Istituto Tecnico Commerciale "G. Calò" 
 Francavilla Fontana (Br)

Scelte


Le decisioni di investimento non sono fini a se stesse: occorre tener conto delle motivazioni personali dell'investitore, delle disponibilità finanziarie, dell'orizzonte temporale, degli obiettivi e delle strategie. La globalizzazione dei mercati, poi, impone di avere un'ottica sempre più internazionale nel momento di decidere gli investimenti per non lasciarsi sfuggire le opportunità migliori.  La scelta di un investimento viene fatta in condizione di incertezza: ad ogni strumento finanziario è associato un rendimento non certo, ma atteso, e una variabilità. Le determinanti che guidano la scelta di un investimento sono:
  • le attese di rendimento;
  • l'arco temporale di riferimento;
  • il rischio finanziario.

La rapidità di consultazione degli archivi elettronici collegati ad internet permettono all'investitore di acquisire informazioni sui legami quotazioni-profitti dei titoli e di selezionare gli strumenti finanziari sulla base di considerazioni di adeguatezza degli stessi rispetto al livello di tolleranza al rischio e parallelamente alle opportunità di rendimento, successivamente sull'analisi di convenienza relativa.

La scelta di un investimento risulta ottimale quando garantisce la crescita del capitale nel tempo e una certa stabilità del suo potere di acquisto. Comprendere, però, le dinamiche dei mercati, ossia individuare le variabili che influenzano i tassi di interesse, le quotazioni dei titoli e interpretare le correlazioni tra tali variabili, per realizzare scelte che permettono di fronteggiare le conseguenze della volatilità dei prezzi dovuta a movimenti imprevisti,  è un'operazione complessa che richiede specifici metodi di  analisi e strumenti operativi.

L'investitore può operare scelte ottimali integrando le due metodiche relative alla valutazione degli investimenti quali l'analisi fondamentale e l'analisi tecnica, e  rispettando i seguenti principi operativi:

  • seguire la tendenza di mercato;
  • conoscere le caratteristiche e le spese di gestione di ogni strumento finanziario;
  • effettuare un' oculata gestione del rischio diversificando gli investimenti tra mercati non correlati (obbligazionario, azionario, valute,ecc.) e nell'ambito azionario tra settori(tecnologico, energia, finanza ecc.)
  • individuare lo stop-loss  per ottimizzare il rendimento del portafoglio. Il posizionamento dello stop-loss può essere effettuato anche mediante i numeri Fibonacci

Nelle decisioni di investimento occorre tener presente, inoltre, che:

  • non necessariamente il portafoglio avente il minor rischio è il migliore o quello a cui è abbinato il maggior rendimento atteso è da considerare il migliore;
  • un portafoglio efficiente definisce la combinazione migliore rischio-rendimento tra quelle realizzabili;
  • un portafoglio ottimale è un portafoglio efficiente che soddisfa l' avversione al rischio dell' investitore;
  • il portafoglio ottimale è sempre efficiente ma non lo è il viceversa.

Le scelte di investimento possono essere supportate da avanzati strumenti per la simulazione di strategie di portafoglio e per il monitoraggio del rischio o affidate a intermediari specializzati. La scelta di un portafoglio ottimale dipende, inoltre, dall' entità di avversione al rischio che caratterizza ogni investitore.

La predisposizione al rischio dell' investitore viene, pertanto, sintetizzata da una funzione di utilità della ricchezza, che definisce la convenienza per l' investitore dell' assunzione di un rischio finanziario in funzione dei probabili guadagni o perdite. Se si considerano N alternative rischiose, allora è possibile, definire nel piano rischio/rendimento una regione ammissibile (opportunity set), in base ai corrispondenti valori di rendimento e di rischio di portafogli attesi.

Si definisce frontiera efficiente l' insieme di quei portafogli, cosiddetti dominanti, che a parità di rendimento sono i meno rischiosi oppure che a parità di rischio sono quelli più redditizi. Tale insieme di portafogli coincide con l' estremo superiore della regione ammissibile..

 

Tutti i portafogli costruiti sulla curva della frontiera efficiente massimizzano il rapporto rendimento/rischio, differendo tra loro nei valori della volatilità(rischio) e del rendimento atteso.Una misura congiunta del rendimento e del rischio del titolo e del portafoglio è l'indice di Sharpe ,definito come il rapporto tra il rendimento del titolo al netto del tasso sull'attività priva di rischio e la deviazione standard del titolo. 

In quest' ottica assume molta importanza il concetto di funzione di preferenza che può essere rappresentata attraverso insiemi di portafogli equivalenti, ossia quei portafogli per cui l' investitore risulta indifferente alla scelta di una combinazione rispetto ad un' altra.

Dal punto di vista matematico l' insieme dei portafogli equivalenti è rappresentato da una curva denominata curva di indifferenza. Si definisce portafoglio ottimale la curva di indifferenza tangente alla frontiera efficiente.


 


Home ] Pianificazione ] Diversificazione ] Trading on line ] Rendimento ] Rischio ] [ Scelte ] Analisi tecnica ] Scuola - autori ]