Il biennio rosso nelle campagne salentine: 1920-1921
Il periodo successivo alla prima guerra mondiale fu caratterizzato, sul piano politico, dalla diffusione delle idee socialiste e comuniste, favorite dall' esito positivo della rivoluzione russa, e sul piano economico, da una situazione disastrosa, soprattutto per ciò che riguarda il settore alimentare, che si presentava fortemente deficitario dal punto di vista produttivo.
A livello nazionale, ma anche in Terra d'Otranto, pertanto, si sviluppò un forte movimento di lotta, caratterizzato da manifestazioni, occupazioni di terre, scioperi ed esecuzioni di lavori abusivi; tali azioni erano finalizzate alla conquista e gestione del collocamento, a stipulare accordi di lavoro e a porre il problema di una possibile distribuzione delle terre.
Le azioni di lotta furono programmate e promosse dalle associazioni degli ex combattenti, dalle leghe cattoliche affiliate alla Confederazione Italiana del Lavoro e dalle leghe socialiste aderenti alla Federterra, che avevano l' obiettivo di assicurare ai contadini migliori condizioni di vita e il possesso delle terre.
Le elezioni amministrative del 1920 costituirono un' occasione importante per il successo socialista, purtroppo, poi, vanificata oltre che da difficoltà interne al Partito, dalla reazione fascista, che frenò la ripresa delle lotte.