Liberazione e Purificazione (2006 version)

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Fantasy Story

 
-=Introduzione=-

 

Idea originale : 07 marzo 2004

Ultima versione : 10 giugno 2006

 

Dopo aver proposto quest'opera su vari siti, in relazione ai commenti e alle critiche ricevute e ai miei propositi di crescere e migliorarmi sempre più, ho deciso di provare ad ampliare il tutto e renderla una specie di mini romanzo.

Per cui, eccomi a riproporre Liberazione e Purificazione in una nuova versione

 

 

 

-=Indice=-

 

-=Note e riferimenti =-

 

Questo racconto credo sia nato dalla fusione di elementi e immagini presi da fonti differenti: libri, fumetti, film e videogiochi.

L'immagine dei monaci, così come sono descritti, è quella dei monaci Abellicani della Trilogia del Demone di R.A. Salvatore: uomini di fede, profondi conoscitori della teologia, ma al contempo abili combattenti sia nel corpo a corpo sia nell'uso della magia. Dalla stessa fonte ho preso anche altri elementi, come il nome e i poteri delle varie pietre magiche, per esempio.

Il demone è invece ispirato al nemico finale del videogioco Diablo, della Blizzard: un demone infernale, semplicemente devastante, forza bruta e crudeltà.

L'ambientazione, in una foresta di montagna, con la neve, è invece presa dal finale di un film con Denzel Washington e John Goodman : mi pare fosse intitolato L'ombra del diavolo, ma non ne sono sicuro. Nel film, l'edificio era una casa, non una chiesetta, comunque.

A parte queste precisazioni, la vicenda che segue è la semplice rappresentazione della lotta tra il bene e il male. Un villaggio devastato da questo fantomatico demone (un virus? L'isolazionismo? Una multinazionale? Nulla di tutto questo?) in cui dei monaci cercano di riportare ordine. Ma gli eventi precipitano e il demone uccide coloro che erano venuti per fermarlo. Tutti eccetto uno che, in preda al panico,fugge e si rifugia in una chiesetta, semplice e umile, in mezzo ai boschi. E qui si conclude la vicenda.

Sinceramente non so da cosa io abbia iniziato a pensare al racconto, tuttavia mi piaceva l'idea: uno scontro impossibile tra creature non comparabili. Uno scontro dall'esito inevitabile, da un punto di vista razionale e fisico. Ma la vicenda termina diversamente, grazie a quella forza che è la fede. Certo, il mio non vuole essere un racconto sulla fede e sulla spiritualità ma, di fronte alle tante brutture del mondo, credo che la fede aiuti ad affrontare il presente. Io credo, e di questo non me ne vergogno. E credo che il mondo sarebbe migliore se la gente si rendesse conto che non siamo fatti di sola materia. Va precisato però che il racconto è stato riveduto, corretto e ampliato molto rispetto alla versione iniziale: non so dire quindi se, modificandolo, soprattutto nel finale, ne abbia cambiato pure il senso.    

 

 

 

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