E’ un pellegrinaggio, come un cammino gioioso verso la felicità,
insieme a chi soffre,
a chi vuole rendersi disponibili per un’esperienza di condivisione,
con chi è sinceramente alla ricerca.

Chi è in difficoltà non viene guardato come un fallito da allontanare
o, al contrario, un perdente da sommergere di melensa elemosina;
ma una persona che ha potenzialità e bellezza da riscoprire.
I poveri e chi soffre sono i compagni di viaggio.

Tutto è pervaso da pace e serenità.
Lentamente… come l’acqua penetra la roccia di Massabielle
io entro nel silenzio che rende possibile la preghiera.
Una preghiera semplice e spontanea
che scende come una benedizione
donandomi il conforto, il sostegno e la forza.

Doveva essere un viaggio per fuggire da qualcosa
invece sono andata verso Qualcuno,
sono andata alla sorgente di Acqua viva,
quell’acqua che Bernadette bevve e in cui si lavò.

Non ho fatto nulla di straordinario,
ma, in modo straordinario, ho vissuto questo viaggio
tingendolo d’amore, di disponibilità e di dedizione.

Ho bisogno di essere ancora una pellegrina
per comprendere al meglio il Santuario.
Ho bisogno di Amare per capire cos’è l’Amore.
Ho bisogno di pregare
per capire Chi mi ha chiamato a questa straordinaria e sempre nuova felicità.

Ho bisogno di Dio e sono felice di averLo incontrato qui.

(Sara Francucci)