Per
un lungo periodo (anche basandosi su di un aspetto importante:
la commestibilità) questo fungo è stato considerato
una entità separata dell'Amanita ovoidea pur condividendone
l'habitat e la crescita. Oggi si tende a considerarlo una varietà
dell'Amanita ovoidea e con essa si trova ubiquitario nel Salento
preferendo come habitat le pinete litoranee. E' un fungo tossico
che si presta a facile confusione con l'A. ovoidea (scarso commestibile).
Cappello:
tipicamente emisferico presto espanso a maturità,infine
pianeggiante con orlo netto. Il colore, come l'A. ovoidea è
bianco o bianco crema. Di dimensioni variabili ma più spesso
di diametro inferiore ai 10 cm, a differenza della *sorella maggiore*
che arriva a dimensioni considerevoli sino a 35 cm.
Lamelle:
bianche, crema a maturità; libere e piuttosto fitte. Intercalate
da lamellule.
Gambo: cilindrico,
slanciato di dimensioni 0,5 - 1 x 5 - 8, mai di dimensioni massicce
come nell'A. ovoidea, è attenuato dal basso verso l'alto;
bianco o biancastro presenta un anello bianco fioccoso piuttosto
persistente rispetto a quello cremoso e fugace dell'A. ovoidea.
Velo generale:
di colorito ocra ruggine o rossiccio, talvolta lascia dei residui
sul cappello. Solo all'inizio può presentarsi di colorito
biancastro come nell'A. ovoidea.
Carne:
bianca, compatta odore tenue, sgradevole, particolare. Sapore
sgradevole come di muffa.