PROGRAMMA 2026

 

 

 

 

ATTENZIONE!!!

PRENOTAZIONI ESCURSIONI 2026

 

Come previsto dal Regolamento, l’apertura delle iscrizioni avviene, di norma, quindici giorni prima dell’effettuazione dell’escursione, eccetto per le seguenti iniziative la cui data di inizio iscrizione viene di seguito riportata:

    Lunedì 2 febbraio 2026 La Via dei Tusci nell’Appennino Laziale dal 6 al 10 maggio
    Lunedì 9 febbraio 2026 Escursioni invernali nel tarvisiano dal 7 all'8 marzo
    Lunedì 23 febbraio 2026 Breve vacanza in Alto Adige dal 16 al 19 luglio
    Lunedì 2 marzo 2026 Gita in Istria - da Peroi a Barbariga del 22 marzo
    Lunedì 9 marzo 2026 Isola di Arbe dal 25 al 26 aprile
    Lunedì 18 maggio 2026 Settimana escursionistica in Portogallo dal 31 agosto al 7 settembre
    Lunedì 8 giugno 2026 Nelle Dolomiti agordine dall'1 al 2 agosto
    Giovedì 23 luglio 2026 Nelle Dolomiti orientali dal 19 al 20 settembre

     

    Si ricorda che,

    nel caso in cui l’escursione preveda un qualsiasi tipo di prenotazione (posto in pullman, ristoranti, pernottamento in rifugio o altro), la prima settimana d’iscrizione è riservata esclusivamente ai Soci CAI della Sottosezione di Muggia. Ogni Socio può iscrivere non Soci della Sottosezione solo se componenti il proprio nucleo familiare.
    Nelle giornate successive alla prima settimana le prenotazioni sono aperte anche agli altri Soci CAI ed ai non Soci.

 


REGOLAMENTO

per l’iscrizione e la partecipazione alle Escursioni Sociali


1) La partecipazione alle Escursioni Sociali è libera a tutti. I non Soci dovranno comunque versare una quota di partecipazione maggiorata rispetto a quella praticata ai Soci CAI inclusiva della copertura assicurativa per infortuni e per il Soccorso Alpino. L’entità di tale maggiorazione verrà stabilita di volta in volta dal Consiglio Direttivo.

2) L’iscrizione alle Escursioni Sociali è obbligatoria e deve essere effettuata presso la Sede Sociale, nei normali orari di Segreteria. Di norma l’apertura delle iscrizioni avviene quindici giorni prima dell’effettuazione dell’escursione, eccetto per le escursioni la cui data di inizio iscrizione sia specificata sul programma d’attività annuale.

La copertura assicurativa infortuni e per il Soccorso Alpino è garantita esclusivamente ai Soci CAI in regola con il tesseramento annuale.

I minori dovranno essere accompagnati da persona garante e responsabile.

3) Nel caso in cui l’escursione preveda un qualsiasi tipo di prenotazione (posto in pullman, ristoranti, pernottamento in rifugio o altro), il primo giorno d’iscrizione è riservato esclusivamente ai Soci CAI. Ogni Socio può iscrivere non Soci solo se componenti il proprio nucleo familiare. Nelle successive giornate le prenotazioni sono aperte anche ai non Soci.

Ogni prenotazione deve comunque essere accompagnata da una caparra da versarsi all’atto dell’iscrizione, non si accettano, pertanto, prenotazioni non accompagnate dalla caparra di volta in volta prevista. Nel caso di prenotazione telefonica, la caparra dovrà essere versata tramite bonifico bancario sull’IBAN della Sottosezione, entro la successiva giornata di apertura della Segreteria, altrimenti non sarà considerata valida.

Il saldo deve avvenire sempre e comunque entro le ore 20.00 del giovedì precedente la gita, ultimo giorno valido per l’iscrizione.

4) Nel caso di rinuncia alla partecipazione dopo la chiusura delle iscrizioni (di norma il giovedì precedente la gita), la quota di partecipazione (e/o l’eventuale caparra) e le quote relative alle assicurazioni non vengono restituite.

Se la rinuncia alla partecipazione avviene prima della chiusura delle iscrizioni (di norma il giovedì precedente la gita), la caparra viene restituita solo se il posto prenotato da colui che rinuncia viene occupato da un altro partecipante.

5) La caparra o le quote relative alle assicurazioni vengono interamente rimborsate nel caso di annullamento della gita prima dell’invio della comunicazione relativa alla copertura assicurativa alla Sede Centrale del CAI di Milano (di norma il giovedì precedente la gita).

6) Il Referente guida la comitiva nell’escursione e cura il rispetto degli orari. Ha la facoltà, per ragioni tecniche, logistiche o di sicurezza della comitiva, di modificare il percorso, gli orari e le soste. Se necessario, può anche interrompere il proseguimento dell’escursione. Ha pure la facoltà di escludere dall’escursione i partecipanti che, per cause diverse (inadeguato equipaggiamento, inesperienza, ecc.), non diano sufficienti garanzie al superamento, senza pregiudizio alcuno per loro stessi o per il gruppo, delle difficoltà insite nell’itinerario.

7) Durante l’escursione è obbligatorio l’uso di un equipaggiamento idoneo al percorso previsto dal programma preparato per ciascuna escursione.

8) E’ vietato a chiunque di praticare ogni attività alpinistica individuale o di allontanarsi dalla comitiva senza l’autorizzazione del referente.

9) Durante l’escursione i partecipanti devono mantenere un contegno civile e rispettoso verso gli altri.

10) Con l’iscrizione alla gita i partecipanti accettano le norme del presente Regolamento, esonerando la Società Alpina delle Giulie, la Sottosezione di Muggia, i referenti ed i loro collaboratori, da ogni e qualsiasi responsabilità per qualunque genere di incidente possa verificarsi nel corso delle escursioni.


Coordinate bancarie: INTESA SAN PAOLO – IBAN IT40 X030 6902 2331 0000 0008 311

 



INDICAZIONI CONVENZIONALI DELLE DIFFICOLTA’

T – turistico
Itinerari su strada, mulattiera o sentiero evidente e ben marcato; dislivello non superiore ai 1000 metri; elementare equipaggiamento da gita.

E – escursionistico
Itinerari più lunghi e non sempre su sentieri evidenti: possono attraversare zone senza tracce o zone rocciose più ripide con brevi tratti esposti anche se attrezzati; equipaggiamento adeguato da montagna.

EE – per escursionisti esperti
Itinerari che possono richiedere anche l’arrampicata facile su roccia, ma con problemi di esposizione, passaggi su nevai ed in generale l’attraversamento di zone impervie; equipaggiamento adeguato anche alla sicurezza individuale.

EEA – per escursionisti esperti “attrezzati”
Itinerari su vie ferrate e su percorsi alpinistici attrezzati, dove la frequenza delle attrezzature, l’impegno fisico richiesto e la notevole esposizione rendono necessario l’uso di attrezzature per l’autoassicurazione e l’eventuale assicurazione reciproca.

 


PULIZIA DEI SENTIERI

Dal 2022 la Sottosezione è stata ufficialmente incaricata, dalla Commissione Giulio Carnica dei Sentieri del FVG, della manutenzione del sentiero C.A.I. 001 limitatamente al tratto muggesano Lazzaretto-Laghetti delle Noghere. Pertanto, verranno organizzate delle mattinate “verdi” dove ci prenderemo cura del nostro sentiero che fa pure da traccia per tutti gli altri itinerari sul quale insistono. In tal senso, confidiamo anche sul rinnovo della Convenzione con il Comune di Muggia in merito alla pulizia della sentieristica della Penisola di Muggia. Si auspica una massiccia partecipazione da parte dei Soci.

 

 

 

 

DOMENICA 18 GENNAIO

 

SITI STORICI DELLA I E II GUERRA MONDIALE

SIRENE D’ALLARME SOTTO IL COLLE DELLA ROCCA

CARSO MONFALCONESE

 

Il 2025 è stato l'anno di Gorizia e Nova Gorica Capitale della Cultura e noi ci affacciamo al 2026 sconfinando a Monfalcone per scoprire una curiosità del centro città, la Galleria antiaerea di Salita Granatieri, costruita nel 1943 e riaperta da pochi mesi dopo un'accurata valorizzazione. Per ottanta anni l'ex rifugio "ha dormito nel buio e nel silenzio più assoluto".
Ci addentreremo poi nei percorsi suggestivi del Parco Tematico della Grande Guerra, curato e aperto al pubblico nel 2005, sulle alture di Monfalcone a ridosso della ferrovia, tra rifugi, sistemi di trincee e postazioni di artiglieria.

Difficoltà: T e E (posti limitati)

Dislivello: 200 m circa

Mezzi propri o treno

Capogita: Francesca MEREU

 

VENERDI’ 23 GENNAIO

Presso la Sede Sociale (ore 20.30)

 

ASSEMBLEA ORDINARIA DEI SOCI

L’Assemblea avrà il seguente ORDINE DEL GIORNO:

• Lettura della relazione morale del Reggente per l’anno 2025;

• Presentazione ed approvazione del Bilancio Consuntivo per l’anno 2025 e di quello Preventivo per il 2026;

• Varie ed eventuali.

SABATO 31 GENNAIO


GIRO AD ANELLO CON PARTENZA DAL E ARRIVO AL PARCO EROI DI BASOVIZZA

CARSO TRIESTINO

Escursione serale prevalentemente sul Costone Carsico Triestino al chiaror della luna, quasi piena, e delle frontali.

Attraverseremo carrarecce e sentieri già noti, ma con le tenebre avranno tutto un altro aspetto ed un fascino particolare. La presente proposta di camminata in notturna rappresenta una “prima” ufficiale per il nostro sodalizio.

Difficoltà: T/E

Dislivello: 100 metri circa

Mezzi propri

Capigita: Stefano Tonegutti e Paola Cardinale

 

 

DOMENICA 8 FEBBRAIO

ESCURSIONE INVERNALE

“CIASPOLANDO” IN VELIKA PLANINA

ALPI DI KAMNIK – SLOVENIA

Dalla valle del Kamniška Bistrica, a quota 550 metri, con un vertiginoso salto in funivia ed una successiva tratta in salita con le ciaspole, raggiungeremo il caratteristico e panoramico altopiano Velika Planina, letteralmente “grande pascolo”, un idilliaco altopiano che si sviluppa tra i 1500 ed i 1600 metri di quota su cui sorgono in ordine sparso, numerose piccole casette di legno, malghe e rifugi, dove d’estate i pastori portano il bestiame a pascolare in alpeggio mentre con la stagione fredda le dolci colline imbiancate diventano teatro di sport invernali.

In caso di condizioni meteo avverse (nebbia e/o vento forte), saliremo all’altopiano dal versante opposto da quota 1000 metri circa, evitando la salita in funivia.

Costo funivia 22€ a persona; necessaria vignetta autostradale per la Slovenia.

Difficoltà: E; necessario idoneo abbigliamento ed attrezzature da neve

Dislivello in salita: tra i 300 e i 600 metri in dipendenza dall’itinerario che le condizioni meteo e di innevamento consentiranno.

Mezzi propri

Capogita: Stefano Andorno



GIOVEDI’ 19 FEBBRAIO

Presso la Sede Sociale (ore 20.30)

Presentazione della gita della domenica successiva

ESCURSIONE NEL PARCO NATURALE

DELLE SALINE DI SICCIOLE

Relatore Sergio Dolce

DOMENICA 22 FEBBRAIO

 

ESCURSIONE NEL PARCO NATURALE DELLE SALINE DI SICCIOLE

ISTRIA - SLOVENIA

L’escursione prevede una camminata nella zona meridionale delle saline di Sicciole, in località Fontanigge.

Camminando lungo l’argine del fiume Dragogna si arriva in prossimità del mare dove è stato allestito il Museo delle saline e dove la produzione del sale è rimasta tradizionale.
La produzione del sale era in passato uno dei più importanti settori nell’economia delle cittadine costiere. Il sale era indispensabile per la conservazione degli alimenti e rappresentava pertanto una preziosa merce di scambio con le popolazioni dell’interno. Infatti la Serenissima pose al centro del suo potere economico e politico questa sostanza scambiandola con grano, ferro e legname, chiamandolo, per la sua importanza, “oro bianco”. Le saline sorgevano su tratti di costa pianeggianti, spesso alle foci dei fiumi che, portando sedimenti di sabbie, rendevano il terreno facilmente lavorabile. Grazie al calore, al vento e alla bravura del salinaro, questo prezioso oggetto veniva separato dall’acqua, lavato e raccolto.
Nell’Alto Adriatico le prime saline sono segnalate nell’epoca romana, più precisamente a Brioni nel 543. Tra il X e il XII secolo iniziarono a svilupparsi le prime saline istriane; quelle di Pirano sono citate in documenti ufficiali del XII secolo e successivamente sono segnalate quelle di Rovigno, Orsera, Umago (Sipar), Strugnano, Isola e Capodistria.
Nel 1897 il Marchesetti, allora direttore del Museo di Storia Naturale, scriveva “delle antiche saline sono al presente in attività solamente quelle di Capodistria, Strugnano e Sicciole. Quelle di Servola, Zaule e Muggia trovansi abbandonate fin dal 1829”.
L’ambiente delle saline dell’alto Adriatico è caratterizzato da acqua bassa e fortemente salmastra con il clima che si presenta spesso ventilato (ciò favorisce l’evaporazione) e con alte temperature. Le piante che si adattano a vivere in questi habitat vengono chiamate Alofite. Sono di norma piante succulente. Queste piante, per poter vivere, hanno sviluppato delle strategie particolari: la creazione di riserve d’acqua, la riduzione e impermeabilizzazione della superficie delle foglie e l’espulsione dei sali accumulati mediante ghiandole apposite.
Oltre a molti piccoli invertebrati, pesci, anfibi e rettili, ci sono centinaia di specie di uccelli che possiamo osservare nelle saline e parecchie decine quelle che vi abitano o vi si riproducono stabilmente, facendo delle saline il loro habitat elettivo.

Difficoltà: E/T

Il percorso non comporta dislivelli.

Utile il binocolo.

Mezzi propri.

Capogita: Sergio Dolce

SABATO 7 e DOMENICA 8 MARZO

ESCURSIONE INVERNALE NELLA FORESTA DI TARVISIO

ALPI CARNICHE

Visto il successo dello scorso anno ritorneremo a calcare la zona della Alta Val Uque con pernottamento sempre al Rifugio Nordio Deffar (m 1406), che, come sappiamo, è situato a 10 minuti dalla Sella di Lom e dall’Austria.

Come per lo scorso anno, le due escursioni verranno definite nei giorni antecedenti l’uscita in base all’innevamento presente in zona in quel periodo. In ogni caso alla domenica verrà proposto un itinerario più semplice per consentire un momento di convivialità in un altro rifugio della zona. Se utilizzeremo le ciaspole o ramponcini o addirittura niente dipenderà esclusivamente dall’innevamento che ci sarà a inizio marzo.

Numero massimo partecipanti: 20 persone.

Iscrizione con versamento di caparra da definirsi a partire da lunedì 9 febbraio 2026. Saldo entro giovedì 5 marzo 2026.

Difficoltà: EAI (Escursione in Ambiente Innevato)

Mezzi propri

Capogita: Luciano Comelli


DOMENICA 22 MARZO


ESCURSIONE STORICO-NATURALISTICA

LA COSTA TRA PEROI E BARBARIGA E LE FORTIFICAZIONI AUSTRO-UNGARICHE DI BARBARIGA


ISTRIA ROSSA – CROAZIA


Da Peroi a Barbariga e visita al complesso di fortificazioni austro-ungariche.

Dal bel borgo di Peroi, visitato nella gita in Istria del 2025, continueremo a seguire il litorale sud-occidentale della costa istriana sino a raggiungere Punta Barbariga. Il tratto di costa che percorreremo è scarsamente abitato e non ancora del tutto alterato dal turismo di massa. Si presenta basso e frastagliato e lambito da una folta vegetazione mediterranea sempreverde. Supereremo dei poco pronunciati promontori rocciosi e delle piccole baie camminando su tracce sassose e sentierini.
Attraverseremo il sito archeologico di Dragonera passando accanto ai resti di due grandi ville rustiche romane, originarie del I secolo a.C., fino a giungere nei pressi di Barbariga, villaggio turistico in continua espansione, sorto sul promontorio di Punta Cissana.
Dopo Punta Barbariga andremo a visitare le fortificazioni del gruppo avanzato di Barbariga, uno degli elementi del complesso sistema di difesa della piazzaforte austro-ungarica di Pola. Edificato tra il 1898 ed il 1914, il Gruppo Barbariga si estende su una superficie di circa 150 ettari a protezione del punto d’entrata nel Canale di Fasana e, di conseguenza, del porto militare di Pola.
Visiteremo nella parte meridionale tre poderose fortificazioni con funzione di difesa costiera (Batteria San Benedetto, Batteria mortai Caluzzi e Fortezza Forte Forno) e nella parte verso nord le tre fortificazioni per la difesa terrestre (Caserma rifugio fanteria Paravia Untertritt, Fortezza Forte Paravia Est e Fortezza Forte Paravia Ovest). Nonostante il lungo periodo di abbandono, i forti sono tuttora in buono stato di conservazione. Non sono stati ancora aperti ufficialmente al pubblico, ma si possono visitare comunque con la dovuta cautela.

Iscrizioni con versamento di caparra da definirsi a partire da lunedì 2 marzo 2026. Saldo entro giovedì 19 marzo 2026.

Difficoltà: E; solamente un breve tratto di costa si presenta disagevole (sassi e roccette)

Dislivello in salita: sui 200 metri

Sviluppo di 16 km circa; possibilità di accorciare l’itinerario di circa 6 km evitando la visita alle fortificazioni

Viaggio in pullman con cena finale

Capigita: Roberto Balbi, Luciano Comelli e Claudio Sain

In collaborazione con Franco Stener e la Fameia Muiesana


SABATO 28 MARZO

SERATA DELLA MONTAGNA

Ore 20.00

presso la Sala Conferenze del Centro Culturale “Gastone Millo”
in Piazza della Repubblica, 4 a Muggia

“2025: UN ANNO SPECIALE DI IMMAGINI E RICORDI SPECIALI”

Videoproiezione delle immagini più significative delle nostre gite e delle manifestazioni del Quarantennale

A cura dei soci della Sottosezione


DOMENICA 12 APRILE

ESCURSIONE DI PRIMAVERA

TRAVERSATA DA GORIZIA A VISOGLIANO

ITALIA-SLOVENIA-ITALIA

 

Dalla valle del Vipacco al Carso Triestino attraverso il Carso di Comeno.

Da Gorizia per strade periferiche si entra in Slovenia e attraverso ampi vigneti e frutteti distesi su dolci e soleggiate colline si giunge alle limpide acque del fiume Vipacco. Passando in pittoreschi centri abitati e fitti boschi si sale per non faticoso percorso al costone carsico presso il Dosso Faiti (410 m)., che ci offre un vasto panorama sull'ampia vallata goriziana e sui contrafforti della Selva di Tarnova, fino al massiccio del Nanos. Quindi si prosegue nel Carso di Comeno per boscaglie in pieno rigoglio primaverile, campi e altri ameni paesetti, su carrarecce si arriva al villaggio di Tabor ed all'ampia veduta dal margine settentrionale del Vallone di Brestovizza, attraversato il quale per agevoli sentieri si rientra in Italia presso il paese di Malchina, per finire poco dopo a Visogliano la lunga ma molto varia e appagante escursione, che si snoda su tracciati in massima parte non segnati e pochissimo frequentati.

Difficoltà: E; escursione facile, ma di rilevante lunghezza, senza vie di fuga intermedie. I tempi di percorrenza saranno calcolati con larghezza per essere adatti ai più e consentire soste per apprezzare gli ambienti attraversati.

Dislivello in salita: 500 m circa

Sviluppo complessivo: circa 29 km

Viaggio con treni regionali (Trieste-Gorizia e Visogliano-Trieste)

Capogita: Bruno Manzin


VENERDI’ 17 APRILE

“SULLE TRACCE DEGLI ORSI”

Ore 20.00 presso la Sala Conferenze del Centro Culturale “Gastone Millo” in Piazza della Repubblica, 4 a Muggia

“SULLE TRACCE DEGLI ORSI”

serata di immagini e racconti sul più grande abitante della montagna a cura del fotografo professionista Gabriele Menis.

In questa serata incontreremo uno dei più grandi abitanti dei boschi, l’orso. Questo stupendo animale, recentemente balzato alle cronache suo malgrado, evoca immagini contrastanti nell’immaginario collettivo, oggetto di timore ed ammirazione.

In questa serata lo conosceremo meglio; ce ne parlerà Gabriele Menis, fotografo professionista che ha approfondito la vita di questi animali e li ha fotografati in numerose occasioni, con grande attenzione alla tutela del loro habitat naturale, affrontando esplorazioni inconsuete in ecosistemi naturalistici poco frequentati in Slovenia, Croazia, Canada, Stati Uniti, Abruzzo e Friuli Venezia Giulia. Con questo spirito, Gabriele Menis organizza spedizioni naturalistiche nelle terre dove gli orsi vivono in libertà ed ha pubblicato il libro “Sulle tracce degli orsi in Friuli Venezia Giulia” per divulgare il materiale raccolto negli anni.

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SABATO 25 e DOMENICA 26 APRILE

ISOLE DEL QUARNARO

DUE GIORNI SULL’ISOLA DI ARBE (RAB) CROAZIA

Sabato: sentiero Premužic1 e Fruga Art Trail
Domenica: dalla baia di Dumići ad Arbe

Due anni fa sull’isola di Veglia, l’anno scorso su quella di Cherso, ma soprattutto 13 anni dopo la precedente visita, ritorniamo sull’isola di Arbe per una due giorni di camminate spettacolari con dislivelli contenuti, specialmente alla domenica che cammineremo quasi a livello del mare e ovviamente con due nuovi itinerari da percorrere. Ma anche di turismo soprattutto nel capoluogo Arbe.

Il sabato effettueremo una traversata dalla frazione di Matići, nei pressi di Porto San Pietro (Supetarska Draga), a Loparo (Lopar) lungo il Sentiero Premužić1. A questo sentiero storico si affianca il "Fruga Art Trail": si tratta di un percorso artistico (ahimé effimero!) situato sull'altopiano di Fruga che combina arte e natura attraverso installazioni e sculture a cielo aperto. Arrivati a destinazione saremo ospitati nella struttura dell’Hotel Epario a pochi passi della splendida spiaggia sabbiosa Rajska Plaža (Spiaggia del Paradiso).
Fruga e Lopar si distinguono rispetto al resto dell’isola per essere una zona soggetta a forti erosioni causate principalmente dalla bora (200 km/h!) e dalle forze erosive naturali che agiscono sul terreno sabbioso dando vita a dei veri e propri canyon.

Alla domenica effettueremo un’altra traversata, dalla baia di Dumići (che raggiungeremo con il pullman) a quella di Santa Eufemia con arrivo direttamente nel centro di Rab. Si tratta di un percorso costiero con dislivello contenutissimo. Lungo questo itinerario ci soffermeremo presso il cimitero monumentale di Campora (ex campo di concentramento italiano) prima di arrivare al cospetto degli splendidi campanili di Arbe.

Numero massimo partecipanti: 49 persone.

Iscrizione con versamento di caparra da definirsi a partire da lunedì 9 marzo 2026 con saldo entro giovedì 16 aprile 2026.

Difficoltà: sabato E; domenica T

Viaggio in pullman

Capogita: Luciano Comelli

 



DA MERCOLEDI’ 6 A DOMENICA 10 MAGGIO

SETTIMANA ESCURSIONISTICA PERCORRENDO LA VIA DEI TUSCI

APPENNINO LAZIALE


Percorso ad anello, con partenza da Castiglione in Teverina (VT), che attraversa la Valle dei Calanchi, nel cuore della Teverina, unendo panorami spettacolari, paesi arroccati e tracce etrusche.

La Via dei Tusci è un percorso escursionistico ad anello, si svolge prevalentemente su strade sterrate e sentieri, ruota intorno alla Valle dei Calanchi ed abbraccia un territorio ricco di storia e di attrazioni paesaggistiche e naturalistiche, compreso nei comuni di Castiglione in Teverina, Civitella d’Agliano, Graffignano, Celleno, Viterbo, Bagnoregio e Lubriano. Questa porzione della provincia di Viterbo chiamata anche Teverina, compresa tra Orvieto a nord e Orte a sud, delimitata da tre laghi – Bolsena, Corbara e Alviano – è caratterizzata dal lento scorrere del fiume Tevere, che nel corso dei millenni ha scavato questa valle.
La Valle del Tevere, antica nella sua conformazione geografica come nella sua storia, risultava abitata già dall’età della pietra. Il percorso ci condurrà attraverso una natura rigogliosa quanto singolare, ci proietterà soprattutto indietro nel tempo di ben 2500 anni, quando queste terre erano abitate dall’affascinante quanto misteriosa popolazione degli Etruschi, i Tusci per i romani. Perché la Via è innanzitutto un percorso nella Storia, quella con la S maiuscola, un cammino a ritroso fino alle origini della nostra civiltà: su queste colline, tra il corso del Tevere e il Mar Tirreno, lungo strade antichissime presenti già nel Neolitico, nacque una civiltà di cui ancora oggi sappiamo ben poco, madre di quella stirpe regale che governò anche Roma e da cui Roma attinse a piene mani.
Durante il Medioevo nacquero, come rocca o castello, molti centri ancora oggi esistenti: Bagnoregio, l’antica Balneum Regis, duramente colpita dai terremoti tanto che l’abitato di Civita, che si trovava sullo stesso sperone tufaceo, nel corso dei secoli si è trovato diviso da un baratro di quasi un chilometro; Castiglione in Teverina, dominata dai Monaldeschi, poi dai Farnese e popolato fin dal 1351 dagli abitanti della distrutta Paterno; il borgo di Celleno, coinvolto in sanguinose lotte per il potere fin dall’epoca medioevale, dove si alternarono alleanze e ribellioni contro la Chiesa che destabilizzarono tutto il territorio confinante e distrutto da un terremoto nel 1593; Civitella d’Agliano, originariamente castello dei Monaldeschi; Graffignano, conteso da guelfi e ghibellini; Lubriano, dominata anch’essa a lungo dalla famiglia Monaldeschi.

Il primo giorno si raggiunge Castiglione in Teverina con i pullmini e ci si incammina per la prima fine tappa; nei successi 4 giorni si percorrono i 90 km dell’itinerario ed infine la domenica si rientra a Trieste.

Le iscrizioni inizieranno lunedì 2 febbraio 2026. Nella stessa serata, alle ore 20:00, incontro per presentare il percorso.
Conferma con versamento di una caparra di € 150. La prima settimana prelazione per i soci della Sottosezione. Saldo entro la prima settimana di aprile. Per costi ed altri dettagli, informazioni presso la Sede.

Difficoltà: T/E

Viaggio in treno/pullmino

Responsabile: AE Maurizio Bertocchi



DOMENICA 17 MAGGIO

SUI PRIMI RILIEVI MONTUOSI DEL PORDENONESE

ANELLO DI SUCUL CONFERMOUS E VISITA ALLA EX CENTRALE IDROELETTRICA DI MALNISIO

PREALPI CARNICHE

L’anello si svolge al di sopra del paese di Malnisio in provincia di Pordenone e permette di visitare le opere idrauliche della ex-centrale idroelettrica di Malnisio e di raggiungere il Sucul Confermous, punto panoramico sulla pianura posto al di sotto della Pala d’Altei.

Il punto di partenza è il parcheggio posto nei pressi della ex-centrale idroelettrica “Antonio Pitter” di Malnisio. Si cammina ai margini delle opere idrauliche (condotte forzate, vasche di carico, canali adduttori) sino a giungere nei pressi dello sbocco della galleria scavata nella roccia, proveniente dalla Val Cellina (le acque che alimentavano la centrale venivano prelevate dal torrente Cellina). Con una lunga salita che offre anche delle belle vedute sulla pianura, si giunge sul pianoro panoramico di Sucul Confermous. Discesa per l’osservatorio astronomico e rientro all’ex centrale idroelettrica.
Al termine dell’escursione è prevista la visita guidata (a pagamento) della centrale elettrica.

Difficoltà: E

Dislivello: m 570

Lunghezza; Km 8.8

Tempo indicativo: 3h 15m (escluse soste).

Mezzi propri

Capogita: Giuseppe Menegoz e Giovanni Zeslina




DOMENICA 31 MAGGIO

NELLA VALLE BODENTAL

SALITA AL MONTE KOSMATITZA (m 1659) IN CARINZIA

CARAVANCHE - AUSTRIA

Da Sereinig (m 1056) per la prateria Märchenwiese, la locale strada forestale, la malga privata Ogrisalm (m 1569) e discesa per l’alta via austriaca meridionale (4)03. Interessante visita al parco naturale della valle Bodental, dall’elevato interesse paesaggistico, naturalistico e sciistico (fondo e ciaspolate).

La zona si trova a circa 20 km dalla città di Klagenfurt e a 160 km da Trieste circa, ma si presenta ancora intatta dal punto di vita ambientale e nei mesi invernali, per la sua particolare conformazione orografica, conserva a lungo la neve nei versanti esposti a nord. Nei pressi si trova la famosa forra “Tscheppaschlucht”, incisione prodotta dal torrente Loiblbach e che è stata causata dai notevolissimi recenti sollevamenti della catena alpina, legati alla scomparsa dei ghiacci che fino a circa 15.000 anni fa coprivano la zona.
Nell’ampia valle che risaliremo con il nostro itinerario ad anello verso sud e inizialmente pianeggiante, rimane al centro, in mezzo ai campi coltivati, un piccolo, ma profondo laghetto “Meerauge” (occhio marino) che leggende raccontano che ci sia un connessione/vaso comunicante profondissimo con il lago sloveno di Bled (Veldes in tedesco).
Salendo, potremo apprezzare le cime frastagliate dei monti Hochstuhl/Stol (2237 m), Bielschitza (1959 m), Wertatscha (2180 m), Geißberg/Kozjak (2024 m). Lo skyline naturale di questi monti ha suscitato l’interesse per la produzione della locandina pubblicitaria, in occasione dell’apertura della linea ferroviaria delle Caravanche che collega le località di Jesenice/Aßling (SLO) e di St. Jakob i. Rosental (A), attivata 120 anni fa circa (1906).
Il rientro avverrà sull’altavia austriaca 4(03) che corre parallelamente, ove possibile, al confine con l’Italia (dalla Val Pusteria) e la Slovenia (fino a Bad Radkersburg).

Difficoltà: E

Dislivello: 500/600 metri

Lunghezza: 12,5 km circa

Mezzi propri

Capogita: Emilio Abbiati

 




DOMENICA 7 GIUGNO

PERCORSO CICLOTURISTICO

CICLOVIA ALPE ADRIA DA TARVISIO ALL’HOTEL CARNIA

NELLA VAL DEL FELLA TRA GIULIE E CARNICHE

La ciclovia Alpe Adria, classificata in Italia come FVG 1, è un percorso ciclabile che unisce Salisburgo in Austria a Grado in Italia.
In provincia di Udine tra Resiutta e la dismessa stazione di Tarvisio Centrale la pista ciclabile è stata realizzata riqualificando il vecchio tracciato a binario unico della ferrovia Pontebbana, dismesso dal 1985 al 2000 mentre il nuovo tracciato è stato spostato, nella tratta tra Tarvisio e Moggio Udinese, in gran parte in galleria.
La ciclovia inizia in Italia a Tarvisio attraversando da Nord a Sud l'intera regione, offrendo così una varietà vastissima di ambienti naturali, urbani e culturali. Dalle valli e le cime delle Alpi Giulie e Carniche, costeggia i fiumi Fella e Tagliamento, scivola tra le colline moreniche per poi affrontare la pianura friulana, raggiungendo infine la laguna e il mare Adriatico. Il percorso che seguiremo sarà limitato al tratto tra Tarvisio e l’Hotel Carnia attraversando i centri abitati di Camporosso, Ugovizza, Malborghetto, Pontebba, Dogna, Chiusaforte, Resiutta fino a raggiungere l’Hotel Carnia, meta finale della nostra cicloescursione.

Difficoltà: T/E

Lunghezza totale dell’itinerario circa 55 chilometri, prevalentemente su pista ciclabile o su strada a bassa percorrenza veicolare.

Dislivello: 540 m. circa in discesa

Mezzi propri.

Capogita: Stefano De Monte

 




DOMENICA 21 GIUGNO

NEL COMPRENSORIO DEL PASSO PRAMOLLO - NAßFELD

IL GARTNERKOFEL (m 2195) E LA FERRATA DÄUMLING

ALPI CARNICHE - CARINZIA (A)

Passo Pramollo/Malga Plattner (1609 m), Garnitzertörl (1856 m), cima del Gartnerkofel (2195 m), sentiero CAI 412, Kühwegertörl (1912 m), Malga Plattner (1609 m).

Il Gartnerkofel è una montagna imponente che si eleva sopra il passo Pramollo con uno sviluppo orografico complesso, a semicerchio, in cui si notano due cime, quella principale di 2195 metri con la grande croce in ferro e quella sud-orientale di 2154 metri e numerose torri sul crestone nord-est.
Nella gita proposta percorreremo la divertente e atletica ferrata di stampo moderno che sale sulle torri meridionali del Kühwegerkofel, nel settore a Sud del massiccio del Gartnerkofel. La Torre Däumling dà il nome al percorso attrezzato che si compone di alcuni divertenti passaggi su cavi sospesi e da un lungo e ondeggiante ponte tibetano, che collega le due torri piuttosto distanti tra loro.

Difficoltà EEA (Obbligatorio set da ferrata)

Dislivello: circa 800 m

Mezzi propri

Capogita: Fabio Costanzo

 



DOMENICA 5 LUGLIO

NELLA VAL RIO DEL LAGO

SALITA ALLA FORCELLA DELLE CENGE E FERRATA “MARIO LONZAR”

ALPI GIULIE

Dalla Val Rio da Lago (m 990 ca.) al rifugio Brunner (m 1432) ed alla Forcella delle Cenge (m 1820). Discesa a Cave del Predil (m 900).

Interessante escursione nel cuore delle Alpi Giulie, nel gruppo dello Jȏf Fuart (Sottogruppo di Riobianco), in un ambiente integro e poco conosciuto. Il sentiero attrezzato è intitolato a Mario Lonzar, Presidente della Sezione CAI di Gorizia dal 1958 al 1972.
Dal parcheggio sulla strada in Val Rio da Lago si sale seguendo il sentiero CAI 625 al Rifugio Brunner da dove si imbocca il sentiero 656 che scende brevemente per superare il Rio Bianco. Da qui, dopo aver indossato i dispositivi di protezione, si inizia a salire decisamente verso la Forcella delle Cenge, valico che mette in comunicazione il vallone di Riobianco con la valle della Malga. In questo tratto si trovano i tre tratti attrezzati. Un quarto lo si incontra invece, superata la forcella, ad inizio della discesa, piuttosto lunga, che porta fino al centro abitato di Cave del Predil, in prossimità della scuola materna.

Difficoltà: EEA (obbligatorio kit da ferrata)

Dislivello totale in salita: 900 m circa

Mezzi propri

Capogita: Stefano Andorno

 



DA GIOVEDI’ 16 A DOMENICA 19 LUGLIO

BREVE VACANZA SULLE ALPI BREONIE OCCIDENTALI

VAL DI RACINES E VAL RIDANNA

VIPITENO – ALTO ADIGE

 

La giornata clou di questa "quattro giorni" in Alto Adige sarà dedicata interamente al complesso minerario della val Ridanna, laterale orografica destra della valle dell'Isarco presso Vipiteno. Nelle altre giornate di vacanza visiteremo il castello medioevale di Heinfels presso Sillian, faremo un'escursione al lago But in alta val di Racines, visiteremo l'imponente forte austroungarico di fine '800 presso Fortezza ed un'attigua opera del Vallo Alpino Littorio.

Giovedì: visiteremo il castello trecentesco di Heinfels, simbolo della val Pusteria orientale, che domina il paese di Sillian ed offre una bellissima vista. Ha una cerchia di mura con torri rotonde; all'interno è notevole la "sala dei cavalieri" con decorazioni a stucco del XVIII secolo.

Venerdì: risaliremo la val di Racines, con un percorso panoramico che ci porterà ad una malga con ristoro e al lago But (m. 2346).

Sabato: ci presenteremo alla miniera di Monteneve in val Ridanna alle 7.30 e riceveremo caschetti, mantella e trombini, che riporremo nei nostri capaci zaini. Raggiunta con un minibus quota 2000 risaliremo a piedi la montagna, talvolta percorrendo i sentieri anticamente usati dai minatori e talvolta vagando liberamente fra le vestigia degli impianti minerari. Dopo 2 ore e mezza raggiungeremo la forcella di Monteneve (m. 2675) da dove scenderemo agevolmente all'omonimo paese dei minatori, che d'inverno restava isolato per alcuni mesi. Pranzo libero al rifugio Monteneve e dopo scenderemo fino alla galleria Karl.
La via del ritorno sarà un'avventura nel ventre della montagna: 6 chilometri (3 a piedi, anche in tratti allagati ove saremo felici di avere i trombini, e 3 con trenino) tra punti di estrazione, pozzi, corsi d’acqua, strettoie e scavi inclinati. Quando usciremo alla luce del sole saranno trascorse 10 ore dall'inizio della nostra avventura.

Domenica: comprenderemo l'importanza strategica dell'area di Fortezza-Bressanone ove il Rienza proveniente dalla val Pusteria confluisce nell'Isarco che scende dal Brennero. Dapprima visiteremo l'"opera 3" della seconda guerra mondiale dello "sbarramento di Fortezza" del Vallo Alpino Littorio. Questa struttura avrebbe dovuto contrastare un eventuale invasione militare dalla Germania.
Dopo avremo una visita guidata al forte asburgico di Fortezza, che è il sito storico più grande dell'Alto Adige e che in realtà è composto da tre fortezze e fu presidiato dai militari (austriaci, poi italiani) fino al 2003. Questo complesso si trova presso un lago artificiale, che rende ancora più piacevole la visita. Il pranzo è previsto presso un birrificio artigianale del luogo.

Nella prima decade di febbraio 2026 verrà inviato tramite mailing list un programma di massima con tempi e costi. Le iscrizioni inizieranno, previo acconto, lunedì 23 febbraio e si chiuderanno giovedì 5 marzo. Eventuali iscrizioni tardive saranno subordinate alla disponibilità dell'albergo, oltre che naturalmente alla capienza dell'autocorriera.

Difficoltà: E

Dislivelli in salita: venerdì m. 990 accorciabili a 569 circa; sabato m. 695 circa; Limitazioni: Nel castello di Heinfels non sono ammessi cani. Nella miniera di Monteneve non sono ammessi cani né persone che soffrano di claustrofobia, o sotto i 6 anni, o alte meno di 120 cm., o con allergia a muffe. Nell'opera del vallo alpino littorio non sono ammessi cani né persone che soffrano di claustrofobia.

Viaggio in pullman

Capogita: Fabio Buonanno

 


SABATO 1 e DOMENICA 2 AGOSTO

ALLE PENDICI DELL’AGNER

COL DI LUNA, RIFUGIO SCARPA e SENTIERO MINIUSSI

DOLOMITI AGORDINE

Sabato: da Frassenè al Col di Luna (m 1747) con pernottamento al rifugio Scarpa (m 1730). Domenica: Esplorazione del sentiero Miniussi (m 1960) e delle sue fioriture.

Ci troviamo nel cuore delle Dolomiti Agordine, ai piedi del maestoso Agner, per una due giorni di grande suggestione naturalistica e paesaggistica. Il programma prevede un primo giorno di salita panoramica al Col di Luna e un secondo dedicato all’esplorazione del sentiero naturalistico Fabio Miniussi, celebre per le sue fioriture rare.

Sabato: dal parcheggio sopra Frassenè (1170 m) lungo il sentiero 772, che in circa h 1.30 conduce alla cima del Col di Luna. L’itinerario inizia su breve tratto asfaltato per poi diventare strada sterrata; si seguono i segnavia in direzione Malga Luna e Malga Losch e si prosegue salendo verso Malga Luna tra boschi di faggio e larice. La traccia si fa più ripida nell’ultimo tratto, fino a raggiungere la Croce del Col di Luna, da cui si apre un ampio panorama che spazia dalle Pale di San Martino, con l’Agner e la Croda Granda, fino alle vette della Valle Agordina e Zoldana, con i gruppi dei Monti del Sole, Civetta, Moiazza, Tamer, Schiara, Piz de Mezzodì e Piz de Sagron.
Dopo il pranzo al sacco in vetta, si scende lungo il sentiero 773 che, tra leggeri saliscendi, conduce in poco più di un’ora al rifugio Scarpa, splendido balcone panoramico sulle Dolomiti Agordine e Zoldane. Per chi lo desiderasse, la parte finale verso il rifugio può essere percorsa lungo la variante “Spiriti dell’Aria”, che include una breve sosta presso un piccolo monastero tibetano.

Domenica: poco oltre il rifugio Scarpa si imbocca il sentiero 709. Dopo un tratto in costante salita si incontra un bivio: a sinistra il tracciato prosegue verso la vetta dell’Agner, mentre a destra si prende la traccia che porta all’imbocco del sentiero naturalistico Fabio Miniussi. Oltrepassato un altro bivio e ignorando le indicazioni per la via normale dell’Agner si raggiunge il punto più alto del sentiero Miniussi a quota 1960 metri. Da qui inizia una discesa impegnativa, che in poco più di un chilometro fa perdere circa 300 metri di dislivello fino alle malghe dell’Agner (1610 m), dove è prevista una sosta.
Si riprende poi per il sentiero 769 che scende su ripidi prati e attraversa un’area di pascoli e rado bosco. Con un’ultima breve risalita si ritorna al rifugio Scarpa. Da lì, in circa h 1.30, si scende al parcheggio di Frassenè.

Il sentiero Miniussi, pur definito “naturalistico”, non è banale: richiede passo sicuro per il fondo irregolare e include tratti rocciosi dove può essere necessario l’uso delle mani. L’impegno è ampiamente ripagato da un ambiente incontaminato e dalla presenza di numerose fioriture rare, tra cui la spettacolare Scarpetta della Madonna.

Considerando la necessità di prenotare il rifugio con congruo anticipo e provvedere alla caparra richiesta (20 € a testa), le iscrizioni inizieranno lunedì 8/6/2026. Il saldo dovrà essere versato improrogabilmente entro giovedì 16/7/2026. Posti limitati (20).

Difficoltà: Sabato E; la variante “Spiriti dell’Aria” comporta circa 200 m di dislivello e 2 km aggiuntivi con alcuni tratti caratterizzati da difficoltà EE. Domenica - itinerario completo E con brevi tratti EE - itinerario ridotto E

Dislivello in salita: sabato 700 metri; domenica completo m 600 - ridotto m 400 (discesa m 900)

Lunghezza: sabato circa 8 km; domenica completo 9 km e ridotto 7 km circa

Mezzi propri

Capigita: Cristina Antonaz e Christian Pipa

 


DA LUNEDI’
31 AGOSTO
A LUNEDI’ 7 SETTEMBRE

SETTIMANA ESCURSIONISTICA

LA ROTA VICENTINA

ALGARVE – PORTOGALLO

 

Percorrendo le ultime tappe di questo itinerario che portano alla scoperta di quella che è stata definita come una delle Coste più Belle del Mondo. Percorso estremamente spettacolare che da Sines nell’Alentejo conduce a sud fino a Lagos nell’Algarve. Verranno percorse le ultime 5/6 tappe da Arrifana fino alla stazione ferroviaria di Lagos, sede finale del cammino.

Partenza da Arrifana, nei pressi della gigantesca e bellissima Playa do Bordeiro, paradiso per i surfisti. Si passa per il Cabo de Sao Vicente, il punto più sud occidentale d’Europa, un posto magico, e fino al 1500 considerato la fine delle terre conosciute. Si cammina sopra scogliere monumentali, inebriati dal profumo dell’oceano e dalle sue visioni immense. La costa, alta in alcuni punti, con arenili profondi ed immensi in altri, è comunque battuta dai frangenti delle onde oceaniche che regalano spettacoli di onde che si accavallano tra loro.
Si attraversa la Riserva Biogenetica di Sagres che raccoglie specie uniche al mondo; in autunno, se fortunati, si può assistere allo spettacolo delle migrazioni degli uccelli.

Partenza da Trieste con volo di linea per Siviglia e proseguimento con Flixbus alla volta di Lagos. Da qui con mezzi pubblici si raggiunge la sede di partenza. Verrà organizzato il trasporto bagagli, così da viaggiare con zainetto di giornata.

Le iscrizioni inizieranno lunedì 18 maggio 2026. Nella stessa serata alle ore 20:00 incontro per presentare il percorso. Conferma con versamento di una caparra di € 250. Saldo entro la fine di luglio. La prima settimana prelazione per i soci della Sottosezione.

Per costi ed altri dettagli, informazioni presso la Sede.

Difficoltà: T/E

Viaggio in aereo/mezzi pubblici

Responsabile: AE Maurizio Bertocchi


SABATO 19 e DOMENICA 20 SETTEMBRE

ALTOPIANI, FORRE E SITI ARCHEOLOGICI

SERRAI DI SOTTOGUDA, MUSEO E SITO ARCHEOLOGICO DI MONDEVAL E TRAVERSATA DELLA PIANA DI MONDEVAL

GRUPPO CRODA DA LAGO - DOLOMITI ORIENTALI

Sabato: i Serrai di Sottoguda e museo Vittorino Cazzetta a Selva di Cadore. L’escursione di due giorni in Dolomiti ci consentirà di fondere la passione per la montagna con quella per l’archeologia: visiteremo infatti il museo di Selva di Cadore per conoscere da vicino “Valmo”, l’uomo di Mondeval, un cacciatore che visse circa 8000 anni fa, il cui scheletro perfettamente conservato fu rinvenuto alla fine degli anni 80 nella terra a ridosso di un masso erratico, in prossimità del passo Giau; vedremo anche numerosi manufatti, ornamenti e utensili esposti nelle teche del museo, un vero e proprio scrigno di storia da scoprire, tra suoni, installazioni luminose e ricostruzione di ambientazioni...un viaggio nel tempo, un tuffo nel mesolitico.

Meta della nostra passeggiata del sabato sarà il canyon dei Serrai di Sottoguda, oggi riserva naturale, scavato dal torrente Pettorina che con le sue cascate crea suggestivi giochi d’acqua, e si estende per circa 2 chilometri con un dislivello di circa 200 m. tra pareti rocciose che la sovrastano alte più di 100 metri e che in alcuni punti si restringono quasi a toccarsi, che noi percorreremo nella sua interezza in andata e ritorno avendo modo di ammirarne l’unicità.

Domenica: traversata della Piana di Mondeval. La Piana di Mondeval è un’altopiano spettacolare che si trova tra le Dolomiti di Cortina e la Val Fiorentina. Partendo dal passo Giau (m 2238) ci incammineremo sul sentiero CAI 436 fino alla Forcella de Col Piombin (m 2239) e forcella Giau (m 2370); questo tratto rappresenta la parte più escursionistica del percorso. Proseguiremo passando sotto gli spettacolari spalti dei Lastroni del Formin, fino a raggiungere la breve deviazione per visitare il sito di sepoltura di Mondeval (m 2140). Ripreso il sentiero CAI 436 risaliremo verso la Forcella Ambrizzola (m 2277) raggiungendo poi il lago Federa e il Rifugio Croda da Lago (m 2026). Qui sarà prevista la sosta per il pranzo al sacco oppure presso il Rifugio (normalmente piuttosto affollato essendo raggiungibile con una navetta da Cortina).
Ritorneremo alla Forcella Ambrizzola ricollegandoci al sentiero 436 e raggiungendo la Forcella di Col Duro (m 2302), poi la Malga Prendera (m 2148) e proseguendo verso Forcella Roan (m 1999), forcella Puina (m 2034) fino al Rifugio Città di Fiume (m 1917). Il percorso dalla forcella Giau fino al Rifugio città di Fiume, nonché il tratto per raggiungere il Rifugio Croda da Lago è turistico e dalla Malga Prendera il sentiero diventa una comoda strada carrozzabile.
Dopo una sosta al Rifugio Città di Fiume che permetterà agli autisti di recuperare le auto ferme al passo Giau si raggiungerà brevemente la Val Fiorentina per il rientro.

Inizio iscrizioni da giovedì 23 luglio 2026 previo versamento di un acconto da definirsi.

Difficoltà: sabato T; domenica T/E

Dislivelli: sabato circa 200 metri con un percorso di circa 2 chilometri; domenica circa 550 metri positivi e circa 600 metri negativi per un percorso totale di 16,5 chilometri

Mezzi propri

Capigita: Stefano De Monte, Paola Fontanella e Francesca Mereu

 


DOMENICA 4 OTTOBRE

SUI COLLI ORIENTALI DEL COLLIO SLOVENO

SENTIERO DELLA KARNJUKA DA KOJSKO (m 270) AL SABOTINO (m 609)

GORIŠKA BRDA - SLOVENIA

L’itinerario ad anello proposto inizia poco dopo il confine tra Italia e Slovenia non distante da San Floriano del Collio e precisamente nel paese di Kojsko. Il percorso, che si svolge lungo il ben segnato sentiero della Karnjuka (una delle varietà di ciliegie della zona) risulta molto panoramico con stupende viste sul territorio del Collio (sloveno e italiano) e sul monte Sabotino, nostra meta finale.
Ci troveremo a percorrere perlopiù comode carrarecce attraverso terreni coltivati a vite. Numerosi poi saranno gli spunti di interesse storico in quanto la zona è stata retrovia e poi terreno di scontro tra gli eserciti italiano e austroungarico per tutta la prima guerra mondiale.
L’escursione non presenta alcuna difficoltà, tranne la lunghezza, per quasi tutto il percorso. L’unico tratto un pò accidentato lo percorreremo lungo la cresta del monte Sabotino sino al Rifugio omonimo dove sosteremo per il pranzo. Ci sarà comunque la possibilità di evitarlo percorrendo la comoda strada che porta direttamente al punto di ristoro.

Difficoltà: E

Dislivello in salita di circa 500 metri

Sviluppo 16 km

Mezzi propri

Capogita: Roberto Zeslina



DOMENICA 18 OTTOBRE

GITA DI CHIUSURA DELL’ATTIVITA’ ESTIVA

“IDRIJA TRA BOSCHI, ACQUA E CULTURA

SLOVENIA

Visita alla miniera di mercurio, al lago selvaggio ed alle “chiuse” sul fiume Belca.

La graziosa cittadina di Idrija, patrimonio Unesco, è mondialmente conosciuta come la città del mercurio, dei merletti e (anche) degli žlikrofi, deliziosi ravioli ripieni.
La gita inizierà proprio con la visita guidata della miniera - durata di circa 90 minuti - che ci porterà a conoscere l’evoluzione delle condizioni di vita e lavoro del personale occupato durante i 500 anni di produzione.
Terminata la visita risaliremo in pullman per la visita del parco naturale che incrocia, tra splendidi scorci e pozze smeraldine, le vallate dei fiumi Idrijca e Belca.
La prima fermata sarà al lago selvaggio (Divje jezero) con il suo incredibile fenomeno carsico, dove confluisce il più piccolo fiume sloveno di soli 55 metri.
Ripreso il pullman arriveremo a Idrijska Bela alla confluenza dei fiumi, dove inizierà la camminata lungo una strada forestale che costeggia il fiume Belca, in un bellissimo bosco di faggi e abeti. Visiteremo lungo il percorso due caratteristiche dighe, chiamate klavže, costruite nel periodo austroungarico per agevolare il duro lavoro dei boscaioli e mandare il legname a valle (che serviva soprattutto per le necessità della miniera). Il rientro avverrà per lo stesso percorso.
A fine gita cena in un ristorante locale.

Difficolta T/E

Dislivello in salita circa 300 metri

Sviluppo 12 chilometri

Viaggio in pullman

Capigita: Marco Bocciai e Francesca Mereu


GIOVEDI’ 5 NOVEMBRE

Presso la Sede Sociale (ore 20.30)

VIDEOPROIEZIONI, FILMATI E IMMAGINI DIGITALI
A CURA DEI SOCI

Nel corso delle serate si svolgerà la consueta rassegna di filmati, video e immagini digitali a cura dei soci della Sottosezione, frutto di esperienze personali turistiche, escursionistiche, alpinistiche o di altro genere.



DOMENICA 8 NOVEMBRE

SUL PRIMO CIGLIONE CARSICO

DA PINGUENTE SALENDO SULLE PRIME ALTURE DELLA CICERIA

ISTRIA BIANCA - CROAZIA

Da Pinguente (Buzet, m 150) per Strana (m 250) in vetta al monte Pilj (m 520) e lungo il ciglione sino a Krkuz (m 490). La nostra escursione si svolgerà nella Ciceria, territorio di pietra bianca e boschi che si eleva per circa 500 metri.

Partiremo da Pinguente e saliremo verso la prima destinazione, Strana, un piccolo borgo con la chiesa isolata. Lasciata questa località saliremo attraversando la ferrovia fino alla cima del monte Pilj, una zona utilizzata per il lancio dagli amanti del volo con parapendio. Lasciato questo posto proseguiremo alla nostra destra su carrareccia fino ad arrivare sul bordo di un’altura molto panoramica a picco sopra la località di Nugla. A questo punto scenderemo per pochi metri e risaliremo alla nostra sinistra per circa 100 metri in un bel bosco sino a raggiungere un posto panoramico dove poter ammirare questo grande altipiano.
Scendendo su manto erboso raggiungeremo il borgo di poche case vacanza di Hrbatija e proseguiremo per pochi minuti fino ad incontrare un paio di altre case vacanza circondate da verde e piante. Lasciati questi piccoli borghi arriveremo alla nostra destinazione e cioè Krkuz, un piccolo paese con una graziosa chiesetta campestre. Da qui, con le nostre automobili scenderemo verso il paese di Rozzo per proseguire verso Pinguente.

Difficoltà: E

Dislivello in salita: m 400 circa

Sviluppo complessivo circa km 9

Mezzi propri

Capogita: Claudio Sain

GIOVEDI’ 12 NOVEMBRE

Presso la Sede Sociale (ore 20.30)

VIDEOPROIEZIONI, FILMATI E IMMAGINI DIGITALI
A CURA DEI SOCI

Nel corso delle serate si svolgerà la consueta rassegna di filmati, video e immagini digitali a cura dei soci della Sottosezione, frutto di esperienze personali turistiche, escursionistiche, alpinistiche o di altro genere.

GIOVEDI’ 19 NOVEMBRE

Presso la Sede Sociale (ore 20.30)

VIDEOPROIEZIONI, FILMATI E IMMAGINI DIGITALI
A CURA DEI SOCI

Nel corso delle serate si svolgerà la consueta rassegna di filmati, video e immagini digitali a cura dei soci della Sottosezione, frutto di esperienze personali turistiche, escursionistiche, alpinistiche o di altro genere.


DOMENICA 22 NOVEMBRE

ALLE PENDICI DEL MONTE NEVOSO (SNEŽNIK)

MONTI MILANKA (m 948) E VELIKA MILANJA (m 1099)

ALTO CARSO SLOVENO

 

Percorso ad anello da Črne Njive (Ilirska Bistrica).

Escursione autunnale fra i boschi e i pascoli che si estendono alle pendici del versante sud-ovest del Monte Nevoso, di fatto lungo la catena del Volovja Reber, da dove la vista spazia ampiamente sui Brkini e la Ciceria, sui monti Maggiore, Taiano, Auremiano, Nanos, il Golfo del Quarnaro con Cherso e la Valle della Pivka. E se avremo la fortuna di avere una giornata particolarmente limpida ci delizieremo lo sguardo con la vista delle Alpi Giulie, delle Caravanche, delle Alpi di Kamnik, e persino delle Dolomiti.
Il percorso, che è ad anello, ha il suo inizio e il suo termine in località Črne Njive, circa 3 km dopo Ilirska Bistrica, lungo la strada che porta a Sviščaki. Una volta iniziata la discesa, raggiungeremo un particolare punto di osservazione, si tratta di un insieme di rocce emergenti e incombenti sul sottostante pascolo provviste di una finestra naturale, il classico ”okno“.

Difficoltà: E

Itinerario piuttosto lungo, ca. 16 km, ma con un dislivello contenuto di ca. 600 m.

Mezzi propri

Capogita: Luciano Comelli

GIOVEDI’ 26 NOVEMBRE

Presso la Sede Sociale (ore 20.30)

VIDEOPROIEZIONI, FILMATI E IMMAGINI DIGITALI
A CURA DEI SOCI

Nel corso delle serate si svolgerà la consueta rassegna di filmati, video e immagini digitali a cura dei soci della Sottosezione, frutto di esperienze personali turistiche, escursionistiche, alpinistiche o di altro genere.

GIOVEDI’ 3 DICEMBRE

Presso la Sede Sociale (ore 20.30)

VIDEOPROIEZIONI, FILMATI E IMMAGINI DIGITALI
A CURA DEI SOCI

Nel corso delle serate si svolgerà la consueta rassegna di filmati, video e immagini digitali a cura dei soci della Sottosezione, frutto di esperienze personali turistiche, escursionistiche, alpinistiche o di altro genere.


DOMENICA 6 DICEMBRE

SCAMPAGNANDO PER BORGHI SCONOSCIUTI

GIRO AD ANELLO DA VILLANOVA DEL QUIETO

ISTRIA VERDE - CROAZIA

 

Escursione dolce attraverso vigneti e campi di olivi e oltrepassando borgate quasi nascoste.


Partiremo dall’abitato di Villanova del Quieto nel comune di Verteneglio camminando tra filari di malvasia e refosco per scendere lievemente verso l’area protetta dei laghetti di Scarline. Saliremo dolcemente fino a raggiungere Serbani e la zona archeologica di “Santi Quaranta “. Il castello di San Giorgio detto anche Santi Quaranta è un monumento culturale protetto nel comune di Verteneglio, situato sopra la valle del Quieto. Oggi si possono vedere la forma delle mura che circondavano la città medievale e le rovine della chiesa di S. Giorgio. Proseguiremo prima verso il borgo di Cendaki e successivamente a Medelini e Pavici per ritornare a Villanova, inizio e fine della nostra gita.

 

Difficoltà: T

Dislivello in salita sui 100 metri

Lunghezza: km 12 circa

Mezzi propri

Capogita: Giorgio Geromella


SABATO 19 DICEMBRE

PRESSO LA SEDE SOCIALE
(ORE 20.30)


RINFRESCO DI NATALE

 

Tradizionale appuntamento natalizio per ritrovarci tutti assieme a scambiarci gli auguri