TERMINOLOGIA
Capirsi quando si parla e si scrive, semplicemente.
Ci sono parole che gli "specialisti" inventano e modificano, sulla base di loro ragionamenti e motivazioni. Ma una lingua non si decide a tavolino tra specialisti, una lingua si definisce nell’uso di tutti quelli che comunque la ascoltano e la parlano, e che ad ogni parola assegnano significati che derivano da tutto l'insieme della loro cultura.
In un sistema complesso come una lingua una nuova parola, un nuovo significato, una nuova accezione, possono in realtà suonare alle orecchie della gente in modo molto diverso da come il suo "creatore" intendeva.
Le parole a senso unico, "digitali", povere di connotazioni, impoveriscono anche chi parla. Soprattutto quando vengono pigramente riprese da una lingua straniera senza fare la fatica di vedere se per caso già non esista un’altra parola nella mostra lingua che, magari con una minima estensione, ne potrebbe comprendere il significato. Poi succede che qualcuno, un “esperto” te la deve spiegare, ed è un piccolo potere che si prende su di te.
Col tempo di solito, la lingua come sistema si prende le sue rivincite.
Un esempio. Quando fu stata inventata l’automobile, per definire l’umano che la guida inizialmente si usava la parola francese “chauffer”. Poi qualcuno propose di sostituirlo in italiano con “automedonte”, che il senso comune ha successivamente convertito in un termine molto più accessibile, "autista". Ma “autista” si è detto anche per diverso tempo di una persona affetta da autismo. Parola ridicola per i più e però “tecnica” e quindi tendenzialmente intoccabile.
Poi, probabilmente dopo l'ennesimo congresso in cui, mentre un relatore parlava dottamente del bambino "autista" e tutti gli altri, per quanto specialisti, facevano fatica a cacciare dalla mente l’immagine di un bimbo su un'auto a pedali che fa brrrmmm brrrmmm, qualcuno ha saggiamente deciso di cambiare il termine in "autistico".
E adesso, senza che ci scappi da ridere, tutti ci capiamo.
Senza alcuna pretesa, se non quella di sollecitare al ragionamento, inserisco in queste pagine osservazioni sparse su alcuni termini su cui a mio parere vale la pena di soffermarsi un poco.