Il buio.
Lo stesso e rassicurante buio che accompagna il viaggio dei dormienti fino al regno dei sogni.
Mi sento tranquillo, inspiegabilmente calmo mentre lascio che esso mi avvolga e mi trasporti laddove abbia deciso di condurmi.
Poi, lentamente, l'oscurità si dirada come fumo cedendo il posto ad una realtà fittizia, immaginaria eppure così fervida e vera.
Dicono che nel sogno dialoghiamo con un altro mondo, un'altra dimensione al di fuori o forse addirittura dentro di noi.
Secondo altri, essi sono messaggi dalla cui interpretazione trarre consigli e indicazioni, aiuto per affrontare il futuro, frammenti di un altro tempo che ci svelano preziose indicazioni o brandelli addirittura di un presente ancora a venire. O che desideriamo si realizzi.
Per altri ancora quanto viviamo in sogno è invece il frutto di esperienze passate e presenti, un modo come un altro di svuotare la mente ed il cuore o di rivivere la nostra esistenza.
Un atto naturale, a quanto pare, con un senso che ancora non afferriamo del tutto oppure addirittura privo di questo, un atto senza uno scopo particolare.
C'è chi poi afferma di vedere volti di persone sconosciute o di chi ci ha abbandonato precedendoci sulla via che conduce all'aldilà.
Per quel che mi riguarda, non so a cosa credere o cosa pensare.
Non so dove stia il vero sul senso e sullo scopo dei sogni.
So solo che mi è sempre piaciuto sognare e ogni volta mi sorprende la forza delle immagini e delle emozioni che essi mi lasciano provare.
Un'esperienza che non saprei dire, così intensa e labile giacché al mattino si disperde come la rugiada al sole lasciandomi addosso l'odore e la sensazione di qualcosa di unico vissuto intensamente e poi perduto.
E ogni volta è una rinascita e una scoperta di sé, un'esperienza estenuante in balia della nostra mente o, forse, di confusi messaggi che gli dei cercando di condividere con dei semplici mortali.
E come spesso mi accade, i miei sogni nascono avvolti in un buio rassicurante che lentamente si disperde come fumo svelando i contorni di un presente concreto e talmente reale che pian piano prende forma e con il reale, ai miei sensi, si confonde.