Famiglia Guidobono

Su Giacomo Boselli Paolo Boselli Antonio Brilla Paolo Gerolamo Brusco Gabriello Chiabrera Agostino Chiodo Luigi Corsi Antonio Frascheri Pietro Giuria Orazio Grassi Famiglia Guidobono Leon Pancaldo Vittorio Poggi Famiglia Ratti Giò Stefano Robatto Pietro Sbarbaro

Il secolo XII, è il tempo in cui la ceramica savonese, acquista espressione d'arte.
La famiglia Guidobono, fu la più importante in questo settore perché diede uno stile caratteristico determinante. Il capostipite fu Giovanni Antonio e i figli Nicolò, Domenico e Bartolomeo. Giovanni Antonio, di Castelnuovo in Lombardia, arrivò a Savona nel 1650, come decoratore di vasi nella fabbrica Chiodo.
Lui fu il creatore di figure e paesaggi, con sfumature blu e celesti, sapientemente
dosati e combinati nelle monocromie di cobalto. Bartolomeo proseguendo l'opera del padre, raggiunse livelli eccelsi di espressività, essendosi formato alla scuola veneziana, assimilando l'arte del Correggio. Egli fu pittore d'affreschi.
Nel 1746, la ditta Guidobono cessa l'attività.

Domenico Guidobono
Nacque nel 1668 e morì nel 1746 a Napoli.
Lavora con il fratello Bartolomeo nelle pitture del palazzo Centurione a Genova, e nel dipinto della Circoncisione, nella chiesa di Taggia. Nel 1709 è a Torino, ove dietro l'altare della Cattedrale, dipinge degli Angeli musicanti. Aama, nel 1714, dipinge La Primavera. Nel 1720 esegue l'Allegoria del Trionfo dell'Arte, ora al Metropolitan di New York. Nel 1724 è a Genova, ove dipinge animali e paesaggi, come nel quadro Santa Maria Maddalena che libera una fanciulla dal lupo, presente nella pinacoteca di Savona.