UN LEGAME PERICOLOSAMENTE IN FASE DI STALLO

Il processo di crescita del Gemellaggio, dopo un meraviglioso ed impegnativo lavoro, rischia di fermarsi irrimediabilmente.

 

Nei giorni dal 28 aprile al Primo maggio 2006 Ortona è stata il teatro di un evento di grande significato socio - culturale: il Gemellaggio tra il Comune di Ortona dei Marsi e il paese francese di Sauvigny le Bois.

Un progetto iniziato circa tre anni fa e coltivato dal suo principale organizzatore, Remo De Matteis, con impegno, convinzione e costanza, dopo essersi sviluppato in diverse tappe, si è completato nei suoi “aspetti formali” per diventare, almeno nelle intenzioni dei suoi organizzatori, il punto di partenza di futuri ricchi scambi culturali.

 

In questi quattro giorni il Comune di Ortona ha ospitato alcuni abitanti di Sauvigny le Bois e il Comitato Esecutivo gemellaggi ha cercato di organizzare un soggiorno che fosse ospitale almeno quanto l’accoglienza che i francesi avevano riservato alla delegazione italiana recatasi in Francia alla fine di settembre del 2005.

 

L’arrivo della delegazione, nove persone in tutto, era previsto intorno alle 11,30 di venerdì 28 aprile ma il cielo di venerdì mattina, completamente coperto di nuvole, non ha dato un bel risveglio.

Un gruppo di volontari aveva appuntamento davanti la casa comunale alle ore 08,30 per preparare una festosa e simbolica scenografia e, nonostante una pioggerellina molto fastidiosa, tutti si sono dati da fare per realizzare una bella accoglienza. Nastri, bandiere e bandierine con i colori del tricolore francese e di quello italiano e palloncini variopinti hanno ornato il balcone della casa comunale, piazza Marconi, gli alberi lungo Via Roma e l’ingresso del paese.

Nonostante che la pioggia diventasse sempre più intensa, un discreto numero di ortonesi si è comunque raccolto vicino a “Ca’ di Giulietto” e all’ingresso del paese e ha atteso l’arrivo degli ospiti. Alle 12,20 circa un pulmino bianco con le bandiere tricolore posizionate fuori dai finestrini e un festoso suono di clacson è entrato ad Ortona. Gli applausi dei presenti e i colpi di sparo hanno accolto ed accompagnato la delegazione lungo via Roma; una volta giunta davanti al Comune, la delegazione è stata salutata dal Sindaco che ha omaggiato con dei bellissimi bouquet di fiori tutte le signore e signorine francesi. A questo punto, in un raccolto e commovente silenzio, la banda di Collarmele ha suonato l’Inno francese e poi l’Inno italiano. Il benvenuto si è concluso con una bellissima batteria pirotecnica.

 

Mentre gli ortonesi sono tornati nelle proprie case, essendo ormai arrivata l’ora del pranzo, i francesi hanno visitato l’interno del Comune. Qui, ai membri del Comitato Esecutivo e ai rappresentanti dell’Amministrazione Comunale si è affiancato un singolare accompagnatore che ha destato la curiosità e la simpatia dei francesi; mi riferisco ad uno dei nostri ortonesi veraci, Giulio Venti, il quale è venuto in mezzo agli ospiti e ha raccontato loro di essere stato in Francia anche lui, precisamente a Parigi. Dopo un affettuoso applauso la Presidente del Comitato Esecutivo Francese ha regalato a Giulio un cappellino con su scritto “Ortona dei Marsi - Sauvigny le Bois” e Giulio è andato via contento e orgoglioso di questo piccolo omaggio.

 

Terminata la visita al Comune, un abbondante e ricco pranzo ha rifocillato francesi e accompagnatori. I pranzi e le cene di questi quattro giorni sono stati dei momenti di conoscenza molto importanti e pieni di allegria. I francesi hanno apprezzato molto la cucina italiana, - e come non avrebbero potuto! -, l’abbondanza delle porzioni e il gran numero di portate; intorno alla tavola hanno e abbiamo cercato di comunicare, piccolo vocabolario sempre alla mano, cercando di rispolverare i ricordi scolastici del francese imparato nelle Scuole Medie di Ortona e nelle scuole superiori; così abbiamo conosciuto il Sindaco di Sauvigny le Bois, agricoltore a “livello industriale”, esperto di agricoltura biologica e produttore e venditore di lenticchie, un simpaticissimo postino in pensione, una coppia di insegnanti, due studentesse adolescenti, due preparatrici di farmaci; nei discorsi più complessi siamo stati “salvati” da un insegnante di francese, il Prof. Ferdinando Antonangelo, il quale con grande disponibilità ci ha accompagnato in tutti e quattro i giorni di soggiorno degli ospiti francesi ed è stato il nostro impeccabile ed insostituibile traduttore.

 

Terminato il pranzo gli ospiti sono stati accompagnati presso le abitazioni dove in questi giorni avrebbero pernottato: due messe a disposizione da famiglie ortonesi, altre due da famiglie di Carrito. All’occorrente per la prima colazione, che si era provveduto a portare presso queste abitazioni, si sono aggiunti i dolci preparati dai proprietari delle stesse, e anche in questo l’ospitalità della nostra gente è stata ammirevole.

 

La pioggia, caduta per tutto il pomeriggio, ha disturbato la visita per le frazioni del nostro Comune; dopo un’abbondante cena, siamo andati tutti a dormire per essere freschi e riposati per la gita del giorno dopo, destinazione Roma.

 

I francesi avevano espresso il desiderio di visitare la Capitale e li abbiamo accontentati con grande piacere. Purtroppo anche a Roma la pioggia ci ha accompagnato per tutta la giornata ma i nostri ospiti, così entusiasti di visitare la città, quasi non si sono accorti del cattivo tempo. Considerato che per visitare Roma non basta di certo un giorno, abbiamo cercato di vedere i luoghi più rappresentativi della Capitale e, mentre percorrevamo Piazza del PopoIo, un tratto di Via del Corso, Piazza Navona e Piazza Venezia, i nostri amici ascoltavano con molta attenzione le spiegazioni date dalla nostra guida, il Prof. Antonangelo. Tutti sono stati fortemente colpiti dalla maestosità dei monumenti e sono rimasti assolutamente senza parole quando siamo entrati all’interno della Basilica di S. Pietro.

Al ritorno da questa bella ma faticosa giornata romana pensavamo che gli ospiti sarebbero stati stanchi ma… assolutamente no. Dopo un’allegra e, come sempre, abbondante cena, hanno accolto con molto piacere l’invito alla festa di 18 anni di un membro del Comitato Esecutivo, festa che si stava svolgendo a Carrito e, perfettamente a loro agio, si sono divertiti, hanno brindato e ballato con allegria fino a tarda ora.

 

Il giorno seguente, domenica 30 aprile 2006, è stata la giornata delle cerimonie ufficiali che hanno raccolto intorno ai francesi non solo numerosi ortonesi ma anche gli abitanti delle frazioni.

La mattina gli ospiti si sono intrattenuti con le persone scese in piazza prima della messa domenicale; la disponibilità di tutti e il piacere di comunicare hanno quasi annullato la diversità di lingua e così, dopo una chiacchierata con alcuni ortonesi in Piazza Marconi e una passeggiata per Via Piano e Via Melonia, ci si è ritrovati nella birreria del paese ancora a chiacchierare e a gustare una gradita colazione che alcuni ortonesi hanno voluto offrire ai francesi e a tutti i loro accompagnatori. Particolarmente simpatica la scena del signore ortonese che, avendo lavorato in Francia per qualche tempo, ha cominciato a dialogare con gli ospiti nella loro lingua e, sostituendo il nostro traduttore ufficiale, ha tradotto loro quello che un suo amico stava dicendo in italiano!

 

Terminata la celebrazione della Santa Messa, da piazza S. Giovanni Battista si è snodato un corteo diretto verso l’ingresso del paese: in testa al gruppo due signori ortonesi hanno portato rispettivamente una corona di fiori e una piantina di quercia su cui era stato legato un piccolo nastro con i colori della bandiera francese.

Dopo aver onorato i nostri Caduti depositando la corona di fiori ai piedi del Monumento che li ricorda, l’attenzione dei presenti si è spostata verso un lungo palo in ferro battuto sulla cui sommità era stata posta una bandiera con il tricolore italiano; il Sindaco di Ortona dei Marsi, affiancato dal Sindaco di Sauvigny Le Bois, ha tolto il nastro tricolore ed è apparsa una targa su cui è scritto “Parco Sauvigny Le Bois”: i francesi hanno intitolato una strada di Sauvigny Le Bois ad Ortona dei Marsi, e noi abbiamo contraccambiato il gradito regalo intitolando con il nome del paese francese i cosiddetti “Giardinetti”. A questo gesto è seguito quello del Sindaco di Sauvigny Le Bois che ha piantato la piccola pianta di quercia che il paese francese ha voluto regalare ad Ortona richiamando l’immagine della quercia che è contenuta nello stemma del nostro Comune. Terminata questa commovente cerimonia il corteo si è sciolto con l’invito rivolto a tutti i presenti di ritrovarsi nel tardo pomeriggio presso la Sala Consigliare per prendere parte alla cerimonia ufficiale di Gemellaggio.

 

Intanto, intorno alle ore 16,00, abbiamo accompagnato la delegazione francese a Pescina, città natale del Cardinale Mazzarino, personalità politica di rilievo nella Francia del XVII secolo; precisamente ci siamo recati presso la Casa Museo Mazzarino e qui i nostri amici hanno potuto visitare una ricca biblioteca nonchè il Museo vero e proprio dove sono esposti molti documenti riguardanti la vita e le opere del Cardinale Mazzarino. 

 

Alle ore 19,00 la Sala Consigliare si è riempita di gente. La cerimonia ha avuto inizio con il discorso tenuto da entrambi i Sindaci i quali hanno sottolineato l’importanza e le finalità dei Gemellaggi considerati quali uno dei tanti strumenti che potrebbero dare concretezza all’Unione Europea. A questo punto è stata data lettura del documento ufficiale di Gemellaggio, scritto sia in italiano che in francese, letto da ciascun Sindaco nella propria lingua e sottoscritto da entrambi i Sindaci; la bellissima cerimonia si è conclusa con lo scambio dei regali: una grande conca, riempita di margherite confezionate con i confetti di Sulmona e raffiguranti il tricolore italiano, è stato il regalo che il nostro Comune ha fatto al Comune di Sauvigny Le Bois; tante piccole conche guarnite con margherite e spighe di confetti sono state gli omaggi per i componenti di tutta la delegazione francese; a tutto ciò si è aggiunto un piccolo fascicolo contenente fotografie ed articoli informativi su Ortona e una scultura in pietra, rappresentante gli stemmi di entrambi i comuni, offerta da uno scultore ortonese. Belli e graditi anche i regali preparati per noi dai francesi, tra cui del buonissimo vino della Borgogna che è stato successivamente gustato nel piccolo rinfresco tenutosi presso il Centro Anziani.

Mentre tutti i presenti dalla Sala Consigliare si stavano spostando verso il Centro Anziani, una bella batteria pirotecnica ha colto di sorpresa tutti ed è piaciuta molto agli ospiti francesi.

Nel corso del rinfresco ancora una volta gli ospiti con molta facilità di comunicazione, nonostante la diversità di lingua, si sono intrattenuti a parlare con la gente ortonese; durante la serata, invece, i giocatori dell’Ortona 2000, riuniti a festeggiare l’ennesima vittoria del campionato 2005 - 2006, hanno fatto amicizia con le due ragazze francesi e ad una di loro, molto appassionata di calcio, hanno regalato una maglia dell’Ortona 2000 con tutti i loro autografi. E’ stato un gesto molto bello, che la giovane ospite ha mostrato di gradire indossando immediatamente la maglia e mostrandola a tutti.    .

 

Il Primo maggio, ultimo giorno di soggiorno dei nostri ospiti, i francesi hanno potuto ammirare la bellezza delle nostre montagne; in un interessante giro turistico hanno visitato Scanno, che è piaciuto moltissimo, Pescasseroli e Passo Godi. Finalmente, dopo tre giorni di cattivo tempo, il cielo sereno ha reso ancora più bello un itinerario che i francesi hanno apprezzato molto. La giornata si è conclusa con una visita alla Torre medioevale e una passeggiata per le ruve di Ortona. Prima della cena, i nostri amici hanno completato la visita dei locali ortonesi e, dopo la birreria ed il ristorante, hanno visitato anche Ca’ d’Alfonso dove non hanno potuto sottrarsi dall’assaggiare un bicchierino di marsala….il liquore è piaciuto tanto che abbiamo deciso di regalare loro un bottiglione di marsala!

 

Il giorno dopo, alle ore 08,00, i nostri ospiti con il loro pulmino bianco carico di tante “belle cose”, sono ripartiti alla volta della Francia. Contenti, soddisfatti e dispiaciuti di dover andare via, hanno più volte ringraziato per la grande ospitalità ricevuta.

 

Nei giorni in cui i francesi sono stati ospiti del nostro Comune mi ha colpito l’ospitalità delle persone, la voglia di comunicare, la partecipazione alle varie cerimonie: tutto ciò allora mi ha fatto pensare e sperare in uno sviluppo in positivo di questo progetto, oggi invece, purtroppo, non posso dire altrettanto.

Se è stato importante tessere le relazioni che hanno portato alla nascita di un gemellaggio, ora bisogna saper coltivare queste relazioni e, soprattutto, saper creare le occasioni di sempre nuovi rapporti che siano, secondo lo spirito che deve animare un tale progetto, occasione di scambio di conoscenze e di cultura tra i paesi protagonisti del gemellaggio stesso.

Attualmente il gemellaggio non è nulla di tutto ciò.

In base all’art. 7 del Regolamento Comitato Gemellaggi, il Comitato Esecutivo sarebbe decaduto novanta giorni dopo lo scioglimento del Consiglio comunale che lo ha nominato. Ciò significa che da un punto di vista formale, essendo trascorsi i predetti novanta giorni, l’attuale Comitato Esecutivo gemellaggi è decaduto; purtroppo, però, il problema non è solo formale ed è sorto ancora prima di tale decadenza. Quando, infatti, nelle more della stessa, si sono avute le dimissioni di Remo De Matteis, Presidente del Comitato Esecutivo, nessuno dei suoi membri, tra cui la sottoscritta, in vista di una eventuale riconferma del Comitato uscente da parte della nuova amministrazione, si è dichiarato disponibile a “candidarsi” alla carica di Presidente; ciò è accaduto perché, per ragioni personali o per impegni lavorativi, nessuno di noi si è sentito in grado di assumere un ruolo così determinate e così oneroso o, comunque, tutti abbiamo ritenuto di non poter svolgere un tale incarico nel migliore dei modi. Nella speranza di coinvolgere altre persone sono stati rivolti numerosi inviti alla popolazione, al fine di attuare un utile avvicendamento, ma non si è avuto alcun riscontro perchè nessuno ha dato la propria disponibilità a far parte del Comitato Esecutivo gemellaggi.

Alla luce di tutto ciò si rende necessario fare delle valutazioni e, per questo motivo, a breve avremo una riunione con il nostro Sindaco per prendere decisioni sul futuro del Gemellaggio tra Ortona dei Marsi e Sauvigny le Bois.

 

La popolazione residente nel Comune, soprattutto ad Ortona, è prevalentemente anziana; ciò significa che la stessa può essere coinvolta negli eventi ma difficilmente può essere parte attiva nell’organizzazione degli stessi. Coloro invece che potrebbero essere parte attiva o non sono interessati o, se lo sono, sono pochi e questo ridotto numero impedisce di attuare quell’avvicendamento che, in qualunque iniziativa, è indispensabile e necessario, per prevenire i momenti di stanchezza e per dare spazio a nuove idee.

Il risultato finale di tutto ciò è una situazione di pericoloso stallo che ora sta riguardando l’iniziativa del Gemellaggio, ma che si è già “abbattuta” sulla nostra Associazione Pro – Loco e sull’Associazione Corale Folkloristica Ortona dei Marsi, l’una e l’altra ferme ormai da tempo.

Credo che tutti dovremmo essere più attivi e meno critici, o critici per costruire ma non per giudicare, dividere e distruggere. Essere attivi significa impegnare parte del proprio tempo libero per gli interessi del paese, essere persone di buona volontà, assumersi responsabilità; significa anche, inevitabilmente, essere esposti a critiche purché, lo ribadisco, siano costruttive. Alla base di tutto, però, deve esserci l’unione e il rispetto tra le persone, perché dall’unione nasce la collaborazione e una collaborazione sincera può realizzare grandi progetti, anche i più impensabili. Se tali considerazioni, da personale manifestazione di pensiero racchiusa in questo scritto, si realizzassero nella nostra Ortona, forse Ortona comincerebbe a svegliarsi dal pericoloso torpore che da diverso tempo l’avvolge.

 

                                                                                                                                                             Letizia

 

 

su Alcuni Momenti le foto della manifestazione