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Finalità formative generali: 

promozione della persona - alunno come sistema integrato

Tipologia delle classi

7 corsi T.N.

2 Bilinguismo

1 classe collaterale (3^ L)

 

Definizione degli standard di qualità: progettazione di percorsi formativi di valorizzazione delle diversità, attraverso l’individuazione di livelli di competenze già possedute o da conseguire.

Strutture, dotazioni scientifiche, sussidi e strumenti didattici disponibili:

aule speciali
Aula Magna
biblioteca
laboratorio informatico
laboratorio scientifico
televisori
videoregistratori
lavagna luminosa
proiettore diapositive
apparecchi stereofonici
palestra coperta
piccoli e grandi attrezzi
spazi esterni di pertinenza

 

Contesto socio - ambientale: eterogeneo

Profilo dell’utente medio: alunni abbastanza curati dalle famiglie; disponibilità di mezzi culturali per il lavoro a casa e a scuola, preparazione di base per la maggior parte sufficiente ad affrontare il nuovo livello di studi. Si registra, negli ultimi anni, da un lato un progressivo innalzamento socio - economico dell’utenza, dall’altro la presenza di situazioni socio - ambientali difficili.

Caratterizzazione e adattamento delle finalità formative generali (alla luce dell’analisi ambientale socio - culturale e del profilo dell’utente medio):

centralità della didattica orientativa

scuola dell’uguaglianza e del rispetto delle
    diversità

strategia formativa integrante.

Valenza sociale dell’apprendimento, quale processo educativo continuo in grado di valorizzare tutte le capacità di ogni discente e di rimuovere gli ostacoli che ne impediscono il pieno sviluppo.

Interventi formativi mirati all’acquisizione delle conoscenze e delle abilità di base in vista della progressiva e sicura conquista di competenze significative: adattabilità dei programmi ministeriali attraverso percorsi flessibili di recupero, di consolidamento e di potenziamento, sia curricolari che extracurricolari.

Contributi delle discipline di studio: organizzazione della didattica

Progettualità mirata ad individuare i criteri
   generali che sostengano e indirizzino la 
   scelta e l’articolazione dei contenuti
   indispensabili e di quelli di
approfondimento
   (centralità dell’apprendimento).

Strategie didattiche disciplinari capaci di generare
   competenze e acquisizioni di lunga durata.

Interventi per l’esercizio del diritto al successo formativo

Percorsi fondamentali: interventi didattici ed educativi interni al curricolo, finalizzati al recupero, al consolidamento e al potenziamento del sapere, saper fare, saper essere.

Percorsi aggiuntivi: interventi didattici ed educativi extracurricolari finalizzati al recupero dello svantaggio e al potenziamento dell’eccellenza, secondo una attenta e significativa progettualità e secondo i criteri collegialmente stabiliti.

Continuità

 per le classi prime: intese e contatti con le scuole elementari di provenienza, fascicolo personale, test d’ingresso, test di rilevazione socio - affettiva, strategie di accoglienza.

 per le classi terze: intese e contatti con gli istituti superiori, esperienze didattiche orientative, fascicolo personale, test d’uscita, strategie orientative di informazione.

Integrazione alunni portatori di handicap: assistenza funzionale, attivazione di procedure previste dalla legislazione vigente, di laboratori e Unità multidisciplinari (Neuropsichiatra infantile, Psicologo, Assistente sociale, Educatrice ASL, Docenti specializzati, Coordinatori di classe).

Verifiche
Modalità prevalenti ed alternative: compiti in classe tradizionali, questionari, prove strutturate e semi - strutturate.

Frequenza: compito in classe: in media 3 a quadrimestre.

Verifiche orali frontali.

 

Parametri valutativi

Criteri generali

La valutazione degli alunni rivestirà un ruolo determinante nello sviluppo dell’azione educativa della scuola in funzione della continua regolazione dei processi di insegnamento - apprendimento, in rapporto alle diversità individuali e alla promozione di tutte le opportunità educative.

Nel giudizio globale emergerà un profilo dinamico conclusivo che evidenzierà i progressi compiuti rispetto al livello di partenza, le finalità e gli obiettivi raggiunti, gli esiti degli interventi realizzati.

Per accertare il possesso delle abilità, misurare il profitto e verificare il metodo di lavoro, l’impegno, la partecipazione e il grado di socializzazione di ciascun alunno, durante il processo formativo, ci si servirà delle verifiche e delle osservazioni sistematiche, in quanto la valutazione necessita non solo di verifiche del profitto, ma anche di opportune annotazioni sulle condizioni e i modi di apprendimento e sulle manifestazioni comportamentali degli alunni.

Per la rilevazione delle osservazioni sistematiche, gruppi di docenti delle medesime discipline hanno elaborato una frantumazione dei criteri previsti dalla scheda ministeriale, elaborando una lista di obiettivi e sotto - obiettivi da valutare per le 1^, 2^ e 3^ classi.

La valutazione è comunemente considerata un momento molto importante anche perché permette ai genitori di capire con immediatezza "come vanno" i figli a scuola nelle diverse materie, non tutti sanno, però, che la valutazione fornisce anche:

  • agli insegnanti, al di là del giudizio in sé, molte utili informazioni su come fare e cosa fare per migliorare il rendimento scolastico degli alunni;

  • agli alunni la possibilità di imparare a conoscere se stessi, i propri limiti e le proprie potenzialità e la possibilità di imparare ad autovalutarsi e a diventare autonomi.

La valutazione pertanto non è solo un momento informativo per i genitori, ma anche uno strumento di lavoro per gli insegnanti e una vera e propria esperienza formativa per gli alunni.

Periodo di osservazione

Durante i mesi di settembre e ottobre tutti gli insegnanti, attraverso test, prove oggettive o semplici osservazioni individuano in che misura gli alunni possiedono i prerequisiti per svolgere il programma previsto: rilevano la padronanza in alcune abilità, individuano le strategie di studio usate, si rendono conto di cosa sanno o non sanno gli alunni. I "giudizi" in questo caso sono semplici indicatori che misurano uno stato di fatto e non un percorso, in altre parole non ci dicono se "va" bene o "va" male, ma dicono agli insegnanti che taglio dare alle loro attività e di che cosa hanno bisogno i singoli alunni. Durante i Consigli di Classe del mese di ottobre si compilano le griglie di valutazione dei processi formativi e cognitivi in base alle rilevazioni fatte nel suddetto periodo di osservazione. Tali griglie rappresentano la situazione di partenza dei singoli alunni e serviranno a determinare gli obiettivi della programmazione di classe e gli interventi individualizzati di recupero, sostegno e potenziamento i cui tempi e modi di attuazione vengono definiti nei progetti e nelle programmazioni disciplinari.

La scheda di valutazione ministeriale

Viene consegnata alla fine del primo quadrimestre, viene poi ritirata e riconsegnata alla fine dell’anno scolastico. Si tratta di un documento ufficiale che certifica la situazione scolastica dell’alunno.

Nella prima facciata vi sono i dati anagrafici, nella seconda e terza facciata bisogna inserire i giudizi sintetici delle diverse materie espresse con:

Non sufficiente

Sufficiente

Buono

Distinto  

Ottimo

Questo giudizio serve per comunicare, in breve e con immediatezza, se il rendimento dell’alunno ha complessivamente superato e in che misura la soglia di accettabilità.

Per dare questo giudizio l’insegnante si basa sui risultati delle prove di verifica sia orali che scritte e sulle osservazioni sistematiche. Poiché, però, generalmente si lavora contemporaneamente su più obiettivi, ciascun insegnante o il gruppo degli insegnanti di una data materia, nella programmazione decide quali obiettivi sono considerati irrinunciabili per il raggiungimento della sufficienza e quali invece no in quella fase del percorso, pur essendo importanti.

Se si verifica il caso che l’alunno sia sufficiente o più che sufficiente in alcuni obiettivi e insufficiente in altri, l’insegnante esprimerà il suo giudizio sintetico in base alla scala di importanza degli obiettivi.

Nel momento della consegna della scheda, pertanto, gli insegnanti fanno presente in dettaglio alla famiglia cosa c’è "dietro" l’aggettivo che ha scelto, quali sono i punti di forza e di debolezza, le cose su cui l’alunno dovrà ancora impegnarsi o che deve recuperare.

Nella nostra scuola i criteri che usa il docente per la sua valutazione sono esplicitati agli alunni nel corso del lavoro, così come i criteri di correzione dei compiti, in modo che l’alunno sia partecipe di tutto questo processo e viva questo momento con maggior consapevolezza.

La quarta facciata contiene il giudizio globale che il Consiglio di classe formula tenendo conto della situazione di partenza, delle risposte del ragazzo agli interventi del consiglio di classe, dei giudizi sintetici delle materie e, in particolar modo, del raggiungimento degli obiettivi formativi decisi collegialmente.

In base a questo giudizio finale l’alunno viene, alla fine dell’anno, promosso o fermato. E’ possibile quindi che vi siano degli alunni promossi nonostante non abbiano raggiunto la sufficienza.

Il docente avrà pertanto cura di stabilire:

l’oggetto della verifica (conoscenze di contenuti,
   abilità cognitive, abilità operative);

il livello oggettivo di conseguimento delle
   competenze,    individuate all’interno del percorso
   formativo individualizzato.

 

Sul versante della didattica il monitoraggio dovrà porre sotto la sua lente di osservazione i seguenti elementi fondamentali del P.O.F.:

  l’individualizzazione intesa come strategia di
    insegnamento - apprendimento a
misura allievo;

 l’ambiente, inteso come primo libro di
   lettura - scrittura per l’allievo;

 il laboratorio inteso quale sede di interclasse in cui
   si sperimentano gli
apprendimenti;

 i crediti scolastici, didattici e formativi attraverso i
   quali si dà
protagonismo al soggetto che apprende;

 l’orientamento inteso come pratica didattica
   quotidiana, di incoraggiamento e
di legittimazione degli
   interessi - motivazioni - attitudini - capacità degli
   allievi;

 la valutazione intesa non solo come strumento di
   validazione dei rendimenti
cognitivi degli allievi ma
   anche come strumento diagnostico e di sostegno.

"Occorre, quindi, puntare ad un insegnamento a misura dell’allievo: declinato sia sul suo modo di apprendere, sia sul suo modo di relazionare con gli altri"

Criteri generali di valutazione in sede di scrutinio finale:

 Acquisizione dei saperi individuati come
   essenziali per il passaggio alle
classi successive,
   secondo i percorsi progettati di valorizzazione delle
   diversità.

 

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