Intervista
a FILIPPI FRANCO (3/20)
Nell'immediato
dopoguerra èstata fondata anche la Doria
Fronte della Gioventù, squadra con la
quale ho iniziato il mio percorso di
calciatore. La Doria giocava nel nuovo
Campo Comunale.
Questa è la formazione del
Battaglia novembre '45:
1 Lincetto (da Montegrotto), 2 Ongarello,
3 Manfioli Antonio, 4 Quintellio Valter
("Batarea"), 5 Maniero Rino, 6
Ongarello Ugo, 7 Scarpa Giuseppe, 8
Equisetto Dino (Rizzo Marcello), 9 Sorgi
Pietro, da Abano, proveniente da Firenze
(o Bernardini, da Padova, ma nato a
Battaglia) 10 Grossi Mario, 11 Patechi
Sergio (da Firenze).
Di questi, ben 9 lavoravano
alla Galileo: Manfioli, Quintellio,
Maniero, Ongarello Ugo, Scarpa,
Equisetto, Sorgi, Grossi, Patechi.
In quel periodo c'erano poche
squadre e pochi campi sportivi. Nei
dintorni di Battaglia c'erano il
Pernumia, il Monselice, l'Este e, a
Padova, il Petrarca e il Bassanello. Nel
dopoguerra sono ripartite subito solo le
serie maggiori. Bisognerà attendere due
anni prima di veder giocare le squadre
minori in un campionato ufficiale: il
primo sarà il 1947/48. Nel frattempo,
sono state effettuate delle amichevoli ed
organizzati dei tornei (di questi,
ricordo il torneo "Chinol").
A dieci anni dalla fine della
guerra la maggior parte dei campi
sportivi oggi esistenti ancora non erano
stati realizzati: c'erano infatti molte
altre cose da ricostruire o sistemare (ferrovie,
ponti, strade, industrie, case...).
DUE CAMPIONATI ALLA DORIA
Due anni prima di essere
assunto dalla Galileo sono stato
contattato dai giocatori della Doria: mi
chiesero di entrare nella loro squadra.
Avevo 15 anni. Ricordo che desideravo
ardentemente un paio di scarpe da calcio
tutte mie, ma dovetti giocare con scarpe
già utilizzate da altri. In quel tempo,
infatti, c'era molta povertà; l'Italia
stava faticosamente uscendo dal disastro
della guerra. Ho avuto un paio di scarpe
tutte mie solo dopo il secondo o terzo
anno che giocavo con il Battaglia.
Il primo anno gli spogliatoi
si trovavano nello scantinato della
Biblioteca. L'anno seguente, nell'angolo
del campo che dà verso la palestra, è
stata montata una baracca in legno (già
utilizzata dagli sfollati), adibita a
spogliatoio. Questa baracca è rimasta lì
vari anni. Non ho mai utilizzato altri
ambienti. Gli spogliatoi sul lato sud del
campo (ora adibiti a ripostiglio) sono
stati infatti costruiti dopo il '60,
quando avevo già smesso di giocare.
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