Amnesty International Italia
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Il governatore del Texas ha confermato l'opinione del Board of Pardons
and Paroles (BPP), che con una maggioranza di 6 voti a 1 aveva
raccomandato la commutazione della condanna a morte di Kenneth Foster in
ergastolo.
L'esecuzione era prevista poche ore dopo. Si tratta di una decisione
rara. Le raccomandazioni del BPP non sono vincolanti e in un caso simile
il governatore del Texas aveva deciso di non seguirle.
Grazie a tutti coloro che hanno inviato l'appello di Amnesty
International per salvare la sua vita!
Kenneth Eugene Foster, un ragazzo afroamericano di 30 anni, era stato
condannato a morte nel 1997 per complicità nell’omicidio di Michael
LaHood, bianco, avvenuto nel 1996. Mauriceo Brown, la persona che sparò
a LaHood, è stato messo a morte nel 2006.
Foster, che era in macchina a circa 30 metri di distanza dal luogo in
cui fu commesso l’omicidio, era stato condannato a morte secondo la "Law
of parties", una legge texana del 1974, secondo la quale non c’è
differenza tra chi commette il reato e chi, invece, ne è complice in
modo consapevole e premeditato; entrambi vengono egualmente ritenuti
colpevoli dello stesso crimine. Foster ha sempre dichiarato di non
essere a conoscenza delle intenzioni di Brown e di non sapere se Brown
volesse rapinare o uccidere LaHood. Esistono prove che non sono state
presentate al processo secondo le quali l’omicidio non è il risultato di
un atto intenzionale. Lo stesso Brown ha sempre dichiarato che, quando
scese dalla macchina per rapinare LaHood, non aveva intenzione di ucciderlo.
Brown e Foster furono processati insieme con l’accusa di omicidio. Brown
ammise di essere l’esecutore materiale del crimine, mentre Foster si
dichiarò non colpevole. Entrambi furono condannati a morte. Julius Steen
e DeWayne Dillard, gli altri due complici presenti in macchina al
momento del crimine, non furono processati per l’omicidio.
Per condannare a morte Foster secondo la "Law of parties", il
procuratore si basò sulle prime confuse dichiarazioni di Steen. In
seguito, Steen ammise che non era sicuro né delle intenzioni premeditate
di Brown, né che fu Foster a prevedere un omicidio a conclusione della
rapina. Tuttavia, Steen non fu ascoltato dalla difesa di Foster e
Dillard non testimoniò nemmeno al processo. Questo accadde perché
entrambi erano sotto processo per altri reati e gli avvocati negarono
loro il permesso di essere ascoltati mentre i procedimenti penali erano
in corso.
In seguito, entrambi hanno rilasciato dichiarazioni che scagionano
completamente Foster dalle accuse basate sulla "Law of parties". Secondo
queste dichiarazioni, nessuno in macchina era a conoscenza delle
intenzioni di Brown, non c’era stata nessuna discussione o previsione
dell’omicidio e Brown tornò sconvolto in macchina perché non aveva
immaginato che la rapina potesse concludersi con l’omicidio di LaHood.
Dal 1977, anno di ripresa delle esecuzioni negli Usa, sono 1089 i
prigionieri messi a morte; di questi, 398 nel Texas. Nel 2007, ci sono
state 32 esecuzioni negli Usa, di cui 19 in Texas. Le Salvaguardie Onu
per la garanzia della protezione dei diritti dei condannati a morte
dichiarano che “la pena capitale deve essere imposta soltanto quando la
colpevolezza dell’imputato è basata su prove chiare e convincenti che
non lascino spazio a ricostruzioni alternative dei fatti”.
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ultimo aggiornamento 06 Dic. 2010