Leon Pancaldo

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Grande navigatore, partecipò alla spedizione di Magellano, come pilota della nave ammiraglia Trinidad, e si dice anche, con il compito di redigere il giornale di bordo.

Il 16 marzo 1521, la spedizione giunse alle Filippine e qui il 17 aprile, Magellano trovò la morte in uno scontro con i locali.
Pochi furono i superstiti della spedizione e tre navi furono distrutte.
Leon Pancaldo, con due navi, la Victoria e la Trinidad, riprende il mare, ma alle Molucche è catturato dai portoghesi, con la Trinidad. La Victoria riesce a ritornare in patria, attraversa l'oceano Indiano, costeggia l'Africa e passando dal capo di Buona Speranza, il 6 settembre 1522, arriva in Spagna.

Leon Pancaldo riesce a fuggire e passando dal Mozambico arriva a Savona nel 1527. 

Nel 1537 partì per lo stretto di Magellano, ma non fece più ritorno, morendo in uno scontro.

Nacque a Savona nel 1490 e morì a Rio de la Plata nel 1538.

A lui è dedicata la 'Torretta', che con la 'Campanassa' è il simbolo della città.

Sulla sua casa savonese, un tempo si leggevano questi versi:

Io son Leon Pancaldo Savonese,
Che il mondo tutto rivoltai a tondo:
le grand'isole incognite, ed il paese
d'antipodi già viddi, e ancor giocondo
pensavo rivederlo, ma comprese
l'invitto Re di Portogallo, che al mondo,
Di ciò lume daria, perciò con patti,
ch'io non torni, mi diè duo mil ducatti.