A parecchi anni di distanza da MI2 si colloca questo episodio, ben accolto dalla maggior parte del pubblico, che modifica radicalmente l'impostazione stessa del gioco, segno premonitore del futuro carattere di MI4. Infatti, con l'evoluzione della grafica, rispetto agli anni '90, si sarebbe potuto cercare di avere più realismo, tentativo dei primi episodi. Ma, grande svolta  specialmente per gli appassionati, i disegni diventano più ridicoli, infantili, descritti poi col termine più adatto: "fumettosi".  La delusione è grande; ci si aspettava che si mantenesse la vecchia impostazione del gioco, invece lo stile cambia terribilmente. Ci si ritrova in un ambiente completamente diverso da quello che poteva immaginare Gilbert: nessuna isola, tranne Monkey Island, è vecchia: tutto nuovo; la Lucas cerca di tagliare rispetto al passato. La musica rimane agli alti livelli precedenti, senza però introdurre novità; sono presenti ora le voci dei personaggi. Per la prima volta veniamo a conoscenza della voce di Guy, basta con i sottotitoli. Questa e altre innovazioni fanno sì che l'episodio, sotto alcuni profili deludente, venga ben accettato dal popolo di MI. La trama, piuttosto ben fatta anche se abbastanza "riciclata", è forse l'unica cosa che ci rimanda ai tempi passati! Covi di contrabbandieri, antiche maledizioni voodooo, fantasmi, strani drink con effetti imprevisti ci collegano con i primi episodi. In questo gioco si cerca perciò di portare bene a termine il percorso di evoluzione della saga, dei personaggi, della grafica, senza ancora stravolgere i punti fermi dei vecchi Monkey: la grafica complessiva, il sistema punta&clicca e tutto il resto. Resta quindi un episodio di transizione verso alti livelli (sperati, ma non realizzati) e nuovi sbocchi per la saga.