientali) che sbuca sulla grande rampa dell'accennata via di discesa. Attraversandone l'impluvio verso destra si perviene alla base del secondo gradone, alto circa 200 m, verticale e molto più impegnativo, caratterizzato da una lavagna grigio -gialla sbarrata in alto da una grande nicchia che preclude la prosecuzione diretta. Dal suo "labbro" di sinistra, con una breve traversata in grande esposizione su placca verticale e fessurata, si raggiunge un lastrone di roccia ottima e poi su uno dei luoghi più spettacolari che offre l'intera Cjanevate: una parete leggermente inclinata e completamente "tafonata" da giganteschi appigli a manico di boccale, vasche, rigole e lame di ogni forma e dimensione. L'ultimo terzo di via segue lo spigolo a balze del pilastro che porta ad incrociare la via di guerra per il crestone ovest esaurendosi una cinquantina di m più in alto sull'esigua cimetta. Via varia e molto gratificante, con tratti difficili ma di facile proteggibilità sia con chiodi che friend, ad eccezione del I tiro. Difficoltà IV, V, VI, VII obbligatorio. Sviluppo circa 650 m. Usati una decina di chiodi (lasciati) cordini e friend di varia misura. Corde da 60 m. Discesa all'inizio seguendo verso ovest la via di guerra (ometti) quindi per la grande rampa ad est della Torre della Cjanevate.
PILASTRO DAI BUGARS ALLA CRETA DA CJANEVATE, 2769 m
Alpi Carniche - Gruppo Coglians - Cjanevate
Aperta la "Via del Pastore" lungo il Pilastro dai Bugars sulla parete sud della Cjanevate il 29 agosto del 2012 da Roberto Mazzilis e Celso Craighero in ore 9. Quella dei Bugars è una laboriosa e stimata famiglia di pastori carnici che governava anche i pascoli di Casera Piote, punto di appoggio spesso offerto agli arrampicatori. La dipartita di Pieri Adami Bugar ne ha suggerito la doverosa dedica del pilastro, ancora innominato. Per tale struttura s'intende lo sperone che si nota a sinistra del Pilastro Principale. È stato raggiunto lungo il Pilastro Lisa attaccando per una parete gialla e friabilissima che accede ad un lungo sistema di diedri e fessure molto evidenti e di roccia ottima che si esauriscono dopo circa 300 m sulla dentellata crestina presso l'apice di questo primo pilastro. Dalla selletta che l'accorpa alla Cjanevate si accede alla base del Pilastro dai Bugars, caratterizzato da uno spigolone inciso da diedri e fessure di roccia solida e articolata. Mantenendo l'affilata direttrice si perviene con difficoltà decrescenti al suo termine: un'anticima sbrecciata e posta a poche decine di metri dalla vetta della Cjanevate, dalla quale risulta separata da una profonda insellatura nei cui pressi s'incrocia il sentiero della via normale. La Via del Pastore è varia e gratificante, ma con il primo tratto molto pericoloso (in seguito è stato ripulito dal pietrame e da una grossa lama). Difficoltà non sempre sufficientemente proteggibili di IV, V, VI, VII+ fino in cima al Pilastro Lisa. IV, V, VI- sul Pilastro dai Bugars. Sviluppo complessivo 650 m. Usati una dozzina di chiodi, cordini e friend di varia misura. Corde da 60 m. Si attacca per una rampetta che s'infila sotto il colatoio/camino che delimita il Pilastro Lisa sulla destra. Quindi a sinistra oltre un catino, poi per cengia detritica e spiovente fino ad una lunga nicchia sovrastata da un tetto con chiodo, alla base della parete gialla. Discesa per la via normale.
SECONDA TORRE PIATTA, 2558 m
Dolomiti Orientali - Gruppo della Croda dei Toni - Ramo Campanili di Val dei Toni
La dolomitica Seconda Torre Piatta sul versante sud-ovest espone un'ampia parete di belle placche nere inframmezzate da strapiombi gialli sulla quale il 27 agosto del 2012 in 5 ore Marino Babudri e Ariella Sain hanno aperto la via "Magica Luna". Si tratta di una bella scalata, di soddisfazione sia per la roccia ottima che per l'ambiente molto solitario e suggestivo. La via attacca per uno zoccolo che in alto si incunea sulle nere placcona-te centrali. Le supera proseguendo prima su rocce grigie, infine lungo un diedro nero che solca il cappuccio sommitale. Sviluppo 320 m. Difficoltà di V, V+, VI, VII. Dalla cima per scendere abbassarsi verso nord per una trentina di m fino ad una forcelletta. Quindi per un canalino, poi verso est (friabile) al canalone orrido che solca il versante nord. Risalirlo fino alla forcella tra le2 torri dalla quale ci si affaccia al canalone che sfocia sulleghiaie.
CRETA DA CJANEVATE, KELLERSPITZEN, 2769 m
Alpi Carniche - Gruppo Cogliàns -Cjanevate
Il 22 agosto Roberto Mazzilis e Fabio Lenarduzzi per 7 ore hanno assaporato il privilegio di toccare e scalare per primi anche l'affilatissimo spigolo sud lungo la via "II Paradiso Può Attendere": denominazione eloquente riferita sia alla bontà straordinaria del calcare che alla linea geometrica ed aerea dello spigolo incredibilmente inaccesso fino al loro arrivo. Questa via (meritevole a diventare una grande classica) porta alla base del Pilastro seguendo il tracciato di "Rughe di Roccia". Quindi attacca per un muro di placche, più bonario di quanto appaia, che porta, con una breve diagonale verso destra, sul filo dello spigolo. Le difficoltà sono molto omogenee e l'arrampicata elegantissima, con la costante dello spigolo a 90°, molto entusiasmante, che da un lato delimita le placconate della parete sud-ovest mentre sulla destra risulta esposto sul profondo canalone del Pilastro Anjò. Sviluppo complessivo 700 m circa suddivisi in 11 tiri di corda di 60 m dei quali 5 lungo lo spigolo. Difficoltà di V, VI, VII-. Usati una quindicina di ancoraggi intermedi. Tutti i chiodi ed alcuni cordini su clessidra sono rimasti in luogo. Discesa per la via normale, oppure lungo la via "Joachino " tracciata dagli austriaci nel centro del Pilastro e completamente attrezzata a spit anche per le calate a corda doppia (sconsigliabile in caso di pioggia).
CRETA DA CJANEVATE, KELLERSPITZEN, 2769 m
Alpi Carniche - Gruppo Cogliàns -Cjanevate
Il 20 agosto Roberto Mazzilis e Samuel Straulino in 7 ore aprono la via "Rughe di Roccia", una scalata molto consigliabile che fino alla base del Pilastro Anjò segue il tracciato della via "A Dute Manete", poi per una costola a gradoni alla base del Pilastro Principale, caratterizzato da ottimo calcare (in alcuni tiri paragonabile ai settori in Marmolada!). Il Pilastro è stato superato lungo un marcato diedro-fessura sbarrato da un tetto, oltre il quale si procede su placche leggermente inclinate e con alcuni rigonfiamenti, anche strapiombanti (ma sempre molto ben appigliati), poste poche decine di m a destra dello spigolo ovest. Da una nicchia molto evidente si sale la divertente rampa posta sulla destra, quindi lo spigolo ovest per il quale si sbuca sulle balze terminali. Sviluppo complessivo m 700 circa. Difficoltà di V, V+, VI, VI+. Usati una quindicina di ancoraggi intermedi.
CRETA DA CJANEVATE, KELLERSPITZEN, 2769 m
Alpi Carniche - Gruppo Cogliàns -Cjanevate
Il 18 agosto del 2012 in 6 ore Roberto Mazzilis e Samuel Straulino lungo il gran diedro e lo spigolo sud-ovest del Pilastro Anjò hanno aperto la via "A Dute Manete". Arrampicata a tratti atletica o molto tecnica sulla solita roccia entusiasmante di questa piccola "Marmolada" carnica. Sviluppo complessivo m 700. Difficoltà V, VI, VI+, VII-. Usati una ventina di ancoraggi intermedi tra friend medio-grossi e chiodi dei quali, oltre a 5 anelli di cordino, lasciati in luogo. La via attacca su uno zoccolo a placche divertenti posto sulla destra del Pilastro Lisa; supera un muro di rocce verticali e fessurate e con un obliquo verso sinistra sulle placconate a rigole poste sotto un canalino, porta su una crestina affilata. Ci si trova proprio di fronte alla base del Pilastro Anjò, all'altezza del gran diedro fessurato, in alcuni tratti trovato bagnato e viscido. Al suo termine per una difficilissima fessura strapiombante si raggiungono placche compatte ed una crestina molto esile per la quale ai risalti di uno spigolo. Dalla sommità di un gendarme, con una breve corda doppia ci si cala su gradoni articolati che con difficoltà decrescenti permettono di raggiungere il crestone sommitale della Cjanevate.
SECONDA TORRE PIATTA, 2558 m
Dolomiti Orientali - Gruppo della Croda dei Toni - Ramo Campanili di Val dei Toni
Sempre sulla stessa parete sud-ovest, ma sulla destra, sul settore di parete che fa capo al caratteristico pilastro giallo dell'Anticima Sud, Marino Babudri e Ariella Sain, il 12 agosto del 2012 hanno aperto la via "Raponzolo Bianco": altra bella arrampicata di grande soddisfazione su roccia ottima. Sviluppo 250 m. Difficoltà di V, VI, VI+, VII+ superate in 5 ore. Attacco alla base di una evidente rampa con piccole colate nere visibili sulla destra di un diedrino con un piccolo pino mugo, posto a pochi m sopra le ghiaie. La discesa dalla cima è stata effettuata calandosi in corda doppia (da 20m) nel sottostante canale. Poi per lo stesso fino all'ancoraggio di una seconda calata da 30 m che porta in un canalino. Risalire per rocce facili ad una larga cengia, poi attraversare tutta la parete est fino al canalone sovrastato dall'intaglio tra le 2 torri, per il quale alle ghiaie. Avvicinamento alla Torre dalla Val Marzon lungo il sentiero per il Bivacco De Toni. Giunti in Val Marden risalire un canalone detritico che porta ai primi avancorpi rocciosi. Ore 3.
Gran Nabois 2313 m
Alpi Giulie gruppo dello Jof Fuart
Sulla parete nord, il 10 agosto del 2012 in ore 4.30 Daniele Picilli e Samuel Straulino hanno aperto una nuova via a destra (ovest) dello "Spigolo Sabrina". Sviluppo 460 m circa per 11 tiri di corda con difficoltà dal II al IV, un passaggio di V- e uno di VI- lungo placche e canali che solcano il grande diedro-rampa che dà la direttrice alla via. Roccia discreta, molto buona sulle maggiori difficoltà. Lasciato 1 chiodo. L'attacco della via si raggiunge con 3 ore di marcia dalla Val Saisera imboccando la carrareccia per il rif. Pellarini. Alla fine del tratto ripido si guada il letto del rio di destra fino a delle tracce di sentiero con bollini gialli e neri che portano a scavalcare 2 sellette per poi abbassarsi di una trentina di m. Infine a sinistra per un canalino ed infine verso destra per placche alla base della parete. Discesa per la via normale.
PICCOLA CRODA DEI BARANCI, 2790 m
Dolomiti Orientali - Gruppo Rondoi -Baranci
La "Parete di Sottocresta" (top. prop.) è una verticale di 200 m che culmina sulla lunga cresta nord - ovest della Piccola Croda dei Baranci con un caratteristico cappuccio denominato "Becca D'Aquila". Sul versante nord, il 5 agosto del 2012 Marino Babudri e Ariella Sain hanno aperto una via divertente, su roccia da buona a ottima nel settore a placche grigio - nere tra la "Becca" e il "Pilastro dei Camosci". Sviluppo m 350 con difficoltà di IV, V, V+, VI+. Avvicinamento dal parcheggio in Val di Landro per il sentiero
che porta alla Forcella dei Baranci in ore 1.30. L'attacco si trova sulla destra di una grande nicchia sovrastata da tetti, sulla verticale della parete nera sommitale. Discesa dal versante est per facili rocce con erba e un canalone che sfocia sulle ghiaie.
Gran Nabois 2313 m
Alpi Giulie gruppo dello Jof Fuart
Il 19 giugno del 2012 Daniele Picilli scala in solitaria lo spigolo nord, immediatamente a ovest della Punta "Domenico da Tolmezzo ". Itinerario logico ma di scarso interesse sia per la qualità della roccia che per le difficoltà discontinue. L'attacco si raggiunge con 3 ore di marcia dalla Val Saisera imboccando la carrareccia per il rif. Pellarini. Alla fine del tratto ripido si guada il letto del rio di destra fino a delle tracce di sentiero con bollini gialli e neri che portano a scavalcare 2 sellette per poi abbassarsi di una trentina di m. Infine a sinistra per un canalino ed infine verso destra per placche alla base della parete. Discesa per la via normale.
TORRIONE R1CCARDO RINALDI (top. prop.)
Alpi Carniche - Gruppo del Monte Sernio
Il 27 maggio del 2012 in ore 3.30 Daniele Picilli, Anita Sebastianutto e Sara Fantin hanno realizzato la prima ascensione assoluta lungo la parete Est. Sviluppo m 260 con difficoltà di IV e V. Ascensione divertente e consigliata per la bontà della roccia. Utili friend di varie misure. Il torrione si trova accorpato sul versante settentrionale del Sernio, dietro le Torri Ivano e Nuviernulìs.