L'infinito in letteratura " Il mondo che ci circonda non mette, sul piatto delle cose certe, l'Infinito. Eppure la mente umana, da sempre, per secoli e secoli, ha cercato di misurarsi con l'Infinito. E' di straordinario interesse percorrere questo cammino, irto di difficoltà concettuali, dinanzi alle quali si sono bloccati alcuni tra gli intelletti più acuti di tutta l'umanità: da Aristotele, ad Archimede, a Galilei. [...] L'Infinito ha sfidato la fantasia di grandi poeti. Giacomo Leopardi così lo sentì: "Tra questa immensità s'annega il pensier mio: e il naufragar m'è dolce in questo mare". E Ungaretti: "M'illumino d'immenso". E Borges: "Di queste strade che sfondano il tramonto una ce ne sarà, non so quale ".Un grande pittore, De Chirico, dipinse un quadro, cui dette il nome Nostalgia dell'Infinito. E c'è chi ritrova l'Infinito nei quadri di Escher e nelle Fughe di Bach. Il padre della musica post-romantica, Gustav Mahler, sentiva la sua Ottava Sinfonia in comunione con l'INFINITO. La creatività artistica e la razionalità matematica si fondono nel fascino di questa invenzione dell'intelletto umano."
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