Intervista
a BOLLA ANTONIO (7/10)
1979: nuovamente al
Battaglia
Nei campionati 1979-80
e 1980-81 ritornai ad allenare all'A. C.
Battaglia, nel settore giovanile (squadre
Esordienti e Giovanissimi). Presidente
era allora il sig. Greggio Graziano,
segretario il sig. Masiero Erminio.
Nel 1985-86
ritornai alla guida della 1a squadra, che
militava in 2a Categoria, ereditando il
ruolo ricoperto da Toffanin Antonio.
Presidente era il sig. Rizzato rag.
Antonio, vicepresidente il sig. Greggio
Graziano, segretario il sig. Masiero
Erminio. Alla fine del campionato la
squadra si classificò al secondo posto,
dietro il Bovolenta.
Ricordo in
particolare la partita esterna contro il
Casalserugo, vinta dall'A. C. Battaglia
per 1-0. La rete è stata segnata a 5'
dalla fine da Ruzzante Luigi, su calcio
di punizione diretto. La partita è stata
interessantissima, agonisticamente
intensa, giocata da ambo le parti con
grandi qualità tecnico-tattiche. E'
stata una partita proprio molto bella.
Nel 1994 l'allora Presidente Cavaliere
Lucio mi incaricò di rilanciare il
settore giovanile: rimasi fino all'aprile
del 1996, quando venni sollevato
dall'incarico. Già in questo periodo
avevo preparato le basi per l'apertura
della scuola calcio, ufficializzata dalla
FIGC nel 1996 o 97, nell'ambito della
collaborazione avvenuta con il Calcio
Padova.
Ritornai nel 1998,
richiamato dal nuovo Presidente Calore
Antonio (che è stato mio Allievo nel
periodo 1970-72) per gestire il Settore
giovanile: chiusi la collaborazione con
il Calcio Padova, che non dava nessun
riscontro di tipo economico, e riavviai
un'esperienza tutta locale. Il Settore
Giovanile era composto dalla Scuola
calcio (Categorie Piccoli amici, Pulcini,
Esordienti) e dalle squadre dei
Giovanissimi, degli Allievi e degli
Juniores. Erano 6 squadre, per un totale
di circa 120 iscritti. Questa esperienza
si concluse nel 2002.
L'ESPERIENZA DI
ALLENATORE
Da allenatore
pretendevo la disciplina, il rispetto
degli orari di allenamento, l'armonia e
l'amicizia tra i giocatori, che dovevano
essere educati e dovevano mostrare
disponibilità, impegno e serietà. Come
atleti dovevano prestare attenzione
all'alimentazione e svolgere una vita
sana e corretta.
Il rapporto che
instauravo con i giocatori era di tipo
autoritario, ma ero sempre disponibile al
dialogo e al confronto. Ho cercato di
introdurre degli allenamenti specifici
diretti a migliorare le qualità
tecniche, in parte già presenti nei
calciatori.
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