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MEDIOEVO
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MERCATI
I mercati nel medioevo
Al medioevo italiano rimane piuttosto estranea l'idea del mercato coperto e, in genere, del mercato concepito come specifico organismo edilizio.
Né può trarre in inganno l'ampio uso che, per il mercato, il medioevo seppe fare dei portici degli edifici privati, dei palazzi comunali e, perfino, delle chiese, trattandosi pur sempre di sistemazioni di fortuna con il carattere di fiera occasionale piuttosto che di servizio fisso. Il mercato medievale torna a essere, come nei tempi preclassici, sub Jove, e in sostanza si risolve nella destinazione di una piazza a sede permanente per le bancarelle dei rivenditori. Il costume non esclude qualche modesto impianto fisso, che normalmente si esaurisce nella costruzione di uria fontana centrale.
Le Piazze delle Erbe e dei Frutti presso il Palazzo della Ragione in Padova, quella delle Erbe in Verona, quella (ora del tutto trasformata) del Verziere in Milano sono veri e propri mercati non costruiti, nel senso della agorà preclassica.
Fra le rarissime eccezioni si porrebbe addurre la Ripa coperta costruita a Genova nel Duecento per ospitarvi e ordinarvi i rivenditori che si affollavano del resto come oggi, attorno al porto.
Anche negli altri paesi europei l'uso medievale più diffuso rimane quello del mercato scoperto.
A Parigi il più antico mercato, il "Marché Palu" forse anteriore al secolo XI, si teneva lungo la Senna, fra il Petit Pont e il Pont Saint-Michel, fino a quando non fu trasferito in Place de Gréve. Forse la memoria di un mercato medievale sopravvive a Bruxelles nella macchinosa denominazione della "Rue de la montagne aux herbes potagéres".
A origini medievali risalgono, in Olanda, il "Markt" presso la "Stadhuis" o Palazzo Civico di S.Hertogenbosch, la piazza-mercato presso il Palazzo del Comune di Gouda e quella su cui si affaccia la cattedrale di Groningen.
Numerosissimi i mercati scoperti di impianto medievale nei paesi tedeschi, dalla "Marktplatz" di Holzminden nel Braunschweig alla "Marktstrasse" di Kemnatz in Baviera, dalla piazza del mercato presso la chiesa di S. Maria ad Halle in Sassonia e dal pittoresco "Hauptmarkt", di Norimberga alla piazza-mercato di Munster, dal mercato di Freiburg i. Br. a quello di Basilea.
Il medioevo ultramontano non ignora, tuttavia, il mercato coperto, anzi ne offre esempi insigni, dalle "Halles", parigine del secolo XII, poi distrutte, a quelle, celeberrime, di Bruges costruite dapprima in legno e, nel 1239, rifatte in muratura e poi arricchite, fra il 1483 e il 1487 del superbo "Beffroi" che, dai suoi 85 metri di altezza, domina la deliziosa Grand-Place.
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