CINQUE - il giorno del mio compleanno

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Sarebbe davvero da stupidi lamentarsi di aver perso per sempre il proprio compleanno, quando c'è chi ha perso la vita. Eppure è proprio questo che mi fa riflettere: io non vivrò mai più con spensieratezza e gioia l'anniversario della mia nascita. E questo lo avverto come un'ingiusta privazione che mi fa male.
Nel giorno del mio ventiduesimo compleanno è stata perpetrata un'infamia terribile, l'intera umanità ha udito una voce minacciosa: 
«Tutto ciò che avete costruito, giusto o ingiusto che sia, grande o meschino, si può disintegrare in un istante, usando gli stessi mezzi da voi inventati.»
Ma non è un'invasione aliena, non sono extraterrestri i nostri nemici.
C'è chi ha detto che tutto ciò scaturisce dall'ingiustizia che genera povertà, la quale a sua volta è terreno fertile per la rabbia. C'è chi ha detto che è colpa dell'America che ha sempre agito con egoismo; come se gli altri stati ricchi non avessero fatto altrettanto! 
Mi chiedo allora: secondo costoro, dall'altra parte chi c'è, Roobin Hood per caso? In verità, io vedo piuttosto un'organizzazione a delinquere ricchissima e infiltratissima che non vuole altro che scalzare l'attuale superpotenza per diventare a sua volta una superpotenza.
Mi chiedo quale sia il dolore di chi quel giorno ha dovuto assistere impotente alla morte di persone care.
Me lo chiedo, perché già mi sembra terribilmente insopportabile il mio dolore per degli sconosciuti.
Ma all'orizzonte non ci sono solo le Twin Towers crollate, c'è anche una moltitudine di bambini allevati all'odio, sottoposti al quotidiano lavaggio del cervello, affinché possano essere usati come armi mortali, come bombe umane... seguendo l'esempio dei fratelli maggiori. Poi ci sono stragi taciute, ingiustizie impunite, leggi della follia che pretendono di essere applicate, condanne a morte quotidiane, lapidazioni; malattie tremende che passano in secondo piano perché riguardano i poveri (per ora!) e migrazioni apocalittiche, davanti a confini sbarrati; profughi lasciati a marcire in putride bidonville per generazioni e generazioni -complice l'O.N.U.- affinché qualcuno si diverta a usarli per i propri meschini scopi personali, per la propria follia...
Questo ed altro sono la spazzatura che si è nascosta sotto al tappeto per decenni e che ora straripa, generando la solita isteria collettiva alla ricerca di un capro espiatorio, di un individuo sospetto da incolpare, di uno straniero, di uno zingaro, di un ebreo. Fa orrore, ma è così: una voce che è circolata riguardo l'azione di guerra dell'11 settembre 2001 incolpava gli ebrei! Non aveva alcun senso, ma è stata messa in giro lo stesso, con estrema malafede e tanto veleno. Qualche giornale ci ha fatto perfino le vignette di stile nazista. Qualche giornale "di sinistra"!
Ma perché mai, se non era vero?
Si sa: queste cose -anche se poi smentite- lasciano il segno, il sospetto.
Incolpare il diverso è sport nazionale fra gli stronzi.

ZERO - sono nato l'undici settembre: brevissime note autobiografiche

UNO - la prima volta che sono riuscito a baciare una ragazza ero ubriaco fradicio

DUE - un giorno sono andato al Centro Culturale e ho scoperto le canne

TRE - viaggio in Romania

QUATTRO - come prendere le botte dai pacifisti

CINQUE - il giorno del mio compleanno

SEI - viaggio a Cuba

SETTE - riflessioni

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