"Tempo Perso - Alla ricerca di senso nel quotidiano"
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Aggiornamento della settimana - dal 18 maggio al 24 maggio 2008 - NEWSLETTER N° 21 del 2008
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newsletter prevista per sabato 31 MAGGIO 2008 |
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ITALIA / sicurezza e paure Un paese che ha bisogno di stranieri ma che non li vuole integrare. Che dimentica il suo passato da migrante. Che si dice cattolico ma che non vuole seguire l'esempio di Cristo. No al dilagante razzismo in Italia
Attizzare le paure sociali può produrre solo danni CNCA: ''Sicurezza, preoccupanti le misure annunciate dal Governo''
Luigi Ciotti: "non si può criminalizzare la povertà"
PAX CHRISTI: Documento su nomadi e migranti e lettera al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano
UNICEF: il Governo tuteli i diritti dei bambini migranti
PEACEREPORTER: I media rispettino i Rom, un appello
"Scriveva Davide Turoldo quindici anni fa: «Ho paura del nazismo dietro le porte. Ho paura di questi nazionalismi, di questi rigurgiti di politiche negative. Ho sempre combattuto contro tutto questo. L'ho scontato con guerre che sembravano non terminare mai. Ho paura della volgarità di questa classe dirigente». Il direttore di Radio Padania, uno degli organi del nuovo governo, ha detto che è più facile derattizzare una zona che liberarsi dai Rom." Ettore Masina: Se i rom sono il nuovo nemico (pdf)
Criminalità e clandestinità. ... Nell'ambito del lavoro quante famiglie, quanti imprenditori sfruttano la mano d'opera a basso prezzo di badanti, colf, operai senza permesso di soggiorno e, quando alcuni di loro riescono a regolarizzarsi, piuttosto che pagare i contributi o il dovuto, li licenziano e passano a un altro clandestino che non ha pretese e accetta tutto. Più che clandestini sarebbe giusto definirli nuovi schiavi. Si capisce, allora, come il problema di cui si parla a lettere cubitali sui giornali e si riempiono i dibattiti televisivi è un problema deviato" Maria Pia Bonanate in il nostro tempo del 25 maggio 2008: La cieca bugia (pdf)
"«Noi ebrei sappiamo bene cosa significhi essere perseguitati, demonizzati, sterminati. Per questo, da ebreo italiano e da cittadino democratico, non posso che guardare con orrore e preoccupazione alla campagna d'odio verso i Rom». A parlare è Amos Luzzatto, già presidente dell'Unione delle comunità ebraiche italiane." intervista a Amos Luzzatto: «I nomadi? Anche contro noi ebrei è cominciato così» (pdf)
"Se don Luigi Ciotti chiede scusa ai Rom dalla prima pagina dell'Unità, è il quasi silenzio dei palazzi vaticani sui nomadi perseguitati da sospetti che spesso svaniscono ma che la strategia politica della paura trasforma in un odio da rafforzare per controllare l'elettorato..." "...se lui (il papa) sapesse ciò che sta accadendo a pochi chilometri dalla sua finestra domenicale, lo spingerebbe a levare alta la voce per difendere i membri di una etnia dalle vere e proprie persecuzioni in atto. Così attento alle leggi italiane che "violano i diritti del feto", mostrerebbe di non essere meno sensibile ai provvedimenti governativi che violano i diritti umani di migliaia di persone colpite in base alla loro nazionalità." Maurizio Chierici: Quell'Umanità Spazzatura (pdf)
"Settant'anni fa il Papa brianzolo osò ringhiare al Duce «siamo tutti spiritualmente semiti», intuendo la china che si prospettava dopo lo scollinamento razziale. Oggi i figli di Abramo non dovrebbero dirsi tutti spiritualmente nomadi?" Alberto Melloni: Quella lezione di Pio XI « siamo tutti nomadi» (pdf)
Livia Turco: L'Immigrazione non è Reato (pdf)
"Si è voluto che ci fosse il problema, da gestire in modo opportuno e forse funzionale a certa politica di bassa lega, ammassando e facendo vivere questa povera gente in campi che sono un'imitazione degli stalag di sinistra memoria, lasciando da parte l'esperienza eccelsa in questo campo accumulata, ad esempio, da don Virginio Colmegna e dall'Opera Nomadi - a Milano la sede di quest'ultima fu oggetto di vandalismo nel dicembre 2003. Per sedentarizzarli basterebbe restituire loro le case, i terreni e i permessi di accampamento, che ammontano alla cifra quasi incredibile di 10mila unità, confiscati nel periodo fascista e avvolti nel più completo silenzio dopo la Seconda guerra mondiale." Herman Vahramian: Zingari, la vera storia (pdf)
"Per anni, sul piano del discorso politico, della comunicazione di massa e della mentalità collettiva, i diversi attori (partiti, media, agenzie che orientano il senso comune) hanno rispettato, più o meno, un patto di «civiltà pubblica», fondato su vincoli e interdizioni linguistiche, forme di autocontrollo e di autolimitazione." "hanno evitato - talvolta malamente, spesso ipocritamente - di confondere tra «singoli colpevoli e intere comunità»" "Ma se e quando quel patto di civiltà viene rotto unilateralmente, è difficile sottrarsi al rischio di una mobilitazione xenofoba. Questo è accaduto, appunto, nell'ultimo semestre, a partire dall'omicidio di Giovanna Reggiani a Roma, a opera di un romeno." "il discorso pubblico del razzismo è stato sdoganato. La parola «razzista» non è più tabù: e non si tratta di una conquista di libertà." Luigi Manconi: La politica e i «razzismi possibili» È caduto l'ultimo tabù (pdf)
LOTTA ALLE MAFIE 23 Maggio: Strage di Capaci - Giovanni Falcone, Francesca Morvillo, Vito Schifani, Antonio Montinaro, Rocco Di Cillo. Sono passati 16 anni da quella strage. No, non è stata solo la mafia!
La «mafia devota» è dunque il traguardo di un cammino che scandaglia la contiguità di mondi che nulla dovrebbero avere in comune e che, invece, sembrano esser andati avanti come due parallele che più d'una volta si sono incontrate: Chiesa, religione e Cosa nostra". Francesco La Licata: Tra mafia e religione un intreccio devoto (PDF)
FEDE E SPIRITUALITA' "Siamo, dunque, davanti a un originale «canto della vita» nel quale domina il timbro della crisi ma non si cancellano i fiori di felicità e di piacere che qua e là occhieggiano nel panorama dell'esistenza" "Qohelet è ... la testimonianza di un Dio povero che ci è vicino, non in virtù della sua onnipotenza, ma della sua «incarnazione», ed è in questa fratellanza che salva e si rivela. Così, in modo paradossale, Qohelet anticipa il Cristo sofferente e desolato, fratello dell'umanità eppure salvatore glorioso." Gianfranco Ravasi: Qohelet, c'è una luce nella crisi dell'uomo (PDF)
"UOMINI E PROFETI" - racconta le origini della Chiesa apostolica
armena: con lo studioso Boghos Levon Zekiyan leggiamo i testi di un
vescovo dell'antica Armenia, Nerses di Lambron, che già nel XII secolo
tentò di spegnere le divisioni dei cristiani, affermando le ragioni
dell'ecumenismo. Letture "Alle origini della spiritualità armena" contro la malattia nascosta (audio - mp3)
Non esiste fede se non insieme alla speranza, ovvero al camminare, domani non è lo stesso di oggi, e alla carità cioè all'impegno per gli altri, per tutti." "Chi dubita cammina, chi è certo sta fermo. Noi cristiani dobbiamo stare molto attenti a non fare l'equazione fede uguale certezza. Fede è uguale speranza, carità, amore." "lo non penso alla Chiesa come struttura gerarchica, ma come incontro di credenti pieni di carità che sono chiesa ma non quella ufficiale che trovi nell'elenco del telefono. Questa chiesa che incontri qua e là si trova un po' dappertutto. Nei posti più impensati e meno strutturati." intervista a Filippo Gentiloni a cura di Silvia Petitti in Oreundici n. 5 del maggio 2008: Credere è camminare (pdf)
Nel corso di un convegno dedicato all'urgenza profetica, storici, militanti e teologi hanno dibattuto dell'attualità del profetismo, e sottolineato l'importanza di ritrovare a tutti i livelli l'ispirazione profetica. "Le Chiese hanno avuto un'evoluzione verso un ripiegamento identitario, nota lo storico Bruno, il loro rapporto con la società laica è conflittuale, l'ecumenismo è bloccato. La dimensione profetica è messa sotto il moggio." " ha ricordato il prete brasiliano Oscar Beozzo, specialista delle comunità di base, quando la Chiesa non dà più la priorità ai più poveri, essa perde la sua dimensione profetica." Service Religions in La Croix del 21 maggio 2008: Il profetismo cerca una nuova via
INCONTRI / segnalazioni
LA FRATERNITA' CARMELITANA DI POZZO DI GOTTO (ME) promuove Settimana Biblica - Lectio divina: IL LIBRO DEL PROFETA ISAIA (capp. 40- 66)
CHIESA E SOCIETA' / Interventi ed opinioni
CARLO MARIA MARTINI
"Il coraggio e le forze non sono più molto grandi" Sulla tendenza a prendere le distanze dal Concilio, sulle donne nella chiesa, sulle moschee e sul velo: da un dialogo con il cardinale milanese Carlo Maria Martini. "Per quanto riguarda la guida della Chiesa, chiedo di avere pazienza. Scoprirà sempre più le capacità delle donne. Bisogna considerare il fatto che le diverse Chiese hanno su questo argomento tempi e velocità differenti. La nostra Chiesa è un po' timorosa." intervista al cardinal Martini a cura di Georg Sporschill in Die Presse del 22 maggio 2008: "La nostra Chiesa è un po' timorosa" (pdf)
"C'è stato un tempo - racconta - in cui «ho sognato una Chiesa nella povertà e nell'umiltà, che non dipende dalle potenze di questo mondo. Una Chiesa che concede spazio alle gente che pensa più in là. Una Chiesa che da coraggio, specialmente a chi si sente piccolo o peccatore. Una Chiesa giovane. Oggi non ho più di questi sogni. Dopo i settantacinque anni ho deciso di pregare per la Chiesa»" "Il celibato, spiega, deve essere una vera vocazione. Forse non tutti hanno il carisma. Affidare ad un parroco sempre più parrocchie o importare preti dall'estero non è una soluzione. «La Chiesa dovrà farsi venire qualche idea. La possibilità di ordinare viri probati (cioè uomini sposati di provata fede, ndr) va discussa». Persino il sacerdozio femminile non lo spaventa." "Chi dirige la Chiesa, sottolinea, oggi può «indicare una via migliore dell'Humanae Vitae»" "Gesù dice di più: «Ama il tuo prossimo perché è come te». Da lì sorge l'imperativo a praticare giustizia. È terribile, insiste Martini, invocare magari Dio nella costituzione europea, e poi non essere coerenti nella giustizia." Marco Politi: Il testamento del cardinale (pdf)
"La solitudine nella decisione per trattare dei temi della sessualità e della famiglia non è mai una cosa buona, ritiene quarant'anni dopo (l'Humanae vitae). Augura un altro sguardo e sollecita il papa attuale a redigere una nuova enciclica sulla sessualità, di indicare una via migliore rispetto a quella dell'Humanae vitae" Henri Tincq in Le Monde del 22 maggio 2008: Lezione di "riforma" del cardinal Martini alla sua Chiesa (pdf)
"È il cardinale Martini. Nessuna sorpresa se anche oggi ci parla di chiesa povera e umile, del sacerdozio di uomini sposati (viri probati) e di donne (le diaconesse del Nuovo Testamento), di superamento dei tabù sessuali di Paolo VI, Wojtyla e Ratzinger (Humanae vitae), di comprensione per omosessuali piuttosto che di condanna, di preghiere insieme al credente di altra religione, di dialogo senza prevenzione col non credente, di non cercare sempre "il nemico", di rimuovere il morbo mentale dello scontro di civiltà. Cara signora, se sapesse che tifo ho fatto quel pomeriggio di qualche anno fa, io che non c'entravo niente, perché lo eleggessero papa". Federico Orlando: Lezione di "riforma" del cardinal Martini alla sua Chiesa (pdf)
"In tedesco parla di Lutero, "il più grande riformatore, cui l'amore per le Sacre Scritture ispirò buone idee"; e anche se considera "problematico" il fatto che Lutero abbia "tratto da riforme e ideali necessari un sistema proprio", Martini riconosce che la chiesa contemporanea "se ne è lasciata ispirare per dar corso al processo di rinnovamento del Concilio Vaticano II, dischiudendo per la prima volta ai cattolici il tesoro della Bibbia su basi più larghe". E insiste sul nuovo rapporto col mondo, giudicando "il movimento ecumenico una conseguenza della Riforma" sino a rivendicare l'esegesi biblica come elemento chiave della rievangelizzazione che la chiesa è chiamata ad affrontare." Marina Valensise: Il cardinal Martini e "le buone idee" di Lutero per il Concilio (pdf)
HANS KUNG "La Dominus Iesus è soltanto uno dei documenti, pubblicato sotto Papa Wojtyla, che segnano una tappa verso una restaurazione dello status quo ante Concilium. E' una grande tragedia per la Chiesa di oggi che essa non riesca ad avanzare sulla via del Vaticano II e che a Roma continuino a fare di tutto per bloccare il rinnovamento, a bloccare il processo unitario ecumenico con i protestanti e con gli ortodossi." intervista ad Hans Küng a cura di Giancarlo Bosetti: Quando il Papa mi delude (pdf)
"Avvenire" risponde criticando anche il cardinal Carlo Maria Martini, senza mai nominarlo, in perfetto stile ecclesiastico. Non abbiamo certamente bisogno di questa "informazione". AVVENIRE: Hans Küng e le riforme della Chiesa (pdf)
RAPPORTI CON L'ISLAM "Era stato allora chiesto alla Commissione dottrinale di redigere una nota sulle differenze teologiche nell'approccio a Dio dei cristiani e dei mussulmani... Dopo aver ricordato che cristianesimo e Islam sono religioni monoteiste, sottolinea le differenze dogmatiche (Trinità, Incarnazione, Crocifissione, Corano come testo increato...) " questa nota ... dà dei punti di riferimento aprendo un cammino di scambio. Sottolinea le differenze, ma fornisce anche punti d'appoggio" intervista a Christophe Roucou in La Croix: "La nota dei vescovi sull'Islam chiarisce la posizione della Chiesa" (pdf)
"Innegabilmente, la Chiesa cattolica indurisce il tono nei confronti dell'Islam. In tre anni di pontificato di Benedetto XVI, è entrata nella realtà dei fatti una nuova cultura del dialogo con le altre religioni il cui principio è: chiarezza su ciò che accomuna e... su ciò che differenzia." "la svolta è fatta. Sulla lunghezza d'onda di una nuova linea cattolica. La posta in gioco supera di gran lunga l'ambito dei teologi. In un contesto di tensioni geopolitiche (11 settembre 2001, Palestina, Iraq, Libano...) e sociali (immigrazioni in Europa), la chiarezza teologica, se fosse percepita come un irrigidimento, potrebbe comportare spiacevoli conseguenze politiche. Jean-Marie Guénois in La Croix: Svolta (pdf)
"Vi sono segnali importanti di una crescente apertura del mondo islamico al dialogo con le altre religioni: non soltanto col cristianesimo, ma anche con l'ebraismo...Sarebbe utile (...) che al dialogo «interreligioso» si affiancasse un «dialogo intrareligioso» ... Arrigo Levi: Chiesa-Islam. Il dialogo di Doha (pdf)
"Andare in giro con il Vecchio e il Nuovo Testamento in borsa non sembra un attentato alla tolleranza. Invece è gesto sommamente imprudente: equivale a «incitare o utilizzare mezzi illeciti tendenti a convertire un musulmano a un'altra religione». Che in Algeria è un delittuoso intrigo, e di quelli grossi." Domenico Quirico: L'algerina con la Bibbia nella borsa (pdf)
"Il problema è lo statuto del Corano, che la tradizione islamica considera come increato, parola inalterabile di Dio nella sua stessa lettera. Se ci si ferma qui, non c'è modo di lavorare sulla parte di testo che si vuole rendere neutra. Una parte che deve essere contestualizzata e ritenuta superata, perché evidentemente appartiene a un momento storico e ad una condizione sociale molto precisa, quella del patriarcato. Per questo motivo mi sembra essenziale restaurare la tesi del Corano creato, attingendo soprattutto nella storia del pensiero islamico che è un giacimento molto prezioso." intervista a Abdelwahab Meddeb: Le parabole contro il post-islam (pdf)
LAICI ..."ma chi sono in realtà i laici oggi, se i cosiddetti laici si trovano così spesso impegnati a difendere valori cristiani (veri o presunti tali, per tradizione) mentre i cosiddetti praticanti si trovano spesso a difendere gli spazi della laicità?" Sandro Fazi in Notam n. 308 del 19 maggio 2008 (Lettera agli Amici del gruppo del Gallo di Milano): quando i media parlano di religione (pdf)
"I cristiani di oggi come quelli di ieri sanno che lo Spirito li chiama verso cose nuove. Hanno il diritto di aspettarsi dall'istituzione che li illumini, li incoraggi, li accompagni e coordini le loro audacie" "Se il papa è solo il guardiano del passato, se i vescovi sono solo incaricati del mantenimento dell'ordine, se i parroci sono solo incaricati di offrire dei servizi religiosi a un popolo senza appetito... quale Pentecoste possiamo festeggiare?" "Sì, il Concilio è stato per noi un momento in cui la Chiesa aveva ritrovato l'audacia dell'innovazione. (...) Qualcuno ci ha ricordato che il Concilio non aveva cambiato niente e che la Chiesa manteneva la sua tradizionale andatura. Che Dio era lontano, in alto, e non in mezzo a noi." Jacques Noyer in Témoignage Chrétien n. 3300 del 15 maggio 2008: Dove soffia lo Spirito? (PDF)
LA NUOVA BIBBIA DELLA CEI "Il testo Cei, forte della mediazione del lezionario, giustamente ha prevalso. E ha lasciato la Bibbia ove oggi essa è nella fede e nella cultura: diffusa dalla liturgia, ma esiliata dall'insegnamento scolastico comune; centrale nella formazione dei seminaristi, ma predicata nella più orgogliosa ignoranza del dato esegetico. La pubblicazione di una nuova Bibbia in italiano, che l'episcopato offrirà al suo primate Benedetto XVI fra otto giorni, riconosce tutte queste sfide e le legittima. Le pone nell'agenda della cultura che lì sente risuonare ciò che la impasta e che essa beatamente ignora. Le iscrive nell'agenda della chiesa, che lì ascolta la Parola, norma della sua forma e della sua riforma. Alberto Melloni: parole, storia, fede: ecco la nuova bibbia (PDF)
CONCILIO VATICANO II Nell'epistolario del vescovo brasiliano Helder Camara le resistenze della curia nei confronti degli elementi progressisti "il primate belga cardinale Suenens, prevedeva fin dall'ottobre del '65 che "se la curia continuerà a essere la stessa metterà a rischio tutto lo spirito del Vaticano II; il pericolo di persecuzioni contro i "progressisti" e contro coloro che si battono per una curia rinnovata sarà reale»" "(Camara) Considera letale l'atteggiamento "di chi si presenta come il possessore del monopolio della verità e di chi pretende di ricostruire la cristianità alla moda del mondo medioevale occidentale." In anticipo sui tempi, profetizza che il Papa chieda perdono agli Ebrei, preghi coi musulmani, ascolti anche gli Atei, si circondi di un consiglio di vescovi e veri laici ("non clericali") per governare la Chiesa." "Dopo oltre 40 anni la sua domanda riecheggia: «Chi ha detto che l'era costantiniana è finita?» Giancarlo Zizola in Il Sole-24 Ore del 18 maggio 2008: Sabotaggio al Concilio (PDF)
BENEDETTO XVI Alla celebrazione del Corpus Domini: i cristiani non si inginocchiano a altri poteri "«Adorare il Dio di Gesù Cristo, fattosi pane spezzato per amore - afferma BenedettoXVI - è il rimedio più valido e radicale contro le idolatrie di ieri e di oggi». «Inginocchiarsi davanti all'Eucaristia è professione di libertà: chi si inchina a Gesù non può e non deve prostrarsi davanti a nessun potere terreno, per quanto forte»" OMELIA Solennità del Santissimo Corpo e Sangue di Cristo - Santa Messa e Processione Eucaristica UDIENZA del 21 maggio 2008, Romano il Melode
Roberto Monteforte: Il Papa: il progresso non può bastare (pdf) Luigi Accattoli: Il Pontefice richiama i giovani «Non seguite i miti e le mode» -----------------------------------------------
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__________________________________________________ AVVISI: 1) La newsletter è settimanale;
2) Il servizio di "Lectio" a cura di fr. Egidio Palumbo é sospeso per la pausa estiva;
3) Il servizio omelia di P. Gregorio on-line (mp3) alla pagina http://digilander.libero.it/tempodipace/l_omelia_di_p_Gregorio.htm
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