XXI Edizione

L'altra faccia della medaglia

E’ da diverso tempo che la nostra cara Ortona si trova in uno stato di preoccupante immobilità.

Il ridente paesino della Valle del Giovenco, raccolto su una montagna da cui, come un piccolo principe, sembra dominare la vallata, spettacolo di colori in autunno, piccolo presepe d’inverno, rigoglio di verde a primavera, è fermo nelle sue attività e nelle sue iniziative.

La faccia “bella” della medaglia si è oscurata, perché è l’altra faccia che prevale.

Non basta il forte legame che unisce residenti e non alle sue feste tradizionali a far vivere questo nostro paese. L’ottimo sarebbe che vi si creassero occasioni di lavoro: non si andrebbe altrove a cercare occupazione e forse le sue silenziose strade tornerebbero ad animarsi perché ci sarebbero più residenti e quindi, più vita. Intanto, nell’attesa e nella speranza che si attuino “…interventi infrastrutturali e sociali razionali e quant’altro necessario alle esigenze dell’intera comunità”, si dovrebbe cercare di mantenere quello che già c’è, come l’Associazione Pro – Loco, la Corale Folkloristica, il Gemellaggio.

Per non vedere più prevalere l’altra faccia della medaglia, quella amara, è importante avere una fondamentale consapevolezza: nessuna bella iniziativa potrà continuare ad esistere e nulla di nuovo si potrà creare per Ortona fino a quando non si metteranno da parte i rancori personali, le invidie, il pettegolezzo ed i pregiudizi.

Ora più che mai è necessario l’impegno di tutti, ciascuno per quello che può fare; ora più che mai servono poche parole e molti fatti.

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Il Gemellaggio tra Ortona dei Marsi e il paese francese di Sauvigny le Bois, importante occasione di conoscenza e scambio di culture, usi e costumi. Speriamo che la volontà di “andare avanti” permetta di superare la fase di arresto che questa iniziativa sta vivendo.

La festa al Santo Patrono Generoso nel 250° anniversario dell’ingresso ad Ortona delle Sue spoglie mortali: un’emozione che si rinnova, forte ed intensa ogni volta, davanti a quella Statua così “Maestosa e Affascinante” e, che, quando Si affaccia sul sagrato della Chiesa “sembra quasi toglierti il fiato”.

Le Elezioni amministrative 2006 sono state una competizione elettorale estremamente combattuta: dalla preparazione delle liste alla ricerca del consenso, dall’attesa del risultato all’accettazione dello stesso. Fibrillazioni, tensioni, certezze ed incertezze dei candidati e degli elettori prima, durante e dopo  le giornate di voto.

Ferragosto: la spettacolare processione che conduce la Madonna dell’Assunta da Sulla Villa ad Ortona e l’attaccamento verso questa Mamma espresso in un insolito quanto delizioso regalo, preparato per Lei, con estrema cura, dal popolo ortonese.

L’estate ortonese 2006: un lungo periodo, scarsamente vivacizzato da eventi significativi, nel quale hanno brillato la mancanza di iniziative nella progettazione e realizzazione di manifestazioni che coinvolgessero l’intera comunità.

In un’intensa manifestazione d’affetto che esprime attaccamento alle proprie radici, alla propria terra e alle sue tradizioni, riviviamo le emozioni che regala il 7 settembre, il giorno che si trova nel mezzo, tra l’inizio e la fine delle feste più importanti del nostro paese.

L’Otto Settembre ortonese non è solo consuetudine, diventa una peculiare alchimia che nasce quando la tradizione incontra la bellezza: “La bellezza che non stanca” perché “Non puoi stancarti di tornare ad Ortona”.

Dover essere sul luogo di lavoro o “fisicamente” immersi nelle occupazioni quotidiane quando Ortona sta vivendo le feste di settembre: diventiamo partecipi del turbinio di pensieri e di emozioni che suscita la sofferenza di questa lontananza dal racconto di chi l’ha vissuta.

La novità di questa estate ortonese è stata l’arrivo dell’orso nel centro abitato di Ortona. Curiosità, paura, rabbia, iniziative assunte per affrontare e gestire questa non facile convivenza.

Una giovane penna, pensando ai giorni trascorsi ad Ortona, dà voce ai suoi pensieri e nasce… una poesia di sentimenti… un canto d’amore con Ortona e per Ortona.

L’angolo della poesia parla delle amicizie forti che durano nel tempo, del dolore straziante e muto di chi sopravvive al proprio figlio, della forte emozione della notte che chiude le nostre feste, dell’amore.

L'Angolo della Poesia

  La foto  (Vincenzo Buccella)

  Nessuna risposta  (Vincenzo Buccella)

  VIII-IX - Esterno notte  (Vincenzo Buccella)

  Autunno  (Tito L. Crisi)