A
seguito della presentazione delle osservazioni al Piano dei Comparti
Centrali, alcune delle quali delicate sotto il profilo giuridico,
e tali da poter comportare il blocco del Piano, l'Associazione Liberi
ha elaborato una bozza di proposta che, prevedendo una diminuzione
della cubatura, permetterebbe un recupero degli spazi pubblici senza
stravolgere il progetto. Ciò consentirebbe di diminuire gli
standard da soddisfare, di contenere gli oneri di urbanizzazione,
di tentare di risolvere le questioni di legittimità sollevate
e di offrire soluzioni qualitative preferibili. In questo senso,
Liberi ha cercato il confronto con i singoli gruppi consiliari e
le associazioni sensibili alla questione.
COMITATO CENTRO STORICO
A più riprese il Mattino di Padova ha proposto ai lettori
una inesistente contrapposizione tra l'Associazione Liberi e il
Comitato Centro Storico, definendo le contemporanee raccolte di
firme come "guerra" tra oppositori e sostenitori del Piano.
Non è così perché in realtà entrambe
le nostre organizzazioni si pongono come obiettivo il recupero del
centro storico, pur con modalità e soluzioni diverse. Abbiamo
così cercato il confronto con il Comitato per conoscere e
confrontare le reciproche proposte sul Piano ed, eventualmente,
trovare posizioni comuni.
Purtroppo il Comitato Centro Storico ha rifiutato il confronto:
alcuni componenti, proprietari di aree all'interno dei comparti,
hanno ritenuto le nostre proposte di riduzione della volumetria
lesive dei loro interessi.
I
PARTITI DI OPPOSIZIONE
L'incontro con Forza Italia, AN e Lega ha messo in luce la comune
preoccupazione per gli aspetti di illegittimità sollevati.
CDU-UDC di Paolo Gruppo ed Abano Terme Libertà di Salvatore
Morello hanno manifestato significative convergenze con le proposte
dell'Associazione.
I
PARTITI DI MAGGIORANZA
I partiti di maggioranza (DS, Abano di tutti, un altro Circolo della
Margherita, Verdi e Comunisti Italiani) si sono dimostrati indifferenti
rispetto ai problemi di legittimità sollevati dalle osservazioni.
Ci sono sembrati arroccati sulle proprie posizioni, poco interessati
al dialogo. Tanto che non hanno manifestato alcuna disponibilità
ad esaminare la nostra proposta. Dispiace oltretutto rilevare come
fossero assenti diversi consiglieri comunali, appartenenti peraltro
a quei gruppi che dichiarano in ogni occasione la loro preoccupazione
per lo sviluppo urbanistico della città.
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