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pena di morte

UNA LETTERA CHE NON AVREMMO MAI VOLUTO RICEVERE DA KENNETH

Per Kenneth, per il quale è stata fissata la data di esecuzione al 30 AGOSTO, ci batteremo intensamente con qualche speranza di successo dal momento che la sua condanna a morte e' particolarmente ingiusta anche secondo la mentalita' americana: dovrebbe infatti morire per un omicidio compiuto da un altro uomo, un uomo già giustiziato.

Cari amici,

mando questa lettera in lungo e in largo, ma è soprattutto per quelli che conosco più intimamente.

Ho appena saputo che la Corte Suprema non prenderà neanche in considerazione il mio caso. Ciò significa che i miei appelli sono sostanzialmente finiti e che il momento è venuto. Ci sono poche altre procedure attraverso le quali devo passare (in particolare un ricorso susseguente alla medesima Corte Suprema), ma la possibilità di un successo è prossima a zero, così come quella della concessione della grazia.
Ma non fraintendetemi. Farò ogni passo immaginabile. E anche loro dovranno fare ogni passo necessario – e qualcosa di più – per prendere la mia vita.
Non ho molte cose da dire. Coloro che mi conoscono sanno che cosa hanno significato le mie parole per 10 anni fino ad ora. Voglio solo mandare amore e rispetto a tutti voi. Non scriverò un sacco di let­tere d’addio: ho una battaglia da affrontare. Devo anche prepararmi per la data, che sarà a breve, e stabilire come impegnarmi nei miei ultimi giorni. Questa è proprio la realtà, e potete immaginare come la fronteggerò.
A coloro che leggono questa lettera e con i quali ho una relazione particolare va un grazie per il tempo, per i sacrifici e per l’amore che mi hanno dedicato. Spero di aver contraccambiato ciò che ho ricevuto con la mia propria lotta.

La strada che mi sta davanti non sarà facile. La lotta prosegue. Continuate la battaglia e fate vivere il mio nome.

Mi farò sentire personalmente con alcuni di voi presto, ma aspettatevi lettere ridotte all’essenziale.

Ho molto da fare. Tenete alto il morale così come io terrò il mio. Abbiate cura di voi.

Amore attraverso la lotta da Kenneth


  LA SCIA DELLE LACRIME di Kenneth Foster Jr
La collaborazione con Kenneth Foster, nostro ‘corrispondente dal braccio della morte del Texas’, mantenutasi regolarissima per anni, si è interrotta di recente. Riprende con questo delicato articolo in cui Kenneth ci parla del dono delle lacrime.

Mi scopro a piangere molto spesso, ultimamente. Non è una cosa facile da confessare. E’ un argomento tabù per un prigioniero. Ma vorrei conoscere un prigioniero che non abbia mai pianto. Mi piacerebbe guardarlo dritto negli occhi e scoprire che cosa c’è in fondo a lui.

Ho scoperto che le mie emozioni si sono spostate su livelli più alti negli ultimi anni. Sentimenti che sfrecciano dentro di me come lampi, come uragani, come grandinate. Sono intensamente conscio del mio modo di essere quando i miei occhi lasciano uscire le lacrime quali espressioni/ memorie/ dichiarazioni.

Mi sento come un canale che avverte con precisione ogni particella che scorre attraverso di esso. Ho anche cominciato a percepire i miei chackra (*), intorno al mio guscio terreno, che rivelano la forza della mia anima attraverso l’energia.

Non mi rendo conto se per me sta diventando più facile o più difficile piangere. In 10 anni ho percorso la scia delle lacrime molte volte e per diverse ragioni. A volte le lacrime le ho invitate , altre volte no.

Nel 2000 scrissi una poesia intitolata “Quando l’Anima Piange” dopo essere scoppiato spontanea­mente in lacrime di fronte ad un compagno, mentre gli raccontavo di aver sognato la notte precedente la madre della madre di mia figlia (una signora morta di cancro nel 1995).

Mentre non sono ancora stato illuminato sul significato spirituale che sta dietro a quella crisi emotiva, ciò su cui sono stato illuminato è il potere dell’anima di agire per conto proprio se è necessario. Nella poesia “Quando l’Anima Piange” rivelo come l’animo regnerà Supremo sopra i nostri blocchi egoistici/ fisici/ mentali e si libererà (se gli saranno negati tutti gli altri mezzi d’espressione) per conto suo attra­verso le lacrime.

Lacrime…

Pensieri emessi come soluzioni rabbiose

Tempo evacuato tra secrezioni radicali.

Nell’antica tradizione egizia si dice che il fiume Nilo si sia formato con le lacrime di Iside quando essa scoprì che Osiride era stato ucciso da suo fratello Seth. Questa storia è abbastanza spaventosa per me visto che mi trovo a stare in fila in attesa di essere assassinato. Mi chiedo quanti corpi fatti d’acqua ho creato con le lacrime dopo aver assistito ad un’esecuzione dopo l’altra…

Frances cade

Shaker scorre

Bey si impaluda

Vita che trasmigra in forma liquida!

Nella privacy del mio spazio personale scopro i miei occhi formulare l’elegia di compagni caduti e sollevare in poesia le loro anime verso gli Antenati. E dalla punta dei miei piedi alla punta delle mie palpebre scopro la vita che scorre in me come un generatore che vorrebbe produrre un urlo, trattenuto nel silenzio e liberato in zampilli sacri. Possano essere libagioni di ricordi sparsi sulla pelle martoriata del rivoluzionario (perché si possono riconoscere gli amanti della libertà dalle loro cicatrici).

Le lacrime accompagnano lo spirito della musica che adesso si fa avanti viva come un fuoco d’artificio che mi esplode dentro. Rhythm&Blues, canzoni e versi contribuiscono ad aggiungere colore alle storie che stiamo vivendo; i nostri piedi si muovono con le melodie dei gospel, dei rap ribelli, delle chiamate alla morte e dei canti per la vita.

La prigione peggiore sarebbe un cuore chiuso, ma attraverso la nostra sofferenza il cuore è disteso e allargato.

Abbiamo sopportato molte sofferenze del cuore per la perdita di amici e per l’odio degli sciocchi, ma in questa divina ironia scopriamo che un cuore che si rompe può contenere l’intero universo.

Quando sono a corto di parole mentre i miei occhi si gonfiano, li chiudo e respiro (profondamente) cercando di ritrarmi in me stesso e di nuotare sull’onda del fiume emozionale che scorre attraverso la mia anima. Una persona può imparare di più in dieci minuti di acuto dolore che in dieci anni di serenità.

Non avendo altro a cui rivolgermi all’infuori delle mura – che hanno sempre rappresentato i miei ascoltatori più gentili – parlo nelle camere del mio tempio. Non temo di farlo perché non riveleranno mai nulla. E onestamente, chi crederebbe loro in ogni caso?

In un luogo in cui gli abbracci non esistono, una lacrima che scorre lungo il volto può sostituire il dito di tua moglie che sfiora la pelle, il bacio schioccato da tuo figlio, un pizzicotto alla guancia dato da tua nonna. E’ l’amore che corre libero, che rinfresca la pelle surriscaldata dal male che ti alita sul collo.

Sono giunto ad accettare l’idea che sperimentare la scia delle lacrime non è debolezza, ma forza; non una maledizione, ma una benedizione. Mi rendo anche conto che non è del tutto naturale, ma si tratta di un mezzo necessario. E’ una medicina scoperta nel mondo di chi crede che la sofferenza venga a noi con uno scopo – cercando di insegnarci qualcosa, non di distruggerci. Dovremmo apprendere le sue lezioni.

Concludo dicendo che il dolore e la sofferenza accumulati dentro portano solo al cancro della mente, del corpo e dell’anima. Quindi, ogni volta che comincerò a piangere, ogni volta che la mia anima vorrà esprimersi così (che avvenga domani o fra molti anni) vi presterò sempre grande considerazione. E’ può esserci di conforto sapere che in tutte le nostre prove e tribolazioni, avversità e sfide, quando si perde qualcosa e se ne trae saggezza, dalla perdita si guadagna.

Stiamo saldi nel DRIVE per la Giustizia, la Verità, l’Amore, la Pace, la Libertà e la Vita!

_____

(*) Punti del corpo umano che, secondo teorie orientali, irradierebbero energia vitale (n. d. t.).

(**) Frances è Frances Newton, Shaker è Hasan Shaker (alias Derrik Frazier), Bey è Joseph Nichols-Bey. Tutti condannati a morte e‘giustiziati’ in Texas.

(Comitato Paul Rougeau)

Il caso Foster
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ultimo aggiornamento 06 Dic. 2010