RegiaToshio Masuda Il terzo film sulla Yamato si situa temporalmente all'indomani della guerra contro l'Impero della Cometa Bianca.
Per la precisione segue gli eventi della seconda serie televisiva e non quelli del ben più disastroso secondo film.
La guerra è appena ultimata, e la Yamato non è ancora rientrata sul pianeta Terra dopo gli ultimi scontri.
La prima considerazione importante da fare è sul fatto che la storia è del tutto slegata dalle serie televisive che conosciamo, ed infatti avviene prima della terza serie tv nella quale non c'è traccia degli eventi narrati in questo film.
Nuova storia quindi e nuovo nemico, l'Impero della stella Nera o Black Nebula che dir si voglia, giunta in Italia molto dopo le serie televisive e quindi doppiata non più con i nomi dei personaggi americanizzati ma usando quelli originali giapponesi.
E per congruità alla storia il mio riassunto per una volta tanto abbandona i nomi da "nostalgico" e riprende quelli originali.
Stavolta non me la sono sentita di stravolgere io un prodotto giunto fin dalle origini sul nostro "suolo italico" con i nomi "corretti".
Buona lettura quindi e se proprio non vi ritrovate con i nomi consultate la pagina dei personaggi, o se avete tanta fretta la più sintetica pagina dei nomi realizzata appositamente per voi.
Anno 2201.
La guerra contro l'Impero della Cometa è finita e Deslar raduna la sua flotta per fare rotta verso Gamilas.
L'uomo ha ormai imparato la lezione e, stretta amicizia con i terrestri dopo averli aiutati a sconfiggere il Principe Zodar, ha deciso di tornare per l'ultima volta sul suo pianeta distrutto per poi proseguire alla ricerca di una nuova patria.
Intanto la Yamanto è tornata sulla terra dove il suo equipaggio, duramente provato, ha trovato riposo e la stessa nave ha potuto ricevere le necessarie riparazioni.
Yuki e Susumu si recano presso l'ospedale da cui stanno per essere dimessi e Shima Sanada e Hayara, e assieme al dottor Sado, Analyzer e gli altri membri dell'equipaggio si recano presso la collina degli eroi dove la il monumento-tomba di Okita è stato affiancato da quelli dell'ingegnere capo Tokugawa, da quelle dei due Cosmo Tigers Kato e Yamamoto, del Cavaliere spaziale Saiko e di altri 92 membri dell'equipaggio.
Qui conoscono il cadetto Tokugawa, figlio del compianto ingegnere capo, che si presenta annunciando di essere uno dei 30 cadetti promossi all'accademia e destinati alla Yamato, dove sarà felice di seguire le orme del padre.
Il goffo cadetto suscita l'ilarità di tutti, ma ora c'è da rendere un saluto ai compagni morti in battaglia.
Il giorno successivo Tokugawa con parte dei cadetti raggiunge in gommone la Yamato che li attende in mare, e distratto ed emozionato lo rovescia in acqua meritandosi così il rimprovero del capitano Kodai, che lo assegna comunque alla sala macchine.
Un secondo cadetto, Kitaro, viene assegnato ai sistemi di navigazione, dove sarà istruito da Shima, mentre il posto occupato dal defunto ingegnere Tokugawa viene ricoperto dal suo secondo Yamazoku.
La Yamato parte subito per il suo primo volo di addestramento, e già capitano i primi pasticci in sala macchine, quando Tokugawa sbaglia leva e arresta i motori anziché accelerare.
Kitaro invece resta bloccato proprio quando si tratta di tirare la leva per il decollo e solo l'intervento di Shima permette un decollo quasi perfetto.
Una volta in volo la Yamato avvista uno stormo di caccia: sono i nuovi Cosmo Tigers capitanati dal cadetto Sakamoto, che non esita a prodursi in una delle sue acrobazie per mostrare la sua abilità.
Ovviamente Kodai si arrabbia e lo raggiunge nell'hangar dove dopo averlo rimproverato, alle proteste del giovane sconsiderato risponde con uno schiaffo.
Intanto Deslar ha raggiunto la nube di Magellano, e avvista il suo Gamilas.
Qui è assalito dai ricordi della battaglia in cui il suo pianeta è stato distrutto, ma ormai il passato è passato, e a nulla serve recriminare sui frutti di una guerra tanto stupida.
L'unico pensiero ad allietarlo è rivolto alla regina Starsha e all'amore che ha sempre provato per lei.
Per un ultimo saluto dirige la sua flotta all'interno del pianeta ma trova una amara sorpresa.
Una flotta di navi sconosciute Sta estraendo dai bacini magmatici il Gamilanium, un prezioso minerale radioattivo fonte di un grande energia.
L'invasione viene accolta molto male dal Supremo che ordina un attacco immediato verso il nemico, il quale essendo colto di sorpresa si trova subito a mal partito.
L'alieno glabro dalla pelle grigia che dirige l'estrazione riesce comunque ad avvisare il suo superiore, il Generale Teta incaricato delle operazioni nella nube di Magellano, dell'attacco e questo corre immediatamente in aiuto delle sue navi e del loro prezioso carico.
Ma la battaglia sta continuando e produce altri danni su Gamilas, già ai limiti per i precedenti scontri e per l'estrazione indiscriminata di minerali.
Il pianeta reagisce con una serie terribili esplosioni di magma che lo sommergono letteralmente e lo fanno esplodere.
Deslar riesce a fuggire a stento con la sua flotta, e si porta a distanza di sicurezza da cui può solo assistere impotente e atterrito all'esplosione del suo pianeta.
Ma Gamilas non è il solo a pagare per quell'insensata azione, e lo stesso Iscandar, privo della massa di Gamilas subisce uno squilibrio gravitazionale che lo fa uscire dalla sua orbita e si allontana nello spazio con velocità crescente.
Deslar sa che sul pianeta ci sono ancora Starsha e Mamoru e non esita a seguire il pianeta che a causa dell'accelerazione sta subendo forti squilibri e tempeste in superficie e si approssima alla velocità che lo porterà a compiere un warp verso una destinazione sconosciuta.
Intanto sulla Yamato continuano gli addestramenti del nuovo equipaggio e Susumu simula una azione di guerra sfruttando un banco di asteroidi.
Conduce i Cosmo Tigers e il loro caposquadriglia Sakumoto in una azione simulata ma il ragazzo per spavalderia si distrae rischiando di venire travolto da un asteroide. Kodai lo salva in extremis ammonendolo.
Al rientro della squadriglia verso la Yamato Kintaro sbaglia i tempi e sfiora la tragedia sparando verso i suoi stessi compagni con la batteria principale.
A bordo Kodai li rimprovera e punisce entrambi costringendoli a correre in mutande per l'astronave.
Yuki cerca di calmarlo comprendendo che il suo amato sente troppo la esponsabilità verso un equipaggio ancora inesperto.
Deslar si mette in contatto con Starsha e la supplica di abbandonare il pianeta, ma la donna non vuole anche a costo della via.
Mamoru saputo del riappacificamento del Supremo con i terrestri lo prega di salutare suo fratello per lui.
Il pianeta raggiunge la velocità massima ed entra in warp.
Deslar si mette in contatto con Kodai e lo informa della situazione, quindi calcola il punto d'uscita del piante a lo segue in warp.
Kodai è inizialmente riluttante a coinvolgere un equipaggio inesperto in una missione tanto rischiosa, ma riceve l'ordine dallo stesso Comandante delle forze di difesa della Terra, e inizia felice le manovre per il primo warp.
Iscandar riemerge dal warp nei pressi di una nebulosa di gravità e Deslar gli è dietro.
Il pianeta ha rallentato la sua corsa e il gamilonese si appresta a atterrare contattando di nuovo Starsha.
Contemporaneamente arriva la flotta nemica che in un primo assalto dimezza quella di Deslar.
Il Supremo stende un campo di mine magnetiche in orbita e ammara ma il nemico, seppure perde alcune navi, inizia ad aprirsi un varco a cannonate da cui riesce a far passare i suoi caccia. Dal mare Desslar risponde al fuoco dei caccia.
L'ammiraglia nemica attende in orbita e intanto procede con la sua opera di distruzione delle mine e mentre la flotta di Deslar soccombe lentamente si appresta a far fuoco sul pianeta, dove Mamoru Starsha e la loro figlioletta appena nata sono del tutto indifesi.
La flotta sta oltrepassando il campo minato e l'ammiraglia è pronta a fare fuoco sui gamilonesi, quando all'improvviso arrivano i Cosmo Tigers capitanati da Susumu in persona che sconfiggono i caccia nemici e attirano nello spazio le astronavi.
Qui è pronta la Yamato e stavolta Kintaro non fallisce attendendo con sangue freddo il nemico fino al momento in cui con una serie di colpi del cannone principale lo annienta.
L'ammiraglia si rivolge verso la Yamato, allontanandosi dal pianeta.
I normali cannoni terrestri però non sortiscono effetto e Kintaro suggerisce l'uso del Cannone ad Onde.
Shima lo ferma perché il nemico si mantiene in linea col retrostante pianeta, che verrebbe quindi colpito.
Kodai rientra appena in tempo e la Yamato viene colpita e pesantemente danneggiata rimanendo inerme, perché nonostante i cambi di rotta il nemico si sposta di conseguenza mantenendo Iscandar alla sue spalle.
Ma su Iscandar l'attività vulcanica riprende e il pianeta ricomincia a spostarsi quel tanto che basta da permettere alla Yamato di fare fuoco distruggendo il nemico per poi inseguire il pianeta che attraversa la nebulosa proseguendo la sua corsa.
Il comandante Melders, incaricato di gestire le operazioni nella nebulosa di Magellano, comunica al suo imperatore la sconfitta subita da Teta ad opera della Yamato, e viene inviato col pianeta meccanico Gorba ad occupare Iscandar e ultimare l'estrazione di Iscandarium una volta eliminati i terrestri.
Deslar comunica a Susumo che gli scopi del nemico sono proprio di impadronirsi del prezioso e raro minerale, presente solo su Gamilas e Iscandar e ora solo sul secondo dopo la distruzione del primo.
Susumo contatta il fratello implorandolo ancora di abbandonare il pianeta e a nulla serve l'appello di Yuki diretto verso Starsha.
Ma il contatto viene interrotto dall'arrivo del gigantesco Gorba che oltrepassa la Yamato, frapponendosi ancora fra questa e il pianeta e facendo uscire caccia e astronavi pronte a ingaggiare battaglia.
Il comandante si qualifica come appartenete all'Impero della Stella Nera, la quale vuole l'Iscandarium per rifornire le sue flotte da usare per la conquista della galassia.
Susumo non è intenzionato a consegnare il minerale per scopi bellici e per tutta risposta il nemico punta un enorme cannone verso il palazzo di Starsha intimando la resa entro dieci minuti o farà fuoco.
Deslar reagisce decollando e attaccando prima la flotta e poi col suo cannone Deslar direttamente Gorba, ma il colpo pur centrando il nemico non ha alcun effetto, suscitando l'ilarità di Melders, che apre il fuoco colpendo la città in prossimità del palazzo.
Deslar nota che il cannone aprendosi scopre un varco e ordina di speronare con la sua ammiraglia quel punto, andando a segno.
Poi chiama la Yamato intimando di far fuoco su di lui, e un riluttante Kodai alla fine capisce che è l'unica possibilità e inizia il conto alla rovescia.
Ma all'ultimo istante Starsha ordina a tutti di cessare il fuoco.
La donna ha deciso di arrendersi e consegnare il pianeta al nemico, trasferendosi con la famiglia sulla Terra.
Le ostilità cessano di fronte a un Deslar stupito del sacrificio di Starsha per la sua vita e si ritira mentre Gorba si dirige verso il pianeta.
Starsha si prepara alla partenza affidando la capsula contenete la figlioletta Sasha a Mamoru e poi salutandolo.
L'uomo è stupito e solo troppo tardi comprende le intenzioni della donna che scappa chiudendolo nella capsula di salvataggio che lancia verso la Yamato.
Poi mentre Gorba si avvicina sempre più si porta nei sotterranei del pianeta dove con un pulante ne comanda la distruzione, disintegrando con se Gorba.
Tutti sono stupiti e terrorizzati, Deslar incluso, e rimane tra le polveri dell'esplosione l'ultimo anelito di energia con cui Starsha si materializza per poter salutare un'ultima volta prima Deslar, poi la Yamato e il suo equipaggio e infine il suo amato e la loro figlioletta.
Chiedendo perdono per averli abbandonati chiede la loro comprensione e lascia una bimbetta piangente in braccio a Yuki che la consola.
Alla Yamato non resta che tornare sulla Terra e sulla via del ritorno Susumo e Deslar si salutano.
Il Supremo è più che mai intenzionato a partire per lo spazio estremo dove spera di trovare un pianeta su cui far risorgere lo splendore dell'Impero di Gamilas.
Intanto da lontano nello spazio una minaccia osserva furente il viaggio della Yamato.
É l'impero della Stella Nera, che silenzioso ordisce chissà quale minaccia.
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