Aristotele di Stagira

Aristotele

Aristotele nacque a Stagira nel 384 a.C. Dopo la morte del padre, a diciassette anni si stabilì ad Atene dove frequentò per vent’anni l’accademia di Platone; alla morte del maestro fu chiamato alla corte macedone da Filippo II, come precettore del figlio Alessandro. Si ristabilì poi ad Atene (335 a.C), dove fondò la scuola del Liceo, chiamata anche "Peripatetica", poiché Aristotele vi teneva le lezioni passeggiando con gli allievi .

Ad Atene portò a termine o compose gran parte delle sue opere.

Quando morì Alessandro, dopo la caduta dell’impero macedone, in Atene prevalse il partito antimacedone e Aristotele fu accusato di empietà; abbandonò Atene, rifugiandosi a Calcide nell’Eubea, dove morì nel 324 a.C. all’età di 62 anni.

Le sue opere riguardano quasi tutte le scienze conosciute al suo tempo; Aristotele pubblicò scritti di logica , fisica e filosofia della natura, dove espose la sua visione dell'universo, e, inoltre, i quattordici libri della metafisica, nei quali si occupò anche del concetto di infinito; si occupò di etica, politica, poetica e retorica.

Aristotele per primo considera la filosofia come attività scientifica, articolata in discipline distinte e finalizzate all'interpretazione di tutta la realtà.