Intervista
a PAVAN SERGIO (6/10)
Naturalmente, Achille si è
infilato subito la scarpa ed il gol è
stato convalidato.
I più bravi, sia della Condor
che della Doria, andavano a giocare con
il Battaglia, in 1° squadra. I due
fratelli Grossi, ad esempio, giocavano
sia con la Doria che con il Battaglia, a
seconda delle necessità. Sia nella
Condor che nella Doria non cerano
promozioni, né retrocessioni. I premi
erano le bicchierate di vino bianco con
contorno di bagigi e noci. A quei tempi
non cerano i cartellini. Veniva
data unammonizione verbale al primo
fallo grave e, al secondo, era comminata
lespulsione, che in certi casi
poteva anche essere diretta. Il pallone
pesava più di ora: era costituito da
pezzi di cuoio cuciti con lo spago;
internamente vi era una camera daria
che veniva gonfiata. I mezzi utilizzati
per recarsi in trasferta erano la
bicicletta, il pullman ed il treno.
La Condor aveva 50-100 tifosi
che gravitavano intorno alla Parrocchia.
La Doria, che giocava nel campo comunale,
era un po nascosta dal Calcio
Battaglia. A quel tempo i tifosi non
erano organizzati: si faceva tifo con
gesti, fischi, urla, bandierine, racolette
a mano
Soprattutto quando giocavo
con la Doria, ed ero quindi più grande,
i tifosi (naturalmente
solo quando
si vinceva!) offrivano ai giocatori delle
bicchierate accompagnate da patate
americane, bagigi e noci.
IL CALCIO BATTAGLIA
Quando avevo 14-15 anni venivo
a vedere le partite del Battaglia con mio
papà. Allora ci si spostava in
bicicletta. Questi alcuni nomi di
giocatori:
Antonio Manfioli (terzino),
Giuseppe (Pino) Gallinaro e un
certo Lincetto, da Montegrotto (portieri),
Mario Grossi (mezzala), che già aveva giocato al Padova e al Venezia, Ubaldo Ravenna (centromediano).
Quando avevo ventanni,
il Battaglia giocava in Promozione.
Questa la squadra:
Gastone Pegoraro (portiere), Arrigo
Grossi e Bruno Chinchio (difensori di
destra), Franco Filippi (centromediano),
Lorenzo Marcante (mediano), Nevio Alunni
(stopper), un certo Borgato, da Padova (centrocampista),
Anselmo (Mino) Grossi, Ilmo Pirovano e
Giuseppe Sbettega, Achille Garbin e
Oreste (Sparexina) Vettore (punte).
Questultimo è andato a giocare al
Caltanissetta, credo in serie C.
Arrigo e Anselmo Grossi,
fratelli, sono miei cugini. Arrigo e
Anselmo a 16-17 anni giocavano in 1a
squadra, ma hanno disputato anche qualche
amichevole indossando i colori della
Doria.
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