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La maggioranza delle città della Federazione Russa possiede la bandiera. Tutte le bandiere civiche russe sono state introdotte dopo il 1990, vale a dire dopo il crollo dell'Unione Sovietica. Molte di esse sono armeggiate o recano stemmi che, analogamente a quelli delle divisioni amministrative, sono stati adottati in epoca recente, ma seguono spesso modelli risalenti ai secoli passati. L'araIdica pubblica di riferimento è infatti quella dell'epoca imperiale, che era stata sostituita durante il periodo sovietico con simboli ispirati soprattutto ai temi del lavoro e della propaganda politica, caratterizzati da uno stile grafico non disprezzabile, originale e piuttosto omogeneo. Ai tempi dell'URSS non esistevano bandiere civiche.
Sono qui mostrate e descritte le bandiere di tutte le città della federazione con più di 250mila abitanti e, indipendentemente dalla popolazione, delle capitali delle repubbliche autonome. Qui sopra le città sono ordinate per numero di abitanti. (Con l'asterisco *capitali e città delle repubbliche autonome).
Bibliografia generale - Internet (immagini e notizie sulle bandiere civiche russe sono piuttosto frequenti in rete, sui siti istituzionali, vessillologici, wikipedia, ecc. I dati più affidabili tuttavia si trovano su Vexillographia e Heraldicum del Centro Russo di Vessillologia e Araldica) - Alcuni numeri di "Vexiinfo", bollettino vessillologico cèco - Documentazione fotografica, archivio personale e schede del CISV.
JAROSLAVL
Bandiera dell'antica città di Jaroslavl, sul Volga a nord di Mosca, adottata in 22 maggio 1996. Azzurra con le armi della città al centro. Proporzioni 2/3. L'orso con l'alabarda è lo stesso che compare sulla bandiera della regione di Jaroslavl. La bandiera esiste in due tipi. Oltre a quella ordinaria, che reca il solo scudo dello stemma, l'altra versione, destinata alle occasioni ufficiali e alle cerimonie, mostra lo scudo cimato dal "berretto di Monomaco", un'antica corona in filigrana d'oro, foderata di zibellino, adorna di smeraldi, rubini e perle e sormontata da una croce. Simbolo del potere reale, fu indossata dai principi di Moscovia e da molti zar. Risale al XIII-XIV secolo ed è conservata al museo delle armi al Cremlino. Vedi anche Ryazan e regione di Tver.
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Bandiera della città di Vladimir, a est di Mosca, adottata il 13 giugno 1996, rossa con un leone giallo-oro coronato e afferrante una croce astile d'argento. Si tratta di una bandiera armeggiata, riproducente lo stemma introdotto nel XVIII secolo (che figura anche sulla bandiera dell'omonima regione). A sua volta, il leone nel XII-XIII secolo era il segno ancestrale dei potenti principi di Vladimir sotto i quali la città raggiunse grande splendore e fu capitale della Russia. Proporzioni 2/3.
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Bandiera della città di Nizhnii Novgorod (Gorkii nel periodo sovietico), sul Volga presso la confluenza con il fiume Oka, adottata il 20 dicembre 2006. Bianca con la figura di un cervo rosso e nero, tratta dallo stemma della città e dell'omonima regione (vedi). Proporzioni 2/3 con la figura dell'animale estesa per 4/5 dell'altezza del drappo. Una variante non ufficiale, ma largamente usata, mostra l'intero stemma della città come appariva su uno stendardo a forma di gonfalone approvato nel 1992.
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Bandiera della città di Ivanovo, circa trecento chilometri a nord-est di Mosca, capoluogo della regione omonima, approvata il 24 giugno 2003. Armeggiata, riproduce lo stemma civico che mostra, in campo azzurro, una donna in abiti tradizionali che fila la lana con un arcolaio, scena emblematica per una città un tempo considerata la capitale dell'industria tessile dell'Unione Sovietica. La figura femminile potrebbe significare che le maestranze impiegate nelle filande erano soprattutto donne. Proporzioni 2/3.
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Bandiera della città di Kaluga, a sud di Mosca, approvata il 25 gennaio 2000. La parte al battente, che occupa i due terzi del drappo, si ispira allo stemma storico della città, risalente al 1777; la striscia ondulata bianca che attraversa il campo azzurro, simboleggia il fiume Ugra, che bagna la città, nota anche con l'appellativo di "fortezza sull'Ugra"; in alto la corona imperiale, che figura anche sulla bandiera dell'omonimo oblast. La striscia rossa all'asta mostra in alto l'immagine di un satellite artificiale che allude al ruolo speciale di Kaluga nello sviluppo della cosmonautica.
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Bandiera di Tula, città a sud di Mosca, decisa il 21 marzo 2001, ufficiale dal 20 giugno successivo. Corrisponde alla bandiera dell'omonimo oblast con l'emblema spostato verso il battente e con l'aggiunta della decorazione di "città eroica", assegnata a Tula nel 1977.
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Bandiera della città di Lipetzk, sulla riva destra del Voronez, approvata il 27 febbraio 1997 e confermata nel 1999 e nel 2005. Proporzioni 2/3. Armeggiata, riproduce le armi della città, adottate nel 1996 ma riprese da quelle concesse alla città nel 1779. Drappo giallo-oro con un tiglio al naturale. È anche una bandiera "parlante" in quanto richiama il nome della città (in russo "tiglio"=lipa). L'albero figura anche sui simboli dell'omonima regione.
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La prima bandiera di Ryazan, città della Russia europea centrale a sud-est di Mosca, fu approvata il 26 marzo 1998. Era rossa con le armi civiche al centro, d'oro alla figura del principe Oleg con la spada sguainata. Il 17 maggio 2001 fu sostituita da un vessillo armeggiato con in più il "berretto di Monomaco" (già descritto per Jaroslavl). Proporzioni 2/3 per ambedue le bandiere. Una diversa rappresentazione della figura del principe Oleg è presente sulla bandiera dell'omonima regione.
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La prima bandiera di Voronez, città vicino alla confluenza dell'omonimo fiume col Don, fu stabilita il 12 settembre 1995. Era bianca con lo stemma civico completo al centro e aveva proporzioni 1/2, presto mutate in 2/3. Il 26 settembre 2008 fu approvata una nuova bandiera, armeggiata, riproducente le armi adottate nel 2006 ma che riprendevano quelle concesse il 21 settembre 1781 che avevano il capo d'oro all'aquila bicipite nera, privilegio riservato a poche città della Russa imperiale. L'anfora che versa abbondante acqua, simbolo condiviso con l'omonima regione, rappresenta il fiume Voronez.
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Bandiera della città di Penza, nella Russia europea centro-meridionale, approvata il 21 settembre 2004. Colori invertiti rispetto alla bandiera dell'omonimo oblast. Nel campo verde sono rappresentati tre covoni, di frumento, orzo e miglio, nell'ordine dall'asta al battente, che alludono alla feracità del luogo. Lo stemma della città con tre covoni in campo verde, che si trova descritto già nella prima metà del XVIII secolo, è stato ripreso ufficialmente in chiave moderna verso la fine del 2001.
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