Noi vogliamo cominciare un’era nuova in cui l’uomo sarà istruito sulle cose più essenziali,

 per permettergli di realizzare la vera felicità.

Romolo Mantovani

 

Salute e Malattia

 

di Antonio Bigliardi

 

Terza edizione

© 2014 Natura, Amore e Vita

 

Sei tu, e tu solo, che puoi liberarti.

Gesù Cristo non voleva che l’uomo rimanesse uno sfruttato e ci ha dato quest’ordine: « Siate liberi! »,

ed è per questa ragione che è stato crocifisso.

La liberazione dell’uomo deve venire dall’uomo stesso, dalla sua comprensione e dalla sua intima coscienza.

Sii un uomo libero, che sa superare ogni limitazione, e tu potrai allora ritrovare ben presto la salute.

Romolo Mantovani

 

Una persona è un organismo vivente e intelligente, dotato di una Sapienza universale che reagisce ad ogni forma di intossicazione con manifestazioni sintomatiche definite dalla mente umana razionale come malattie.

 

In realtà la malattia è una sola e i sintomi infiniti, anche se spesso simili. Ogni sintomo è un formidabile mezzo di espulsione delle tossine e allo stesso tempo un avviso importante che il nostro corpo ci dona per indurci ad un cambiamento dello stile di vita, un avviso da comprendere senza reprimerlo.


La malattia si vince eliminando la paura con l'Amore che ci conduce alla Vita; uno stile di vita che rispetta la Natura e la comprende oltre la perversione della limitata razionalità umana che considera ancora l'uomo un animale e lo tratta come una macchina perché non conosce la Vita, dal momento che inibisce ogni sintomo attraverso schemi precostituiti da interessi economici « L'amore è innanzitutto quello che proviamo per noi stessi, ed è indispensabile per amare gli altri. Se non mi amo non posso pretendere di stare bene, ma avrò dei sintomi di malessere, che mi segnaleranno i miei errori comportamentali. Quei sintomi, in presenza o meno di cancro, sono manifestazioni d'amore dell'universo nei miei confronti, dato che mi permettono di capire gli errori commessi e di rimediarvi. Il cancro stesso è manifestazione d'amore che, come tale, non deve essere curata. Il nostro compito è quello di capire il messaggio del nostro organismo quando presenti sintomi, che in realtà sono il suo linguaggio. Non possiamo pretendere che esso si esprima con la parola, frutto della razionalità. Il corpo possiede un linguaggio molto più diretto, che possiamo sentire chiaramente soltanto se riusciamo a fidarci delle nostre percezioni sensoriali ed extra-sensoriali. Maurizio Alberini ».


Sopprimere un sintomo soffocandolo con medicinali artificiali significa infatti ostacolare la purificazione, aumentare l'intossicazione e privarci della guarigione in atto. Dobbiamo invece collaborare con la Sapienza insita in ogni manifestazione sintomatica, abbracciando l'Amore e la Vita contenuti ad esempio in un frutto fresco, noi iniziamo a collaborare « Di certo sarà capitato anche a voi lettori di provare un senso di disgusto verso un qualche farmaco, ordinato dal vostro medico curante: avete mai pensato alla spiegazione di tutto ciò? Siamo, nonostante la nostra razionalità, degli esseri dotati di intelligenza universale, istintiva ed intuitiva e, pertanto, capaci di "sentire" la pericolosità di un alimento, quale è appunto un farmaco, che non nasce né nell'orto, né sulle piante, ma nei laboratori di ricerca di una qualche industria farmaceutica.

 

Qualcuno potrebbe obiettare che diversi sono i farmaci che sfruttano i principi attivi di piante medicinali: la cosa è apprezzabile, anche se evidentemente non possiamo paragonare l'effetto di un farmaco con quello del vegetale, delle cui proprietà il primo intende avvalersi. È intuitivo che un alimento di origine vegetale non sia efficace soltanto per la presenza di una determinata sostanza, ma per I'insieme armonico dei suoi costituenti. È impossibile che I'uomo riproduca una tale armonia in un suo prodotto: ricordate infatti che ogni medicinale è accompagnato da un foglietto illustrativo, che ne riporta gli effetti collaterali, a conferma della sua pericolosità.

 

Quest'ultima deriva proprio dallo squilibrio esistente tra i vari componenti del farmaco, che, come tale, non può promuovere nell'organismo una funzionalità organica equilibrata. Vi chiederete, a questo punto, come mai molte malattie guariscano, assumendo medicinali. La risposta è semplice: il farmaco è spesso responsabile della scomparsa dei sintomi, impedendo all'organismo di esprimersi e disintossicarsi proprio attraverso la malattia, che rappresenta un segno della potenza vitale dell'individuo. È un fatto estremamente grave che un farmaco riesca a soffocare un sintomo e ad indurre

artificialmente un senso di benessere: vengono cancellati in questo modo il significato e la magnificenza del dolore e della sofferenza in genere.

 

La società industrializzata non può permettersi il lusso della sofferenza protratta, che inevitabilmente incide sulla produttività generale. Pertanto si cercano soluzioni sempre più rapide al problema dei sintomi, senza preoccuparsi del loro significato.

 

Sopprimere un mal di testa significa rinunciare alla sua comprensione e credere che non sia importante. Se la spia dell'olio della vostra macchina si accendesse durante la guida, la spegnereste con un colpo di martello? Penso che come minimo vi fermereste a controllare il livello dell'olio: successivamente portereste I'auto dal meccanico, in quanto esperto del settore.

 

Nel campo della salute è doveroso ascoltare il proprio organismo, che si esprime con "spie" estremamente sensibili. In questo caso però il corpo, che non è una macchina, va affidato alle cure del legittimo proprietario, I'unico che possa prendere adeguati provvedimenti. Infatti nessuno può conoscerci meglio di noi stessi: diciamo inoltre che i sintomi medesimi sono fattori di sviluppo della conoscenza di sé. Maurizio Alberini ».

 

Ogni sintomo è un segnale che ci invita a riflettere profondamente circa la fase di depurazione ed eliminazione delle tossine, un segnale di saggezza: il corpo cerca di disintossicarsi perché è legato alla vita universale e in affinità con essa, quindi non tollera un prolungato squilibrio.

 

Solo seguendo la Vita possiamo correggere lo squilibrio funzionale e così vincere il male con il bene.

 

In effetti, una terapia che ci intossica e ci avvelena non potrà mai rappresentare la soluzione, ma solo la soppressione di una Sapienza innata che appartiene ad ogni essere.


Ascoltate attentamente cosa vi comunica il corpo, lasciatelo parlare. Affinché sulla terra non vi sia più una persona schiava di un farmaco.

 

Avvicinandoci alla Natura vivente ci avviciniamo all’intelligenza universale dispensatrice di Amore creatore. Ricordate che in un semplice frutto c’è più potenza vitale che in qualsiasi farmaco chimico morto fabbricato dalla razionalità umana deviata e sottomessa dal materialismo economico.

 

Le Noci e le Mandorle rappresentano l’intelligenza universale, sono ricchissime di calorie, ma non ingrassano.

 

Occorrerebbe chiedersi perché in nessuna scuola si insegnano materie fondamentali come l'igienismo e la naturopatia, come mai non si insegna l'amore per la vita? Dobbiamo andare alle radici dei problemi se veramente vogliamo risolverli.


In ogni campo della vita vige un equilibrio che deve essere rispettato, quando viene infranto saranno la Purezza e l'Amore a ricrearlo, riportandoci la Salute, poiché in noi c'è tutta la forza guaritrice di quel dono meraviglioso che è il Creato.

 

Persino le manifestazioni sintomatiche come il cancro possono essere superate con il rispetto verso il nostro corpo e la comprensione dell'avvenimento, seguendo così la VIA della VITA.


Per Amore dell'Umanità vi invito alla profonda conoscenza dei principali fattori di Vita in cui l'Amore si manifesta: Sole, Aria, Acqua, Terra; e alle loro principali trasposizioni in Natura vivente, ad esempio: Limone, Polline, Alghe, Argilla.

 

Ogni persona può conoscere e donare quell'Amore che crea la Vita.


La Libertà rende possibile seguire diverse strade, fin da piccoli ci incanaliamo spesso in percorsi precostituiti che ci indirizzano il cammino e molte volte è proprio la malattia che ci obbliga ad un risveglio della coscienza e allora ci rendiamo conto dei nostri errori e cerchiamo di rimediarvi.


Affermiamo che è ora di iniziare ad istruire i bambini, informare i ragazzi e risvegliare gli adulti nei riguardi dell’armonia fisica – animica – spirituale, risvegliarli alla comprensione (che supera la tolleranza ed elimina barriere e separazioni), alla conoscenza, al fatto che non è più possibile rimanere incoscienti di fronte alla malattia, limitandoci ad andare dal medico per avere un foglio di carta chiamato ricetta con il quale ci si dirige in farmacia dove ci vengono consegnati medicinali chimici intossicanti ma soprattutto soppressori sintomatici di quei segnali che il corpo c’invia con saggezza per farci svegliare, per chiedere aiuto, supplicandoci sempre nuovamente, in migliaia di modi di ripristinare in noi l’armonia e l’equilibrio, di perdonare, di amarci, di ritornare ad un dialogo vivente con la Natura vivente e di avere fiducia in lei e nella vera essenza dell’uomo e della vita che è coscienza luminosa a portata di tutti.


Un tempo l’uomo era maggiormente guidato dall’istinto e il contatto con il mondo e le guide spirituali avveniva naturalmente e incoscientemente, parallelamente come lo sviluppo di un bambino, adesso è giunto il momento di conquistare da se stessi questo contatto.


Giungere a questo significa aprire gli occhi ed iniziare a camminare autonomamente prendendoci cura di noi stessi, per amare meglio gli altri, sorvegliando i nostri pensieri e i nostri sentimenti, insomma impegnandoci liberamente ad attivare la coscienza, fino ad avere stima della nostra persona, la quale attirerà quella altrui e riconoscendola negli altri ci condurrà verso la guarigione.


Il compito della malattia è quello di aprire la coscienza, di convergere l’attenzione verso aspetti e problemi dell’uomo e della vita che erano stati dimenticati o messi da parte.


Appena la luce della coscienza comprende la malattia e il suo messaggio, anziché combatterla con un male più grande, attiverà e indirizzerà tutti i pensieri, i sentimenti e le azioni per aiutare e rinforzare la virtù opposta, il cui carente equilibrio ha reso necessaria la manifestazione della malattia; anziché fuggire di fronte al male dobbiamo cercare di difenderci possibilmente senza violenza e poi dare il nostro aiuto e sostentamento, il nostro bene che mancava e che ora andrà a colmare quel vuoto bisognoso d’Amore « l’Amore è capace di spezzare le catene del male. Peter Deunov ».


Per attuare questo compito nel migliore dei modi, visto che sappiamo essere il corpo un’unità vivente fisico – animica – spirituale, andremo ad agire su questo organismo tripartito, cogliendone e incentivandone tutti gli aspetti; abbracciando di bene ciò che appare a fior di pelle, sublimando d’amore ciò che vive nel sangue.


Abbiamo il diritto di difenderci senza incentivare il male poiché creando opere di bene edifichiamo un terreno in cui non vi è più posto per la violenza.

 

Il nostro corpo si difende costantemente dai risultati delle nostre azioni contro le leggi della Natura « il corpo e la coscienza sono soggetti alle leggi naturali, più oscure ma altrettanto inesorabili di quelle del mondo sidereo. Alexis Carrel », occorre solo diventare coscienti di questo e per conseguenza diminuire fino ad eliminare le azioni negative, fino a quando tutto il terreno sarà dissodato e purificato, allora potranno crescere solamente pensieri di Pace, di Vita e d’Amore.


L’uomo davanti all’uomo, sì, ma per un’unione di forze collaboratrici. Non un’arma nelle vostre mani, ma le braccia tese, aperte, sempre pronte a ricevere un fratello, qualunque esso sia.


Creare, non distruggere.


Indirizziamo così le nostre azioni, i nostri sentimenti e i nostri pensieri verso la positività e la luce che liberano dalla paura.


Quando il concetto di Armonia e di Amore diventerà vivente, le malattie potranno scomparire, l’Armonia è il miglior antidoto contro la malattia, mentre l’Amore è il miglior guaritore.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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