Il Polline dei Fiori

di Antonio Bigliardi

 

Seconda edizione

Natura, Amore e Vita

© 2007 - 2010 Natura, Amore e Vita

 

Il nostro ideale è di donare ai nostri simili i mezzi per diventare il proprio medico, unica condizione per ritrovare una perfetta salute e la gioia di vivere.

Romolo Mantovani

 

Il Polline viene raccolto dalle api bottinatrici sui fiori profumati di tantissime piante e rappresenta l’elemento fecondante maschile, dispensatore di energia e vita. Ogni pianta fiorita unisce la terra al cielo diffondendo l’amore celeste in un’armonia di colori e profumi, intrisi di vita e sensibilità.

Lo ritroviamo in forma di granuli colorati, in base al tipo di fiore visitato dall’ape, oppure in vasetti già unito a miele, queste sono le due forme più usuali e meno elaborate, confezionate direttamente dagli apicoltori. Fiori, Polline, Miele; rappresentano un’armonia di colori. Facciamo presente che la formazione dei colori e la loro possibile percezione, è dovuta all’incontro di più elementi astrali. L’incontro tra ape e fiore è portatore di Vita.

È un vero alimento farmaco, grazie alla sua eccezionale ricchezza in vitamine (A, B2, C, B6, B12, D, E), minerali ed oligoelementi (Potassio, Magnesio, Manganese, Rame, Ferro, Calcio, Silicio, Fosforo, Zolfo, Cloro) proteine, aminoacidi, lattosio, enzimi, flavoni, sostanze ormonali, fattori di crescita ecc., frutto della collaborazione tra il mondo vegetale e l’ape, la quale dopo averlo raccolto, se lo carica sulle zampe posteriori. All’entrata dell’arnia, vengono applicate delle reti che staccano queste palline, cadendo in speciali contenitori per la raccolta; in un anno vengono prodotti da un alveare circa 30kg di Polline. Il rame e il ferro, citati precedentemente, rappresentano l’elemento materno (rame - venere) e quello paterno (ferro - marte); entrambi concorrono a sostenere il processo di guarigione. Rame e Ferro rappresentano una coppia guaritrice molto efficace, l’unione di Venere e Marte, insita negli elementi vitali e quindi nel Polline, deve essere riscoperta dall’uomo, questo già avviene ad esempio con Rosa canina (Venere) ed Echinacea o Propoli (Marte), come più avanti vedremo «là dove Marte e Venere s’incontrano veramente sorge qualcosa di Nuovo. Bernard Lievegoed».

Così arriva all’uomo una sinergia completa che riesce a coprire le carenze nutrizionali. Ottimo tonico ed energetico raccomandato agli sportivi e agli studenti, per tutti i soggetti affaticati, in fase di crescita, demineralizzati, anemici, stressati, convalescenti, intossicati, nervosi, stitici, affetti da disturbi alla prostata ecc., nel nostro prontuario terapeutico conta oltre 70 indicazioni. Contiene anche la rutina che contrasta la fragilità capillare, è antiputrefattivo, ricostituente e riequilibratore nervoso. Il Polline è anche ricco di fosforo quindi molto vicino alle forze di luce e calore «il Polline è una specie di navicella aerea per gli spiriti del fuoco, per portare il calore dentro nei semi. Rudolf Steiner».

Il Polline viene considerato un grande alimento medicamento naturale dalle buone proprietà regolatrici e disintossicanti generali, fornisce all'organismo numerosi elementi indispensabili che agiscono in sinergia donando energia tonificante. Utile per tutte le età, agli anemici, affaticati, stanchi, debilitati, stressati, esauriti, nervosi, insonni...

Si assume preferibilmente al mattino il tipo granulare, nella dose di un cucchiaino per gli adulti e mezzo per i bambini, unito a miele o yogurt, oppure anche sciolto nel latte tiepido o succo di frutta; per un periodo di circa tre mesi, in primavera e autunno. Anche il Polline in sinergia con limone, alghe e argilla, permette la purificazione delle acque, trasmettendo ad esse le forze di luce e calore presenti sui fiori a cui si unisce una fine dose di coraggio, insita negli innumerevoli voli aerei cui è sottoposto. Lo associamo all’elemento aria, nel quale viene ritmicamente trasportato grazie al vento e ai numerosi voli delle api operaie. L’aria e il vento sono magici luoghi pregni di vibrazioni sottili in cui si diffonde la luce delle fate.

Respiriamo in media 18 volte al minuto cioè 25920 volte al giorno, numero che corrisponde a un anno cosmico in cui vediamo il sole precedere in 25920 anni tutte le costellazioni: un grado ogni 72 anni «la circolazione sanguigna è in stretto rapporto col ritmo respiratorio; tutti e due seguono i movimenti degli astri ed ogni pulsazione è in relazione con questi. Considerate il ritmo del movimento degli astri, quello delle stagioni, quello dei battiti del cuore: tutto è intimamente legato, tutto è in armonia. È il ritmo che fa evolvere la forma. È il ritmo delle stagioni che dà vita a tutta la natura vegetale. Sul ritmo degli organi della respirazione si accorda il ritmo di tutti gli altri organi e parti del corpo. Tutte le cellule vibrano in armonia con la respirazione. Tutto l’universo tende all’armonia e l’uomo che vuole progredire deve conformarsi a questa legge e cercare di arrivare ad un’armonia e ad un ritmo sempre più perfetti, e consoni all’armonia universale. Romolo Mantovani»; «bisogna ricordare una regola universale: il ritmo supplisce alla forza. È un principio occulto importantissimo. L’uomo dovrà quindi fare in modo che nella sua vita penetri il ritmo. Tutto questo si svolge secondo leggi universali. L’intero sistema dell’universo scorre in un ritmo. Tutto nella natura è ritmo. Rudolf Steiner».

Il mese cosmico è composto da 2160 anni, tempo impiegato dal punto vernale ad attraversare una delle 12 costellazioni di riferimento e che segna la durata di un’epoca di civiltà. Attualmente siamo nella quinta epoca post- atlantica che è iniziata nel 1413. La respirazione è un ritmo lunare «nella tranquillità delle forze lunari si rivelano i ritmi del numero, essi rappresentano una geometria stellare. Maria Schindler» e il numero 18 è legato al ciclo di nutazione che è un moto di oscillazione dell’asse terrestre dovuto all’influenza della luna e del sole, questi due astri ritornano periodicamente nella stessa posizione in un tempo di circa 18 anni chiamato ciclo di Saros che regola le eclissi «poiché il 18 lunare trova una replica nella respirazione e il 72 solare nella circolazione del sangue, possiamo affermare che questi due numeri operano nell’uomo. Il rapporto è 1:4. Nell’uomo l’attività solare ha una velocità quattro volte superiore a quella lunare. Mark Hedsel».

Verso la fine di aprile, il sole entra astronomicamente nella costellazione dell’ariete; la sua radiazione forma con la terra un angolo di incidenza particolare e, attraverso i suoi raggi, trasmette una grande potenza vivificatrice sui fiori che influenza favorevolmente (tranne in caso di pioggia), la produzione di nettare e di Polline «questo primo segno dello zodiaco corrisponde precisamente allo scaturire della vitalità primaria, allo slancio primitivo della vita. È la rappresentazione cosmica della potenza del fuoco, portatore di vita, che sorge luminoso e splendente nel primo momento della manifestazione. C. Rafael Payeur».

Agli inizi di novembre, il sole entra astronomicamente nella costellazione della bilancia; qui abbiamo gli ultimi accenni di caldo e la famosa estate di San Martino che “dura tre giorni e un pochino”. Le api ora vanno in riposo. Tra tutti gli insetti, le api predominano nell’impollinazione dei fiori; un alveare che può contare migliaia di individui, copre ettari di terreno, visitando milioni di fiori con una perseveranza sorprendente, specialmente nell’omogeneità delle escursioni, indirizzate dall’uomo oltre che su fiori vari, dai quali si ricava il miele millefiori, anche verso monoflora di acacia, arancio, limone, eucalipto, castagno, girasole, tiglio, tarassaco, erba medica, corbezzolo, rosmarino, timo, lavanda, menta, … ecc. Da tutta quest’attività, scaturiscono strabilianti voli nell’aria che per raccogliere un solo chilogrammo, superano in lunghezza la circonferenza della terra.

Le api ci sono vicine, insieme compiono cose grandiose, un servizio silenzioso sulla prosperità dell’ambiente, lavorano volando libere nell’aria fino alla presenza dell’ultimo raggio di sole «il sole interno dell’alveare è costituito dalla madre regina che viene nutrita, servita amorevolmente attraverso baci e la cui cella non è esagonale ma circolare. Enrico Zagnoli» e il loro stato di salute dipende molto dalla bellezza e dalla salubrità dell’ambiente circostante. Le api sono sentinelle ecologiche e la loro assenza è indice di inquinamento ambientale «senza le api il mondo è a rischio. Albert Einstein».

Le api ci insegnano la collaborazione e l’unità attraverso l’esempio e il lavoro con il frutto di tanta fiorita e tenera dolcezza primaverile.

Il simbolo dell’ape compare vicino a tante fontane, sulla statua di Artemide di Efeso le cui sacerdotesse venivano chiamate “Melissae” che significa api, sull’entrata di alcune tombe ecc., come simbolo della vita. Il Polline è quindi un elemento primario aereo solare vivente, molto affine alle qualità della luce che le api agglomerano e agli esseri elementari che la convogliano e a cui appare in forma di lucenti globuli di vita: l’oro solare dei fiori. Siamo profondamente in debito del lavoro e dell’esempio svolto in continuazione dalle api, i loro frutti elevati ripieni di luce e di dolcezza, giungono sulle nostre tavole unendosi agli altri cibi. Grati per tutto questo, umilmente salutiamo e ringraziamo questi fantastici insetti, amici dell’uomo e della natura.

 

 

 

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Antonio BIGLIARDI


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