Famiglia Ratti

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Giovanni Agostino Ratti nacque nel 1699 e morì a Genova nel 1775.
Dopo i Guidobono, Ratti fu un'altra grande personalità nel campo della ceramica.
Direttore dell'Accademia Ligure, incominciò dipingendo per le fabbriche di Folco, Chiodo e Siccardi. Dopo le prime esperienze si inoltrò per una nuova strada; le sue figure appaiono in movimento e le sue pennellate sono policrome.
Fu il caposcuola di tutti i decoratori della maiolica del '700.
Nel 1720 frequenta la scuola grafica-incisoria di Benedetto Luti, a cui dedica un piatto con la Toeletta di Venere, ora al museo di Berlino A Savona, nel 1721, firma un piatto con Pulcinella musico, ora al Museo Civico di Torina e nel 1723, un piatto con una Scena di battaglia. Nell'attuale chiesa di S. Pietro, c'è una Sacra Famiglia, un S. Giovanni della Croce e una Deposizione.
Nel 1730 dipinge Rosa Maria del Bambin Gesù e per la chiesa di Nostra Signora della Concezione a Sassello, l'Estasi di S. Francesco.
Nel 1739, esegue l'affresco con S. Ambrogio che battezza S. Agostino, per la chiesa S. Ambrogio di Legino. Negli anni 1840, lavora a Casale Monferrato e dal 1745 al 1749 presso le suore carmelitane di S. Teresa a Savona.
Per la chiesa di Nostra Signora di Loreto dipinge S. Elena e S. Maria Maddalena, scomparso in era napoleonica. Nel 1749 dipinge il Miracolo di S. Vincenzo Ferrer nella chiesa di S. Domenico e l'Immacolata Concezione e S. Francesco di Sales, nella chiesa di S. Andrea. Si trasferisce a Genova e diventa, nel 1751 assessore dell'Accademia ligustica di Belle Arti. Nel 1751, per la chiesa di Nostra Signora della Concordia di Albisola, dipinge i Misteri del Rosario e nel 1752, il figlio Giuseppe raccoglie molti disegni preparati per i ceramisti di Savona. 
Dal 1761 al 1765 è direttore dell'Accademia Ligustica di Belle Arti.
Fu anche valido restauratore

Carlo Giuseppe Ratti nacque nel 1737 e morì a Genova nel 1795.
Figlio di Agostino, impara la pittura dal padre, ma è mandato a Roma alla scuola di Placido Costanzi ove rimane fino al 1759, anno in cui muore il maestro.
Nel 1766 è nominato Accademico alla Ligustica. Viaggia molto per l'Italia e nel 1774 è a Parma, ove copia il S. Gerolamo del Correggio per il marchese Carlo Cambiaso di Genova. Nel 1775, alla morte del padre, è nominato direttore della scuola di pittura dell'Accademia Ligustica. Nel 1778 ritorna per un breve periodo a Savona ed esegue il S. Agostino nella chiesa della SS. Annunziata e due quadri per il presbiterio di S. Domenico, ed ancora, nel 1779, S. Nicola di Bari e S. Tommaso d'Acquino. Esegue contemporaneamente numerose opere a Genova.
Tra le opere più importanti sono: la nascita della Vergine nella chiesa si S. Giovanni Battista, le storie di S. Pietro e S. Caterina, nell'oratorio dei SS. Pietro e Caterina, le decorazioni della Sala Minore del Consiglio Ducale di Genova.