QUATTRO - Come prendere le botte dai pacifisti

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Quando sento dire Israele mi viene sempre in mente quella rompicoglioni della zia Elena che, da quando le è morto il primo figlio a soli due mesi, è diventata testimone di Geova e se ne va in giro tutti i giorni con aria affetto da forte miopia; per est.: miope a tutto ciò che gli accade attorno a predicare dell'Israele Celeste di cui lei sarebbe parte integrante. Va be' poverina, fa tenerezza con tutte quelle sua certezze infantili e, nonostante sia una gran insipido e sempre fra i piedi, io me la sciroppo ogni volta senza troppo contraddirla.

Dopo questa inutile premessa, veniamo al dunque. N.B.: quella che segue è storia recente.

Come ogni tanto avviene, c'era una manifestazione per la pace. Io non ci ero mai andato, ma stavolta non volevo mancare: un po' perché ci andava anche Lisa, un po' perché i venti di guerra cominciavano a preoccuparmi per davvero... e dopo quella storia lì delle due torri, a maggior ragione!
Il tema principale sembrava essere però la Palestina, a causa di tutti i casini di laggiù. Perciò al Centro Culturale c'erano un sacco di amici che portavano la bandiera palestinese.
Io, il solito originale, che cosa penso di fare? Trovando cosa scorretta e poco pacifica far pendere la bilancia tutta da una parte, prendo una bella t-shirt bianca e con il pennarello blu ci disegno sopra una bella stella di Davide con al centro il simbolo della pace.
Tutto soddisfatto, la mostro a mia madre per un parere e soprattutto per fargliela stirare.
Lei si congratula per l'accuratezza del lavoro e per l'originalità dell'idea:
«E sì, -osserva- andarsene in giro con una grossa stella come gli ebrei ai tempi del fascismo mi sembra una giusta forma di protesta in tempi bui come questi...»

Così, la mattina dopo mi sveglio di buon'ora per raggiungere gli amici al Centro Culturale e partire tutti insieme. Arrivato là, un tizio di due metri per due mi afferra per un braccio e mi fa:
«Che cazzo ci fai qui, bastardo?!»
sono infiniti i casi in cui si fa nasolungo: quando si è colti sul fatto; quando si racconta una bugia; quando ci si meraviglia; quando si ha una grande delusione ecc. faccio io. Ma, sicuro di esser stato preso per qualcun altro, gli rispondo con estremo candore:
«No, non sono io... Dev'esserci un equivoco...»
Intanto facevo un fare gianduia: aver paura, farsela sotto della madonna.
«Ehi pirla, se qui c'è qualcosa di equivoco, quello sei proprio te! Adesso sloggia e cerca di sparire per sempre, FO-RE-VER, dalla mia vista con quella merda che ci hai addosso...»
Intravedo Giorgio. Ah, che fortuna -penso- adesso Giorgio gli spiegherà che sono qui per partire insieme a loro per il corteo... Invece quell'idiota di Giorgio che fa?
«Ma come ti salta in mente di metterti sta roba qui addosso? Su, va' a cambiarti, ti aspetto...»
«Ah, -gli fa l'energumeno- è amico tuo 'sto stronzo?» Giorgio tentenna, muove la testa di qua e di là  e gli risponde con un vago: «Lo conosco...»
Cazzo, -penso- sta rinnegando perfino la mia amicizia!
«Amici del genere è meglio perderli che trovarli...», gli suggerisce l'obeso.
A questo punto, raccolgo tutte le mie forze e con voce strozzata dalla rabbia, ché mi veniva da piangere, urlo con quanto poco fiato mi restava in gola:
«Pezzi di merda nazisti, andateci voi al corteo e ficcatevela nel culo la vostra pace del cazzo!»
L'armadio mi mollò un ceffone mostruoso. Io avrei voluto sbranarlo a morsi, ma il buon senso mi suggerì di darmela a gambe. Feci a stento venti metri, che sbucarono altri due mostri che mi pestarono senza neanche chiedersene la "ragione". La mia reazione non-violenta di totale immobilità, lasciò perplessi i miei aggressori che, dopo un istante di totale disorientamento, ebbero un'idea luminosa: mi sfilarono la maglietta e, dopo averla ridotta in brandelli, me la sbatterono in faccia. Non avrei mai immaginato che i pacifisti fossero così bellicosi.
Da quel giorno ho chiuso con loro, con Giorgio, con Lisa e con ogni centro sociale di 'sta minchia.
Tornai a casa a torso nudo. La gente mi guardava sconcertata. Mia madre rimase di sasso vedendomi in quello stato. Mi medicò come poteva, mentre io la rassicuravo con un'infinità di non-è-niente non-è-niente... Poi andai in camera per rifugiarmi in internet.
E così ho scoperto cose che non avrei mai immaginato di dover scoprire. Ad esempio, ho letto che all'indomani della strage delle Twin Towers qualcuno ha diffuso ad hoc una menzogna infamante sugli ebrei, secondo la quale quel giorno sarebbero stati tutti avvisati di non andare a lavoro al World Trade Center. Cosa del tutto falsa, infatti quando nel primo anniversario della tragedia sono stati letti i nomi delle vittime, ho potuto constatare di persona che c'era un'infinità di ebrei, oltre che di italiani, di messicani, di cinesi, di arabi, ecc..
Continuando la mia ricerca, ho trovato vignette di stile nazista su questa storia: c'era la caricatura di un uomo col naso aquilino che diceva: «E no, ieri non sono andato al lavoro, ho dovuto presenziare a una cerimonia religiosa in sinagoga...»
Ma ciò che più mi ha sconvolto è che le suddette vignette erano pubblicate anche da riviste di sinistra, come Cuore, supplemento di Carta!!
La sinistra, bello schifo... ed io chissà cosa m'illudevo che fosse! Ho letto che al Congresso Nazionale della C.G.I.L. avrebbe voluto intervenire anche un rappresentante del sindacato della sinistra israeliana, padre di un ragazzo ucciso in un attentato terroristico. Ma Cofferati ha ritenuto più opportuno rimandarlo a casa senza fargli aprire bocca. Che grande merda! Ha proprio ragione il Centro Wiesenthal a dire che l'antisemitismo è in preoccupante crescita ovunque. Ed io, anche se non so nemmeno come si fa a essere ebreo, sono preoccupato per davvero!
Navigando ed esplorando, poi ho trovato www.italya.net e il suo forum http://forums.delphiforums.com/italya/start in cui ho potuto sfogarmi raccontando la mia brutta esperienza. E poi ho trovato un sacco di link interessanti. Eccone alcuni:

L'Associazione dei Mussulmani Italiani commemora le vittime degli attentati dell'11 settembre:
http://digilander.libero.it/islamic/vergogna.html

Denuncia del massacro operato dai sauditi in Palestina/Israele: http://digilander.libero.it/islamic/speciale.html

I libri di testo palestinesi che incitano i bambini alla violenza: http://www.shalom.it/1.01/aggiornamenti/55.htm

Notizie dal Medio Oriente in Italiano:
www.israele.net

ZERO - sono nato l'undici settembre: brevissime note autobiografiche

UNO - la prima volta che sono riuscito a baciare una ragazza ero ubriaco fradicio

DUE - un giorno sono andato al Centro Culturale e ho scoperto le canne

TRE - viaggio in Romania

QUATTRO - come prendere le botte dai pacifisti

CINQUE - il giorno del mio compleanno

SEI - viaggio a Cuba

SETTE - riflessioni

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