Intervista
a BOLLA ANTONIO (6/10)
Allora, per
decretare la squadra vincitrice, non
c'erano i calci di rigore: fu effettuato
il sorteggio con la monetina, e vinse il
Crocefisso. C'è da dire che nel secondo
tempo regolamentare fu annullato un gol
di Fuser Massimo ottenuto direttamente
dal calcio d'angolo, per presunto fallo
di ostruzionismo di Andrea Rizzato
davanti al portiere avversario.
Questa la
formazione tipo di quella squadra: Bodon
Francesco, Bottaro Stefano, Berengan
Loris, Bertin Roberto, Schiavo Alfredo,
Zabarella Giampietro, Franceschi Ermes,
Franti Michele, Rizzato Andrea, Pavan
Massimo, Fuser Massimo, più Maselli
Claudio, Momolo Massimo, Zabai, Celestre.
La squadra degli
allievi richiamava circa 100 - 150
spettatori; ricordo che anche alcuni
dipendenti INPS e qualche curante si
affacciavano verso il campo per seguire
la partita. Spesso si giocava con la
maglia blu bordata di rosso; i
pantaloncini erano blu.
Dell'esperienza con
la Condor rimangono non solo i positivi
ricordi sportivi, ma soprattutto i valori
dell'amicizia, dell'umiltà, della
generosità, dell'altruismo, vissuti
allora da tutti (atleti, genitori,
collaboratori, dirigenti Condor e del
patronato, sacerdoti, suore).
Molti giovani che
iniziarono a giocare a calcio con la
Condor continuarono successivamente a
giocare in altre squadre dei dilettanti;
i migliori di loro giocarono anche in
alcune società professionistiche.
Negli anni 1978 e
79 il G. S. Galileo A. C. Battaglia
propose alla Condor dei rapporti di
collaborazione, allo scopo di consociare,
in qualche forma possibile, le due società
sportive. Si arrivò, dopo varie vicende,
a concretizzare tale collaborazione, che
si attuò nel passaggio e/o
trasferimento, a titolo gratuito, di sei
giocatori dalla Condor al Battaglia:
Bertin Roberto, Bottaro Stefano,
Zabarella Giampietro, Rizzato Andrea,
Pavan Massimo e Franceschi Ermes. Lo
stesso avvenne anche per alcuni
collaboratori della Condor.
I giocatori che si
trasferirono all'A. C. Battaglia non
avrebbero comunque potuto proseguire la
loro attività calcistica alla Condor:
questa società, per sua scelta, non
aveva squadre al di fuori del settore
giovanile. Lo scopo primario della
Condor, infatti, era la formazione del
giovane attraverso la disciplina sportiva.
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