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le origini: da Arpi al ritrovamento della Sacra Icona

Una ricostruzione storica delle origini della città di Foggia non può prescindere dall'analisi di due siti archeologici identificati nel territorio comunale del capoluogo dauno: Passo di Corvo e Arpi.
Se, tuttavia, la collocazione cronologica (età neolitica) di Passo di Corvo  non può che far scaturire unicamente connessioni di carattere geografico, con Arpi molti storici  sono concordi nel sostenere un certo  legame  di discendenza di Foggia dall'antica città fondata da Diomede.
A questo proposito una preziosa pergamena dell'Archivio Capitolare (datata 1208), attesta la città di Foggia quale "quasi heres et filia" di Arpi, stabilendo un legame tra la vecchia e la nuova città. Relazione sulla quale in realtà, venne  in seguito sollevata qualche obiezione, in quanto ritenuta strumentale alle dispute sorte con la Diocesi della vicina Troia.
In questo senso si iscrive la polemica del vescovo di Troia, il quale nel 1765 in una sua memoria   parla della
" favola ben inventata di far sorgere la terra di Foggia dalla distruzione di Arpi, colli stessi privilegi ed essenzioni che godeva quando la città fu distrutta nel settimo secolo".
Al di là, comunque, di ogni polemica storica, va sottolineato come la mancanza di documenti storici sull'esatta collocazione cronologica della estinzione di Arpi abbia di fatto accreditato più di una congettura sulla fine della città di Diomede e i suoi legami con quel nucleo urbano che sarà destinato a diventare la città di Foggia.
Due illustri storiografi locali Carlo Villani e
Gerolamo Calvanese, pur se in epoche differenti, oltre a raffigurare i vari scenari storici nei quali presumibilmente si è consumata l'estinzione di Arpi, ritengono molto plausibile l'ipotesi che un piccolo borgo, chiamato
Nuova Arpi o Fogia, abbia avuto origine dalle rovine della città di  Diomede in un periodo storico immediatamente successivo (se non concomitante) al VII sec. d.c. In ogni caso, molto prima dell'anno 1000, periodo in cui la tradizione culturale storiografica locale  fa risalire l'apparizione della Sacra Icona della Madonna.

 
Il ritrovamento della Sacra Icona Vetere

Aldilà delle varie tesi, oggetto di dibattito storiografico, un dato storico appare comunque inamovibile nella tradizione culturale e religiosa della città, ovvero che Foggia sia nata intorno all'anno 1000 a seguito di un fenomeno - comunemente  definito - di spontanea  aggregazione intorno alla Chiesa di S.Tommaso.
Come detto, il nome di Foggia trae origine dal termine
Fogia o Fovea, dalle paludi che caratterizzavano il panorama del luogo in quei tempi. Ed è proprio in una di queste paludi che si verificò l'episodio (storia o leggenda che sia) dal quale muove la concezione secondo cui la città attuale abbia avuto origine in questo periodo.
Un gruppo di pastori di istanza nel luogo - si pensa all'attuale Piazza del Lago - vennero attratti dalla vista di un bue (o due) che si inginocchiava di fronte ad alcune lingue di fuoco (le tre fiammelle da cui ha origine lo stemma della città) che emergevano dalle acque stagnanti.
Sul fondo limaccioso di questa palude venne individuata l'icona di una Madonna, avvolta in drappi, forse un 'immagine scampata alle violenze iconoclaste del tempo. 
L'icona che venne ribattezzata dai fedeli la Madonna dei Sette Veli venne trasportata nella vicina Taverna del Gufo o del "bufo", divenuta poi la chiesa rurale di Santa Maria de Fovea (oggi vi sorge la Chiesa di San Tommaso) e venerata da allora quale protettrice di quel borgo che divenne la città medievale e quindi la Foggia odierna.
Resta comunque da chiarire come un piccolo villaggio, sorto in mezzo alle paludi, abbia potuto elevarsi a capoluogo di un territorio già popolata da ben più fiorenti e antichi nuclei urbani. Una risposta piuttosto accreditata sembrerebbe essere dettata dalla considerazione che l'assetto degli insediamenti esistenti sul territorio era stato modificato sia dalle scorrerie e dalle distruzioni dei saraceni, sia dalla riforma bizantina del catapano (da cui deriva il nome di Capitanata) Boiano che, per predisporre una serie di difese nel settentrione della Puglia, aveva favorito la nascita di nuovi centri abitati.

 
 
 
 
 
       

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