Le crisi di eliminazione

di Antonio Bigliardi

 

Seconda edizione

 

Natura, Amore e Vita

 

© 2012 Natura, Amore e Vita

LUCMEDINATURVI







È tempo che l’uomo svegli la sua coscienza

ed impari a vivere degnamente e in buona salute.

Ogni uomo può, se lo vuole, acquistare una salute perfetta,

che lo porterà a vivere una vera vita, in una gioia ed una felicità mai conosciute finora.

 

Romolo Mantovani

 

La cura naturale è uno stile di vita percorso coscientemente, si fonda sulla conoscenza e sulla consapevolezza. Non è una mortificazione e nemmeno una imposizione, ma una graduale trasformazione dell’essere che comprende la necessità di guarire e purificarsi attraverso una medicina naturale vivente.

Qui vengono smantellati gli schemi della paura e la mortificazione generati da una scienza medica sempre più artificiale che divide la malattia e l’essere umano, una scienza medica a volte primitiva e crudele che sperimenta farmaci chimici tossici su cavie umane e animali fino a toccare l’immoralità della vivisezione.

L’Arte di guarire abbraccia invece la Vita, si fonda sull’Amore e la sua Unità, percorre la Via immortale della Verità.

Uno dei principali temi dell’Arte di guarire da se stessi è la conoscenza delle crisi di eliminazione che sono dei processi di purificazione scatenati dalla forza vitale dell’organismo. Come sappiamo, il metodo naturale di guarigione è diretto alla vita, è promotore di vita, è pienamente inserito nelle forze e nelle leggi della natura e della morale cosmica.

Quando portiamo vita ad un organismo malato noi gli comunichiamo queste insite leggi di purificazione e rinnovamento continuo, per cui è logico aspettarsi queste crisi che dobbiamo comprendere, per eliminare completamente la paura che ci viene instillata da chi invece tende a soffocare il sintomo con mezzi artificiali, provocandone lo spostamento verso organi sempre più centrali e importanti.

 

La guarigione procede verso l’esterno, dall’organo più importante a quello meno importante; i sintomi scompaiono così in ordine e senso inverso alla loro comparsa.


I farmaci chimici tendono a soffocare la malattia, ad addormentarla, provocando ulteriore intossicazione e reazioni innaturali degli organi che vengono lentamente compromessi e pilotati sinteticamente « i farmaci chimici tendono a prevaricare il potere terapeutico naturale dell’organismo invece di operare in armonia con esso. Robert Tisserand ».

Così la forza vitale insita nell’uomo viene depressa, il sintomo si spegne e il messaggio della malattia non viene compreso, continuando in questo atteggiamento inconsapevole vedremo apparire nuovi sintomi che diverranno sempre più forti, localizzandosi in organi sempre più importanti e vitali fino a quando ci decideremo a cambiare atteggiamento.


Sopprimendo un’alimentazione intossicante con un regime vegetariano disintossicante, dovremo subire delle crisi, cioè delle reazioni salutari che saranno proporzionate alla forza vitale e al grado di intossicazione, necessarie alla pulizia del nostro organismo.


Ecco allora spuntare queste crisi di eliminazione in cui vediamo riacutizzarsi in forma cronologicamente inversa, tutti i sintomi della malattia che nuovamente si accendono perché mai superati in passato « le crisi di purificazione intervengono durante le fasi di disintossicazione quando si applicano le cure naturali. Armido Chiomento ».

 

Per questo motivo legato alla comprensione, dovranno essere rivissuti tutti, questa volta in forma cosciente, e affrontandoli con metodi naturali ne vedremo l’espulsione spesso anche dolorosa ma che lascia il posto a nuove forze sia fisiche che spirituali « bisogna far sì che tutti i processi che si sono verificati nell’organismo umano dall’inizio della malattia si svolgano ora a ritroso, in modo che si giunga alla fine allo stato di salute in cui questo si trovava primitivamente. Rudolf Steiner – Ita Wegman ».


La guarigione deve essere conquistata individualmente a piccoli passi, non ci sono formule magiche che possono vincere la nostra inerzia, bisogna arrivarci attraverso la conoscenza e la fiducia « la magia è semplicemente il risultato che consegue quando l’attività creativa del mondo spirituale viene incanalata nel mondo materiale. La magia ha molto più a che vedere con la conoscenza che con il potere. Mark Hedsel ».

 

In tutti i casi per arrivare alla libertà è indispensabile l’impegno personale attivo che arriva dalla comprensione delle leggi della vita « la vera guarigione può essere ottenuta, non tramite il torto che respinge il torto ma solamente con il giusto che prende il posto del torto; il bene che prende il posto del male; la luce che prende il posto del buio. Qui giungiamo alla comprensione che noi non combattiamo più la malattia con la malattia; non mettiamo più in opposizione la malattia con gli effetti della malattia; né tentiamo più di scacciare le malattie con quelle stesse sostanze che le possono causare; ma, al contrario, giungiamo a realizzare la virtù opposta che eliminerà la colpa. Edward Bach ».


Quando il corpo non viene pilotato da farmaci chimici, quando non viene depressa la forza vitale, né intossicato e manipolato ma compreso e aiutato nel suo lavoro di purificazione, tutte le risorse vengono utilizzate e mosse in questa direzione, per cui i ritmi di guarigione diventano naturali ed umani, provocando talvolta stanchezza, talvolta dolori, poi seguiti da nuove forze ed energie, ma sempre ora verso il bene supremo, verso il rispetto di quel corpo che ci è stato donato e che contiene lo spirito, un corpo che deve diventare e ritornare ad essere il suo tempio.


Sappiamo che il nostro organismo è fisicamente costituito dal 70% di acqua, proprio come la superficie della terra. Conosciamo la differenza tra un’acqua pura, vibrante e cristallina ed una inquinata, stagnante e torbida. Le uniche sostanze che possiamo utilizzare per purificare l’acqua, sono quelle commestibili ed alimentari, sono quelle forze vitali presenti nei quattro elementi primari, costituiti da: sole, aria, acqua, terra « la Natura è un’operosità del Cielo e degli Elementi: nel macrocosmo, i quattro noti Elementi sono Terra, Acqua, Aria e Fuoco; nel microcosmo, alla Terra corrisponde la forma fisica, all’Acqua la forma lunare, all’Aria la forma mercuriale, al Fuoco la forma solare. Vita Perrone ».

 

Non è corretto depurare un’acqua con cloro o con polveri e prodotti velenosi anche se diluiti, poiché in questo modo avremo solo un’acqua sterile ma morta, un semplice liquido chimico, un oggetto che assume solamente importanza materiale per necessità, ben lontano dal possedere le doti e le informazioni di cui l’acqua viva è portatrice, quell’acqua che dovremmo tutti conoscere, amare e rispettare « l’Acqua è il veicolo visibile di un’Energia invisibile: è il mezzo per far percepire ai nostri sensi materiali ciò che non è materiale. Vita Perrone ».


La purificazione delle acque e del corpo deve avvenire con procedure naturali, dall’osservazione e dallo studio della natura « osservate la natura, raccogliete le vostre esperienze dagli eventi naturali. Sia la malattia, sia la guarigione, vengono dalla natura. Paracelso ».


L’acqua più pura è quella colorata dal sole, contenuta all’interno dei frutti, collegati alla sorgente della vita tramite gli elementi primari. Come vi sono quattro elementi primari, vi sono anche quattro colori primari: blu – verde – rosso per l’addizione di luce, e blu – giallo – rosso per la sottrazione di luce.

I quattro colori primari sono quindi: blu – verde – giallo – rosso. Notiamo che il blu e il rosso sono presenti sia nella sintesi additiva che nella sintesi sottrattiva, proprio come nel sangue umano, dove i due principi si incontrano nel cuore, quel grande organo d’amore che è in grado di accoglierli entrambi.


Constatiamo come sia importante l’ossigenazione provocata dal moto e dal flusso dell’acqua, la sua esposizione alla radiazione solare, il suo fluire articolato nella terra, ricca di piante, alghe e pesci. Così nell’uomo, la potenza di questi elementi vitali, una volta incanalata e utilizzata con cognizione, procura una immediata pulizia di tutto il sangue e di tutti gli organi.

 

Come sappiamo, quando si pulisce vi è un momento in cui lo sporco e la polvere si muovono, così tutte le tossine che incrostavano il corpo vengono messe in circolo per essere eliminate e questo sforzo procura un grande dispendio di energie che viene sentito come la prima crisi di eliminazione che coinvolge particolarmente quella zona che per ultima aveva segnalato sintomi e problemi, poiché è la più vitale, proprio lì inizia la purificazione e procede poi a ritroso fino a quella che per prima aveva causato disturbi; persino quegli stati d’animo come la collera, la rabbia e la paura escono, anche in questo senso possiamo dire che i primi saranno gli ultimi.


Così infine, seguendo questo processo evolutivo, anche l’anima e lo spirito si purificano, portando a manifestazione degli stati emotivi, degli atteggiamenti e dei pensieri che erano rimasti celati profondamente, è come se questi stati congelati venissero sciolti dal calore che li fa disperdere e allontanare « la disintossicazione fisica genera inevitabilmente anche una disintossicazione psicologica. Le tossine passando attraverso il sistema nervoso centrale suscitano strane reazioni e comportamenti anormali: violenti cambiamenti di umore, irritabilità, rabbia, instabilità, accuse ingiuste e aggressività. Dobbiamo conservare la calma, adottare un comportamento comprensivo e normale e aspettare che la confusione interiore passi. Beata Bishop »; « tutto ciò che è stato represso, perché non corrispondente all’immagine della propria personalità, ritorna in superficie e viene percepito e vissuto come stato d’animo o sogno. R. Dahlke – A. Neumann ».


In tutti i casi le esperienze sono molto importanti e ci aiutano a comprendere meglio il percorso della guarigione « sembrava che vi fosse un disegno ordinato e inflessibile nella malattia: per guarire era necessario rivivere i sintomi, con tutto il loro fardello di sofferenza. Superate queste prove morali il paziente riacquistava la salute, che in definitiva era la felicità di vivere in libertà e benessere. Gli eventi patologici nella vita del paziente non sono casuali, ma decisi e guidati dall’omeostasi dell’organismo, la quale evidentemente tende a preservare l’equilibrio degli organi più vitali anche a scapito di distretti più periferici e rinnovabili. L’omeostasi viene apparentemente guidata e controllata da una forza intelligente probabilmente quella che gli antichi chiamavano vis medicatrix naturae che opera a vantaggio della sopravvivenza e della qualità della vita. I farmaci che tendono a mascherare i sintomi delle malattie croniche e che vengono reiteratamente usati a questo scopo soffocano o mortificano questa forza di guarigione spontanea, nella maggior parte dei casi, la vera guarigione. Gli approcci terapeutici naturali che tendono al riequilibrio dell’organismo, al contrario, stimolano e sostengono questa forza, determinando, se è necessario, un aumento e un ritorno dei sintomi in ordine cronologico inverso alla loro apparizione. Così facendo, favoriscono e accelerano i processi riparativi e la vera guarigione. L’aumento iniziale dei sintomi di solito rende favorevole la prognosi e migliora le condizioni generali del malato, promuovendo la disintossicazione dell’organismo. Alessandro Formenti ».

 

Risulta dalle tante esperienze veramente importante assecondare le crisi di eliminazione « l’alterazione della salute può essere acuta o cronica. La prima denuncia l’attivo sforzo che l’energia vitale fa per ristabilire la normalità organica alterata o perduta da una vita innaturale. Essa costituisce una crisi curativa che, se favorita e non soffocata, ristabilisce la salute integrale del corpo. Per sanare dall’infermità cronica è necessario convertire questa in acuta e, affinché ciò sia indice di guarigione, praticando un trattamento naturale bisogna che nell’infermo riappaiano i sintomi della malattia soffocati in antecedenza con medicamenti o interventi chirurgici. M. Lezaeta Acharan ».


È davvero indispensabile essere informati nei riguardi di queste possibilità ed avvenimenti durante il percorso individuale di ripristino della salute originaria, i vari disturbi che si ripresentano sono normali e fanno parte di un ciclo che tende, dopo un primo momento di esplosione, a diminuire gradualmente o magari ripresentandosi in modi diversi ma sempre più distanziati, fino a sparire, poiché finalmente vissuti in prima persona coscientemente e quindi non più necessari, visto che si è nel frattempo sviluppato la virtù opposta « tramite la cura naturale, l’organismo, utilizza la forza acquisita per cominciare l’eliminazione delle tossine. Questo lavoro di pulizia esige delle forze e renderà, per conseguenza, il malato più debole. È in questo momento che spesso si perde la fiducia e si abbandona la cura. Il che prova che il metodo non è stato compreso. La cura naturale elimina radicalmente tutto il male; per questo provoca le crisi di eliminazione, che non sono che delle tappe di pulizia verso la guarigione. Non bisogna credere, al momento della crisi, che la cura fa male o non è adatta al soggetto; e abbandonarla ora sarebbe un grave errore. Sotto l’influenza della cura naturale, tutte le malattie da cui si è stati colpiti nel passato e che non furono guarite, ma soffocate, riappaiono con gli stessi sintomi e le stesse fasi di crisi curative; questo prova in modo innegabile, che non si tratta che di una sola ed unica malattia.
Romolo Mantovani ».

 

Occorre la consapevolezza del percorso di guarigione e delle sue reazioni sul corpo « Le crisi non sono da temere; esse costituiscono la prova che questo metodo scopre il male e lo espelle definitivamente. Tutti questi sintomi provano che la cura agisce in un modo radicale. Bisogna dunque continuare fino a che l’organismo avrà ripreso il suo equilibrio normale. Parimenti, non bisogna spaventarsi se talvolta si è presi da brividi, oppure ci si accorge che si ha meno forza, o che si ha della febbre, eccetera. Possono apparire degli eczemi; delle piaghe, ma non bisogna lasciarsi impressionare da questo; è la prova che l’organismo subisce una forte disintossicazione; in capo a qualche tempo tutto scomparirà. Con la cura naturale non v’è nulla da temere, poiché non fa mai del male, continuarla con la prudenza e saggezza necessarie, e con piena fiducia. Lasciatela sbarazzare l’organismo da tutto ciò che contiene di cattivo, e ritroverete una salute che non avete mai conosciuto. Quando si comprende la Natura, quando ci si sottomette alle sue esigenze e si vedono delle guarigioni sorprendenti ottenute con l’applicazione di rimedi semplicissimi, il timore ed il dubbio scompaiono e si apre dinanzi a noi la strada della vera felicità. La nostra anima raggia di gioia, poiché un’anima pura non può manifestarsi che in un corpo sano. Come nella Natura la primavera segue all’inverno, così il malato vede la vita e la salute subentrare alla malattia. Lo scopo da raggiungere è dinanzi a te, fratello: è bello e grande. La strada per arrivarci può sembrare talvolta facile e dolce, talaltra penosa e difficile, talvolta al di sopra delle tue forze. Ma tu non devi disperare: pensa che altri, prima di te, hanno seguito la stessa strada, hanno incontrato le stesse difficoltà, le stesse pene e le stesse stanchezze, ma che avendo perseverato e trionfato del male sono arrivati allo scopo. Essi godono adesso di una salute inalterabile. Anche tu sappi avere fiducia e coraggio: persevera! Ogni sforzo ti darà più slancio; e ben presto arriverai alla doppia vittoria: su te stesso e sul male. Allora, tu sarai trionfante e libero, una nuova vita si aprirà per te, piena di gioia, di salute e di felicità pura. Romolo Mantovani ».

 

Ti auguriamo questo di tutto cuore, coraggio!

Riportiamo inoltre altre importanti parole ed esperienze del dottor Alessandro Formenti: « Quando nel 1972 al quarto anno di medicina frequentavo le cliniche universitarie, con un certo stupore vedevo tornare a ricoverarsi dei pazienti che due mesi prima erano stati dimessi come guariti. Con qualche disagio apprendevo le metodiche terapeutiche di malattie che tendevano sempre a ripresentarsi come tali o addirittura a peggiorare. Con grande pena notavo che il colorito e l’aspetto di molti malati peggioravano con il procedere delle terapie (fleboclisi, iniezioni, compresse, ecc.) che avrebbero dovuto farli guarire.


Avevo la sensazione che numerosi farmaci riuscissero solo a mascherare i sintomi delle malattie, provocando al tempo stesso una forte intossicazione e uno scadimento generale di tutto l’organismo.
Conoscendo dalla farmacologia le controindicazioni e gli effetti indesiderati dei composti chimici contenuti nei medicinali, mi chiedevo sempre più insistentemente se non fosse possibile usare, quando non era in gioco la vita del paziente, rimedi magari più blandi, ad effetto terapeutico più lento, ma che almeno non nuocessero al fisico e alla psiche di chi li assumeva.
Fu così che, dopo la laurea, mi dedicai allo studio di quelli che ormai avevo deciso essere «i miei farmaci»: le piante medicinali, l’alimentazione, l’acqua, l’argilla, e in genere i metodi terapeutici naturali, antichi e moderni.


Cominciai subito a prescrivere le «erbe», e mi ricordo che i primi inevitabili insuccessi erano dovuti più che altro alla mia inesperienza: in breve mi accorsi che le piante all’inizio della cura fanno aumentare i sintomi delle malattie (ad esempio il prurito, la tosse, l’insonnia, i dolori articolari, ecc.) e che questi poi regrediscono gradualmente a mano a mano che l’organismo si disintossica e si riequilibra. Mi trovavo quindi di fronte ad autentiche guarigioni, dove i pazienti non solo non manifestavano più i sintomi (risultato quest’ultimo che in parte e per periodi di solito brevi si può ottenere anche con antinfiammatori, sedativi, analgesici, antireumatici, ecc.), ma stavano anche meglio, avevano più appetito, si sentivano più leggeri, più forti, di buon umore, dormivano, avevano una bellissima cera, a volte sembravano ringiovaniti!


Mi auguro che questo lavoro serva ad aiutare chi soffre perché non sa di avere disobbedito alle leggi naturali: ritornando a rispettarle forse potrà rivivere l’ineguagliabile esperienza della salute.

Dopo venticinque anni di esperienza clinica con l’alimentazione e la fitoterapia non posso che confermare queste osservazioni, anche se non di rado ancora oggi mi meravigliano certe reazioni organiche che portano a guarigione malattie croniche anche molto gravi, inutilmente curate per molti anni.

Quando mi sono reso conto che il nostro organismo è guidato da una forza intelligente che ne decide il destino biologico indipendentemente dalla nostra volontà cosciente, sono diventato un medico più umile, e ho cercato di favorire e di proteggere tale energia, evitando di contrastarla e di mortificarla.

La minuziosa raccolta dell’anamnesi e l’attenta osservazione delle reazioni dei pazienti ai vari interventi terapeutici cui si sottopongono, hanno fatto sì che io abbia preso in considerazione alcuni presupposti fondamentali per la comprensione (ovviamente parziale) delle leggi che regolano l’evolversi delle patologie e il loro esprimersi nel malato.

Alcune di tali nozioni sono presenti nell’Organon di Hahnemann, e in seguito ho trovato la conferma di queste osservazioni approfondendo lo studio di alcuni testi di fisiologia e di patologia, frequentando corsi di omotossicologia e leggendo pubblicazioni mediche di varia estrazione.

Alcuni episodi chiave nell’osservazione dei malati mi hanno convinto che tra l’evento eziologico e l’espressione di un sintomo possono passare anche molti anni, e che, non di rado, un male non grave trattato con farmaci sintomatici può scomparire, lasciando però il posto a un’altra patologia più seria a carico di organi più necessari alla vita e di tessuti meno facilmente rigenerabili.

Eccovi alcuni esempi:

• Un banale raffreddore trattato reiteratamente con antiinfiammatori può creare le condizioni adatte all’insorgere di un Herpes zoster, che trattato con antivirali e antiinfiammatori può lasciare il posto a una nevralgia persistente, spesso difficilissima da curare.
• A volte un eczema curato per mesi o anni con pomate cortisoniche, scompare improvvisamente e viene sostituito da asma (altre volte si alternano l’eczema e l’asma).
• Più di una volta ho assistito pazienti già a rischio (che seguivano un’alimentazione scorretta, ipercolesterolemici e ipertesi), i quali sono stati colti da inf arto del miocardio subito dopo una cura a base di antireumatici per un’artrite scapolo-omerale o per una spondilite.

Sembrano malattie diverse fra loro ma, stando alla mia esperienza (e non solo alla mia), e considerando l’organismo un apparato del tutto interdipendente, è più probabile siano invece espressioni sempre più gravi e profonde della medesima condizione di squilibrio e intossicazione del paziente.
Pare infatti che l’organismo in difficoltà, all’inizio concentri l’eventuale intossicazione, lo squilibrio e l’infiammazione in distretti non strettamente necessari per la vita e in tessuti facilmente rigenerabili o adibiti alla difesa (mucosa intestinale e nasale, pelle, ghiandole sudoripare, linfonodi ecc.); solo successivamente, se questo tentativo di disintossicazione e di riequilibrio viene impedito, la reazione omeostatica sposta il problema in organi sempre più nobili e in tessuti sempre meno rigenerabili, fino ad arrivare, nei casi più sfortunati, a patologie degenerative e spesso irreversibili come la sclerosi multipla, la leucemia o il cancro.

Risulta dunque chiaro che identificare la malattia con il sintomo espone al rischio di gravi errori diagnostici e terapeutici, anche perché il sintomo è come la foce di un fiume inquinato, spesso lungo e tortuoso, che va risanato (se possibile) a partire dalla sorgente. Sopprimere il sintomo (tranne in alcuni casi) con interventi che tendono a comprimerlo o a soffocarlo (curare la tosse o la febbre o il mal di testa), non elimina l’agente eziologico e non favorisce la reazione patogenetica: anzi, rischia di intossicare e squilibrare ancora di più l’organismo, ritardando l’opera diagnostica e terapeutica.

Soffocare l’eczema dunque, o l’orticaria, la diarrea, il vomito, la cefalea, l’artralgia, la tosse, la gastralgia e quant’ altro con rimedi sintomatici, per motivi che sono meno importanti della salute, o senza che vi sia pericolo per la vita del paziente, è un po’ come sigillare la sibilante valvola di sfiato di una caldaia sotto pressione, o prendere a martellate il campanello d’allarme di una centrale di controllo proprio nel momento in cui ci sta avvertendo di un guasto negli impianti ».

Una volta guariti, sia nel fisico, che nell’anima e nello spirito, potremo raggiungere una vera spiritualizzazione del corpo, quindi, poiché non si va a scuola per rimanere sempre nella stessa classe, una vera evoluzione che porti frutti di Bontà, Amore, Armonia, Pace e Fraternità.

 

TESTIMONIANZA:

 

Scrivo per raccontare l'esperienza che ho vissuto, con la cura naturale dei limoni.

Avevo deciso che  avrei preso al massimo il succo di tre limoni, non di più, non so perché. Così cominciai, senza avere particolari effetti, solo un po' di nausea, un po' di rivolgimento di stomaco al mattino.

Quando arrivai a tre limoni, però, provai una grande stanchezza, quasi uno sfinimento fisico, ma continuai.

Avevo letto che la cura prima o poi si sarebbe fatta sentire e così è stato: accadde proprio nel passaggio da tre a due limoni, fu allora che le crisi di eliminazione esplosero, provocandomi una forte costipazione e poi problemi alla parte bassa dell'intestino.

Andai in farmacia a prendere la pomata che avevo usato in passato perché non ero certa che avrei continuato con la cura dei limoni, anzi ero fortemente tentata di smettere. Era pieno agosto.

Poi lessi che le crisi consistevano nel rivivere la malattia, nel mio caso sono state crisi violente, certamente non mi aspettavo una reazione così forte da parte del mio organismo.

Non so come, ma resistetti, consapevole del fatto che con i farmaci avrei soffocato la purificazione in atto.

E arrivo ad oggi: ho terminato la cura da alcuni giorni, i sintomi piano piano si sono ridotti, ora mi sento più in forze, come ripulita, disintossicata: evidentemente avevo una gran quantità di veleni nel mio corpo. Mi sembra anche di avere una maggiore lucidità mentale, come se la cura avesse fatto una pulizia interiore.

Credo di aver resistito grazie al fatto di aver letto il libro di Mantovani, infatti per fare questa cura credo sia necessario conoscere, sapere, avere una consapevolezza di ciò che si intraprende.

 

 

 



 






 

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