Quando sento dire Israele mi viene sempre in mente quella rompicoglioni della zia Elena che, da quando
le è morto il primo figlio a soli due mesi, è diventata testimone di Geova e
se ne va in giro tutti i giorni con aria
a predicare
dell'Israele Celeste di cui lei sarebbe parte integrante.
Va be' poverina, fa tenerezza con tutte quelle sua certezze infantili e,
nonostante sia una gran
, io me la sciroppo ogni volta
senza troppo contraddirla.
Dopo questa inutile premessa, veniamo al dunque. N.B.: quella che segue è
storia recente.
Come ogni tanto avviene, c'era una manifestazione per la pace. Io non ci ero mai andato, ma stavolta non volevo mancare:
un po' perché ci andava anche Lisa, un po' perché i venti di guerra cominciavano a preoccuparmi per
davvero... e dopo quella storia lì delle due torri, a maggior ragione!
Il tema principale sembrava essere però la Palestina, a causa di tutti i casini
di laggiù. Perciò al Centro
Culturale c'erano un sacco di amici che portavano la bandiera palestinese.
Io, il solito originale, che cosa penso di fare? Trovando cosa scorretta e
poco pacifica far pendere la bilancia tutta da una parte, prendo una bella t-shirt bianca e con il pennarello
blu ci disegno sopra una bella stella di Davide con al centro il simbolo della pace.
Tutto soddisfatto, la mostro a mia madre per un parere e soprattutto per fargliela stirare. Lei si
congratula per l'accuratezza del lavoro e per l'originalità dell'idea:
«E sì, -osserva- andarsene in giro con una grossa stella come gli ebrei ai tempi del fascismo mi sembra una
giusta forma di protesta in tempi bui come questi...»
Così, la mattina dopo mi sveglio di buon'ora per raggiungere gli amici al Centro Culturale e partire
tutti insieme. Arrivato là, un tizio di due metri per due mi afferra per un braccio e mi fa:
«Che cazzo ci fai qui, bastardo?!»
faccio io. Ma, sicuro di esser stato preso per qualcun altro, gli
rispondo con estremo candore:
«No, non sono io... Dev'esserci un equivoco...»
Intanto facevo un
della madonna.
«Ehi pirla, se qui c'è qualcosa di equivoco, quello sei proprio te! Adesso sloggia e
cerca di sparire per sempre, FO-RE-VER, dalla mia vista con quella merda che
ci hai addosso...»
Intravedo Giorgio. Ah, che fortuna -penso- adesso Giorgio gli spiegherà che
sono qui per partire
insieme a loro per il corteo... Invece quell'idiota di Giorgio che fa?
«Ma come ti salta in mente di metterti sta roba qui addosso? Su, va' a
cambiarti, ti aspetto...» «Ah, -gli fa l'energumeno- è amico tuo 'sto
stronzo?»
Giorgio tentenna, muove la testa di qua e di là e gli risponde con
un vago: «Lo conosco...»
Cazzo, -penso- sta rinnegando perfino la mia amicizia!
«Amici del genere è meglio perderli che trovarli...», gli suggerisce
l'obeso.
A questo punto, raccolgo tutte le mie forze e con voce strozzata dalla rabbia,
ché mi veniva da piangere,
urlo con quanto poco fiato mi restava in gola:
«Pezzi di merda nazisti, andateci voi al corteo e ficcatevela nel culo la vostra pace del cazzo!»
L'armadio mi mollò un ceffone mostruoso. Io avrei voluto sbranarlo a morsi, ma il buon senso mi suggerì
di darmela a gambe. Feci a stento venti metri, che sbucarono altri due
mostri che mi pestarono senza neanche chiedersene la "ragione". La mia
reazione non-violenta di totale immobilità, lasciò perplessi i miei
aggressori che, dopo un istante di totale disorientamento, ebbero un'idea
luminosa: mi sfilarono la maglietta e, dopo averla ridotta in brandelli,
me la sbatterono in faccia.
Non avrei mai immaginato che i pacifisti fossero così bellicosi.
Da quel giorno ho chiuso con loro,
con Giorgio, con Lisa e con ogni centro sociale di 'sta minchia.
Tornai a casa a torso nudo. La gente mi guardava sconcertata. Mia madre
rimase di sasso vedendomi in
quello stato. Mi medicò come poteva, mentre io la rassicuravo con
un'infinità di non-è-niente non-è-niente... Poi andai in
camera per rifugiarmi in internet. E così ho scoperto cose che non avrei mai
immaginato di dover scoprire. Ad esempio, ho letto che all'indomani della
strage delle Twin Towers qualcuno ha diffuso ad hoc una menzogna infamante
sugli ebrei, secondo la quale quel giorno sarebbero stati tutti avvisati
di non andare a lavoro al World Trade Center. Cosa del tutto falsa,
infatti quando nel primo anniversario della tragedia sono stati letti i
nomi delle vittime, ho potuto constatare di persona che c'era un'infinità di ebrei,
oltre che di italiani, di messicani, di cinesi, di arabi, ecc..
Continuando la mia ricerca, ho trovato vignette di stile nazista su questa
storia:
c'era la caricatura di un uomo col naso aquilino che diceva: «E no, ieri non sono
andato al lavoro, ho dovuto presenziare a una cerimonia religiosa in sinagoga...»
Ma ciò che più mi ha sconvolto è che le suddette vignette erano pubblicate
anche da riviste di
sinistra, come Cuore, supplemento di Carta!!
La sinistra, bello schifo... ed io chissà cosa m'illudevo che fosse! Ho
letto che al Congresso Nazionale della C.G.I.L. avrebbe voluto intervenire
anche un rappresentante del sindacato della sinistra israeliana, padre di
un ragazzo ucciso in un attentato terroristico. Ma Cofferati ha ritenuto
più opportuno rimandarlo a casa senza fargli aprire bocca. Che grande
merda! Ha proprio ragione il Centro
Wiesenthal a dire che l'antisemitismo è in preoccupante
crescita ovunque. Ed io, anche se non so nemmeno come si fa a essere
ebreo, sono preoccupato per davvero!
Navigando ed esplorando, poi ho trovato www.italya.net
e il suo forum
http://forums.delphiforums.com/italya/start in cui ho potuto sfogarmi raccontando la mia
brutta esperienza.
E poi ho trovato un sacco di link interessanti. Eccone alcuni:
L'Associazione dei Mussulmani Italiani commemora le vittime degli attentati dell'11 settembre:
http://digilander.libero.it/islamic/vergogna.html
Denuncia del massacro operato dai sauditi in Palestina/Israele:
http://digilander.libero.it/islamic/speciale.html
I libri di testo palestinesi che incitano i bambini alla violenza: http://www.shalom.it/1.01/aggiornamenti/55.htm
Notizie dal Medio Oriente in Italiano:
www.israele.net
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