Manifestazioni

La prima significativa azione di protesta nel Salento è quella dell'11 gennaio 1920 organizzata dagli ex combattenti a Monteroni contro l'amministrazione comunale accusata di scarso interesse per le condizioni delle classi lavoratrici.

Le forze dell'ordine soffocarono la manifestazione provocando la reazione della folla che, nel frattempo, aveva occupato i locali del municipio.

I manifestanti reclamarono il rilascio degli arrestati, ma i carabinieri si opposero, spararono sulla folla, uccidendo un contadino (Francesco Candò), ne ferirono e ne denunciarono molti altri.

I fatti di Monteroni ebbero un'eco in Parlamento, infatti l'onorevole Antonio Dell'Abate giustificò la ribellione del popolo salentino e propose che alle forze dell'ordine fosse proibito l'uso delle armi nei conflitti di lavoro. Tale interrogazione venne ripresa nei mesi successivi per i tumulti di Otranto.

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