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Chiaroveggenza

La parola chiaroveggenza deriva dal francese 'clairvoyance' (visione chiara) e può indicare sia una percezione visiva che un'acquisizione della conoscenza priva di immagini infatti, identifica la capacità di acquisire conoscenze di eventi, luoghi e oggetti lontani (nel tempo e nello spazio) attraverso una percezione extrasensoriale (ESP).
Si differenzia dalla divinazione che, come indica il termine, viene ispirata da un'entità esterna e risulta più difficile della telepatia perché richiede una fusione affettiva più intensa.

I soggetti in cui il fenomeno di chiaroveggenza risulta ricorrente sono detti sensitivi, ma alcuni sostengono che questa capacità sia latente in tutti gli esseri umani.
Molti studiosi, al contrario, ritengono che questo genere di capacità non sia mai esistita (al massimo, i più aperti l'attribuiscono a episodi di telepatia o bilocazione). Ciò nonostante, la storia ci racconta di numerosi veggenti (dall'oracolo di Delphi ai giorni nostri) anche se gli studiosi ci ricordano che i miti pervenuti a noi sono filtrati da cronisti e traduttori.

La chiaroveggenza può essere:

• mellontonica o precognitiva (prevede avvenimenti futuri);

• tattile o psicometrica (viene incentivata dal tocco di un oggetto);

• criptoscopica (vede gli avvenimenti attraverso un cristallo);

• rabdica (intuisce la preseza di acqua, metalli, ecc ...);

• involontaria (il soggetto non controlla le proprie visioni).

In certi casi, i veggenti usano carte, sfere, pendolini, ecc. ... che secondo la teoria, dovrebbero far confluire le intuizioni al subconscio del sensitivo ma non esistono procedure specifiche.

Alcuni tentano di spiegare il fenomeno con la captazione, da parte del sensitivo, di flussi di energia sconosciuta che 'partono' dall'oggetto/avvenimento lontano.

Per altri studiosi, il sensitivo si 'proietta' fuori dal proprio corpo con il suo doppio/corpo eterico.
Nel caso di chiaroveggenza tattile, il soggetto accede alla quarta dimensione spazio-temporale (continutim spazio-tempo) seguendo la 'linea mondiale' dell'oggetto e, quando attraverso questa via rintracciata la persona, seguire la 'linea mondiale' di questa fino a scrutare nel suo futuro.

In qualsiasi caso, è bene ricordare che l'inconscio non riconosce il tempo pertanto, non è possibile collocare con esattezza la visione nel passato/presente/futuro inoltre, il chiaroveggente deve stare molto attento a non 'colorare' la visione (immaginando particolari inesistenti). Le immagini sono viste come fotogrammi di un film, anche se si possono interpretare alcuni indizi come il paesaggio (per identificare la stagione).

Uno dei più grandi chiromanti (lettore delle mani) della storia è stato Cairo.
Nato nel 1866 in Irlanda, Cairo era un uomo affascinante e con i modi di un gentiluomo.
Fra le sue predizioni la morte violenta e in concomitanza al resto della famiglia dell'ultimo zar Nicola II (1918), l'abdicazione per amore di Edoardo VIII° e un anno prima della tragedia aveva previsto l'affondamento del Titanic (1912).
Nonostante l'accuratezza delle previsione, gli esperti ritengono che sia normale che qualche predizione 'per caso' si possa avverare.

A favore della chiromanzia gli studiosi moderni hanno scoperto che esiste un legame fra i palmi delle mani e il sistema nervoso centrale inoltre, le linee sono degli indicatori di malattie congenite.

Alcuni sostengono che la chiaroveggenza limiti il libero arbitrio e può portare un individuo a fare sciocchezze per permettere l'avverarsi di una profezia. Per questo motivo, alcuni veggenti si rifiutano di leggere il futuro e si limitano ad illuminare il consultante sulla dinamica profonda.
In qualsiasi caso, lo stesso Nostradamus ricorda che il  destino non è un elemento determinato, ma malleabile e modificabile tramite il libero arbitrio come in questo esempio:

Una madre aveva sognato che lì a due ore sarebbe scoppiato un violento temporale
e che un lampadario sarebbe caduto sulla testa del suo bambino che dormiva nella culla sottostante.
Nel sogno aveva visto che il bambino era stato ucciso.
A quel punto svegliò il marito, il quale esclamò che era un sogno stupido poichè fuori era tutto tranquillo.
La donna andò a prendere il bambino e lo mise a dormire nel suo letto.
Due ore dopo, un temporale provocò il distacco del lampadario, che si schiantò in corrispondenza
della testa del bambino,il quale però non si trovava più lì per andare incontro alla morte.
(Luisa Rhine e Hardy, 1989)

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BIBLIOGRAFIA:

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