Istituto Tecnico Commerciale "G. Calò" 
 Francavilla Fontana (Br)

ANALISI TECNICA


L' analisi  tecnica si fonda sulla teoria secondo cui il mercato tende a muoversi mediante cicli , e cerca di conseguenza di individuarli al fine di anticipare i movimenti di prezzo e valutare il momento migliore per entrare o uscire dal mercato(timing) , quindi , è un valido supporto alle decisioni operative d' investimento.Operare , infatti , attraverso i precisi obiettivi di prezzo e di tempo evita di trovarsi in situazioni negative in cui prevale l' effetto panico.

Le linee di tendenza costituiscono lo strumento grafico basilare per l'analisi tecnica delle situazioni di mercato, caratterizzate da una tendenza definita, in quanto sono un'approssimazione lineare del trend in atto di un titolo o di un mercato. Una trendline è tanto più significativa quanto più lungo è il tempo in cui si manifesta un certo trend .

 Nel grafico si possono rilevare,inoltre, dei livelli di prezzi che ostacolano il naturale proseguimento  del trend in atto: 

il supporto ossia il livello che tende ad impedire una discesa ulteriore dei prezzi;

  la resistenza ossia il livello che tende a fermare l' ascesa dei prezzi .

La trendline rialzista (bullish trendline) , ottenuta congiungendo due o più minimi ascendenti, individua dei livelli di supporto via via più alti ;mentre quella ribassista(bearish trendline) , ottenuta congiungendo due o più massimi discendenti, individua dei livelli di resistenza via via più bassi. Si parla in tal caso di supporti e resistenze "dinamici".L'analisi delle linee di tendenza permette di monitorare costantemente l'evoluzione del movimento di mercato.Se il mercato è in trend positivo l'obiettivo è di cavalcare il trend con posizioni "lunghe" (si dice che bisogna "comprare la forza" ). Tale strategia, detta pyramiding consiste nell'accumulazione graduale di posizioni nella direzione del trend. Se il mercato è in un trend negativo bisogna liquidare le posizioni lunghe(si dice che bisogna "vendere la debolezza" ). Se il mercato è senza direzionalità, in congestione laterale, bisogna cercare di "giocare" il range, acquistando della parte bassa - il 25% inferiore - (acquistando la debolezza) e vendendo nella parte alta - il 25% superiore - (vendendo la forza). Se la fase di congestione si potrae per un lungo periodo questa operatività può essere molto vantaggiosa. E' individuabile,infatti, un rafforzamento al rialzo(a ribasso) quando si verificano minimi (massimi) relativi superiori (inferiori) rispetto a quelli identificati dalla retta tendenziale.

 L'indebolimento della tendenza è al contrario segnalato da temporanee perforazioni della retta di supporto o resistenza dinamica.

Quando una trendline viene rotta al ribasso o al rialzo è possibile tracciarne una inclinata in senso inverso per delimitare la nuova tendenza. Un evento piuttosto frequente che segue il definitivo break out di una trendline e la temporanea ripresa dei corsi verso tale linea di tendenza,provocata da azioni di redistribuzione o riaccumulazione.Il movimento correttivi che ne scaturisce è denominato pullback.

 

 Un' applicazione interessante delle linee di tendenza che consente una corretta gestione delle posizioni speculative,cioè per distinguere le situazioni di indebolimento della tendenza da casi di vera e propria inversione deriva dalle cosiddette fan lines: si tratta di tre trendlines tracciate a partire dallo stesso estremo, ma con inclinazione diversa e precisamente congiungenti ognuna le diverse quotazioni.

 

   

Oltre a tracciare la trendline, è opportuno tracciare anche la sua parellela,detta"linea del canale"(trend channel ) per individuare valore di supporto o resistenza e valutare lo spessore di un mercato(book).Si definisce canale ascendente(discendente) la zona grafica compresa tra una bullish (bearish)trendline ed una sua parallela , detta return line, tracciata a partire dal primo massimo(minimo) relativo compreso tra i primi due consecutivi minimi relativi crescenti(massimi relativi decrescenti).La linea del canale rappresenta un resistenza dinamica in un trend rialzista ed un supporto dinamico in un trend ribassista.Una sua rottura rappresenta un segnale di accelerazione del trend dominante. Un canale rappresenta, inoltre, un trend forte e sostenibile quando ha una buona inclinazione ed è abbastanza largo: canali fortemente inclinati e molto stretti rappresentano in genere accelerazioni destinate ad esaurirsi in tempi brevi..Viceversa, un canale poco inclinato è segno di un trend poco deciso e che può invertirsi facilmente.

L' Analisi tecnica trae le sue origini nella teoria di Dow, sviluppata intorno ai primi del 1800 da Charles Dow, il "padre" del celebre indice americano Dow Jones rappresentative di 30 titoli guida. Secondo la teoria di Dow il mercato non si muove in modo del tutto erratico ed imprevedibile (teoria del "random walk") ma segue l'andamento delle maree che avanzano, retrocedono, per poi spingersi ancora più in avanti, in un processo di continuo avanzamento fino ad un punto in cui il processo si inverte. I prezzi si muovono, quindi, secondo una direzione ben precisa: al rialzo,al ribasso, laterale. Secondo Dow esistono tre tipi principali di trend che tendono a sovrapposti a seconda dell'orizzonte temporale osservato:

- il "major" trend, ovvero il trend principale per il quale un mercato si definisce toro ( bullish o rialzista) oppure orso ( bearish o ribassista) e dura alcuni anni;

 il "medium" trend, ovvero il trend intermedio, che dura alcuni mesi;

- il "minor" trend, ovvero il trend minore, che dura alcune settimane.

Il major trend è assimilabile alla marea, il medium trend alle onde, il minor trend alle frangenti delle onde. In ogni caso, "trend is your friend" l'investitore dovrà operare nella direzione del trend principale relativo all'orizzonte prescelto.

La teoria, poi distingue ogni ciclo di mercato in sei fasi caratteristiche:

Accumulazione: gli investitori professionisti, mani forti , iniziano ad acquistare a prezzi convenienti, nella consapevolezza che la fase ribassista è in esaurimento.

Convinzione: gli investitori sono convinti che un nuovo mercato toro ha avuto inizio e le quotazioni salgono.

Speculazione: crescita delle quotazioni ed entrata sul mercato anche delle cosiddette mani deboli, piccoli risparmiatori.

Distribuzione: gli operatori dominanti nel mercato comprendono che il mercato toro è finito e cominciano ad alleggerire le proprie posizioni lunghe.

Panico: tutti gli investitori vendono al meglio per salvarsi dal ribasso generale.

Frustrazione: quando alcuni piccoli risparmiatori vendono ai prezzi minimi assoluti.

Successivamente sono state elaborate altre teorie che portano il nome dei loro ideatori: Elliott, Gann, Fourier. Tutte le teorie, però, evidenziano che l'andamento della serie storica dei prezzi non è casuale, ma segue dei cicli ben precisi disegnando delle configurazioni tipiche che rappresentano dei segnali operativi determinati dal comportameto degli investitori che tendono a reagire al medesimo modo alle sollecitazioni del mercato.

I grafici delle serie storiche dei prezzi vengono rappresentate su piani cartesiani che presentano il tempo in ascissa ed i valori in ordinata. Per quanto riguarda la scala temporale vengono utilizzati grafici a rilevazione oraria prevalentemente per l'operatività di trading speculativo, grafici a rilevazione giornaliera per i titoli azionari. La scala delle ordinate può essere di tipo lineare o di tipo logaritmico(se la variazione dei prezzi sono espressi in percentuali)

Le figure grafiche, in relazione all'evoluzione nel tempo,si suddividono in :

  • figure di continuazione (continuation pattern) che rappresentano un temporaneo rallentamento del trend in atto( i triangoli e i rettangoli.)

  • figure di inversione (reversal pattern) che preannunciano una probabile inversione di tendenza.( il testa e spalle)

Le rappresentazioni  grafiche più comuni sono:

  • il grafico lineare (linear charts):una linea che unisce le chiusure giornaliere di un titolo o indice; 

  •   il grafico a barre: per ogni giornata di contrattazione borsistica, si riportano sul grafico le quotazioni del titolo per mezzo di una barretta verticale, la cui base rappresenta il minimo della giornata e l'altezza il massimo; un segno orizzontale apposto sulla sinistra della barra rappresenta il prezzo di apertura, mentre un segno orizzontale sulla destra segna il prezzo di chiusura. Ogni giorno si segna una nuova barra, dando così forma al grafico.

  • la rappresentazione a candele (candlestick) evidenzia la dinamica delle quotazioni in una particolare fase di mercato, utilizzando i prezzi di chiusura, minimo e massimo dell'orizzonte temporale prescelto. La candle-line è costituita da un rettangolo vuoto, se il prezzo di chiusura è superiore a quello di apertura, da un rettangolo pieno, se il prezzo di chiusura è inferiore all'apertura, e da due estremi che rappresentano il prezzo minimo e massimo.

  • il grafico punto e croce (point and figure): una combinazione di circoli (O) e di croci (X) che rappresentano rispettivamente un incremento e un decremento di quotazioni.E' un grafico rilevatore di fase, che mette in evidenza la tendenza primaria di fondo, i livelli di supporto e di resistenza più importanti e raggruppa le quotazioni di più anni in uno spazio limitato.

  • il testa e spalle: modello affidabile di inversione di tendenza, costituito dalla spalla sinistra con volumi di contrattazione massimi, dalla testa con volumi inferiori e dalla spalla destra con volumi ancora minori. La linea del collo o neckline, che congiunge le due spalle, è fondamentale perchè l'avvio di una nuova tendenza dovrebbe avvenire su rottura di tale linea.

  • il rettangolo : caratterizzato da una serie di oscillazioni del grafico all'interno di due rette parallele orizzontali. E' la perforazione del supporto (parallela inferiore) o della resistenza (parallela superiore) che fornisce indicazioni in merito alla futura evoluzione della tendenza

  • il triangolo : formato da una resistenza orizzontale( supporto) e da una trendline ,che collega i minimi (massimi)relativi inclinati verso l'alto (basso), che convergono in un  vertice .

L' analisi tecnica per la gestione operativa di posizioni speculative si avvale anche della perequazione per medie mobili o smoothing. Una media mobile rappresenta, quindi, il prezzo medio di un titolo ad una certa data, in base all'intervallo o span entro cui è evidente la reattività della media alle variazioni strutturali della serie storica osservata, e all'intervallo temporale(20,50,200 giorni)entro cui attivare gli interventi speculativi.La media mobile più utilizzata è la 39 settimane(o 200 giorni) specie nel calcolare i cicli del mercato a lungo termine e osservare i cambiamenti dei prezzi.Fare trading mediante tale modello significa acquistare quando il prezzo di un titolo è sopra la media mobile, segnale"Buy", e vendere quando il prezzo è inferiore alla media mobile, segnale"Sell".Lo strumento delle medie mobili, però, è affidabile nelle fasi di trend definito; genera falsi segnali nella fase di congestione del mercato.

Uno strumento, infine, utilizzato dall'analisi tecnica per stabilire obiettivi temporali di entrata e di uscita da un mercato o da un titolo sono i numeri di Fibonacci,in corrispondenza dei quali i movimenti a rialzo o al ribasso invertono direzione.

L'analisi tecnica permette, quindi, di monitorare la forza o la debolezza dello strumento finanziario, prevedere potenziali inversioni di tendenza, stimare la volatilità del mercato, individuare una tendenza di consolidamento attraverso l'interpretazione delle configurazioni dei prezzi. L'investitore per capire i meccanismi dell'analisi tecnica e interpretare i grafici può utilizzare pacchetti software, supportati da report giornalieri sui mercati , correlati da una serie di strumenti di analisi e dotati di una funzione di zoom per visualizzare i dettagli di un particolare punto del grafico, o consultare le sezioni educational di analisi tecnica presenti in molti siti di trading on line.

ANALISI FONDAMENTALE

L'analisi fondamentale,invece, studia i rapporti economici, gli sviluppi politici, la situazione delle singole aziende quotate, l'andamento del settore economico in cui quelle aziende operano, per cercare di valutare se una determinata azione abbia prospettive di crescita o di deprezzamento.In quest'ottica l'investitore prima di operare delle scelte deve analizzare alcune variabili, quali il pil, l'inflazione, i tassi d'interesse, il debito pubblico, l'andamento dei fondi comuni, nonchè alcuni indicatori che mettono a confronto la redditività di un'azienda con la sua quotazione in Borsa, quali:

  • il p\u, ossia il rapporto tra il prezzo di borsa e l'utile netto dell'azienda

  • il p\cf, ossia il rapporto tra la quotazione di borsa e la redditività dell'azienda

  • lo yeld, ossia il guadagno che l'investitore può ottenere incassando ogni anno il dividendo dell'azienda.

L'analisi fondamentale risulta quindi particolarmente adatta per interpretare/individuare movimenti di lungo periodo (mesi o anni).

Conclusione

Entrambi gli analisti si pongono quindi il medesimo obiettivo: prevedere l'andamento del mercato. Ma lo fanno da due angolazioni diverse: gli analisti fondamentali studiano le cause dei movimenti del mercato, mentre quelli tecnici studiano gli effetti; i primi si attardano nell'esaminare gli elementi che influenzano la composizione del prezzo, i secondi esaminano invece le sue variazioni elaborando gli strumenti che consentano attività previsionali.I due sistemi, apparentemente in contrasto, se si integrano, offrono utilità operativa: individuano i settori portanti dell'economia, effettuano attività di trading con strumenti che aiutino ad individuare i timing giusti.


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