EKATERINBURG
Ekaterinburg (da Caterina I di Russia), già Sverdlovsk come la regione di cui è capoluogo, quarta città russa per numero di abitanti, sorge ai piedi del versante orientale degli Urali Centrali ed è nota anche perché vi avvenne nel 1918 l'uccisione dello zar Nicola II Romanov con l'intera famiglia. La sua bandiera fu adottata il 24 giugno 2008, ispirata allo stemma introdotto nel 1998 ma derivato da quello originale del 1783. Proporzioni 2/3. Sulla striscia centrale verde (pari alla metà del drappo) sono raffigurati un pozzo minerario e una fornace di fusione, che alludono alle miniere d'argento locali. Le strisce gialla e azzurra simboleggiano rispettivamente i monti Urali e il fiume Iser che bagna la città.
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Bandiera della città di Nizhnii Tagil, nella regione di Sverdlovsk, a nord di Ekaterinburg, approvata dalla Duma cittadina il 27 giugno 2006. Drappo porpora, simbolo di dignità, con al centro lo stemma disegnato in giallo-oro. Quest'ultimo, approvato nel 2006, richiama il marchio di fabbrica concepito verso la metà del XIX secolo dalla famiglia Demidov, alla quale si deve lo sviluppo dell'industria metallurgica del ferro locale, nota in tutto il mondo. Sullo scudo figurano tre trivelle da prospezione mineraria che simboleggiano la ricerca e lo sviluppo dei giacimenti minerari negli Urali, e un martello da battitore di lamiera che allude all'abilità dei cittadini nella lavorazione dei metalli. L’elmo e la corona d'alloro posti a ornamento sottolineano l'importanza che ha avuto la città nella difesa della Russia. Proporzioni 2/3.
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Bandiera di Kurgan, città della Siberia sud-occidentale, adottata il 18 luglio 2001. Bicolore verde smeraldo e bianco; nel cantone sono rappresentati due tumuli con lo stesso significato di quelli che figurano sulla bandiera dell'omonima regione, ma di aspetto più stilizzato. Proporzioni 2/3.
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Bandiera della città di Celiabinsk, presso il versante orientale degli Urali meridionali, adottata il 21 maggio 2002. Proporzioni 2/3. Armeggiata. Il cammello è presente anche sulla bandiera dell'omonimo oblast ed esprime lo stesso simbolismo. Il muro sullo sfondo rappresenta la fortezza cosacca di Celyaba, costruita nel 1735, intorno alla quale si sviluppò il centro abitato. La simbologia dei colori è quella convenzionale: il giallo sta per la ricchezza e l'intelligenza, il bianco per la purezza e la generosità, il verde per la natura e la speranza nel futuro.
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Bandiera della città di Magnitogorsk, nella regione di Celiabinsk, adottata il 30 settembre 1998. Drappo rosso-verde attraversato da una striscia azzurra fimbriata di bianco che rappresenta il fiume Ural e le sue rive; al centro lo stemma della città adottato nel 1993, un triangolo nero in campo d'argento. Il triangolo nero simboleggia il monte Magnetico (Gora Magnitnaya) che dà il nome alla città, in gran parte costituito da minerale di ferro, presso cui negli anni '20 del secolo scorso sorse un complesso siderurgico tra i più grandi del mondo. Proporzioni 1/2.
dal 2004
Peculiare bandiera armeggiata, adottata in sostituzione della precedente il 28 gennaio 2004, un triangolo equilatero nero in campo bianco. Proporzioni 2/3. Secondo quanto stabilito il 26 aprile 2011, il lato del triangolo è pari ai 2/3 dell'altezza del drappo, ma nel tempo ci sono stati alcuni aggiustamenti: nella prima versione (2004) il lato era 1/3 della lunghezza e, tra il 2010 e il 2011, 1/3 dell'altezza. Oltre al simbolismo "concreto" sopra descritto è stato assegnato al triangolo nero un significato "morale": determinazione, perseveranza, impegno per raggiungere l'eccellenza e per superare gli ostacoli.
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La bandiera di Tyumen - importante centro economico e prima vera città sorta in Siberia (nel 1586), ai limiti sud-occidentali del bassopiano siberiano occidentale - fu adottata il 28 aprile 2005. Proporzioni 2/3 con la striscia bianca pari a 1/5 del drappo. Il disegno e i colori sono presi dallo stemma del 1785. La striscia bianca rappresenta il fiume Tura che attraversa la città. La barca simboleggia l'importanza della navigazione fluviale, grazie alla quale Tyumen costituì la base per l'espansione della Russia verso l'est.
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Bandiera della città di Omsk, sulle rive dell'Irtish nella Siberia sud-occidentale, adottata il 20 marzo 2002 e sostituita nel 2014. Bianca con lo stemma al centro. Proporzioni 2/3. Lo stemma, approvato insieme alla bandiera, riprende le prime armi della città risalenti al 1785. Lo scudo è troncato; la parte superiore riproduce parzialmente i simboli della provincia (gubernia) di Tobolsk, di cui Omsk fece parte per un lungo periodo. Si tratta di una piramide d'oro in campo azzurro accompagnata da bandiere, alabarde e tamburi, che ricordano l'importanza militare della città di Tobolsk, storica capitale della Siberia, dotata di un poderoso kremlino. La parte inferiore, con le mura di una fortezza, costituisce il vero e proprio simbolo di Omsk.
dal 2014
Bandiera di Omsk adottata il 16 aprile 2014 e attualmente in uso. Bianca con un motivo orizzontale attraversante rosso, di larghezza pari a 1/4 di quella del drappo, che rappresenta in maniera stilizzata la parte inferiore dello stemma della città. Proporzioni 2/3.
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Bandiera della città di Nizhnevartovsk, nel Circondario Autonomo dei Hanti-Mansi, approvata definitivamente l'11 ottobre 2004. Riproduce in orizzontale la struttura dello stemma civico. I colori hanno una simbologia naturalistica e convenzionale: la striscia bianca sta per le distese innevate, per la pace e la purezza, quella blu per l'abbondanza delle risorse idriche. Il giallo rappresenta la ricchezza del sottosuolo con i grandi giacimenti petroliferi, e anche la generosità e l'apertura mentale degli abitanti. Proporzioni 2/3.
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Bandiera della città di Surgut, al centro del bassopiano siberiano occidentale nel Circondario autonomo dei Hanti-Mansi, approvata dalla Duma locale il 25 aprile 2005. Su uno sfondo giallo e azzuro è rappresentata in nero con la punta della coda grigio-argento una volpe rossa siberiana, animale molto docile che si fa facilmente addomesticare. Proporzioni 2/3.
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