Lettere dai Testimoni di
Geova
(parte seconda)
Daniele, dopo aver letto la pagina Perché si diventa Testimoni di Geova, mi scrive:
Io mi chiamo Daniele, sono un
TdG.
Ho letto le tue parole e mi sono venute in mente molte cose, mi sono
chiesto perchè quando una persona decide di uscire dalla verità deve cercare
delle scuse, un appoggio morale da altri che hanno fatto il suo stesso passo.
Probabilmente è la necessità di trovare una via d'uscita pulita per la propria
coscienza.
Nella tua dissertazione su come si diventa Testimoni di Geova
minimizzi i comportamenti delle persone riducendoli alla tua esperienza
personale dettata da una situazione di solitudine e necessità di cambiamento.
Non tutti hanno accettato la verità perchè erano soli in un posto che non
conoscevano.
Perchè continui a chiamare i Testimoni di Geova una setta?
Dopo 15 anni avresti dovuto capire che non è così.
Andando avanti ho visto
che hai accusato i tuoi ex fratelli di non considerarti come i nuovi che
entravano ma se ci pensi è un comportamento normale che si presti più
attenzione a chi non conosce, come una madre che ha molti figli presta più
cure al nuovo nato.
Un'altra domanda che mi viene alla mente è perchè ti
accanisci solo contro i Testimoni e non contro le altre associazioni, forse
erano perfette?
Molte volte la verità è talmente semplice che non riusciamo
ad accettarla e cerchiamo risposte complesse illudendoci che siano
migliori.
Non ti è mai balenata per la mente l'idea di essere tu ad un
livello minore di intuizione e i Testimoni ad un livello superiore. Ti stai
illudendo di vedere le cose in modo più critico e profondo ma forse sei
rinchiuso nel tuo mondo di domande senza risposte quindi senza confini e pensi
di essere culturalmente più raffinato di quegli stupidi dei Testimoni che non
hanno i mezzi necessari per confrontare le informazioni che ricevono dallo
schiavo con quelle che il mondo vero gli offre.
Tu parli di affrontare e
nelle tue parole si legge un chiaro sentimento di rancore verso i tuoi ex
fratelli.
Perchè affrontare, a suo tempo tu hai accettato di diventare
Testimone liberamente , nessuno ti ha obbligato e liberamente ne sei
uscito.
Hai cercato l'appoggio di altre persone che come te cercavano un
appoggio morale per giustificare e mettere a tacere la loro coscienza. Chiedi
aiuto per sapere cosa fare e in cosa credere ma tu sai già quello che è giusto
o sbagliato per te e non devi fare altro che cercarlo nella tua anima non
nelle esperienze diverse di persone che non conosci.
La mia coscienza è
imprigionata da catene simili alle tue e spero di liberarmene ma non accusando
altri del mio comportamento perchè siamo liberi di fare quello che
vogliamo.
Risposta:
<<Io mi chiamo Daniele, sono un
TdG>>.
Ciao
Daniele,
Innanzitutto permettimi di farti notare che,
quando una persona scrive ad un estraneo, è semplicemente corretto o educato
iniziare il discorso con alcuni formali convenevoli. Non lo dico per
farti un rimprovero ma solo per evidenziare come, fra i TdG, l'ubbidienza e la
sottomissione alle direttive di Brooklyn è così totale da far "dimenticare"
anche questi dettagli. Quando tu incontri per la prima volta una
persona, per di più estranea, non inizi il discorso in maniera così diretta,
vero? Dire semplicemente "buongiorno" significa forse disubbidire alla
volontà di Dio? In tal caso mi potresti dire quale passo biblico giustifica
questo tuo comportamento? Non mi citare, per favore, la seconda lettera di
Giovanni, perché, come può notare chiunque legga interamente il passo, lì
l'apostolo esortava i cristiani ad evitare gli anticristi, coloro cioè
che andavano appositamente nelle case per diffondere insegnamenti
fondamentalmente contrastanti con la fede. Costoro insegnavano che Gesù non
era il Figlio di Dio venuto nella carne e con ciò negavano il Fondamento
stesso del Cristianesimo. Accogliere in casa amichevolmente questi
propagandisti, che si proponevano di allontanare i fedeli dall'insegnamento
del Cristo (e non di qualche organizzazione umana), significava
divenire partecipi e complici della loro eresia (mi chiedo a questo proposito
come gli altri cristiani - per molti dei quali i TdG sono anticristi che
vanno nelle loro case allo scopo di allontanarli dalla fede - dovrebbero
trattare i Testimoni; meno male che la maggioranza delle persone è
più tollerante e di mente aperta di loro...).
Il mio comportamento non ha
nulla a che vedere con tutto questo: io non ho negato alcuna verità
fondamentale insegnata da Cristo e non sono mai andato nelle case di TdG a
propagandare le mie idee, che rimangono comunque "cristiane". Sei tu
invece che con questa lettera sei "entrato in casa mia". E se lo
sapessero i tuoi "anziani"? Cosa accadrebbe? Ti sembra coerente questo fatto?
Tu mi scrivi per biasimare la mia condotta, basandoti su qualcosa che ho
scritto, e lo fai all'insaputa dell'Organizzazione, che proibisce questi
contatti con gli ex... C'è davvero di che riflettere (cfr. Matteo 7:1).
È
comunque vero che io ho dissentito e dissento da numerosi insegnamenti della
Watch Tower che ritengo contrastino con le Scritture, la Storia e la Verità.
Nel mio sito espongo riflessioni e ricerche in merito e invito chiunque lo
desideri ad un dialogo e ad un confronto sulle tematiche esposte. Parlo anche
della mia esperienza, dei motivi che mi hanno indotto a diventare Testimone di
Geova e a lasciare poi, dolorosamente, il gruppo. Perfino alcuni Testimoni mi
hanno scritto complimentandosi per la chiarezza, l'accuratezza, la logica e
l'onestà
con
cui ho esposto questo materiale. So bene che la stragrande maggioranza
dei "fratelli" non leggerà nemmeno una riga delle mie pagine, bollando il
tutto come "apostasia", e questo nonostante una recente Svegliatevi!
stigmatizzi come "tecnica propagandistica" la consuetudine di etichettare
qualcuno senza conoscerne idee e argomentazioni: ma non è questo lo stesso
pregiudizio che i Testimoni deplorano venga molto spesso manifestato nei loro
confronti? (cfr. Matteo 7:5). Alcuni vanno oltre tutto questo e sono arrivati
al punto di "consigliare" ai miei genitori (anch'essi TdG) di non accogliermi
in casa. Proprio situazioni come questa, nel loro assoluto estremismo,
mettono in evidenza la fondamentale mancanza dello spirito di Cristo esistente
nell'organizzazione: sicuramente, infatti, Gesù non avrebbe agito in questo
modo (cfr. Matteo 7:12). Queste sono le cose su cui è necessario
riflettere. Credo che ogni persona normale, dotata di sentimenti, reagirebbe
nel mio stesso modo in situazioni come la mia.
Ho letto le tue parole e mi sono venute in mente
molte cose, mi sono chiesto perchè quando una persona decide di uscire dalla
verità deve cercare delle scuse, un appoggio morale da altri che hanno fatto
il suo stesso passo. Probabilmente è la necessità di trovare una via d'uscita
pulita per la propria coscienza.
Sinceramente faccio fatica a seguire il tuo discorso. Mi sembra che tu
stia esprimendo dei generici giudizi nei miei confronti senza conoscere a
fondo la realtà dei fatti. Io ho cercato solidarietà nelle
persone in cui potevo trovarla. Credo che tu non capisca quello che
significa essere completamente abbandonati, evitati ed emarginati per le
proprie scelte. Almeno fra gli ex trovo persone che mi ascoltano e con le
quali posso avere un dialogo. Ma comunque non devo certo giustificarmi
per le compagnie che ora frequento. La maggioranza delle mie attuali
conoscenze (non parlo solo degli ex) mi accettano per quello che sono e
sinceramente, senza ipocrisie imposte e comportamenti preconfezionati, mi
dicono in faccia quello che pensano. Credo che nella "realtà" vera sia
possibile anche trovare dei veri amici.
Nella tua dissertazione su come si
diventa Testimoni di Geova minimizzi i comportamenti delle persone riducendoli
alla tua esperienza personale dettata da una situazione di solitudine e
necessità di cambiamento. Non tutti hanno accettato la verità perchè erano
soli in un posto che non conoscevano.
Ho esposto una parte delle ragioni che inducono molti ad unirsi ai TdG
e ad altre sette similari. Io non ho scritto che le motivazioni
sono sempre identiche. In moltissimi casi comunque è certamente per
l'"atmosfera" del gruppo (non parlo solo dei TdG) che molti vi aderiscono,
come confermano numerosi studi sociologici.
Perchè continui a chiamare i Testimoni di Geova
una setta? Dopo 15 anni avresti dovuto capire che non è così.
Ma
perché ai TdG dà tanto fastidio essere definiti una setta? Non erano chiamati
"setta" anche i primi cristiani? Premesso che io ho usato pochissime volte il
termine "setta" nel riferirmi ai TdG, credo che l'uso di tale parola, come si
legge nel libro Ragioniamo, sia più che appropriato nei loro
confronti. Sicuramente, infatti, i TdG seguono dei capi umani, caratteristica
che li accomuna alle tante sette oggi esistenti (Ragioniamo p.392,
§2).
I TdG, oltre ad essere un gruppo minoritario, sono chiusi,
intransigenti, non ammettono alcuna critica o dissenso e chiedono un'adesione
assoluta a regole e norme umane, anche a costo della vita. Se essi non sono
una «setta», come si dovrebbero definire? Particolarmente significativa in
merito è la frase di uno specialista in culti che, nel libro Mentalmente
liberi: come uscire da una setta (Steven Hassan ed. Avverbi, Roma, 1999),
scrive: «Cosa provi nei confronti degli ex membri del tuo gruppo? Ti sei mai
seduto a parlare con uno di loro per capire come mai se ne sia andato? E se
non l'hai fatto, perché? Il tuo gruppo proibisce forse la comunicazione con
gli ex adepti? [...] Qualsiasi associazione pienamente legittima non scoraggia
mai il contatto con gli ex affiliati. Allo stesso modo i gruppi regolari, pur
essendone dispiaciuti, non sollevano obiezioni nei confronti di chiunque se ne
voglia andare. I culti distruttivi, invece, non accettano mai i motivi che un
affiliato adduce per la sua dissociazione, mentre fanno di tutto per
instillare nei discepoli paure e fobie, in modo da assicurarsi che si tengano
lontani da persone critiche ed ex membri» (p.158).
Interessante vero? A quale tipo di gruppo sembrano corrispondere i
TdG, secondo le parole di questo studioso? Ai gruppi «regolari» o ai «culti
distruttivi», altrimenti detti sette?
Come ti sentiresti se
non potessi più frequentare liberamente nemmeno i tuoi stessi parenti e
familiari perché hai lasciato l'organizzazione? Mi sai dire in quali
altre realtà "religiose" esistono situazioni simili a questa?
Andando
avanti ho visto che hai accusato i tuoi ex fratelli di non considerarti come i
nuovi che entravano ma se ci pensi è un comportamento normale che si presti
più attenzione a chi non conosce, come una madre che ha molti figli presta più
cure al nuovo nato.
I nuovi vengono premurosamente circondati di
attenzioni per coinvogerli nel gruppo. Questo è una cosa risaputa, senza
bisogno di fare esempi patetici. Il vero amore invece non fa distinzioni e
non viene mai meno (1Cor.13).
Un'altra domanda che mi viene alla mente è perchè
ti accanisci solo contro i Testimoni e non contro le altre associazioni, forse
erano perfette?
Parlo della mia esperienza, di quello che ho
vissuto personalmente e che quindi conosco meglio. Non credo poi sia corretto
l'aggettivo "accanirsi". Da qualche tempo mi interesso anche della setta
"Raeliana" e sto costruendo una pagina per smascherare gli errori e gli inganni di questo gruppo.
Molte volte
la verità è talmente semplice che non riusciamo ad accettarla e cerchiamo
risposte complesse illudendoci che siano migliori.
Concordo.
Per esempio, rifiutare una trasfusione di sangue per ubbidire ad una tortuosa
interpretazione di alcuni versetti è sicuramente un modo "complesso" (uso un
eufemismo) di rispondere a questioni semplici. E questo vale per molti altri
insegnamenti della Watch Tower.
Non ti è mai balenata per la mente l'idea di
essere tu ad un livello minore di intuizione e i Testimoni ad un livello
superiore. Ti stai illudendo di vedere le cose in modo più critico e profondo
ma forse sei rinchiuso nel tuo mondo di domande senza risposte quindi senza
confini e pensi di essere culturalmente più raffinato di quegli stupidi dei
Testimoni che non hanno i mezzi necessari per confrontare le informazioni che
ricevono dallo schiavo con quelle che il mondo vero gli offre.
Non si
tratta di intuizione ma di affrontare la realtà dei fatti: i Testimoni
sbagliano in molti loro insegnamenti. Vi sono numerose evidenze bibliche,
storiche e scientifiche a dimostrarlo. Per esempio, perché non esamini con
attenzione il mio studio su Daniele? Non si può non accorgersi che la Watch Tower
travisa deliberatamente il contenuto di questo libro. Molti
si rendono conto degli errori ma si sottomettono e stanno zitti per
evitare conseguenze "disciplinari". Ecco, per esempio, quanto
mi ha scritto qualche tempo fa un TdG che vive all'estero: "Non scriviamo la
lettera di disassociazione perché molti dei nostri parenti sono ancora molto
attivi e soprattutto mia moglie è attaccata a sua sorella e non vorrebbe
rompere i contatti". Queste tristi situazioni si ripetono molto
frequentemente.
Tu
parli di affrontare e nelle tue parole si legge un chiaro sentimento di
rancore verso i tuoi ex fratelli.
Può darsi che vi sia anche del
rancore nelle mie parole, ma questo è umano, io ho dei sentimenti, non sono
insensibile. Forse un giorno riuscirò ad essere completamente sereno,
felice e contento, ma per ora non ci riesco. In ogni modo
cerco di mostrare amore verso tutti, anche verso i
TdG. Il rispetto per le idee altrui e l'amore per il prossimo non
esclude la critica fondata e ragionevole.
Perchè affrontare, a suo tempo tu
hai accettato di diventare Testimone liberamente , nessuno ti ha obbligato e
liberamente ne sei uscito.
E altrettanto liberamente parlo della mia
esperienza per aiutare altri ad evitare di farsi coinvolgere nel gruppo
e dover poi subire le conseguenze sociali, familiari ed affettive che
comporta abbandono. I Testimoni si lamentano molto spesso di essere oggetto di
accuse ingiuste e dell'intolleranza altrui: perché non cominciano allora con
il dare l'esempio, rispettando davvero la coscienza dei propri aderenti e le
scelte di coloro che lasciano ? Dire, come essi fanno: "Sei libero di lasciare
la congregazione, ma se lo fai per noi sarai come morto, nessuno ti degnerà di
alcuna considerazione; i tuoi familiari dovranno evitarti; tutte le persone
che hai conosciuto in tutti gli anni passati insieme a noi per te non
esisteranno più", significa davvero rispettare la libertà altrui? O si
tratta invece di una forma di ricatto morale ed affettivo?
Hai cercato l'appoggio di altre persone che come
te cercavano un appoggio morale per giustificare e mettere a tacere la loro
coscienza. Chiedi aiuto per sapere cosa fare e in cosa credere ma tu sai già
quello che è giusto o sbagliato per te e non devi fare altro che cercarlo
nella tua anima non nelle esperienze diverse di persone che non
conosci.
Io credo invece che il confronto e il dialogo siano sempre
qualcosa di positivo. Dialogare comunque significa accettare di mettere in
discussione se stessi e le proprie convinzioni, riconoscendo che possono anche
essere sbagliate. Questo dovrebbe valere anche per i TdG, non credi?
La mia
coscienza è imprigionata da catene simili alle tue e spero di liberarmene ma
non accusando altri del mio comportamento perchè siamo liberi di fare quello
che vogliamo.
Vuoi liberarti delle catene? Sei imprigionato nella coscienza?
Scusa, forse non ho capito: sei un "leale TdG" o qualcuno che vuole lasciare
la "setta"? Davvero credi di essere libero? (cfr. Prov.18:17).
Auguri e saluti
cordiali (Matteo 5:47).
Achille Lorenzi
Un TdG disassociato, che però si mostra "pentito" e vuole ritornare nella congregazione, ha inviato un messaggio al sito di un altra persona, anch'essa ex TdG, riferendosi però al contenuto delle mie pagine. Il messaggio era semplicemente firmato "Leon" e privo di indirizzo e-mail:
Leon mi ha scritto:
«Credo che tu stia sbagliando nel
modo più assoluto».
Caro Leon, a
proposito di errori, ti faccio notare che hai spedito il tuo messaggio
all'indirizzo sbagliato. Commenti le pagine del mio sito e scrivi ad un altro.
Forse, se tu avessi letto con maggiore calma ed attenzione le
cose che ho scritto, ti saresti accorto della differenza
;-).
«Le
esperienze che hai raccolto sono delle "cavolate" raccontate per screditare il
popolo di Geova. In effetti si tratta per lo più di punti di vista e
sensazioni. Lo sai che i TdG ci tengono alle famiglie unite, anche se
religiosamente divise, guarda i milioni di esempi di famiglie felici ma
religiosamente divise (nella mia congregazione ci sono diverse famiglie in
questa condizione ed io conosco e sono amico di molti mariti
"increduli")».
Le esperienze che
ho raccolto nel mio sito (vedi qui ) sono vere ed autentiche e riflettono la realtà
esistente nella congregazione, quello che accade quando qualcuno cessa di
farne parte. Lo so che ai TdG e ai loro simpatizzanti da fastidio che queste
cose vengano dette, ma io mi limito a riportare fatti e testimonianze. Se
rifletti con più calma e serenità non puoi che riconoscere la loro
autenticità.
«Poi le illazioni sulla TNM, sul CD, sull'interpretazione
delle scritture...».
Non si tratta di illazioni. Molti studiosi di greco ed ebraico
affermano che la Traduzione del Nuovo Mondo (TNM) è fatta ad uso e consumo dei TdG.
Ecco
alcuni esempi:
«Il prof. H.H. Towley (…) afferma (riferendosi alla
Traduzione del Nuovo Mondo delle Sacre Scritture Ebraiche in inglese): ‘I
traduttori dichiarano di presentare una versione in inglese moderno che sia la
più fedele possibile. (…) La traduzione è segnata da una impacciata
interpretazione puramente letterale che esaspererà soltanto qualsiasi lettore
intelligente (…) Dall’inizio alla fine questo volume è un fulgido
esempio del modo in cui la Bibbia non dovrebbe essere tradotta" (Australian
Record del 20-5-1974, pag. 6 – citato da ‘Witness’ vol.1, 1975- n°1).
Henry
J. Heydt giunse alla seguente conclusione poco lusinghiera dopo aver esaminato
la TNM: "Consideriamo la TNM un grossolano insuccesso (…), ed un travisamento
di parte compiuto ai danni della Sacra Parola di Dio’." Non meno condannatorio
è il giudizio espresso da Ray C. Stedman: ‘Un accurato esame, che va al di là
dell’esteriore apparenza di erudizione (dei traduttori), rivela un autentico
miscuglio di fanatismo, ignoranza, pregiudizio e parzialità, che viola ogni
forma di critica biblica ed ogni base di dotta integrità’".
In una
occasione il prof. J.R. Mantey, citato diverse volte nelle pubblicazioni del
CD, così si espresse riguardo alla TNM:
"Dopo aver studiato la loro erronea
traduzione in centinaia di versetti del Nuovo testamento, si è chiarita in me
la convinzione che quando la Scrittura era in disaccordo con i loro
particolari insegnamenti, essi deliberatamente l’hanno tradotta in modo
erroneo oppure hanno alterato il testo al punto tale che potrebbe sembrare che
ci sia qualche apparente sostegno per le loro opinioni non scritturali (…). Ma
ciò che è di gran lunga peggio, essi (i traduttori della TNM) si sono resi
colpevoli di deliberato inganno: Ciò rende la loro traduzione detestabile’».
Cit. da A. Aveta, "Analisi di una setta", pagg. 30,31).
«Ohè, ma ci sei con la testa!!!
Manca solo che dai credito a quel demente che ha insinuato che ci sono
immagini subliminali nelle pubblicazioni WT!!! ».
Anche queste "insinuazioni" non sono del tutto
prive di fondamento. Io non ho ancora trovato una spiegazione convincente al
perché in alcune pubblicazioni della Società si intravedano strane ed
inquietanti figure. Te ne segnalo alcune che ho scoperto recentemente e
che puoi visualizzare in questa pagina.
«Io conosco personalmente i membri del CD, non mi
pare si siano mai glorificati nell'onnipotenza, anzi, sono le persone più umili
che abbia mai conosciuto!!! A proposito, tu li hai mai conosciuti? Fatti un
viaggetto a Brooklyn e poi sappimi dire...»
A proposito di persone che hanno conosciuto personalmente i membri
del Corpo Direttivo, perché non ti leggi qualche libro di R. Franz, che è
stato un componente di tale Direttivo? Secondo la sua diretta testimonianza, tanto per fare un
esempio, molti membri del CD non andavano mai di casa in casa... È certo,
tanto per rimanere nello stesso argomento, che nemmeno Rutherford è mai andato
di casa in casa a predicare (cfr. Matteo 23:3b).
«Se l'interpretazione delle scritture è errata,
come ad esempio il segno composito, mi sai dire perché si adempie tutto così
bene».
Penso che le me pagine sul
"segno" siano sufficientemente chiare. La Società vuol
far credere che dal 1914 ci sia stato un intensificarsi delle calamità sulla
terra. I fatti storici non sostengono queste sue pretese.
«A questo punto credo proprio che chi stia sbagliando
sia TU, e non i 6.000.000 di persone di cui facevo parte».
Sbaglio io e gli oltre sei
MILIARDI di persone che non fanno parte dei TdG, naturalmente...
«In quanto alla disassociazione, quale provvedimento
è più amorevole di permettere alle persone come me di riflettere sui propri
errori? Ti ricordo che lo Stato imprigiona i delinquenti ed i maniaci, i sovversivi
ed i ribelli».
Io non so cosa tu abbia fatto per essere disassociato. Ho
parlato ampiamente di questo argomento nel mio sito e non voglio ripetermi.
Ribadisco solo che, pur avendo ogni chiesa o religione il diritto di stabilire
regole e norme disciplinari al suo interno, non è certamente giusto e
cristiano che tale "disciplina" comporti il più totale ostracismo e colpisca
chi dissente o chi sbaglia negli affetti, nelle amicizie e perfino nei più
intimi legami familiari: anche i peggiori criminali di questo "mondo malvagio"
- per restare nel tuo esempio - quando vengono incarcerati, ricevono le
visite di familiari ed amici, possono scrivere, telefonare, avere dei contatti
con le persone che conoscono. Fra i TdG nemmeno questo umano e naturale
comportamento è consentito!
«Un'ultima nota va sul comportamento della chiesa.
Molti apostati come te (SEI UN APOSTATA PERCHÈ ALTERI LE VERE DOTTRINE ED
INSEGNI IL FALSO)».
Libero di
pensare quello che ti pare. Sappi comunque che io non ho negato nulla delle
Scritture; mi sono limitato a criticare gli insegnamenti della Watch Tower, e
credo che vi sia una sostanziale differenza in questo. Giudicare qualcuno che
dissente dalle interpretazioni umane ed erronee del CD, definendolo apostata,
equivale ad esprimere nei suoi confronti un giudizio di definitiva condanna.
Ti dicono nulla a questo proposito le parole di Gesù in Matteo
5:22?
«Ti rendi conto che l'immutabilità della chiesa
somiglia più ad una mancanza di umiltà che ad una fonte di stabilità? Ti rendi
conto che l'insegnamento della trinità è stato inventato facendo uno scempio
delle scritture? Ti rendi conto della fornicazione spirituale commessa dalla
chiesa nel 300 EV al congresso di
Nicea? Ti rendi conto dell'odio tra
tifosi di squadre diverse, tra soldati di nazioni diverse, ecc. ma della
stessa religione (leggi cattolici, protestanti, indù, islamici)? Ti rendi
conto che nessuna religione, a parte i TdG, promuovono l'unità e l'amore per
il prossimo?».
Io mi rendo conto
di una cosa chiarissima, e la possono notare tutti coloro che ti leggono: TU
manifesti odio, rabbia e livore in quello che scrivi. Perché questo tono così
ostile? Nel mio sito mi sono espresso con civiltà e correttezza, senza
insultare nessuno. Questo tuo stesso spirito aggressivo viene manifestato
spessissimo dai TdG, specialmente quando criticano le altre fedi e religioni.
Penso che se i TdG ne avessero avuto il potere e l'autorità avrebbero commesso
gli stessi errori delle chiese che tanto disprezzano, a giudicare dall'odio
viscerale che manifestano nei confronti di chi non la pensa come loro o che
dissente dai loro insegnamenti...
«Secondo te, se fossi ancora TdG e vedessi un disassociato
o un apostata in difficoltà, lo lascerei nella fogna o l'aiuterei? Gesù dice
"ama il prossimo tuo", certo, i miei più prossimi sono prima i familiari e poi
i miei fratelli di fede, ma la Società ci ha sempre insegnato a considerare
le persone al di fuori come "fratelli raffreddati che abbisognano del nostro
amore"».
Questa tua domanda mi ricorda un articolo della Torre di Guardia, uscito
nel 1975, in cui si ricordava ai TdG il dovere di aiutare anche i disassociati
che si trovassero in pericolo di vita. La Società ritenne necessario
sottolineare la correttezza di tale comportamento, dato che alcuni,
evidentemente, ritenevano sbagliato agire umanamente anche in queste estreme
circostanze. Non chiarisci cosa intendi per aiuto a disassociati o
"apostati" "in difficoltà". Sicuramente comunque nessun "leale" TdG darebbe un
aiuto economico ad un "apostata", gli offrirebbe un posto di lavoro, o un
appartamento in affitto, anche se ne avesse estremo bisogno. Nessun TdG
andrebbe a trovare un "apostata" all'ospedale, anche se fosse in fin di vita,
anzi, molti si augurerebbero una sua rapida morte :-(.
L'ostracismo verso i
disassociati non ha alcuna base scritturale e contraddice apertamente lo
spirito del cristianesimo.
Anche le persone di fuori, nella mente dei TdG,
sono nell'assoluta maggioranza, considerate meritevoli di distruzione eterna e
questo condiziona in maniera radicale il comportamento che i Testimoni
mostrano nei loro confronti.
«Spero che pubblichi questa mia lettera. O per caso
devo dire che non hai il coraggio di affrontarmi? A te la scelta».
Anche qui non capisco la
ragione di questo tono di sfida. Non mi pare proprio che il tuo modo di
pensare sia conforme, anche in queste tue parole conclusive, allo spirito del,
Vangelo (cf.2Tim. 2:24-26).
Un'ultima cosa: ti ricordo che chi dice di
avere il coraggio delle proprie idee ed opinioni si firma per esteso.
Saluti cristiani
Achille
Lorenzi
Messaggio
originale
Da: Raf Inviato: sabato 24 marzo 2001 14.53
A:
achille.lorenzi@tin.it
Oggetto: ha scritto solo un mucchio di
stupidaggini....
Se pensa davvero di aver criticato i Testimoni di
Geova se pensa davvero di aver SMASCHERATO i Testomoni di Geova allora
proponga una verità alternativa, ci mostri qual'è un'altro modo migliore di
adorare, qual'è il Vero popolo di Dio. Se conosce la Bibbia saprà che Dio ha
sempre avuto un'organizzazione, un popolo. Qual è oggi secondo lei?
Ciao Raf, Grazie per il tuo messaggio.
Evidentemente il mio
sito sui TdG deve averti colpito molto.
Vorrei innanzitutto farti notare,
prima di passare ai contenuti della tua lettera, che anche tu, come quasi
tutti i TdG che mi scrivono, sei "entrato" virtualmente in casa mia,
aggredendomi con un tono alquanto rabbioso, insultandomi (le "stupidaggini" le
scrivono solo gli stupidi...) ed evitando di usare i più elementari ed educati
convenevoli, tipo presentarsi e salutare Ti sembra corretto questo modo di
agire? Ti comporti così anche quando vai di casa in casa?
O forse ti senti
autorizzato a trattarmi in questo modo perché io sono un ex TdG, e per di più
"apostata"?
So bene che i TdG non salutano di proposito gli ex membri,
seguendo in questo le direttive della Watch Tower e non certo ciò che è
scritto nella Bibbia (cfr. Matteo 5: 47). Anche questa regola, che porta a
conseguenze assurde, mostra quanto i TdG siano stati condizionati
all'ubbidienza, senza usare in ciò le loro personali capacità di giudizio e
discernimento. Infatti, l'unico passo in cui la Bibbia consiglia di non
salutare qualcuno è 2 Giovanni 7-11, ma è chiarissimo che li l'Apostolo stava
parlando di persone che andavano nelle case di altri cristiani allo scopo
di allontanarli da Cristo. La WTS strumentalizza questi versetti per i
propri fini; i TdG seguono pedissequamente le sue regole, e così si giunge a
situazioni paradossali, come il fatto che tu "entri" in casa mia senza
salutare o altri fatti ben peggiori (ti segnalo a questo proposito una recente
esperienza inviatami da un ex TdG: link,
la parte sulla libertà).
In ogni modo, sappi che se vuoi davvero
essere fedele fino in fondo, non avresti nemmeno dovuto leggere le mie pagine
e tanto meno scrivermi. Se lo sapessero i tuoi "anziani", infatti, cosa pensi
che accadrebbe? Ma, naturalmente, queste cose si fanno di nascosto... :-( .
Riguardo poi all'"organizzazione" che, usando le tue parole, "Dio ha sempre
avuto", vorrei sottoporre alla tua attenzione alcune considerazioni, sperando
che tu legga fino in fondo e rifletta su quanto sto per scrivere.
Innanzi
tutto dovresti sapere che è tipico di tutti coloro che appartengono a gruppi
«settari» porre domande come la tua, cioè 'quale alternativa esiste se lascio
il mio gruppo'. Nota per esempio cosa ha scritto uno studioso di gruppi definiti "distruttivi": «Anche se ripetono spesso la frase "Mostrami una strada che sia migliore della mia e io la seguirò", in realtà ai cultisti non viene concesso né il tempo né gli strumenti per dimostrare a se stessi la veridicità di tale affermazione: sono prigionieri di una gabbia mentale» (Mentalmente liberi: come uscire da una setta, Steven Hassan ed. Avverbi, Roma, 1999, p.126).
Le alternative naturalmente esistono, ma, per riuscire a
vederle, bisogna uscire dall'ottica «settaria» ed esclusivista del gruppo. Già
quindi il modo in cui tu hai impostato l'argomento rivela l'esistenza di un
problema di fondo.
Affrontando comunque la questione dal tuo punto di
vista, ti dico subito che io non credo più che la Watch Tower rappresenti
l'organizzazione di Dio, per moltissime ragioni. Se leggi tutte le pagine del
mio sito con attenzione potrai rendertene conto di persona.
Una mia riflessione, maturata da qualche tempo, è questa: io credo
che la "vera chiesa" debba essere esistita a partire dalle origini del
cristianesimo. Questa può sembrare una conclusione ovvia e scontata, ma così
non è se si parte dal punto di vista dei TdG.
Non ho mai trovato credibile
la pretesa dei TdG - e di moltissimi altri gruppi privi, come loro, di radici
storiche - di rappresentare la restaurazione del vero cristianesimo, dopo
secoli durante i quali vi sarebbe stata una generale apostasia.
Il
cristianesimo è stato fondato da Cristo il quale promise agli apostoli la sua
costante assistenza nel corso dei secoli, fino alla fine del mondo (Matteo
28:19,20).
È vero che sarebbero cresciute le zizzanie, ma queste non
avrebbero certamente eclissato del tutto, o quasi, il grano. In un campo
infestato dalle zizzanie, la presenza del grano è sempre notevole anche
secondo la lettera della parabola.
Per i TdG invece, nel corso di circa 16
secoli (dal 100 d.C. al 1870 ca.), i "veri cristiani" (il "grano") sarebbero
stati al massimo pochi individui, su una popolazione di milioni - decine di
milioni! - di "falsi cristiani" (le "zizzanie"). Un "campo" davvero strano, a
dir poco: le tenebre avrebbero quindi sopraffatto per molti secoli la luce, se
fosse vero quanto i Testimoni insegnano (cfr. Giov. 1:5).
È evidente
tuttavia, come ho considerato nella pagina sui
144.000, che la predicazione
apostolica produsse più di 144.000 discepoli, solo nel primo secolo!
[Atti 1:15 ...120 discepoli, Atti 2:41,42 ...3.000 conversioni, Atti 4:4 ...
5.000 uomini (e calcolando almeno la metà sposati con figli il numero arriva
ad almeno 10.000), Atti 5:14 ...sempre più uomini e donne si aggiungevano,
Atti 6:1,7…crescevano (in greco moltiplicavano), Atti 9:31 …la Chiesa cresceva
costantemente di numero, Atti 16:5 ...le Chiese crescevano ogni giorno di
numero, Atti 21:20 ...migliaia di giudei (il greco significa miriadi, cioè
multiplo di 10.000) ecc. Tutto ciò è riportato nel libro degli Atti, e a
questi vanno aggiunti tutti i santi (unti) delle chiese cui scriveva Paolo: 1°
Corinti 1:1-2,2:1-2 (santi dell’Acaia); Efesini 1:1; Filippesi 1:1; Colossesi
1:1-2; 1° Tessalonicesi 1:1 (alla chiesa); e Giacomo che scrive alle dodici
tribù disperse nel mondo (ovviamente tribù dell’Israele spirituale)].
Ora,
poiché i TdG dicono che dal 33 d.C. al 1935 esisteva solo la chiamata alla
vita celeste - e solo per questo piccolo numero di persone -, ciò significa
che di "veri cristiani" non ce ne sono più stati dopo il primo secolo, se tale
numero (144.000) fosse da intendersi alla lettera!
Supponendo comunque
che, contrariamente alle evidenze scritturali, logiche e matematiche, il
numero sia letterale e vi siano stati in seguito altri appartenenti a questa
presunta classe di "unti", mi chiedo: queste persone erano in qualche modo
unite fra di loro in un'organizzazione? Se la risposta è sì, perché non
hanno lasciato alcuna traccia di sé nella storia? Ci sono stati numerosi
gruppi - anche estremamente minoritari - nel corso dei secoli che hanno
diffuso idee contrastanti da quelle della chiesa dominante, ma i TdG non si
identificano con nessuno questi movimenti "ereticali", né possono farlo in
quanto le differenze sono più numerose delle analogie (per esempio, i Valdesi
credevano e credono nella Trinità).
Quindi io mi chiedo: se per adorare Dio
bisogna essere uniti ad un gruppo organizzato, come sostengono i TdG,
dov'era questa organizzazione prima che Russell fondasse, nel 1879, la
Watch Tower Society?
Mi sembra che l'unica conclusione ragionevole è
che non esisteva nessun gruppo organizzato di "veri adoratori"; ma questo
stravolge il concetto geovista che per adorare Dio in modo accettevole si
debba essere uniti all'unica organizzazione di cui Dio si serve... E se
fossimo vissuti 200 anni fa? Con quale gruppo organizzato avremmo dovuto
associarci? Evidentemente con nessuno, dato che nessuno credeva a quello che
credono ora i TdG. Non si sarebbe quindi potuto adorare Dio in maniera
accettevole...
È evidente che le premesse che portano a queste conclusioni
- che sono poi gli insegnamenti dei TdG sui 144.000 e sulla generale apostasia
- sono del tutto sbagliate.
Ci si trova di fronte quindi a due
possibilità:
1) Il cristianesimo scomparve poco dopo la morte degli
apostoli e ricomparve 1700 anni dopo circa con Russell;
2) Il cristianesimo
ha perpetuato la sua esistenza nel corso dei secoli, attraverso le chiese che,
nonostante gli umani errori, ne hanno preservato il messaggio
fondamentale.
In considerazione di quanto scritto sopra, è sicuramente
la seconda conclusione quella corretta, in armonia con la Scrittura, la Storia
e la logica; non ci sono valide ragioni per dubitarne, anche tenendo conto
delle esperienze storiche di Israele: questa nazione, infatti, commise
gravissimi errori, venendo meno infinite volte al Patto della Legge, cadendo
nell'apostasia. Secondo la Bibbia, Dio punì severamente ma non rigettò mai il
suo Popolo per tali infedeltà. Quando Gesù venne sulla terra riconobbe il
sistema religioso esistente nel suo tempo, nonostante i suoi errori e le sue
divisioni. Israele era sempre il Popolo di Dio, pur non essendo
un'organizzazione monolitica: esistevano, infatti, varie correnti di pensiero
al suo interno. Gesù non privilegiò una classe, un'organizzazione, o una
particolare setta di credenti, ma scelse le persone - appartenenti a tale
nazione - in base alla loro condizione di cuore, indipendentemente dalle
correnti dottrinali a cui appartenevano. Quando poi venne il momento di
sostituire la composita nazione giudaica con un altro popolo (Matteo 21:45),
le prove e le evidenze di questo cambiamento vennero divinamente fornite con
miracoli, segni ed effusione di Spirito Santo. Dio stesso, quindi, come al
Sinai, fondò una nuova nazione cristiana, promettendo ad essa la sua continua
assistenza nel corso dei secoli, fino alla fine del mondo.
Che simile
evidenza abbiamo che Dio abbia scelto nel 19° secolo un esclusivo gruppetto
di persone del Nord America per ripristinare il vero cristianesimo?
Non c'è alcun dubbio che sul fondamentale - per i TdG - insegnamento
dei 144.000 la Società è in errore. Questo significa che il modo in cui si
tiene la Commemorazione - l'adunanza più importante - è sbagliato, con tutto
ciò che ne consegue. Per esempio: perché solo pochissimi presunti "unti"
partecipano agli "emblemi" quando Cristo esplicitamente disse "prendetene
tutti"?
È completamente sbagliata anche l'impostazione cronologica
della WTS che fa del 1914 l'inizio degli "ultimi giorni". Infatti, la
speculazione "profetica" basata su Daniele 4, in cui si dice che il 607 a.C. è
stato l'anno della caduta di Gerusalemme, è erronea proprio a partire da tale
data. Tutti gli storici, infatti, sanno con certezza che l'anno della
prima conquista di Gerusalemme fu il 587 a.C. e non il 607! Questo
inficia irreparabilmente tutti i conseguenti calcoli geovisti.
A proposito
poi di date, qui dovrei scrivere una nuova lettera, ma per motivi di spazio e
di tempo, mi limito ad alcune osservazioni:
I TdG hanno detto e scritto
più volte che la loro religione, essendo l'unica vera, avrebbe continuato a
crescere ed aumentare. In Italia, per il secondo anno consecutivo (2000 e
2001), sono a crescita zero, e lo stesso è accaduto in altre 19 nazioni. In
cinquantatre paesi sono addirittura diminuiti, e si tratta dei paesi dove sono
maggiormente conosciuti. La crescita zero in Italia è avvenuta nonostante
negli scorsi due anni abbiano battezzato più di diecimila persone. Ciò
significa che migliaia di TdG hanno lasciato il gruppo o sono diventati
inattivi.
Una cosa simile non era mai avvenuta prima in Italia, nemmeno
dopo la mancata fine del mondo prevista per il 1975. «Fra breve, entro il
nostro ventesimo secolo, la "battaglia nel giorno di Geova" comincerà»,
scrissero nel 1973 (Le nazioni conosceranno che io sono Geova,
p.216, corsivo mio). L'opera missionaria dei TdG sarebbe stata completata
entro il 2000, scrissero ancora nella Torre di Guardia del
1/1/1989, a p.12.
Queste e altre erronee predizioni danno ragione della
crisi motivazionale esistente in molti seguaci della WTS; la fine del mondo
viene continuamente spostata in avanti: 1914, 1918, 1925, 1941, 1975, "entro
una generazione", entro il 2000...; anche i più tenaci testimoni di Geova,
evidentemente, cominciano a non crederci più...
«Molti verranno e
diranno... 'il tempo è venuto'. Voi però non ascoltateli e non seguiteli»
(Luca 21:8).
Su quale "organizzazione" si sono principalmente adempiute
queste parole negli scorsi 120 anni? (cfr. questa pagina )
Mi fermo qui; spero di averti fornito
qualche ulteriore elemento di riflessione, oltre alle altre informazioni che ho
messo in rete.
Un cordiale saluto
Achille Lorenzi
«Guardatevi dall'"organizzazione". Essa non è per niente necessaria.
Le norme bibliche sono le uniche di cui avete bisogno. Non cercate di
vincolare le coscienze altrui, né consentite ad altri di limitare l'esercizio
delle vostre. Credete ed obbedite a quanto riuscite a capire della Parola di
Dio oggi, così continuerete a crescere nella grazia nella conoscenza e
nell'amore giorno dopo giorno». C.T. Russell, ne La Torre di Guardia
del 15/9/1895 (qui l'articolo originale). Che accadrebbe se oggi qualche TdG si permettesse di dire le
stesse cose?... (si veda anche questa
pagina, link esterno)