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Intervista a PAVAN SERGIO

ono nato nel 1935. Abitavo con la mia famiglia a Pernumia. Nel settembre del ’50, quando avevo 15 anni, ci siamo trasferiti a Battaglia ed io ho iniziato a lavorare alla Galileo. Nello stesso tempo ho iniziato a giocare con la Condor.

LA CONDOR

La Condor gravitava intorno alla Parrocchia. Presidente era Gastone Ceresoli (č stato mio Capo-Reparto alla Galileo) e l’allenatore Umberto Almeari (alla Galileo sono stato suo apprendista). Sono stati questi due a invitarmi a giocare alla Condor. Il Segretario era Ilvo Pirovano, che ha mantenuto l’incarico sino a qualche anno fa.
La Condor aveva i colori bianco-celelesti, con una V bianca o celeste sul petto. L’abbigliamento veniva dato dalla Societā, le scarpe venivano acquistate dai giocatori. Il campo della Condor si trovava dove ora c’č la Nuova Parrocchiale. C’era poca erba, come quasi tutti i campi di quel tempo.
Nella Condor ho giocato dal 1950 al 1952/53. Ricoprivo il ruolo di laterale destro (ala destra - attaccante) ed avevo il n. 7. In quegli anni non c’era il libero, ma il centromediano metodista, o centrosostegno. Questi affrontava il centravanti: se veniva saltato, era quasi sempre gol. Il libero č stato introdotto da Rocco a Padova nel ‘55/’56; č stato successivamente adottato da tutte le altre squadre. Ci si allenava una volta la settimana, subito dopo il lavoro: salto di ostacoli, palleggio, difesa contro attacco, schemi a gioco fermo (calci d’angolo e punizioni) e, infine, il momento pių atteso, la partitella. Eravamo in 18-20 giocatori che si contendevano il posto in squadra.
Si giocava la domenica mattina e, talvolta, il sabato pomeriggio. L’allenatore ci ruotava: ricordo che alcune volte sono entrato nel secondo tempo. La preparazione al campionato iniziava un mese prima, e ci impegnava tutti i sabato.

Questi i compagni di squadra che ricordo maggiormente:
PORTIERI – Otello Noventa, che, quando subiva un gol, si arrabbiava sempre con la difesa, e Giampaolo Zanardi (Zamora); al contrario di Otello, non sia arrabbiava mai.
TERZINI – I fratelli Lino e Gerardo Piazza che, con linguaggio moderno, possono essere definiti “fluidificanti”.
MEDIANO – Giovanni (Gioanča) Sanavio, costruiva il gioco davanti alla propria difesa e appoggiava ai centrocampisti, senza compiti di  marcatura; č rimasto nella Condor sino ai 16-17 anni e successivamente ne č diventato dirigente.

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1955 Pavan Sergio

Foto 1. "La foto č stata scattata nell'allora Campo Comunale. Avevo circa 20 anni. Dietro di me, il fossato che si trovava subito dietro le attuali panchine".


1955  Ritratto di Pavan Sergio

Foto 1a. Ritratto di Pavan Sergio intorno ai 20 anni (particolare della foto precedente).



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