La
classificazione di questa russula è avvenuta grazie al nostro
Gruppo. Siamo stati noi i primi a segnalare questo fungo al Dr. Mauro
Sarnari, specialista del genere russula, il quale ha pensato
bene di chiamarla " messapica " per indicare il Salento,
terra dei Messapi, quale zona esclusiva di crescita. Infatti, mentre
nel Salento è abbastanza comune, a tutt'oggi non esistono segnalazioni
di ritrovamenti in altre zone.
Chi dovesse ritrovare questo fungo in zona diversa dal Salento è
pregato di volercelo comunicare.
Cappello:
2-5 cm., scarsamente carnoso e piuttosto fragile, convesso, piano
e infine un po' depresso e ondulato, margine ottuso-arrotondato, flessuoso,
intero o talvolta scanalato.Cuticola asciutta, opaca ed asportabile
fin oltre la metà del raggio, di un bel colore giallo dovuto
ad una pruina granulosa che la ricopre interamente tale da far apparire
giallo tutto il cappello. Si possono trovare anche zone di colore
rossastro o ocra aranciato di varia intensità e ampiezza.
Lamelle:
mediamente larghe, attenuate o subrotondate all'inserzione, filo intero
e concolore, assenza di lamellule, a volte anastomizzate e di colore
crema biancastro con tenui riflessi che dal rosa passano all'ocra e
infine al giallino-aranciato.
Gambo:
2,4 - 5 cm., cilindrico attenuato dal basso verso l'alto di un bel colore
giallo cadmio dilavato, più pallido verso l'alto e più
intenso verso il basso. La colorazione dello stipite è data,
come per il cappello, da una minuscola granulazione che lo ricopre interamente.
Carne:
bianca, molle con tendenza a invecchiare rapidamente. Sapore dolce.
Odore inizialmente lieve ma progressivamente più intenso che
di mele cotogne.
Spore:
ovoidali, da verrucose ad echinulate di colore giallo scuro (sporata
IVc)
Habitat:
Nelle leccete e nella macchia mediterranea con Quercus ilex e coccifera,
normalmente in autunno, ma frequente in primavera.