Bandiera della città di Bryansk, capoluogo dell’omonimo oblast, definita ufficialmente il 23 dicembre 2009, rossa, di proporzioni 3/5, con al centro lo stemma della città che occupa 1/3 della lunghezza del drappo. Il 27 aprile 2016, la bandiera è stata sostituita da una versione armeggiata, di proporzioni 2/3, riproducente il suddetto stemma. Quest’ultimo, che compare anche sui simboli della omonima regione (vedi), è di origine reggimentale e risale al 1730; diventò stemma della città nel 1781 per concessione della zarina Caterina II.
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Bandiera della città di Kursk, capoluogo della regione omonima, approvata il 25 maggio 2000, celeste con una striscia diagonale blu caricata di tre pernici bianche in volo. È una bandiera armeggiata che riproduce lo stemma civico che però ha il campo d’argento. Tale stemma, ripreso e ridisegnato nel 1992 sul modello originale del XVIII secolo, compare completo di ornamenti sulla bandiera della regione (vedi), ed è un’arma parlante (kurocka = pernice). I due diversi toni di azzurro significano bellezza e sincerità. Proporzioni 2/3.
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Bandiera della città di Orel, capoluogo della regione omonima, adottata il 22 gennaio 1998. Ricorda la bandiera della vecchia Repubblica Socialista Federativa Sovietica Russa (1954-1991), con l'aggiunta dello stemma civico che nella versione originale risale all'epoca imperiale (1781); vi è rappresentata un'aquila nera posata sulla porta della città bianca (Орёл, Orel = Aquila). Proporzioni 3/5. Nel 2014 è stata avanzata la proposta per un modello nuovo, simile al precedente, ma senza la falce e il martello e con una versione modificata dello stemma; tuttavia, al momento, tale proposta non ha avuto seguito.
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Bandiera della città di Smolensk, sul Dnipro, non lontano dal confine con la Bielorussia, approvata il 31 maggio 2001. Contiene gli stessi elementi della bandiera della regione omonima, disposti in maniera differente: il drappo rosso con le strisce gialle e, posto in un cantone bianco, il cannone con il misterioso uccello Gamajun, simbolo di saggezza e conoscenza. Proporzioni 2/3.
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Bandiera della città di Tver, capoluogo dell’omonima regione, nota nel periodo sovietico, dal 1931 al 1991, con il nome di Kalinin. Approvata il 25 maggio 1999, la bandiera è rossa con strisce gialle in alto e in basso, con una corona posata su un cuscino posto su uno scanno, il tutto delineato in giallo. Tale figura centrale, tratta dallo stemma civico, è un omaggio al principe Michail Jaroslavic (1271-1318), noto presso gli ortodossi come san Michele di Tver, che regnò su Tver ed è il patrono della città. Proporzioni 2/3.
La città di Tver possiede anche una bandiera con valore di stendardo, approvata nella stessa data della precedente. Color rosso scuro, finemente ricamata e frangiata d’oro, ha i due lati differenti. Sul recto figura lo stemma con i propri colori e la scritta in bianco “Città di Tver”; il verso mostra l’immagine iconica di san Michele di Tver e la scritta “Michele Jaroslavic / Patrono di Tver”. Proporzioni 2/3. Gli emblemi – bandiera, stendardo e stemma – furono definitivamente riconfermati il 22 febbraio 2000.
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Bandiere di Podolsk, città industriale di preminente importanza della regione di Mosca, a sud della capitale. Un primo modello, approvato il 1° maggio 1999, era rosso con una striscia azzurra all'asta pari a 1/9 del drappo e recava uno stemma troncato con la figura di San Giorgio e il drago in campo rosso, attestante l'appartenenza alla regione moscovita, e due picconi giallo-oro incrociati in campo azzurro, simbolo della dignità del lavoro e dell'operosità della popolazione. La bandiera attualmente in uso è stata approvata il 22 aprile 2006 e confermata il 30 giugno successivo; è azzurra con una striscia rossa in alto pari a 1/5 del drappo; vi figurano i due picconi incrociati tratti dallo stemma. Proporzioni 2/3.
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Bandiera della città di Balashikha, nella regione di Mosca circa 25 chilometri a est della capitale, approvata il 29 giugno 1999. Drappo rosso di proporzioni 2/3 con una striscia gialla lungo l'asta larga 1/6 della lunghezza. Le figure gialle in campo rosso sono prese dallo stemma: il ramo con otto foglie rappresenta gli altrettanti sobborghi conurbati nella città e le foreste circostanti, il compasso e la ruota dentata alludono allo sviluppo industriale e tecnico-scientifico. Il rosso sta per la vitalità e il coraggio, e il giallo ricorda l'antica "via di Vladimir", lungo la quale sorgeva la città.
dal 2015
Attuale bandiera di Balashikha, approvata il 30 settembre 2015. La città, per la sua vicinanza alla capitale, ha avuto un forte incremento demografico, assorbendo nell'area urbana molti paesi vicini; nel 2014 ha inglobato il grosso sobborgo di Železnodorožny. In seguito a ciò la bandiera è stata cambiata inquartando le armi di Balashikha con quelle di Železnodorožny. Il sole che sorge ricorda che la città si trova a oriente di Mosca; l'arco con la campana rappresenta la sua posizione sull'antica "via di Vladimir", che da Mosca conduceva a Nižny Novgorod.
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Bandiera di Belgorod, sul Donec, capoluogo dell’omonima regione, approvata il 22 luglio 1999, azzurra con una striscia bianca in basso pari a 1/3 del drappo che è di proporzioni 2/3. Sul campo azzurro sono riprodotte le figure araldiche delle armi della città: esse in origine appartenevano al reggimento di Belgorod del 1712 e celebravano la vittoria dei russi (l’aquila, in alto) sugli svedesi (il leone, in basso). Oggi i due animali simboleggiano la forza e il coraggio. La striscia bianca rappresenta la città (belgorod = città bianca).
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Bandiera di Königsberg, oggi Kaliningrad, in uso tra la fine del XIX secolo e il 1906, bianca con strisce rosse sui bordi orizzontali e stemma al centro. La città baltica di Königsberg, “il monte del re”, fu fondata nel 1255 dai Cavalieri Teutonici. Ebbe presto un forte sviluppo e all’inizio del XIV secolo si unirono al nucleo originale (Altstadt, la “città vecchia”) anche la cittadella di Löbenicht (detta Neuestadt, la “città nuova”) e il borgo di Kneiphof. Fino al 1945 appartenne alla Prussia Orientale. Passata alla Russia - a cui era già appartenuta per breve tempo durante la guerra dei Sette Anni (1756-1762) – cambiò il nome in Kaliningrad. Lo stemma al centro della bandiera è una delle versioni che mostrano le armi medievali dei tre nuclei originali, qui posti sul petto dell’aquila prussiana sotto le iniziali FR (Fridericus Rex): della città vecchia al centro, di Löbenicht alla sinistra araldica e di Kneiphof alla destra. La bandiera è talora alzata anche oggi da coloro che vogliono il ritorno, se non alla Prussia, almeno al vecchio nome.
Kaliningrad, dal 1996
Bandiera della città di Kaliningrad, capoluogo dell’omonima regione (vedi), approvata il 17 luglio 1996, riproducente lo stemma civico approvato nella stessa data. Essa mostra in campo azzurro un vascello medievale argenteo sopra un’onda costituita da dodici bisanti color ambra diseguali. Il vascello ricorda che la città è un porto di primaria importanza; la bandiera inalberata con la croce di Sant’Andrea mostra i forti legami con la Russia, nonostante la situazione di exclave. Sovrapposto al vascello lo scudetto delle antiche armi della città vecchia, con i simboli dei fondatori, la corona del re Ottocaro II di Boemia e la croce dei Cavalieri Teutonici, circondato dal nastro nero-verde dell’onorificenza per la conquista di Königsberg. I dodici bisanti dell'onda simboleggiano le dodici "arti" della cittadinanza. Proporzioni 2/3.
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La città di Arcangelo, porto del Mar Bianco sul delta della Dvina Settentrionale non ha una bandiera civica ufficiale, tuttavia è molto popolare una bandiera verde con croce di Sant'Andrea gialla, che trova impiego in occasione di eventi sportivi, di hockey su ghiaccio in particolare.
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