pietates

Cristo Gesù,

Figlio dell'Altissimo:

sei cantato

dagli angeli,

sei l'atteso dai secoli.


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POESIE
IN ITALIANO
Nato per noi,

Cristo Gesù,

Figlio della Vergine:

sei fratello dei deboli,

sei l'amico degli umili.





ARTE, POESIA E RIFLESSIONI RELIGIOSE







POESIE IN ITALIANO

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Poesie di conversione
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Poesie del creato
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POESIE di NATALE

DONO D'AMORE

Non c'era posto per loro
quella notte
nelle locande affollate di Betlemme
per via del censimento.

Eppure i due giovani sposi
di Nazaret
attendevano trepidanti
la nascita di un figlio;
ma non c'era posto per loro.

Disabitata, una capanna
li ha accolti,
facendosi casa d'estrema povertà;
e qui un soffio di vita
è sbocciato
facendosi
dono d'amore
per ogni uomo.

Gli angeli quella notte
esultanti cantavano:
"Gloria a Dio
nell'alto dei cieli....",
annunciando agli uomini di allora
la nascita del Salvatore.

In quel tempo non c'era posto;
oggi per Lui
nel nostro cuore c'è posto?

(Maria C. Damonte)

GESU', DOVE SEI IN QUESTO NATALE?

Ti ho cercato in mezzo a gente affrettata,
in mezzo al traffico di una Londra impazzita,
dietro luci e festoni,
dietro scritte e lampioni.

Ti ho cercato nelle strade illuminate ormai deserte,
nelle buie stradine di periferia,
in ogni angolo, in ogni via.

Ti ho trovato in questa santa notte,
dentro una chiesa spoglia alla messa di mezzanotte.
Stavi là, in un presepe di fresco rosmarino
sopra un altare di bianco marmorino.
Ho visto la tua immagine dentro ogni caldo piatto
offerto da Padre Michael a ogni povero diseredato.

Ti ho ritrovato la mattina di Natale
io “bianca” in una chiesa “nera”
dentro occhi umidi e pentiti
dentro sguardi perdonati
dentro spirituals e Alleluja.

Sei tornato
ancora una volta, Signore,
per portare in tutto il mondo
pace e amore.

(Renata Alberti - Londra, S. Natale 2003)

NATALE IN CIELO

Come brillano
le stelle stasera:
è la vigilia
di Natale.
La via lattea
sembra percorsa
da innumerevoli carrozze
incastonate di diamanti,
in un via vai festoso.
Giungono dall'etere
dolci cori di angeli,
melodiosi suoni di zampogne
e lenti rintocchi di campane.
Struggente è il ricordo
di chi
non è più fra noi;
ma questa sera
accade un prodigio:
forse i nostri cari
stanno celebrando
il Natale
lassù nel cielo,
fra gli abeti
scintillanti di luci,
in quel magico e lontano
giardino incantato...

(Valbruna Foti)

IL MIO NATALE

Io non vedo la luce, Signore,
che mi hai detto d’avermi portato,
trovo solo in fondo al mio cuore
la tristezza a cui son condannato.

Tra la paglia di questa mia grotta
non è nato alcun Dio bambino
che mi aiuti a vincer la lotta
che soccombere fa il mio destino.

Nel mio albergo accolgo gli onori,
i mercanti e tutto il mio mondo,
voglio Te per lenire i dolori
e col servo perciò Ti confondo.

Vedi allora che pieno è il mio cuore
e a Maria ho negato d’entrare,
forse covo in segreto il timore
che il Tuo arrivo mi porti a cambiare.

Sopra un colle si annuncia ai pastori:
“Ecco è nato il Dio della gioia,
chi lo accoglie non ha più timori
e il suo cuore divien mangiatoia”.

Ogni volta che chiedi di entrare,
Tu continui a dir: “Non temere”;
se di Te io mi devo fidare
le mie ansie allor non son vere.

Ho venduto l’albergo ai mercanti,
dei miei vizi ho perso il torpore,
la mia stalla ho dato ai viandanti,
io vi annuncio: “E’ nato il Signore”.

(Dante Callegari)

C’È UN PRESEPE DENTRO DI ME

C’è un presepe dentro di me;
c’è una stalla dentro di me, buia, sporca e fredda.
Ma la Tua stella è venuta a illuminarla e riscaldarla.

C’è un presepe dentro di me;
c’è una mangiatoia vuota dentro di me.
Ma Tu sei venuto a riempirla di Te, per me, per noi.

C’è un presepe dentro di me;
ci sono lupi e belve dentro di me.
Ma Tu arrivi e li trasformi in agnellini.

C’è un presepe dentro di me;
c’è un pastore dentro di me, che avanza dubbioso, incerto, insicuro.
Ma poi vieni Tu e lo avvolgi di luce e gli dici di non temere.

C’è un presepe dentro di me;
C’è una madre e un padre dentro di me, spaventati, intimoriti.
Ma tu vieni a dare speranza.

Sì, vieni dentro di noi ogni giorno
a cambiare la nostra acqua in vino,
a tramutare il nostro pianto in gioia,
a dare sapore alla nostra vita.

(Maria Rosa Brian)

  NOTTE SANTA

SANTA NOTTE

Dorme Betlemme in pace
mentre intorno tutto tace.
Nella notte buia e quieta
brilla in cielo una cometa,
sembra immobile, sospesa.
L'universo è in attesa.
Ma d'un tratto, come incanto
vien dal cielo un dolce canto:
"Gloria, osanna al Signore,
oggi è nato il Redentore
".

E s'irradia in quell'istante
una luce sfolgorante.
Il Signore si è incarnato,
nella stalla Gesù è nato.
La Madonna lo accarezza
con materna tenerezza,
San Giuseppe è felice
e Gesù li benedice.

(Gigi Furlanetto)

Notte divina,
notte di speranza:
fulgori d’astri in cielo lassù,
pastori prostrati in terra quaggiù.
Sublime è il mistero
che si svela al mondo intero.
In povera grotta è l’amore,
in mangiatoia palpita un cuore.
Si schiude un lembo di cielo,
le stelle sono in parallelo.
Il cuore di mamma batte forte,
poiche l’amore è del mondo alle porte.
Dolce un sorriso
rischiara del bimbo il viso.
Le tenere, innocenti braccia
si muovono attorno alla faccia
e dicono al mondo intero
che fra poche ore
nascerà il SALVATORE...

(Filomena Paventi)

LA REDENZIONE

Qual mai tra i nati all'odio,
quale era mai persona
che al Santo inaccessile
potesse dir: "Perdona"?
Far novo Patto eterno?
Al vincitore Inferno
la preda sua strappar?

Ecco ci è nato un Pargolo,
ci fu largito un Figlio:
le avverse forze tremano
al mover del Suo ciglio:
all'uom la mano Ei porge,
che si ravviva e sorge
oltre l'antico onor...

Dormi, o Fanciul; non piangere;
dormi, o Fanciul celeste:
sovra il Tuo capo stridere
non osin le tempeste,
use sull'empia terra,
come cavalli in guerra,
correr davanti a Te.

Dormi, o Celeste: i popoli
Chi nato sia non sanno;
ma il dì verrà che nobile
retaggio Tuo saranno;
che in quell'umil riposo,
che nella polve ascoso,
conosceranno il Re.

(Alessandro Manzoni)

FESTA SOLENNE

NATALE 2004

Festa solenne per noi Cristiani,
in cui l'anima prega
nell'incontro spirituale
con la nascita di Gesù Cristo.
Una moltitudine di fedeli
entra nel Santuario:
giovani, adulti, anziani
si stringono assieme
nella notte profonda,
in cui la contemplazione
ci fa star vicini al Creatore.
Lo spasimo di una vita
racconta la favola
di una piccola famiglia,
che chiede la semplice
benedizione per la nascita
del nostro Cristo-Vivente.

(Marco Scantamburlo)

Vieni, Signore Gesù,
le menti ferite a guarire,
la carne malata, e l'anime,
dai molti inganni prostrate, a sanare.
Di misericordia un fiume
scorra fra zolle riarse,
e salutare blandizie
sfiori leggera i nostri volti,
corrugati dagli aspri venti
e procelle del mondo.
Allontana gli orrori che devastano
il regno che Tu hai disposto alla pace
dei cuori timorati di Dio.
A Te nuovamente trai le fila
di questo greve, terrestre giuoco
che in tragedia è volto
dall'assidua ingiuria degli uomini;
perché copiosa torni
a fluire la Grazia
nel cuore dei giusti:
dei miti che erediteranno la terra.

(Ferruccio Zanin)

VIENI SEMPRE

Vieni di notte,
ma nel nostro cuore è sempre notte:
e dunque vieni sempre, Signore.

Vieni in silenzio,
noi non sappiamo più cosa dirci:
e dunque vieni sempre, Signore.

Vieni in solitudine,
ma ognuno di noi è sempre più solo:
e dunque vieni sempre, Signore.

Vieni, figlio della pace,
noi ignoriamo cosa sia la pace:
e dunque vieni sempre, Signore.

Vieni a liberarci,
noi siamo sempre più schiavi:
e dunque vieni sempre, Signore.

Vieni a consolarci,
noi siamo sempre più tristi:
e dunque vieni sempre, Signore.

Vieni a cercarci,
noi siamo sempre più perduti:
e dunque vieni sempre, Signore.

Vieni, tu che ci ami,
nessuno è in comunione col fratello
se prima non lo è con te, Signore.

Noi siamo tutti lontani, smarriti,
né sappiamo chi siamo, cosa vogliamo:
vieni, Signore.
Vieni sempre, Signore.

(Padre David Maria Turoldo)

A MEZZANOTTE

La beata Vergine Maria e l'umile Giuseppe
DIO
li ha voluti come genitori.

In una fredda notte,
nell’umile grotta,
avendo come giaciglio una piccola mangiatoia.

Il mondo si è riempito di eterna gioia,
a cui hanno partecipato un bue e un asinello,
che col loro fiato lo hanno riscaldato.

E’ mezzanotte!
Ovunque noi siamo esultiamo con gioia,
apriamo le porte
e nel nostro cuoricino
facciamo posto a Gesù Bambino.

(Francesco Gallo)

EMMANUELE

Ardeva l' infinito
in miliardi di stelle,
guardava ad una grotta
nei pressi di Betlemme.
Esultava una madre,
dal travaglio provata,
stringendo a sè l' Eterno
e in esso rallegrava,
sicchè le sue fattezze
trovava a sè sembianti:
"Questo bambino è Dio,
eppure mi somiglia,
miei i suoi occhi,
persino la boccuccia
e l' esile manina
ed il piedino è mio,
eppure è Iddio!"

E indissolubile,
in amorosi sensi,
un vincolo tesseva.
Giammai ebbe donna,
in sì mirabil modo,
tutto per sè il suo Dio.

Ardeva l' infinito
in miliardi di stelle,
di esse la più bella,
sin dal lontano oriente,
in groppa al suo cammello,
avvolto nel mantello,
di un re segnò la via.
Cercava Agarttha,
portava ad una grotta,
nei pressi di Betlemme,
dov'era dei re il Re.


Errava un pastore
col suo greve gregge.
Cercava l' Essenziale.
Eccolo, è in fasce,
tra un bue e l' asinello,
e sull' usato viso,
dal logorio provato,
si condensò l' immenso.

Ardeva l' infinito
in miliardi di stelle...

(Anna Cervone)

NATALE 2007

Vieni, Signore Gesù,
anche se
non c’è più notte,
ma negozi
con le vetrine in festa,
imbellettate
con l’albero e la stella,
in attesa che torni a nascere
il dio quattrino.

Vieni, Signore Gesù,
anche se
non c’è più silenzio,
ma folla impazzita
per le strade,
con pacchi e pacchetti
pieni di niente,
stordita dal clacson
impietoso e
dalla onnipotente pubblicità.

Vieni, Signore Gesù,
anche se non ci son più
gli umili pastori adoranti,
in silenzio,
e con gli occhi
pieni di stupore,
ma affollate chiese
di persone annoiate
con voci tremule in falsetto,
che cantano del Bambino
e della grotta,
per ritornare poi,
nelle calde e comode case
con le tavole deserte,
ma apparecchiate,
piene di cibo che va sprecato.

Tutto, tutto,
in attesa non di Te,
ma di essere consumato.

Abbi pietà di noi,
ancora una volta,
vieni, Signore Gesù,
a saziare la nostra fame,
che ogni cosa consumata aumenta,
la nostra sete
a cui ogni altra bevanda
è solo amaro sale.

Vieni ancora, Signore Gesù.

(Fernando Filanti)

NASCERA' SEMPRE

In notte di mistero
per donarsi agli uomini
di tutti i tempi,
Dio si fa carne,
germoglio partorito
nel seno di una tenera Madre.

La Sua casa è una capanna,
la Sua culla una mangiatoia;
gelida è la notte
priva d'ogni calore
come cuori
che non s'aprono all'amore.

Gesù, il piccolo bambino,
nascerà, nascerà sempre,
anche tra i fuochi di guerre
perché Egli crede nell'uomo.

E se quelli di "buona volontà"
faranno proprie
le parole degli Angeli
ci sarà pace in terra
e brillerà nell'intimo
di ognuno
la luce nuova
che illumina il mondo.

Verrà un tempo in cui
sarà scritta su un libro d'oro
la storia di un mondo migliore?

Gesù nasce...

(Maria Damonte)

BUON NATALE

Alta, nel cielo punteggiato di stelle,
brilla fra tutte una luce speciale;
è la cometa, la stella del Natale!

Gente di tutte le razze,
davanti alla stalla si ferma a pregare,
mentre l'Angelo celeste
canta la canzone di Natale.

Buon Natale, ai ricchi ed ai potenti,
che davanti alla culla
s'accendano i cuori
rimasti per troppo tempo spenti.

Buon Natale, a chi lavora e chi sta bene,
che sull'albero, al posto delle luci
appendano palline di bontà
e auguri di notti serene.

Buon Natale, ai senza tetto, agli immigrati,
a quelli che si trovano in triste condizione,
che lo spirito di questa festa
porti loro accoglienza e partecipazione.

Buon Natale, a tutti noi
sempre divisi da piccole cose,
che davanti al Presepe
le nostre spine diventino rose.

(Pierluigi Zorzi)






PENSIERO

Gesù Bambino sia la stella che ti guida

lungo il deserto della vita presente.

(San Padre Pio)



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CANTICO DELLE CREATURE ESORTAZIONE
di S. Bernardo
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Ringraziamenti a "EL SIL" - Periodico del circolo "AMISSI DE LA POESIA" di Treviso